Due nuovi percorsi partecipativi regionali per un modello di urbanistica partecipato, inclusivo e sostenibile che prende forma in Puglia sono stati presentati oggi al Teatro Kursaal Santalucia di Bari dove si è tenuto l’evento “Umanesimo dell’urbanistica: i processi partecipativi di Urbanistica Puglia (UP) e Orti di Puglia”, promosso dalla Regione Puglia e da Puglia Partecipa.
Tra i relatori dell’incontro, moderato da Ilaria Vitellio (Cityopensource), il consigliere regionale delegato a Paesaggio e Urbanistica, Pianificazione territoriale, Assetto del Territorio e Politiche Abitative Stefano Lacatena, il direttore della struttura speciale Comunicazione Istituzionale della Regione Puglia Rocco De Franchi, il direttore del Dipartimento Ambiente, Paesaggio e Qualità Urbana Paolo Garofoli e il consigliere regionale Cristian Casili della Commissione Ambiente – Assetto ed utilizzazione del territorio.
Promossi nell’ambito della pianificazione territoriale e urbanistica e delle politiche abitative e finanziati dalla Legge Regionale n. 18 del 13 luglio 2017 (“Legge sulla Partecipazione”) i due percorsi sono rivolti alla revisione della legge regionale 27 luglio 2001, n. 20 “Norme generali di governo e uso del territorio” (progetto UP) e all’attuazione della Legge n. 10 del 19/02/2024 “Orti di Puglia. Disposizioni in materia di orti urbani, collettivi, didattici e socio-terapeutici”.
Nel corso dell’evento sono stati presentati i processi partecipativi ed i relativi laboratori in partenza dal mese di marzo in tutte le province della Puglia che vedranno il coinvolgimento delle comunità locali al fine di definire proposte concrete e promuovere buone pratiche per il miglioramento della qualità della vita nelle nostre città. L’evento ha offerto un’occasione per comprendere come questi due percorsi partecipativi possano diventare strumenti concreti di innovazione territoriale.
“Umanesimo dell’urbanistica non è uno slogan, significa portare la centralità della persona all’interno della pianificazione – ha dichiarato il consigliere regionale delegato a Paesaggio e Urbanistica, Pianificazione territoriale, Assetto del Territorio e Politiche Abitative Stefano Lacatena -. Ma se la persona è al centro della pianificazione, oggi compiamo un passo successivo: i cittadini diventano coautori e protagonisti della redazione degli strumenti di pianificazione. Seguendo le orme di un ragionamento aristotelico, in base al quale ogni cittadino concorre al bene della comunità con il suo contributo, noi oggi chiediamo ai pugliesi di entrare nel vivo e lavorare con noi sui processi di definizione delle norme urbanistiche. La materia oggi ha ritrovato la sua centralità nel dibattito pubblico pugliese, con la consapevolezza di un compito ambizioso: ridisegnare la città materiale e immateriale. Vogliamo immaginare una pianificazione inclusiva, che dia serenità alle comunità, che pacifichi la trasformazione del territorio in ragione delle esigenze delle persone. La scommessa vincente è, per noi, redigere dei piani flessibili in grado di adattarsi alle esigenze di oggi e di domani ragionando in termini strategici”.
“I processi partecipativi trovano una sostanza importante sul tema dell’urbanistica e della rigenerazione urbana – è il commento del direttore della struttura speciale Comunicazione Istituzionale della Regione Rocco De Franchi -. La struttura speciale di Comunicazione istituzionale, su input del presidente Emiliano, sta affrontando un’importantissima attività di comunicazione e di formazione. Sta per partire la Scuola della partecipazione in collaborazione con le università pugliesi e con l’Arti, inoltre stiamo avviando queste due iniziative destinate a coinvolgere da un lato le amministrazioni comunali attraverso Orti di Puglia, dall’altro cittadini e operatori con Up, per creare nuove prospettive di sviluppo e di benessere urbano. Siamo particolarmente contenti di affiancare il dipartimento Urbanistica e il consigliere delegato Lacatena in questo percorso che coinvolge i comuni e le comunità”.
“La Puglia ha promosso, in materia di sviluppo sostenibile, una strategia regionale approvata nel 2023 con una architettura impostata su 9 ambiti regionali di intervento, 18 scelte regionali, 72 obiettivi regionali di sostenibilità – ha sottolineato il direttore del Dipartimento Ambiente, Paesaggio e Qualità Urbana Paolo Garofoli -. La futura legge sull’urbanistica rientra in questa strategia e risponde alla caratteristica della costruzione dal basso tipica delle politiche di sostenibilità, che a loro volta si possono considerare efficienti soltanto se non sono ritagliate sulle specificità dei contesti territoriali, ma se costruite con un processo di partecipazione in cui intervengono non soltanto i soggetti istituzionalmente tecnici, ma anche tanti attori non istituzionali”.
“Questa misura nasce in combinato disposto con altre misure regionali come la legge sul verde pubblico, quella denominata ‘Alberi per il futuro’ con la quale stiamo finanziando alcuni comuni per aumentare la loro dotazione del patrimonio arboreo e con un’altra misura che costituisce un unicum a livello nazionale e riguarda le scuole dell’infanzia e i nidi in natura, meglio nota come norma sugli agri-nido e gli agri-asilo. Puntare sugli orti urbani, che siano didattici o socioterapeutici significa puntare a migliorare la qualità di vita dei nostri centri urbani, lavorando a un concetto nuovo della città, un concetto più moderno” è il parere del consigliere regionale Cristian Casili.
Urbanistica Puglia è il percorso di revisione del quadro normativo regionale in materia urbanistica, avviato dalla Regione Puglia con l’obiettivo di definire un corpus omogeneo e semplificato di norme che, grazie ad una nuova legge urbanistica, metta i Comuni pugliesi nelle condizioni di governare con efficienza ed in modo agile, inclusivo, resiliente e sostenibile il proprio territorio. Nell’ambito di tale attività, la Regione ha ritenuto opportuno avviare un duplice percorso partecipativo. Il primo è rivolto al partenariato “esperto” (Ordini professionali, Università, Enti, Associazioni, etc.), con l’intento di acquisire contributi tecnici e proposte di merito relative ai contenuti della nuova legge.
Questo primo percorso, avviato il 12 aprile 2024, prevede anche la collaborazione con Inu (Istituto Nazionale di Urbanistica). Il secondo è un percorso partecipativo aperto a tutta la cittadinanza che, attraverso il programma di partecipazione pubblica Up, intende restituire all’urbanistica un ruolo centrale nel dibattito pubblico. Nella giornata di oggi sono state rese note le prime due tappe del processo partecipativo aperto ai cittadini: “Biodiversità, Agrifood, economia circolare” a Foggia il 4 marzo alle 16 nella sala Fedora del teatro Giordano; “Il tempo del territorio: patrimoni, memorie, usi temporanei” a Bisceglie il 5 marzo alle 15 a palazzo Tupputi.
La Regione Puglia, attraverso la legge regionale 10/24 “Orti di Puglia. Disposizioni in materia di orti urbani, collettivi, didattici e socio-terapeutici e modifiche in materia di governo e uso del territorio”, ha promosso la realizzazione di orti urbani, collettivi, didattici e socio-terapeutici sul territorio regionale. L’obiettivo è diffondere la cultura del verde e dell’agricoltura, sensibilizzare i cittadini, le famiglie e gli studenti sull’importanza di un’alimentazione sana ed equilibrata, divulgare tecniche di agricoltura sostenibile, riqualificare aree abbandonate, favorire l’aggregazione sociale, valorizzare una politica dei consumi di prossimità e lo sviluppo di piccole autosufficienze alimentari per le famiglie.
L’iniziativa Orti di Puglia incentiva la partecipazione dei cittadini rendendoli parte attiva del rinnovamento del paesaggio urbano e periurbano, della rigenerazione ambientale, del recupero di spazi abbandonati e intende altresì sperimentare un nuovo approccio alla cura del territorio urbanizzato fondato su pratiche agricole sostenibili. Essa si qualifica come strumento di riscoperta dei valori delle produzioni locali e di educazione delle nuove generazioni ai temi della sostenibilità alimentare, della solidarietà, della promozione della biodiversità e del rispetto dell’ambiente, sperimentando comunità di pratica. Svelati i laboratori di co-design in programma: appuntamento il 14 aprile a Bari, il 13 maggio a Lecce e il 6 giugno a Brindisi.
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