«Lo Short si presta con la sua vocazione internazionale a dare visibilità e dignità alle voci più disparate e di questo siamo orgogliosi. Temi diversi, paesi diversi concorrono offrendo una fotografia preziosa del mondo contemporaneo», ha dichiarato Roberta Novielli, direttrice artistica organizzativa del Ca’ Foscari Short Film Festival, presentando il quindicesimo appuntamento con la manifestazione, che si svolgerà dal 19 al 22 marzo (con pre-apertura il 18) all’Auditorium Santa Margherita e in altri luoghi di Venezia. Autore del manifesto ufficiale è ancora una volta il fumettista e illustratore Manuele Fior, il cui Pulcinella appollaiato su un comignolo veneziano esprime «l’importanza della maschera, grazie alla sua capacità di proiettarci in altre storie, e allo stesso tempo mostra come sia necessario guardare il mondo dall’alto per scoprirlo da una diversa prospettiva», ha affermato l’autore.
Novielli ha illustrato i contenuti della nuova edizione assieme ad Alessio Cotugno, Prorettore alla Comunicazione e alla Valorizzazione delle Conoscenze dell’ateneo Ca’ Foscari, Paola Mar, Assessore all’Università del Comune di Venezia, Giovanni Dell’Olivo, Direttore Generale della Fondazione di Venezia, Daniele Ferrara, Direttore dei Musei Regionali del Veneto, Francesca Torelli, Consigliera Regionale di Parità del Veneto e Marco Borghi, della Municipalità di Venezia – Murano – Burano.
Roberta Novielli ci racconta il festival
Per festeggiare il suo quindicesimo compleanno, anticipa a Ciak Roberta Novielli, lo Short conferma e rafforza quel «“passaggio di staffetta” tra chi si sta affacciando al mondo del cinema e chi ne è protagonista da tempo»: stavolta le nuove generazioni di filmmaker incontreranno uno dei massimi registi italiani viventi, Marco Bellocchio (che ripercorrerà la sua carriera intervistato dal critico Anton Giulio Mancino), e il suo collega spagnolo Pablo Berger, pluripremiato con titoli come Blancanieves e Il mio amico robot.
«Avere la possibilità di incontrarli qui, e in modalità così informale, è un valore aggiunto enorme», sottolinea Novielli, ricordando come l’autore de I pugni in tasca sia anche «una persona che punta sui giovani, come dimostrano i suoi laboratori», e rimarcando, con la presenza di Berger (che sarà al centro di una masterlass curata da John Bleasdale), la volontà di far saltare gli steccati fra live-action e animazione: «Vogliamo far vedere come non ci sia una cesura tra queste forme di cinema, anzi si fondono, specie con questi autori che passano dall’una all’altra tecnica».
Lo Short quest’anno valorizzerà i disegni animati anche con la retrospettiva dedicata a Roberto Catani (Il burattino e la balena), il focus sul cinema delle origini a cura di Carlo Montanaro (che ci parlerà delle origini dell’animazione in Italia) e la pre-apertura, con l’evento speciale Anymation, che includerà una tavola rotonda (cui prenderanno parte i membri del CUC e dell’Accademia di Belle Arti di Venezia), la proiezione di oltre 20 corti (provenienti dall’Estonian Academy of Arts e dalle selezioni proposte dal Piccolo Festival dell’Animazione e del Tokyo Student Film Festival) e la presentazione del nuovo progetto di ImmersiVenice.
Concepito e realizzato da Ca’Foscari con l’apporto di 150 volontari, che per Novielli sono la «vera ricchezza del festival», lo Short ha il suo cuore nel Concorso Internazionale, con 30 corti realizzati da allievi delle università e scuole di cinema, e selezionati fra 3071 proposte da 119 Paesi: «Arrivare a trenta concorrenti da un lato è difficilissimo, dall’altro ci permette di avere livelli altissimi. Ciò che stupisce è che, pur non avendo mai dato un tema, ogni anno emerge di suo. L’anno scorso ad esempio è stato quello della guerra, anche da Paesi dove la guerra non c’era. Quest’anno sono le storie di giovani e giovanissimi che si trovano a dover rimediare ai danni degli adulti in famiglie disgregate, unite, allargate».
L’Italia è rappresentata da L’Attaque di Aureliana Bontempo (CSC) e da Nero di Claudio Agostini (IED), ma i lavori in gara spaziano dalla Corea del Sud di Island of Young-a, diretto da Choi Seung-hyun, al Brasile di My Mother Is a Cow di Moara Passoni, passando per il sudafricano Jason Maselle, regista di Punter. Ed emerge una volta di più la vocazione cosmopolita dello Short, il cui valore, in un mondo dove si rafforzano le spinte nazionaliste e imperialiste, è quello di «abbattere ogni gerarchia, perché entrando nelle narrazioni di questi corti, ci rendiamo conto di quanto, ad ogni latitudine e longitudine, le pulsioni siano le stesse, perché siamo tutti esseri umani», afferma la direttrice del festival. Rilevando inoltre che lo sguardo sulla realtà di questi giovani cineasti «è spesso pessimista, cupo, o comunque analiticamente molto severo. E anche questa è una caratteristica che non ha confini».
Anche nella composizione della Giuria, sottolinea Novielli, si è cercato nuovamente «mettere insieme non solo nazionalità ma anche ambiti differenti del cinema». Quest’anno la scelta è ricaduta su tre professioniste del settore: la produttrice italiana Alessandra Infascelli, la designer per stop-motion e art director britannica Barbara Biddulph e la regista francese Malou Lévêque, alle quali sarà dedicato un programma speciale.
Oltre al premio principale, le tre giurate assegneranno anche la menzione speciale “Museo Nazionale del Cinema” e la menzione speciale “WeShort”. Delle giurie apposite assegneranno invece I molti riconoscimenti collaterali, cui quest’anno si aggiunge una nuova menzione speciale per l’opera che dà maggiore risalto alla dimensione spirituale e all’impegno sociale delle nuove generazioni, assegnata dal Religion Today Film Festival.
Gli omaggi, i programmi speciali e i concorsi collaterali
Il 15° Ca’ Foscari Short Film Festival vedrà inoltre due omaggi speciali: uno al regista indiano Kumar Shahani (scomparso nel 2024), con un approfondimento a cura Cecilia Cossio che comprende il documentario Bhavantarana (1991), l’altro all’illustre veneziano Giacomo Casanova e al grande cineasta Federico Fellini, con la partecipazione di Gianfranco Angelucci che introdurrà il suo documentario E il Casanova di Fellini? (1975), da lui girato insieme a Liliana Betti.
Tornano poi i programmi ricorrenti e i concorsi collaterali: fra i primi, East Asia Now, curato da Stefano Locati e dedicato a cortometraggi dal linguaggio innovativo provenienti da Asia Orientale e Sud-Est asiatico (quest’anno le opere vengono da Giappone, Thailandia e Cina), e ancora Lo sguardo curato da Elisabetta Di Sopra e incentrato sulla videoarte italiana, ma quest’anno (in collaborazione con Laura Leuzzi) esteso fino al Regno Unito. Previsti anche il VideoConcorso Pasinetti e il Young Filmmakers at Ca’ Foscari, al cui interno saranno proiettati i video della summer school Films in Venice and Filming Venice, un corto dello studente cafoscarino Matteo Tonelli e Desktop Super Shorts, progetto curato da Miriam De Rosa. Durante l’inaugurazione del festival vedremo inoltre il corto Ginger ~ Fred, realizzato dagli studenti collaboratori del festival per la seconda edizione del Progetto Film&Parità della Regione Veneto.
Tra i concorsi collaterali si segnalano invece la nona edizione del CINIT Music Video Competition, con una selezione di 10 video musicali prodotti nell’ultimo anno da studenti di università o scuole di cinema, mentre nel dodicesimo Concorso Scuole Superiori gareggiano video realizzati da studenti liceali di tutto il mondo, i cui finalisti saranno giudicati dagli studenti di Ca’ Foscari. Formato da 8 corti che trattano il tema delle malattie remautologiche è poi il concorso Short Cine_Med, in collaborazione con Società Italiana di Reumatologia (SIR) e Istituto di Storia della Reumatologia (ISR).
Altre competizioni e visioni nascono dalle partnership con Le giornate della luce (8 corti che saranno presentati a Spilimbergo), il Religion Today Film Festival (10 opere a Trento) e con la piattaforma di cinema breve on demand WeShort, che mostrerà in anteprima il suo Original 154, corto di fantascienza con Giovanni Storti. Spazio inoltre ai titoli dell’U22 Youth Film Festival di Barcellona e dello Smartfilms di Bogotá, nonché alle iniziative di Venezia Comics.
La cerimonia di premiazione celebrerà infine la connessione tra musica e cinema, con il video introduttivo My Father, My Job, My Life di Mauro Sambo e lo spettacolo di chiusura a cura di Musicafoscari (il progetto di attività musicali di Ca’ Foscari diretto da Daniele Goldoni) che sonorizzerà il corto di Buster Keaton Cops, datato 1922.
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