il ministro Schillaci inaugura l’anno accademico dell’Ud’A

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Il Ministro Schillaci inaugura a Chieti l’anno accademico dell’Ud’A nel 60° anniversario dell’ateneo. Stuppia: «U’d’A come motore di crescita, conoscenza e innovazione»

Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, è arrivato a Chieti nell’auditorium del rettorato, per concludere la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2024-2025 dell’Università degli studi Gabriele d’Annunzio di Chieti-Pescara. L’apertura ufficiale della cerimonia è affidata al rettore Liborio Stuppia con un discorso incentrato sul tema “Liberare le energie”.

A seguire la prolusione della professoressa Maria Cristina Verrocchio, ordinaria di Psicologia clinica presso il Dipartimento di Psicologia, dal titolo “Dal to care al We care: l’università come comunità inclusiva e solidale”.

Dopo i saluti istituzionali del rappresentante del personale tecnico amministrativo Maurizio Stefanachi e di Davide Del Grosso, in rappresentanza delle studentesse e degli studenti della d’Annunzio, prenderà la parola il ministro Schillaci e a conclusione del suo intervento, il Rettore proclamerà ufficialmente aperto il nuovo anno accademico 2024-2025.

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La cerimonia si concluderà con l’esecuzione del “Gaudeamus” del Coro di Ateneo, diretto dal Maestro Cristian Starinieri.

«L’inaugurazione di questo anno accademico assume un significato particolare, poiché ricorre il 60° anniversario del riconoscimento dell’Università degli Studi Gabriele d’Annunzio», afferma il rettore Ud’A, Liborio Stuppia. «Sarà l’occasione per riaffermare il nostro ruolo nel panorama accademico e culturale, continuando a essere un motore di crescita, conoscenza e innovazione per la nostra Regione. In un contesto complesso per il sistema universitario italiano, la d’Annunzio affronta il futuro con la consapevolezza che ogni sfida può tradursi in un’opportunità di rilancio e sviluppo. Con questo spirito ci apprestiamo a vivere la cerimonia inaugurale del nuovo anno accademico.»

La cerimonia solenne vedrà la partecipazione dell’intera comunità accademica della Università d’Annunzio, insieme ai rettori di altri atenei italiani e alle autorità civili, religiose e militari.

L’avvio della cerimonia con l’ingresso del Corteo Accademico e l’esecuzione degli Inni da parte del coro Ud’A InCanto.

LE DICHIARAZIONI DEL RETTORE STUPPIA
C’è in atto un tentativo che non è locale, non è nazionale, è sovranazionale di delegittimare l’università. Purtroppo sentiamo frasi bruttissime e ormai anche il fatto che si incentivino i ragazzi a trovare delle forme di guadagno facile non legate alla professionalità e alla cultura, è uno scenario molto pericoloso. Noi dobbiamo difendere la cultura e la professionalità.
È il momento giusto per ricordare quanto impegno, quanta dedizione, quanto coraggio ci sono voluti per creare un’università sull’area metropolitana di Chieti Pescara: adesso dobbiamo difendere questa università, radicarla ancora di più nel territorio e la frase “liberare le energie” vuol dire che è il momento, che non dobbiamo avere più paura, non dobbiamo stare rattrappiti, dobbiamo osare nell’apertura di nuovi corsi, di osare nell’internazionalizzazione e osare anche nei piani edilizi che stiamo facendo.
Dopo 60 anni l’università deve interrogarsi innanzitutto se è stata lei in grado di dare delle risposte al territorio e se la risposta è che potevamo fare di più, faremo di più. Un territorio deve percepire che l’università è una risorsa: avere l’università è vantaggio non è un orpello, è un vantaggio importante per il territorio e a quel punto è il territorio che difende l’università.

LE DICHIARAZIONI DEL MIONISTRO SCHILLACI
Stiamo lavorando da tempo con grande unità d’intenti con il presidente Marsilio, quindi sono certo che l’Abruzzo offrirà una sanità sempre migliore ai cittadini e sulle liste d’attesa c’è un impegno comune, del Governo e delle Regioni: a breve avremo i primi risultati, fra un po’ sarà operativa la piattaforma nazionale Agenas che ci permetterà di avere in tempo reale le prestazioni che mancano, con i relativi tempi di attesa, e questo permetterà poi, in sinergia sempre con le Regioni, di poter intervenire in maniera efficace.
Quanto alla realizzazione di un’azienda unica tra l’ospedale di Chieti e lo stesso Ateneo ne parlerò con il rettore e il presidente della Regione: vediamo quello che mi dicono. Faccio i migliori auguri per quello che sta facendo al rettore che apprezzo da tempo; è una realtà importante. Le università credo sono un centro vitale dovunque, anche qui in Abruzzo. Sono qui con grande piacere a festeggiare con loro i 60 anni dell’Ateneo.

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