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(AGENPARL) – Roma, 25 Febbraio 2025
(AGENPARL) – mar 25 febbraio 2025 Comunicato Stampa
Imprenditoria giovanile in calo a Lucca, Massa-Carrara e Pisa
Pesano i fattori demografici. Commercio, servizi alle imprese e costruzioni si confermano i settori prevalenti. Maggiore presenza di imprese giovanili nelle aree interne.
Viareggio, 25 febbraio 2025. Il 2024 ha chiuso confermando la tendenza, ormai pluriennale, al ridimensionamento delle aziende guidate da imprenditori under 35 nelle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa. L’arretramento generale trae origine dal fisiologico e progressivo invecchiamento degli imprenditori i quali, pur continuando l’attività, avendo superato i 35 anni di età, sono fuoriusciti dalla categoria in numero superiore rispetto agli ingressi dei giovani. Sotto il profilo territoriale, in tutte le aree interne delle tre province si è registrata una maggiore incidenza di imprese giovanili, per la presumibile concomitanza di fattori economici e sociali: costi di insediamento più vantaggiosi, minori opportunità di lavoro dipendente, attaccamento al territorio che spesso orienta la scelta di avviare in loco un’impresa propria. Questo, in sintesi, è quanto emerge dall’analisi effettuata dall’Istituto di Studi e Ricerche (ISR) e dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest in merito alla dinamica dell’imprenditoria giovanile nelle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa nel 2024.
“I dati mostrano che la diminuzione delle imprese under 35 avviene a un ritmo più veloce rispetto al calo della popolazione giovanile, portando a una riduzione del tasso di imprenditorialità di questa specifica componente del tessuto economico – afferma Valter Tamburini, Presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest. Consapevoli di questa situazione, è fondamentale non solo affrontare le dinamiche demografiche, sulle quali è però possibile intervenire con più difficoltà nel breve periodo, ma soprattutto fornire un adeguato sostegno finanziario, formativo e informativo all’imprenditoria giovanile. Investire sui giovani imprenditori è cruciale per stimolare l’innovazione, la crescita e il dinamismo del territorio, che altrimenti rischia di diventare troppo statico per introdurre quei cambiamenti che sono necessari per affrontare le sfide che stanno emergendo.”
Il numero di imprese giovani lucchesi si è ulteriormente ridotto di 118 unità (-2,7%) nel 2024, superando di poco le 2.800 unità. In percentuale si tratta del 7% del totale delle imprese lucchesi, dato perfettamente in linea a quello toscano (7,2%) ma inferiore a quello nazionale (8,3%). Il saldo, pur positivo, tra iscrizioni e cessazioni di imprese giovanili non è però bastato a compensare le uscite di imprenditori dalla categoria “giovani” per il superamento dei 35 anni di età. Oltre la metà delle imprese under 35 operano nel commercio (664 unità), nelle costruzioni (361) e nei servizi alle imprese (621). I valori sono in aumento per l’industria (+1,9%), al cui interno è significativa, come emerso da altre analisi, la crescita della filiera nautica (+18,5%) e per i servizi alle imprese (+5,4%), grazie all’aumento degli agenti e mediatori di assicurazioni, in lieve calo, invece, i giardinieri. Arretra ancora il commercio (-4,7%), al cui interno la flessione è netta per l’abbigliamento (-8,1%) e per i bar (-9%). Cala anche l’agricoltura (-3,5%). Stabili, infine, tra i servizi alla persona, parrucchieri ed estetisti. Il calo è diffuso su tutti i territori, ad eccezione della Media Valle dove si registra una lieve crescita (+0,5%) e una più elevata incidenza di imprese giovanili (7,9%), così come avviene in Garfagnana (8,1%).
Il 2024 non è stato roseo nemmeno per le “imprese junior” della provincia di Massa-Carrara, arretrate del 5,2% (-89 unità) e scese a quota 1.323, nonostante un saldo positivo tra nascite e cessazioni, sempre non considerando l’influenza in negativo già descritta delle imprese uscite per il superamento dei 35 anni d’età degli imprenditori alla loro guida. L’incidenza delle imprese giovani sul totale di quelle apuane è del 6,3%, al di sotto di quella regionale (7%) e nazionale (8,3%). L’analisi settoriale indica che il commercio (-6,9%), i servizi alle imprese (-0,9%) e le costruzioni (-7,4%), tutti in flessione più o meno netta, assorbono quasi il 60% dell’imprenditoria giovanile apuana. Il calo è generalizzato e si estende agli altri settori, ad eccezione dell’industria (+5,5%), al cui interno spicca il +46,2% delle attività di riparazione e manutenzione di navi e imbarcazioni. Il settore alloggio e ristorazione perde il 7,3%, con i bar che calano dell’8,3%, mentre l’agricoltura, con le sue 98 imprese registrate a fine 2024, ha dato segni di maggiore stabilità, perdendo appena l’1%. Tra i territori, la Costa registra una flessione più marcata (-6,7%) rispetto alla Lunigiana (-0,8%) che presenta anche una maggiore incidenza di imprese under 35 (7,4%).
A fine 2024, le imprese giovanili registrate a Pisa sono risultate 2.973 e la loro flessione è stata più contenuta rispetto a quella delle province limitrofe. In termini numerici, la diminuzione è stata di 85 unità (-1,8%) e l’incidenza sul totale stabile al 7,2%: valore lievemente superiore a quello regionale, ma inferiore alla media nazionale (8,3%). Anche a Pisa, il saldo imprenditoriale giovanile è stato positivo, ma non è riuscito a compensare le uscite dalla categoria “giovani” per il superamento del limite di età. La dinamica dei settori economici delinea un quadro di generalizzato arretramento, ad eccezione dei servizi alle imprese e degli altri servizi che includono parrucchieri ed estetisti. La maggiore presenza di imprese under 35 si è rilevata nel commercio (770 unità), in calo del 3,9%, e nei servizi alle imprese (612 unità) che invece sono cresciuti del 2,3%, nonostante la contrazione dell’11,6% che ha interessato i giardinieri. Note negative anche per l’industria (-5,6%), penalizzata dai dati dell’attività conciaria (-9,4%), per l’agricoltura (-6,4%) e per le costruzioni (-1,2%). Nel turismo, le attività di alloggio e ristorazione sono diminuite del 4,3%, con i bar a -11% e i ristoranti a -4,3%. Sul territorio, la contrazione ha interessato tutte le aree e risulta omogenea l’incidenza delle giovanili sul totale delle imprese pisane che si attesta tra il 7% della Val d’Era e il 7,8% della Val di Cecina.
La nota completa di grafici e tabelle per ciascuna delle tre province è allegata a questo comunicato stampa ovvero scaricabile dal sito http://www.isr-ms.it.
Camera di commercio della Toscana Nord-Ovest
http://www.tno.camcom.it
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