Morta Roberta Flack, la grande interprete soul di “Killing Me Softly With His Song”

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E’ morta a 88 anni Roberta Flack, una delle grandi fuoriclasse del soul e del rhythm’n’blues, celebre per canzoni come “The First Time I Ever Saw Your Face”, “Killing Me Softly With His Song” e “Feel Like Makin’ Love”.
“Siamo addolorati nel comunicare che la gloriosa Roberta Flack è scomparsa questa mattina, 24 febbraio 2025”, ha dichiarato il rappresentante della cantante in un comunicato. “È morta serenamente, circondata dalla sua famiglia. Roberta ha infranto confini e record. È stata anche una fiera educatrice”. La causa della morte non è stata rivelata, ma Flack combatteva contro la Sla dal 2022.

Roberta Cleopatra Flack era nata il 10 febbraio 1937 a Black Mountain, in North Carolina, e cresciuta ad Arlington, Virginia. Sua madre era un’organista di chiesa, e la giovane Roberta iniziò a cantare nei cori di alcune chiese, inclusa la storica Lomax African Methodist Episcopal Zion Church. A nove anni cominciò anche a suonare il pianoforte e la Howard University le offrì una borsa di studio completa per la musica. Flack si laureò alla Howard a 19 anni e iniziò a insegnare musica nell’area di Washington, D.C.
Cominciò a cantare nei club la sera e nei weekend, accompagnando cantanti d’opera al pianoforte e cantando blues, folk e standard pop. Seguendo il consiglio del suo insegnante di canto, Frederick “Wilkie” Wilkerson, iniziò a concentrarsi più sulla musica pop e nel 1968 iniziò a esibirsi al Mr. Henry’s Restaurant a Capitol Hill, dove diventò l’attrazione principale del locale, attirando spettatori come Woody Allen, Bill Cosby, Ramsey Lewis e altri.

Dopo che il pianista jazz Les McCann la vide esibirsi, organizzò un’audizione per la Atlantic Records. Il suo album di debutto, “First Take”, uscì con l’etichetta nel 1969. Grazie alla sua formazione classica, Flack sviluppò uno stile minimalista che aveva tanto in comune con l’easy listening degli anni Settanta quanto con il soul contemporaneo.
Nel 1971, Flack si unì a Wilson Pickett, Ike & Tina Turner, Santana, The Staple Singers, Les McCann, Eddie Harris, The Voices of East Harlem e altri per il concerto del Ghana Independence Day, immortalato nel film-concerto “Soul to Soul”. L’anno successivo, ottenne il suo primo successo nella Billboard Hot 100 con la sua versione di “Will You Still Love Me Tomorrow” di Carole King, che raggiunse la posizione numero 76. Nel frattempo, Clint Eastwood scelse la sua canzone “The First Time I Ever Saw Your Face” per il suo debutto alla regia, “Play Misty For Me”: fu il primo numero uno della Flack.

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Nel 1972, Roberta Flack iniziò a collaborare con la leggenda del soul Donny Hathaway. I due registrarono il singolo vincitore del Grammy “Where Is The Love” e il singolo d’oro “The Closer I Get To You”. Con il suo album del 1973, “Killing Me Softly”, Flack ottenne il suo secondo numero uno con la title track, che vinse sia il premio Record of the Year sia il Best Female Pop Performance ai Grammy del 1974. Decenni dopo, la canzone tornò in auge grazie alla cover dei Fugees nel loro album del 1996, “The Score”. Il terzo e ultimo numero uno della Flack fu “Feel Like Makin’ Love”, pubblicato nel 1974.

Anche se Flack non ottenne più un altro numero uno, negli anni Ottanta pubblicò diverse canzoni di successo, tra cui “Making Love” e “Tonight, I Celebrate My Love”. Prestò anche la voce alla madre di Michael Jackson nel videoclip di “Bad.
Anche nel nuovo millennio Flack continuò a pubblicare musica. Nel 2012, registrò un album di cover dei Beatles intitolato “Let It Be Roberta” e nel 2018 pubblicò il suo ultimo album in studio, “Running”. Quell’anno, mentre si trovava sul palco dell’Apollo Theater di New York per un concerto di beneficenza, ebbe un malore e fu costretta a lasciare la scena.

Nel 2020, Roberta Flack ricevette il Grammy Lifetime Achievement Award. Nel 2022, annunciò di essere affetta da sclerosi laterale amiotrofica (Sla), una malattia neurodegenerativa che colpisce le cellule nervose del midollo spinale e del cervello. Dichiarò che la malattia le rendeva difficile parlare e impossibile cantare, ma che aveva ancora diversi progetti in cantiere, tra cui un libro per bambini, un documentario sulla sua vita e una ristampa per il 50° anniversario del suo album “Killing Me Softly”.
La sua vita e la sua straordinaria carriera sono state raccontate nei documentari “Killing Me Softly: The Roberta Flack Story” di Mike Connolly (2014) e “Roberta” di Antonino D’Ambrosio (2022).





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