Report imprenditoria femminile – Agenparl

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Carta di credito con fido

Procedura celere

 


(AGENPARL) – Roma, 25 Febbraio 2025

(AGENPARL) – mar 25 febbraio 2025 CON IL CONTRIBUTO TECNICO-SCIENTIFICO
l’imprenditoria femminile
nelle
primo
report
province di Frosinone e Latina
introduzione
CON IL CONTRIBUTO TECNICO-SCIENTIFICO
Riconoscere il giusto ruolo economico e sociale alle donne è un fattore chiave per la crescita del nostro Paese: l’Istituto Europeo per
la Parità di Genere (EIGE) stima che una maggiore uguaglianza di genere per l’Italia può portare ad un incremento di circa il 12%
del PIL entro il 2050.
Diffondere la cultura imprenditoriale tra le donne e aumentare la loro presenza nel mondo del lavoro è un obiettivo che impone di
andare oltre i vincoli e gli ostacoli che spesso sono culturali e che non hanno nulla a che vedere con una società inclusiva.
Questioni che sono ataviche e che hanno una ridondanza nella vita quotidiana di tutti noi, che purtroppo non perde mordente, come
dimostrato dal paradossale dibattitto attuale sul gender bias dell’intelligenza artificiale. Su questi temi da anni il sistema camerale
è impegnato con la rete dei Comitati per l’Imprenditoria Femminile per promuovere la cultura imprenditoriale delle donne e
per il supporto nelle fasi di avvio dell’impresa e nel suo consolidamento.
Un importante lavoro per valorizzare e potenziare il ruolo delle donne e delle nostre imprenditrici che sta portando avanti
con grande impegno il nostro Comitato per l’Imprenditoria Femminile, le cui strategie possono contare sul pieno
sostegno di questa Camera.
Questo rapporto rappresenta un patrimonio conoscitivo di primaria importanza ed è una prima tappa di un’agenda
che, partendo dall’analisi e dalla conoscenza dei dati, ci potrà guidare per costruire un percorso condiviso su
progettualità che possano amplificare le potenzialità delle donne imprenditrici del territorio dell’Area Vasta
di Frosinone Latina. Come Camera di Commercio abbiamo da subito colto l’importanza di coinvolgere le
protagoniste di una componente determinante del nostro tessuto produttivo, il cui contributo allo sviluppo
socio-economico dei nostri territori è irrinunciabile e la sponda del nostro Comitato sarà certamente
determinante per guidare le nuove strategie dell’Ente camerale.
GIOVANNI ACAMPORA
PRESIDENTE DELLA CAMERA DI COMMERCIO
DI FROSINONE LATINA
presentazione
La Camera di Commercio di Frosinone Latina, su impulso del proprio Comitato per
l’Imprenditoria Femminile, presenta il primo “Rapporto sull’Imprenditoria Femminile
delle province di Frosinone Latina” per far conoscere e diffondere la cultura economica
del mondo imprenditoriale femminile.
Lo studio, sviluppato e realizzato dal Centro Studi delle Camere di Commercio G.
Tagliacarne, analizza nel dettaglio le peculiarità strutturali ed evolutive di un segmento
produttivo estremamente rilevante nell’ambito dell’economia locale e si traduce, di
fatto, in uno strumento conoscitivo utilissimo per orientare le linee strategiche di azione
a favore delle imprese femminili del territorio.
Valorizzando il ricco patrimonio informativo del Registro delle Imprese e le preziose
testimonianze raccolte durante i focus group, il Report mette in risalto un sorprendente
universo di donne che, con determinazione, professionalità e inventiva, crea valore
aggiunto al mondo produttivo.
Le indicazioni emerse dalla ricerca costituiscono una prima inedita proposta di analisi
per comprendere il valore e le potenzialità delle donne che fanno impresa. Per questo
motivo, il Comitato per l’imprenditoria femminile dell’Ente camerale continuerà a
investire sulla conoscenza e il consolidamento della cultura imprenditoriale che vede
nella partecipazione femminile un irrinunciabile punto di riferimento.
CAROLINA CASCELLA
PRESIDENTE DEL COMITATO IMPRENDITORIA FEMMINILE
DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI FROSINONE LATINA
sintesi
Questo primo Rapporto sull’Imprenditoria Femminile nelle province di Frosinone e Latina mette in evidenza l’importanza di questo segmento
produttivo nell’ambito dell’economia del territorio, dove il 26,5% delle imprese è a maggioritaria o esclusiva conduzione femminile (22,2% a
livello nazionale).
Consolidare e incrementare la presenza delle donne all’interno del tessuto produttivo del Paese è uno degli strumenti attraverso cui raggiungere
una piena parità di genere. Non è un caso che, l’empowerment femminile è stato identificato come una delle priorità trasversali del PNRR,
all’interno del quale si ribadisce la necessità di «sostenere l’avvio di attività imprenditoriali femminili attraverso la definizione di un’offerta che sia
in grado di venire incontro alle necessità delle donne in modo più puntuale (mentoring, supporto tecnico-gestionale, misure per la conciliazione
vita-lavoro, etc.)», oltre ad essere uno degli obiettivi dello sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030.
Il Rapporto è costituito da tre sezioni. La prima, fornisce una fotografia aggiornata (al 31 dicembre 2024) delle imprese femminili del territorio e
ne esamina le peculiarità strutturali ed evolutive, oltre che metterne in evidenza le principali specializzazioni produttive. La seconda presenta i
risultati di un’indagine CATI (Computer Assisted Telephone Interview) realizzata dal Centro Studi Tagliacarne nel periodo settembre – ottobre
2024 su 200 imprese (100 femminili e 100 non femminili), finalizzata ad offrire un quadro delle caratteristiche e dei reali fabbisogni delle imprese
del territorio analizzati in ottica di genere. La terza sezione approfondisce il sentiment e l’opinione delle imprese femminili sulle tematiche della
leadership, della formazione e della duplice transizione grazie alla realizzazione di due focus group guidati e realizzati con una rappresentanza.
I numeri e le
caratteristiche
dell’imprenditoria
femminile nelle province
di Frosinone e Latina
Le imprese femminili
tra opportunità
e rischi: una survey
sulle imprese del
territorio
Le imprese femminili
tra dinamiche di genere,
identità e fabbisogni:
una riflessione
qualitativa
numeri caratteristiche
dell’imprenditoria
femminile
CON IL CONTRIBUTO TECNICO-SCIENTIFICO
13.198
27,7%
-1,7%
14.483
imprese
tasso di femminilizzazione
4 provincia per incidenza di imprese
femminili sul totale territoriale
var. % rispetto al 2023
(-2,3% rispetto al 2019)
LATINA
FROSINONE
Le imprese femminili, più di un quarto
della base produttiva del territorio
25,5%
-0,1%
imprese
tasso di femminilizzazione
15a provincia per incidenza di imprese
femminili sul totale territoriale
var. % rispetto al 2023
(-0,9% rispetto al 2019)
I dati presentati in questa sezione, dove non diversamente specificato, rappresentano elaborazioni del Centro Studi Tagliacarne su dati Registro Imprese
Primo report sull’Imprenditoria Femminile nelle province di Frosinone e Latina
CON IL CONTRIBUTO TECNICO-SCIENTIFICO
La dinamica delle imprese femminili
nell’ultimo decennio
107,1
102,4
100,0
100,8
100,0
FROSINONE
LATINA
LAZIO
Nel corso dell’ultimo anno le imprese femminili sono diminuite dello 0,1% nella
provincia di Latina e dell’1,7% nella provincia di Frosinone (rispettivamente
+0,1% e -1,6% nel caso delle imprese non femminili).
Anche a livello nazionale la numerosità delle imprese – femminili e non – è calata
(rispettivamente dell’1,4% e dell’1,3%).
Al 2024, la provincia di Frosinone conta 13.198 imprese, la stessa numerosità
del 2014, ma in regresso rispetto al picco di 13.543 imprese registrate nel 2022,
segno che la ripresa post Covid si è sostanzialmente fermata nell’ultimo biennio.
Nella provincia di Latina il numero di imprese a conduzione femminile raggiunge il
suo apice nel 2017 per calare significativamente nel 2019. Nonostante la ripresa
del triennio 2020-2022, anche in questo caso gli ultimi due anni fanno registrare
un calo delle imprese femminili. La dinamica delle imprese indicizzata al 2014
è comunque migliore nel caso delle province di Frosinone e Latina rispetto a
quanto verificatosi a livello regione poiché dal 2021 la numerosità imprenditoriale
si è sfoltita su base regionale in maniera più netta.
DINAMICA INDICIZZATA DEL NUMERO DELLE IMPRESE REGISTRATE DELLE PROVINCE DI FROSINONE E LATINA
E CONFRONTO CON REGIONE, 2014=100, 2014-2024
Primo report sull’Imprenditoria Femminile nelle province di Frosinone e Latina
CON IL CONTRIBUTO TECNICO-SCIENTIFICO
La presenza sul territorio comunale
delle imprese femminili
Le imprese femminili trovano terreno fertile nei territori delle province di Frosinone
e Latina, infatti in tutti i 124 comuni si registra la presenza di almeno una impresa
a totale o prevalente conduzione femminile.
Frosinone è la quarta provincia italiana per tasso di femminilizzazione (27,7%
vs media Italia: 22,2%), ossia per incidenza di imprese femminili sul totale
delle imprese del territorio; Latina si trova al quindicesimo posto della stessa
graduatoria (25,5%).
Tra i comuni con un numero di imprese femminili pari almeno a 200 unità, si
registra un tasso di femminilizzazione superiore alla media camerale (26,5%)
nei comuni di: Pontecorvo (37,4%); Isola del Liri (30,4%); Pontinia (30,0%);
Ceprano (29,4%); Sermoneta (27,8%); Cisterna di Latina (27,8%); Priverno
(27,6%); Fiuggi (27,4%); Sora (26,8%).
MAPPA DEI COMUNI DELLE PROVINCE DI FROSINONE E LATINA
PER TASSO DI FEMMINILIZZAZIONE, 2024
Primo report sull’Imprenditoria Femminile nelle province di Frosinone e Latina
CON IL CONTRIBUTO TECNICO-SCIENTIFICO
Come varia la presenza delle imprese
femminili nell’ultimo anno
Rispetto al 2023, nonostante la numerosità delle imprese femminili sia diminuita
del -1,7% nella provincia di Frosinone e del -0,1% in quella di Latina, ci sono 30
comuni del frusinate e 13 comuni della provincia di Latina in cui si registra un
aumento della numerosità delle imprese a conduzione femminile.
Tra i comuni con un numero di imprese femminili pari almeno a 200 unità, si
registra un tasso di crescita più significativo nei comuni di: Isola del Liri (+3,6%);
Priverno (+1,9%); Sermoneta (+1,4%); Alatri (+0,8%); Formia(+0,7%); Latina
(+0,4%); Anagni (+0,4%); Minturno (+0,3%); Aprilia (+0,2%)
La numerosità delle imprese femminili cala, invece, soprattutto nei comuni di:
Monte San Giovanni Campano (-4,3%); Ceccano (-4,1%); Sora (-3,1%).
MAPPA DEI COMUNI DELLE PROVINCE DI FROSINONE E LATINA PER VARIAZIONE
DEL NUMERO DELLE IMPRESE FEMMINILI, 2023-2024
Primo report sull’Imprenditoria Femminile nelle province di Frosinone e Latina
CON IL CONTRIBUTO TECNICO-SCIENTIFICO
Come varia la presenza delle imprese
femminili rispetto al periodo pre-covid
Rispetto al 2019, la numerosità delle imprese femminili diminuisce del -2,3%
nella provincia di Frosinone e del -0,9% in quella di Latina. Tuttavia, ci sono 21
comuni del frusinate e 10 comuni della provincia di Latina in cui si registra un
aumento della numerosità delle imprese a conduzione femminile.
Tra i comuni con un numero di imprese femminili pari almeno a 200 unità, si
registra un tasso di crescita più significativo nei comuni di: San Felice Circeo
(+57%); Aprilia (+3,3%); Isola del Liri (+3,3%); Ferentino (+2,1%); Frosinone
(+1,9%); Formia (+1,2%); Veroli (+0,7%)
La numerosità delle imprese femminili cala, invece, soprattutto nei comuni di:
Cori (-8,1%); Minturno (-6,6%) e Pontinia (-6,6%).
MAPPA DEI COMUNI DELLE PROVINCE DI FROSINONE E LATINA PER VARIAZIONE
DEL NUMERO DELLE IMPRESE FEMMINILI, 2019-2024
Primo report sull’Imprenditoria Femminile nelle province di Frosinone e Latina
CON IL CONTRIBUTO TECNICO-SCIENTIFICO
Le imprese femminili, un punto di forza
per i piccoli centri
INCIDENZA PERCENTUALE DELLE IMPRESE FEMMINILI PER DIMENSIONE* DEMOGRAFICA DEI COMUNI
SEDI DI IMPRESA, 2024
25,6 25,3
Fino a 5.000
abitanti
Da 5.001 a 15.000 Da 15.000 a
abitanti
50.000 abitanti
FROSINONE
Da 50.001 a
250.000 abitanti
TOTALE
24,7 25,0
FR LT
LATINA
ELABORAZIONI CENTRO STUDI TAGLIACARNE SU DATI REGISTRO IMPRESE E ISTAT
L’imprenditoria femminile rappresenta un punto di forza soprattutto per i piccoli
centri urbani, in special modo per quanto riguarda il territorio del frusinate.
L’incidenza delle imprese femminili, infatti, è più elevata all’interno dei comuni di
minori dimensioni, quelli peraltro più colpiti dai fenomeni dello spopolamento e
dell’invecchiamento.
Le donne investono nei posti in cui si trovano a vivere, essendo generalmente
meno propense a spostarsi in mancanza di opportunità di lavoro (anche per
questioni legate alla gestione della famiglia e del lavoro domestico).
La quota di imprese guidate da donne è sostanzialmente omogena nelle due città
capoluogo e, in entrambi i casi, prossima al 25%.
Nella provincia di Frosinone la numerosità delle imprese femminili, ancorché
molto elevata, diminuisce nel corso dell’ultimo decennio nei comuni con meno
di 5.000 abitanti (-6,5% dal 2014) e cresce nei centri con più di 15.000 abitanti
(+6,0% dal 2014); una tendenza inversa rispetto a quella che si registra nel
territorio della provincia di Latina (comuni fino a 5.000 abitanti: -1,3%; comuni
con più di 15.000 abitanti: -4,2%).
*L’incidenza, in questo come negli altri grafici della sezione, viene calcolata come rapporto tra imprese femminili e imprese totali
Primo report sull’Imprenditoria Femminile nelle province di Frosinone e Latina
CON IL CONTRIBUTO TECNICO-SCIENTIFICO
I comuni “più vecchi” ripartono
dalle imprese femminili
INCIDENZA PERCENTUALE DELLE IMPRESE FEMMINILI PER INDICE DI VECCHIAIA*
NEI COMUNI DELLE PROVINCE DI FROSINONE E LATINA, 2024
Fino a 200
Da 201 a 300
Da 301 a 400
FROSINONE
Più di 401
TOTALE
24,7 25,0
FR LT
LATINA
ELABORAZIONI CENTRO STUDI TAGLIACARNE SU DATI REGISTRO IMPRESE E ISTAT
Si registra una correlazione positiva anche tra incidenza di imprese femminili e
indice di vecchiaia e questo è tanto più vero per la provincia di Frosinone dove
l’indice complessivo di vecchiaia risulta pari al 215%, superiore al già elevato dato
medio nazionale (199,8%). Meno accentuata è la problematica nella provincia
di Latina che registra un indice di vecchiaia pari al 180%.
Da notare come nei comuni del frusinate che presentano un indice di vecchiaia
che supera quota 400 (4 anziani per ogni under 15), ossia Acquafondata,
Terelle, Vallerotonda, Viticuso, si registra anche un altrettanto elevato indice di
femminilizzazione (36%).
Tale correlazione non può che essere letta positivamente sia per il rilancio
economico dei comuni più «vecchi» ma anche per un progressivo ripopolamento
degli stessi. D’altronde la presenza imprenditoriale femminile è ancora molto
elevata nelle «altre attività di servizi per la persona» tra le quali rientrano anche i
servizi di assistenza agli anziani.
* L’indice di vecchiaia è definito dal rapporto tra popolazione anziana (65 anni e più) e popolazione in età giovanile (0-14 anni) calcolato al 1° gennaio
di ogni anno, moltiplicato per 100; un indice pari a 100 significa che, in un determinato territorio, vi è un rapporto paritario tra anziani e soggetti under 15.
Primo report sull’Imprenditoria Femminile nelle province di Frosinone e Latina
CON IL CONTRIBUTO TECNICO-SCIENTIFICO
Le imprese femminili, un’opportunità
di rilancio per i territori meno ricchi
INCIDENZA PERCENTUALE DELLE IMPRESE FEMMINILI PER VALORI DEL RAPPORTO
REDDITO IMPONIBILE/NUMERO DI CONTRIBUENTI* DEI COMUNI DELLE PROVINCE DI FROSINONE E LATINA,
ANNO 2024 PER IL NUMERO DI IMPRESE E 2022 PER IL REDDITO IMPONIBILE
Fino a 15.000€
Da 15.0001€ a
18.000€
Da 18.001€ a
20.000€
FROSINONE
24,7 24,7
Più di 20.001€
TOTALE
24,7 25,0
FR LT
Le imprese femminili rappresentano un’opportunità di rilancio del territorio
poiché, ad oggi, la quota di imprese condotte da donne è più elevata nei centri
urbani meno ricchi.
Infatti, nei comuni con reddito medio inferiore ai 15.000 si registra un tasso di
femminilizzazione pari al 31,9% nella provincia di Frosinone e al 28,9% nella
provincia di Latina; tale quota si attesta al 24,7% nel caso di redditi medi superiori
al 20 mila euro, per entrambe le province.
Nelle città capoluogo – come visto – il tasso di femminilizzazione è molto simile,
come lo è il reddito medio dichiarato (22 mila euro nel caso di Frosinone e 21,3
mila euro nel caso di Latina).
LATINA
ELABORAZIONI CENTRO STUDI TAGLIACARNE SU DATI REGISTRO IMPRESE E ISTAT
*Il reddito imponibile è l’ammontare dei redditi su cui vanno pagate le imposte ed è dato dalla differenza fra redditi complessivi
e tutte le voci che possono essere deducibili
Primo report sull’Imprenditoria Femminile nelle province di Frosinone e Latina
CON IL CONTRIBUTO TECNICO-SCIENTIFICO
Le imprese femminili: poco artigiane
e più giovanili e straniere
FROSINONE
IMPRESE
ARTIGIANE
13,1%
imprese femminili
19,5% imprese non femminili
IMPRESE
GIOVANILI
10,6%
imprese femminili
8,5% imprese non femminili
IMPRESE
STRANIERE
LATINA
11,6%
imprese femminili
16,5% imprese non femminili
11,6%
imprese femminili
8,6% imprese non femminili
imprese femminili
imprese femminili
8,2% imprese non femminili
8,8% imprese non femminili
L’imprenditoria femminile si dimostra poco “artigiana”, ma lo è di più rispetto a qualche anno fa: sono artigiane solo 13,1
imprese femminili su 100 nella provincia di Frosinone e solo 11,6 su 100 nella provincia di Latina, laddove tra quelle non femminili
lo sono rispettivamente 19,5 e 16,5 ogni 100 unità produttive. In termini assoluti stiamo parlando di 1.730 imprese femminili
artigiane nel territorio del frusinate (+1,5% rispetto al 2019) e di 1.680 imprese nella provincia di Latina (+2,7%).
Si segnala una maggiore presenza giovanile tra le imprese femminili sia nella provincia di Frosinone (10,6% imprese
giovanili tra quelle femminili; 8,5% all’interno delle non femminili) che in quella di Latina (11,6% vs 8,6%). Ma con un
peggioramento della dinamica che si concretizza in una diminuzione dal 2019 di circa 350 imprese femminili giovanili nel
territorio del frusinate e di 364 imprese guidate da under 35 nella provincia di Latina, che suggerisce che incentrare politiche
per lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile sia un investimento ancora più necessario per il futuro della crescita economica del
nostro Paese. Al 2024, le imprese condotte da giovani donne sono 1.398 nella provincia di Frosinone, 1.673 in quella di Latina.
Leggermente più intensa rispetto al caso delle imprese non femminili è la partecipazione straniera: il 9,3% delle imprese
femminili sono a guida straniera in entrambi i territori (8,2% tra le imprese non femminili della provincia di Frosinone e 8,8%
nella provincia di Latina), effetto di una forte presenza femminile in agricoltura, nel commercio, nella ristorazione e negli altri
servizi alla persona. Sono 1.228 le imprenditrici straniere nella provincia di Frosinone (+3,5% rispetto al 2019) e 1.344 nella
provincia di Latina (+10,8%).
Primo report sull’Imprenditoria Femminile nelle province di Frosinone e Latina
CON IL CONTRIBUTO TECNICO-SCIENTIFICO
La rimonta delle società di capitale
FROSINONE
LATINA
Le ditte individuali rappresentano la componente più importante del tessuto
imprenditoriale femminile sia nella provincia di Frosinone che in quella di
SOCIETA’
CAPITALE
SOCIETA’ DI CAPITALE
Latina, anche se le stesse stanno gradualmente diminuendo a favore di forme
SOCIETA’ DI PERSONE
SOCIETA’ DI PERSONE imprenditoriali più «strutturate».
IMPRESE INDIVIDUALI
Infatti,
società
capitali
condotte
donne
aumentate
rispetto
ALTRE
FORME
IMPRESE INDIVIDUALI
al 2019 arrivando a rappresentare il 31,3% delle imprese femminili del frusinate e
ALTRE FORME
del +13,6% nella provincia di Latina (il 35,4%). Di fatto, la presenza sul territorio
di imprese a conduzione femminile potrebbe rappresentare anche un «ripiego»
alla mancanza di opportunità lavorative, ma resta il fatto che esiste un tessuto
imprenditoriale già esistente sul quale si può intervenire per aumentarne la
capacità competitiva, a prescindere dalle ragioni che l’hanno generato. Senza
dimenticare che negli ultimi anni il fare impresa femminile si sta trasformando,
SOCIETA’
CAPITALE
SOCIETA’ DI CAPITALE
poiché, con l’oramai superamento del gap di istruzione tra i due generi, l’avventura
SOCIETA’ DI PERSONE
SOCIETA’ DI PERSONE imprenditoriale è vista a tutti gli effetti come un’opportunità di piena affermazione
IMPRESE INDIVIDUALI
ALTRE
FORME INDIVIDUALI
IMPRESE
professionale come, peraltro, confermato dai risultati dell’indagine.
E se da un lato aumentano le società di capitale, dall’altra diminuiscono le (già
ALTRE FORME
poche) cooperative (rispettivamente del -34% e -41,8%).
Primo report sull’Imprenditoria Femminile nelle province di Frosinone e Latina
CON IL CONTRIBUTO TECNICO-SCIENTIFICO
L’imprenditoria femminile è “micro”
FROSINONE
LATINA
All’interno della componente femminili dell’imprenditoria locale si può certamente
registrare una spiccata dimensione “micro”.
MICRO
(Fino a 9 (Fino
addetti) a 9 addetti)
MICRO
Il 97% circa delle imprese guidate da donne nella provincia di Frosinone non ha
PICCOLA (10-49 addetti)
oltre i 9 addetti (poco meno di 12.800 imprese, -2,5% rispetto al 2019); la stessa
PICCOLA
(10-49
addetti)
MEDIO-GRANDE (50 addetti e più)
percentuale si attesta al 96,3% nella provincia di Latina (circa 14.000 unità,
MEDIO-GRANDE (50 addetti
e più)
-1,3%).
Da sottolineare come la micro dimensione caratterizzi l’imprenditoria tanto
femminile che non (la percentuale di imprese con meno di 9 addetti si attesta al
95,2% tra le imprese non femminili della provincia di Frosinone e al 94,5% nella
provincia di Latina).
Numerose sono le questioni legate al capitalismo molecolare, in particolar modo
legate agli ostacoli che le imprese di ridotte dimensioni si trovano ad affrontare in
termini, ad esempio, di accesso al credito, di investimenti, di internazionalizzazione
MICRO (Fino a 9 addetti)
MICRO (Fino a 9 addetti)
Si segnala tuttavia una crescita delle imprese femminili con un numero di addetti
PICCOLA (10-49 addetti)
PICCOLA (10-49 addetti)
superiore alla decina (+4,1% nella provincia di Frosinone e +9,5% nella provincia di
Latina rispetto al 2019), che sembra indicare il consolidarsi di forme imprenditoriali
più strutturate.
Primo report sull’Imprenditoria Femminile nelle province di Frosinone e Latina
CON IL CONTRIBUTO TECNICO-SCIENTIFICO
I settori: agricoltura e tanto terziario
FROSINONE
LATINA
L’imprenditoria rosa si caratterizza per una forte concentrazione nel settore dei servizi, dove opera il
67% di tali imprese della provincia di Frosinone (8.188 unità, +0,4% rispetto al 2019) e il 65% circa di
quelle della provincia di Latina (9.378 unità, +1,9%). Mentre il 19% circa delle imprese femminili iscritte
presso la Camera di commercio si occupa di agricoltura; si tratta di un settore in cui la numerosità
AGRICOLTURA
AGRICOLTURA
delle imprese diminuisce del -9,8% rispetto al 2019 nella provincia di Frosinone e del -10,4% nella
INDUSTRIA
INDUSTRIA provincia di Latina. Minore la percentuale delle imprese femminili industriali sia a Frosinone (1.624
SERVIZI
imprese, -0,9% rispetto al 2019) che a Latina (1.581, -3,8%).
SERVIZI
In termini di incidenza, ossia considerando la quota di imprese femminili sul totale di settore, questa
risulta più elevata nei servizi e nell’agricoltura.
Infatti, circa una impresa su tre tra quelle che si occupano di commercio e servizi sono condotte da
donne. Allo stesso modo, quasi una impresa agricola su due è gestita da una donna nel frusinate;
si tratta nella maggior parte dei casi di imprese che si occupano di coltivazioni agricole associate
all’allevamento di animali; nella provincia di Latina tale incidenza risulta pari al 28%.
AGRICOLTURA
Se da un lato il ruolo della donna può contribuire a portare innovazione in un settore più “storico e
AGRICOLTURA
INDUSTRIAINDUSTRIA tradizionale” come quello agricolo o in molti comparti del terziario, dall’altro lato appare importante
SERVIZI
aiutare ad avvicinare il fare impresa femminile al settore industriale, con particolare riguardo a molti
SERVIZI
ambiti del manifatturiero, perché significherebbe fare entrare la donna in modalità imprenditoriali
più complesse sì, ma dall’alto tasso di crescita tecnologica, innovativa e aziendale, contribuendo a
sostenere la forza industriale del nostro Paese.
Primo report sull’Imprenditoria Femminile nelle province di Frosinone e Latina
CON IL CONTRIBUTO TECNICO-SCIENTIFICO
Giovani imprenditrici cercansi
Nel corso degli ultimi 10 anni, le imprese femminili condotte da donne under 35
sono diminuite del -29,7% nella provincia di Frosinone (da 1.990 unità del 2014 a
1.398 unità del 2024) e del 23% nella provincia di Latina (da 2.174 a 1.673 unità).
Tale riduzione deriva principalmente da due fattori:
calo della popolazione giovanile
diminuzione della propensione a fare impresa da parte delle giovani donne
Nel corso degli ultimi 10 anni, infatti, la popolazione giovanile femminile ha subìto
una contrazione del 20,8% nella provincia di Frosinone (dove le donne dai 18 ai
34 anni di età sono passate da 47.678 del 2014 a 37.769 del 2024) e dell’11,2%
nella provincia di Latina (da 53.771 a 47.750 ).
Si registra, pertanto, un significativo calo della propensione imprenditoriale,
misurata come rapporto tra numero di nuove imprese femminili condotte da
under 35 e popolazione giovanile femminile; la percentuale è passata dal 4,2%
del 2014 al 3,7% del 2024 nella provincia di Frosinone e dal 4,0% al 3,5% nella
provincia di Latina.
RAPPORTO TRA IMPRESE GIOVANILI FEMMINILI E POPOLAZIONE GIOVANILE FEMMINILE 18-34 ANNI
(VALORI PER 100)
FROSINONE
LATINA
TOTALE
Primo report sull’Imprenditoria Femminile nelle province di Frosinone e Latina
CON IL CONTRIBUTO TECNICO-SCIENTIFICO
Il calo dell’imprenditoria giovanile:
solo colpa dell’invecchiamento?
Per la provincia di Frosinone, la riduzione della componente giovanile
dell’imprenditoria «rosa» è dovuta per il 70% al calo della popolazione
femminili 18-34 anni e per il complementare 30% al calo della propensione
imprenditoriale da parte delle giovani donne.
EFFETTO DEMOGRAFICO
DEMOGRAFICO
FROSINONE
La situazione è molto diversa per la realtà di Latina, dove la minore presenza
di imprese giovanili femminili dipende per una percentuale pari al 51% dalla
scarsa propensione delle giovani donne del territorio ad «intraprendere»,
data anche una riduzione della popolazione femminili tra i 18 e i 34 anni non
particolarmente severa.
EFEFTTO
EFFETTO PROPENSIONE
PROPENSIONE
A FARE
A FARE IMPRESA
IMPRESA
EFFETTO DEMOGRAFICO
EFFETTO DEMOGRAFICO
EFFETTO PROPENSIONE
A FARE IMPRESA
EFFETTO
PROPENSIONE
A FARE IMPRESA
LATINA
Primo report sull’Imprenditoria Femminile nelle province di Frosinone e Latina
CON IL CONTRIBUTO TECNICO-SCIENTIFICO
Quali specializzazioni?
DIVISIONI DELLA CLASSIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ ECONOMICHE ATECO 2007 CON
UN NUMERO ELEVATO DI IMPRESE CHE NEI TERRITORI DI FROSINONE E LATINA
PRESENTANO UN PESO DEGLI ADDETTI NELLE IMPRESE FEMMINILI SUPERIORE O
INFERIORE AL VALORE MEDIO NAZIONALE
SETTORI NEI QUALI LA PRESENZA DI UN
CONSIDEREVOLE NUMERO DI IMPRESE SI
ASSOCIA AD UN ELEVATO PESO DEGLI ADDETTI
DELLE IMPRESE FEMMINILI RISPETTO ALLA
MEDIA NAZIONALE
SETTORI NEI QUALI LA PRESENZA DI UN
CONSIDEREVOLE NUMERO DI IMPRESE SI
ASSOCIA AD UN MODESTO PESO DEGLI ADDETTI
DELLE IMPRESE FEMMINILI RISPETTO ALLA
MEDIA NAZIONALE
Nelle province di Frosinone e Latina vi sono dei comparti economici contraddistinti
dalla presenza di un considerevole numero di imprese e da un altrettanto elevato
peso degli addetti delle imprese femminili rispetto alla media nazionale.
Questo si verifica, in particolar modo, nel commercio al dettaglio (dove opera il
25,8% degli addetti delle imprese femminili di Frosinone e Latina contro il 21,5%
registrato a livello nazionale), nelle coltivazioni agricole e produzione di prodotti
animali (22,2% vs media Italia: 19,2%), nelle attività di ristorazione (28% vs 21,5%),
ma anche nel comparto «costruzione di edifici» (15,2% vs 9,5%) e nel comparto
«lavori di costruzioni specializzate» (10,4% vs 6,7%).
Di contro, una concentrazioni di addetti minore rispetto alla media nazionale
riguarda, invece, sempre con riferimento ai comparti con il maggior numero di
imprese, il tessile (8,2% vs 15,0%), la stampa (12,1% vs 12,8%), la produzione di
prodotti farmaceutici (0,1% vs 1,7%), la metallurgia (2,7% vs 3,7%) e la raccolta e
il trattamento di acqua (0,2% vs 0,9%).
+ COMMERCIO AL DETTAGLIO
– INDUSTRIE TESSILI
+ COLTIVAZIONI AGRICOLE
E PRODUZIONE DI PRODOTTI ANIMALI
– STAMPA E RIPRODUZIONE
DI SUPPORTI REGISTRATI
+ ATTIVITÀ DI SERVIZI DI RISTORAZIONE
– FABBRICAZIONE DI PRODOTTI
FARMACEUTICI
+ LAVORI DI COSTRUZIONI SPECIALIZZATI
+ COSTRUZIONI DI EDIFICI
– METALLURGIA
– RACCOLTA, TRATTAMENTO E FORNITURA
DI ACQUA
Primo report sull’Imprenditoria Femminile nelle province di Frosinone e Latina
CON IL CONTRIBUTO TECNICO-SCIENTIFICO
Specializzazioni per comuni
COLTIVAZIONI AGRICOLE E PRODUZIONE DI PRODOTTI ANIMALI
COSTRUZIONI DI EDIFICI
COMMERCIO AL DETTAGLIO
ATTIVITÀ DI SERVIZI DI RISTORAZIONE
LAVORI DI COSTRUZIONI SPECIALIZZATI
Primo report sull’Imprenditoria Femminile nelle province di Frosinone e Latina
imprese femminili opportunità
rischi: una survey
sulle
imprese territorio
CON IL CONTRIBUTO TECNICO-SCIENTIFICO
Avvio d’impresa: tradizione familiare
e realizzazione professionale
Un terzo circa delle imprenditrici – e anche degli imprenditori – intervistati vanta
una tradizione familiare in campo imprenditoriale (ovvero dichiara la presenza
di almeno un imprenditore nella propria famiglia di origine) che l’ha spinto ad
avviare una propria azienda e/o a prendere le redini di quella di famiglia.
PRINCIPALI MOTIVAZIONI CHE HANNO SPINTO LE IMPRENDITRICI/GLI IMPRENDITORI A FARE IMPRESA
(VALORI PERCENTUALI)
Un ulteriore terzo delle imprenditrici/imprenditori ha intrapreso un’attività di tipo
imprenditoriale per potersi affermare mentre un quarto circa delle imprenditrici/
imprenditori è divenuto tale spinto dalla passione per un settore/progetto
specifico.
La propulsione a raggiungere una maggiore indipendenza rappresenta una
prerogativa per il 12,6% degli imprenditori e per il 6,9% delle imprenditrici. Meno
rilevante, tra le motivazioni, le difficoltà di armonizzazione tra vita lavorativa e
quella privata.
Tradizione familiare
Affermazione
personale
Passione per il
settore / per un
progetto specifico
IMPRENDITRICI
Libertà e
Necessità di
indipendenza nelle conciliare il lavoro
decisioni
con le attività familiari
IMPRENDITORI
Primo report sull’Imprenditoria Femminile nelle province di Frosinone e Latina
CON IL CONTRIBUTO TECNICO-SCIENTIFICO
La concorrenza sleale è il principale
problema delle imprese
Il principale problema che le imprese del territorio affrontano
è costituito dalla presenza di una concorrenza sleale, cui
fa seguito la difficoltà di reperire forza lavoro qualificata e
l’elevato costo delle materie prime, soprattutto dell’energia.
Per le imprese femminili è più elevata la difficoltà di reclutare
lavoratori (15% contro il 7% delle non femminili) e di conciliare
vita lavorativa e privata (8,8% contro 4,9%), mentre per le non
femminili lo stacco più significativo riguarda le difficoltà nel
gestire la liquidità (14,6% contro 10,8%).
L’ottenimento del credito non è tra le criticità più avvertite
dalle imprese del territorio, essendo indicata da meno di
un’impresa su dieci, sia nel caso di quelle femminili che non.
PRINCIPALI DIFFICOLTÀ CHE HANNO INCONTRATO LE IMPRENDITRICI/GLI IMPRENDITORI
NEL PROPRIO PERCORSO IMPRENDITORIALE
(VALORI PERCENTUALI, DOMANDA A RISPOSTA MULTIPLA)
MAGGIO
Concorrenza
sleale
Difficoltà di
reperire forza
lavoro qualificata
7,8 8,0
Costo delle
materie prime
(energetiche)
FEMMINILI
Gestione della
liquidità
Gestione della
burocrazia
Conciliazione
lavoro e vita
personale
Ottenimento di
fnanziamenti
NON FEMMINILI
Primo report sull’Imprenditoria Femminile nelle province di Frosinone e Latina
CON IL CONTRIBUTO TECNICO-SCIENTIFICO
Obiettivo 2030: aumento delle vendite
e crescita del fatturato
PRINCIPALI OBIETTIVI CHE LE IMPRESE SI SONO PREFISSATE PER I PROSSIMI CINQUE ANNI
(VALORI PERCENTUALI, DOMANDA A RISPOSTA MULTIPLA)
Aumentare le vendite e il Puntare alla sopravvivenza
fatturato
della propria impresa
Migliorare la qualità dei
prodotti/servizi offerti
Ridurre i costi / Migliorare Rafforzare la presenza nei
l’efficienza operativa
mercati attuali (aumento
della quota di mercato)
FEMMINILI
Accrescere la
riconoscibilità e la
reputazione del brand
Fare investimenti in
innovazione,
digitalizzazione e
automazione dei processi
NON FEMMINILI
Primo report sull’Imprenditoria Femminile nelle province di Frosinone e Latina
CON IL CONTRIBUTO TECNICO-SCIENTIFICO
Servizi informativi/di supporto
ancora troppo poco utilizzati
IMPRESE CHE HANNO USUFRUITO DI SERVIZI INFORMATIVI/DI SUPPORTO SPECIFICO
(VALORI PERCENTUALI)
IMPRESE
FEMMINILI
IMPRESE
NON FEMMINILI
Solamente un’impresa femminile su dieci si è avvalsa del supporto specifico e/o
informativo da parte di enti/associazioni locali (13 su 100 nel caso delle imprese
non femminili). Le poche imprese che hanno usufruito di un qualche tipo di servizio
lo hanno fatto più volte sia nella fase di avvio che nella gestione ordinaria della
propria attività (richiedendo formazione per sé e per i propri dipendenti, assistenza
nell’adempimento delle prrtiche contabili e amministrative, consulenza giuridica
e supporto all’innovazione).
Le imprese non femminili sono solite usufruire anche di consulenza strategica e
sulle opportunità di mercato. Tali servizi sono stati rilasciati perlopiù dalla Camera
di commercio, dalle Associazioni di categoria e dagli enti pubblici locali.
Primo report sull’Imprenditoria Femminile nelle province di Frosinone e Latina
CON IL CONTRIBUTO TECNICO-SCIENTIFICO
Scarsa soddisfazione
per le istituzioni locali
LIVELLO DI SODDISFAZIONE ESPRESSO DALLE IMPRESE CON RIFERIMENTO AI SERVIZI RESI
DALLE ISTITUZIONI PUBBLICHE LOCALI (VALORI PERCENTUALI)
IMPRESE
FEMMINILI
IMPRESE
NON FEMMINILI
Le imprese del territorio non solo non conoscono e non utilizzano i servizi
informativi/di accompagnamento messi a disposizione dai vari enti del territorio,
a partire dalle Associazioni di categoria, ma si ritengono anche poco o per nulla
soddisfatte dei servizi resi dalle istituzioni pubbliche locali (il 52% delle imprese
femminili e il 55% delle imprese non femminili).
Le principali difficoltà che le imprese riscontrano riguardano la complessità delle
procedure burocratiche (63% delle imprese femminili e 62% delle imprese non
femminili) e i tempi di evasione delle pratiche (11% e 14%, rispettivamente). Ma
anche la mancanza di informazioni chiare sui servizi offerti rappresenta una
criticità per un quarto circa delle imprese, siano esse femminili o non. Un quinto
circa delle imprese vorrebbe maggiori aiuti in termini di incentivi/finanziamenti
pubblici e una impresa ogni dieci preferirebbe avere a disposizione dei servizi di
formazione qualificati.
MOLTO SODDISFATTO
ABBASTANZA SODDISFATTO
POCO SODDISFATTO
PER NIENTE SODDISFATTO
Primo report sull’Imprenditoria Femminile nelle province di Frosinone e Latina
CON IL CONTRIBUTO TECNICO-SCIENTIFICO
E allora cosa fare?
AZIONI CHE LE ISTITUZIONI PUBBLICHE LOCALI DOVREBBERO INTRAPRENDERE PER AIUTARE LE IMPRESE (VALORI PERCENTUALI, DOMANDA A RISPOSTA MULTIPLA)
BUROCRAZIA
SOSTEGNO
ECONOMICO
COMUNICAZIONE
FORMAZIONE
PARITÀ
DI GENERE
71,6 68,9
FEMMINILI
NON FEMMINILI
44,1 44,7
Semplificare le
procedure
Ridurre il tempo di
evasione delle richieste
Ridurre il numero di
moduli e documenti
richiesti
Potenziare l’offerta di
servizi on-line
17,6 18,4
11,8 10,7
Dare informazioni più Pubblicare bandi a favore
chiare sui servizi offerti
delle imprese locali
Offrire servizi di
formazione
Realizzare iniziative a
favore delle parità di
genere
FEMMINILI
NON FEMMINILI
Primo report sull’Imprenditoria Femminile nelle province di Frosinone e Latina
CON IL CONTRIBUTO TECNICO-SCIENTIFICO
Non tutte/i percepiscono
un gap di genere
OPINIONE DELLE IMPRENDITRICI/DEGLI IMPRENDITORI CIRCA L’ESISTENZA DI UN GAP DI GENERE
NELL’ACCESSO ALLE OPPORTUNITÀ IMPRENDITORIALI (VALORI PERCENTUALI)
36,3 35,9
Gap presente solo in
specifici settori
Per il 38% delle imprese del territorio non esiste una disparità nell’accesso alle
opportunità imprenditoriali tra donne e uomini (34% nel caso delle imprese
femminili e 41% nel caso delle imprese non femminili) e per il 26% le disparità
riguarderebbero tutti i settori (29% nel caso delle imprese femminili e 23% nel
caso delle imprese non femminili).
Si attesta al 36% la quota di imprese sia femminili che non per le quali le disparità
esistano solamente all’interno di determinati settori.
Gap presente in tutti i
settori
IMPRENDITRICI
Il gap di genere nell’imprenditoria è un fenomeno complesso che riflette numerosi
aspetti di natura culturale e sociale, oltre che economici.
Nessun gap
IMPRENDITORI
Per il 57% delle imprenditrici e per il 47% degli imprenditori il motivo principale per
cui si registra una più forte presenza di imprenditrici in alcuni settori (es. servizi alle
persone, servizi di assistenza agli anziani, asili nido) e di imprenditori, in altri (es.
hi-tech, impiantistica, costruzioni) è da collegare ad aspetti culturali. Ma vi è chi
pensa che tale differenza sia dovuta a differenti passioni tra uomini e donne (11%
delle imprenditrici vs il 16% degli investitori), a diversi percorsi formativi (13% in
entrambi i casi) e a esigenze di conciliazione tra vita lavorativa e personale (12%
vs 15%).
Primo report sull’Imprenditoria Femminile nelle province di Frosinone e Latina
CON IL CONTRIBUTO TECNICO-SCIENTIFICO
L’equilibrio di genere migliora
il “clima” in azienda
IMPRENDITRICI
Un terzo delle imprenditrici e degli imprenditori
del territorio ritiene che l’equilibrio di genere
all’interno dell’impresa non apporti alcun effetto
positivo, in quanto le performance aziendali
sono legate a fattori indipendenti dalla parità di
genere.
IMPRENDITORI
Ma per il 47% delle imprenditrici e il 40% degli
imprenditori la presenza di un mix di genere
all’interno delle realtà aziendali è positivo in
quanto offre punti di vista differenti.
Anche la creazione di un buon clima di lavoro
è considerato positivamente dal 16% delle
imprenditrici e dal 24% degli imprenditori.
SÌ, PERCHÉ OFFRE PUNTI DI VISTA DIVERSI
SÌ, PERCHÉ CREA MOTIVAZIONE
SÌ, PERCHÉ CREA UN BUON CLIMA
Primo report sull’Imprenditoria Femminile nelle province di Frosinone e Latina
CON IL CONTRIBUTO TECNICO-SCIENTIFICO
Abolizione del gender pay gap?
La priorità per abbattere le disuguaglianze
Secondo la maggior parte delle imprenditrici e
degli imprenditori del territorio, una piena parità di
genere potrebbe essere raggiunta attraverso l’equità
salariale e pari opportunità di carriera.
AZIONI CHE NELL’OPINIONE DELLE IMPRENDITRICI/DEGLI IMPRENDITORI DOVREBBERO ESSERE INTRAPRESE PER ELIMINARE LA DISPARITÀ DI GENERE
(VALORI PERCENTUALI, DOMANDA A RISPOSTA MULTIPLA)
54,9 55,3
In particolare, l’abolizione del gender pay gap è
segnalata come la principale esigenza dal 61% delle
imprenditrici (e dal 50% degli imprenditori).
Inoltre, per le imprenditrici è più importante avere
degli incentivi a supporto delle imprese femminili
(26% contro il 13% degli imprenditori) e, di contro,
per gli imprenditori lo stacco maggiore riguarda
la disponibilità di incentivi all’educazione e alla
formazione (18% contro il 15% delle imprenditrici).
24,5 24,3
10,8 9,7
Equità salariale
Pari opportunità di
carriera
Incentivi
Welfare e sostegno
Contrasto agli
Incentivi
Congedo di paternità Quote rosa nei CdA e
all’imprenditorialità
alle famiglie
stereotipi di genere all’educazione e alla
nei Collegi sindacali
femminile
formazione
di tutte le società
IMPRENDITRICI
IMPRENDITORI
Primo report sull’Imprenditoria Femminile nelle province di Frosinone e Latina
CON IL CONTRIBUTO TECNICO-SCIENTIFICO
Part-time: la policy più utilizzata
dalle imprese femminili
Solamente il 23% delle imprese del territorio adotta politiche che favoriscono il corretto
equilibrio tra vita professionale e personale, anche perché le politiche di conciliazione
diventano di difficile attuazione nel caso delle imprese di micro dimensioni.
POLITICHE DI CONCILIAZIONE ADOTTATE DALLE IMPRESE
(VALORI PERCENTUALI, DOMANDA A RISPOSTA MULTIPLA)
47,8 45,8
Part-time
Flexi-time
Banca ore
FEMMINILI
Smart-working
NON FEMMINILI
4,3 4,2
Servizi informativi
(es. consulenza
fiscale, medica,
legale)
All’interno delle imprese femminili che adottano politiche volte a promuovere un migliore
equilibrio tra tempi di lavoro, di cura, di formazione e di relazione, quelle più utilizzate
sono il part-time volontario (adottato dal 70% delle imprese) e la flessibilità oraria in
entrata e uscita dal lavoro (48%). Più bassa la percentuale di imprese femminili che
hanno implementato la banca ore e che ricorrono allo smartworking (9% in entrambi i
casi). Quest’ultimo risulta essere una soluzione maggiormente utilizzata nelle imprese
non femminili che, al contempo, ricorrono meno al part-time rispetto alle imprese
gestite da donne. Naturalmente bisogna considerare che non tutte le tipologie di attività
possono essere svolte «da casa» e che non tutte si prestano alla flessibilità oraria. Il 4%
delle imprese, sia femminili che non, offre servizi informativi (di natura fiscale, medica,
legale, ecc.) ai propri dipendenti.
Dal punto di vista dell’impresa garantire un buon livello di conciliazione ha un costo
spesso non indifferente ma produce effetti positivi sul clima organizzativo, sull’attrattività
dell’azienda e sulla sua produttività.
Primo report sull’Imprenditoria Femminile nelle province di Frosinone e Latina
CON IL CONTRIBUTO TECNICO-SCIENTIFICO
La certificazione di genere: uno strumento
ancora poco conosciuto
POSIZIONAMENTO DELLE IMPRESE RISPETTO ALL’ADOZIONE DELLA CERTIFICAZIONE
DELLA PARITÀ DI GENERE (VALORI PERCENTUALI)*
No, ma mi sto attivando No, non la chiederò
per richiederla
perché non ritengo sia
utile
FEMMINILI
No, non so cosa sia
NON FEMMINILI
La certificazione della parità di genere è uno degli strumenti che le organizzazioni
e le aziende hanno a disposizione dal 1 gennaio 2022 per promuovere un ambiente
di lavoro equo e inclusivo; il suo ottenimento dà diritto in primis ad un’agevolazione
contributiva pari all’1%, nel limite massimo di 50 mila euro ad azienda oltre che
a dei punteggi premiali nel caso di partecipazione a bandi di gara nazionali ed
europei.
Eppure solo il 5,5% delle imprese femminili e il 4% delle imprese non femminili
del territorio ne è in possesso. E altre si stanno attivando per richiederla: il 6%
delle imprese femminili e il 12,5% delle imprese non femminili. Sta di fatto che
la maggior parte delle imprese non ha ben presente cosa sia la Certificazione di
genere e quali vantaggi la stessa possa apportare.
Paradossalmente, la quota di coloro che la conoscono ma che non la ritengono
utile è più elevata tra le imprese femminili che tra quelle che non lo sono (30% vs
10%).
*La domanda riguarda le società e non le ditte individuali che non possono richiedere la Certificazione della parità di genere
Primo report sull’Imprenditoria Femminile nelle province di Frosinone e Latina
CON IL CONTRIBUTO TECNICO-SCIENTIFICO
L’avvio d’impresa dipende (ancora)
dalla disponibilità di capitali propri
Ben quattro imprese femminili su cinque
hanno fatto ricorso a capitali personali e/o
di famigliari per avviare la propria attività
(81% del caso delle imprese non femminili)
e solo un quarto delle imprese ha fatto
ricorso a prestiti bancari (23,5% nel caso
delle imprese femminili e 25,2% nel caso di
quelle non femminili).
Pochissime le imprese femminili (e non) che
hanno usufruito di agevolazioni/incentivi
pubblici. E quelle che lo fatto lamentano
complessità burocratiche, elevati costi di
partecipazione (i termini di tempo e di costo)
e forte dipendenza da soggetti esterni (quali
consulenti, commercialisti, ecc.).
TIPOLOGIA DI CAPITALI UTILIZZATI DALLE IMPRESE PER L’AVVIO DELL’ATTIVITÀ
(VALORI PERCENTUALI, DOMANDA A RIPOSTA MULTIPLA)
79,4 80,6
15,7 15,5
Capitale personale e/o di Capitale soci non familiari Finanziamento bancario Finanziamento bancario Finanziamenti pubblici
familiari
senza garanzia dei confidi con garanzia dei confidi (agevolazioni/incentivi
statali, regionali,
comunitari)
FEMMINILI
NON FEMMINILI
Primo report sull’Imprenditoria Femminile nelle province di Frosinone e Latina
CON IL CONTRIBUTO TECNICO-SCIENTIFICO
Nessun problema con le banche
per una impresa su due
PROBLEMATICHE RISCONTRATE DALE IMPRESE NEL RELAZIONARSI CON IL MONDO BANCARIO
(VALORI PERCENTUALI SULLE IMPRESE CHE FANNO RICORSO A FINANZIAMENTI BANCARI, DOMANDA A
RISPOSTA MULTIPLA)
Costo del credito
Procedure
Richiesta di
Richieste di garanzie e
documentazioni
costo elevato delle eccessivamente lunghe
eccessive / complicate
stesse
FEMMINILE
Nessun problema
Il 43% delle imprese femminili del territorio che
hanno utilizzato un finanziamento bancario
(e il 48% delle non femminili) dichiara di non
avere alcun problema nel rapportarsi con la
banca.
La problematica sicuramente più sentita
dalle imprese femminili riguarda il costo del
credito (28%), seguita dalla richiesta e dal
costo delle garanzie (18%), dai lunghi tempi
delle procedure di concessione (18%) e, per
ultimo, dall’eccessiva burocrazia (16%).
Si tratta di problematiche segnalate in ogni
caso da una quota più elevata di imprese
non femminili, eccezion fatta per il costo del
credito (23% vs 28%).
NON FEMMINILE
Primo report sull’Imprenditoria Femminile nelle province di Frosinone e Latina
CON IL CONTRIBUTO TECNICO-SCIENTIFICO
Una impresa femminile su quattro
ha investito nel digitale
IMPRESE CHE INVESTONO NEL DIGITALE
(VALORI PERCENTUALI)
Il 42% delle imprese femminili del territorio ha investito nelle tecnologie digitali nel
Le quote relative alle imprese non femminili sono più alte: 50,5% e 49,5%,
rispettivamente.
Le imprese più digitali sono anche più competitive. Il 33% delle imprese femminili
che hanno effettuato investimenti digitali, infatti, ha dichiarato un incremento di
fatturato nel 2024 rispetto all’anno precedente, a fronte del più contenuto 15%
rilevato per le imprese femminili che non hanno investito nella transizione digitale,
e si aspettano altresì un miglior posizionamento sul mercato del lavoro: il 21% delle
imprese digitali femminili prevede di incrementare il numero dei propri occupati
(vs il 3% delle non investitrici).
2022-2024
FEMMINILE
2025-2027
NON FEMMINILE
Chi investe nel digitale lo fa sostanzialmente utilizzando la liquidità dell’impresa
e, in misura minore, i finanziamenti bancari e soprattutto fondi pubblici.
Primo report sull’Imprenditoria Femminile nelle province di Frosinone e Latina
CON IL CONTRIBUTO TECNICO-SCIENTIFICO
Software e database: le tecnologie
più adottate
SOLUZIONI DIGITALI ADOTTATE DALLE IMPRESE
(VALORI PERCENTUALI SULLE IMPRESE “INVESTITRICI”, DOMANDA A RISPOSTA MULTIPLA)
Acquisto di software e database
Ricorso ai social media
Miglioramento della propria “vetrina” digitale
Ricorso all’e-commerce
Ricorso al cloud per la gestione dei dati aziendali
FEMMINILI
Investimento in sicurezza informatica
Il 63% circa delle imprese femminili ha acquistato nel
caso delle imprese non femminili), mentre il 37% ha
potenziato/potenzierà l’utilizzo dei social media (vs il
29% delle non femminili) e il 31% circa ha migliorato
la propria “vetrina” digitale (21% nel caso delle non
femminili).
Le imprese femminili rispetto a quelle maschili
investono meno in sicurezza informatica (31% vs
39%) e nel cloud per la gestione dei dati aziendali
(20% vs 26%), mentre investono di più negli strumenti
per le vendite on-line (24% vs 10%).
Tra le imprese che hanno investito nel digitale soltanto
il 13% utilizza stabilmente strumenti di Intelligenza
Artificiale e un quarto delle «investritrici» ha intenzione
di cominciare ad utilizzarle nei prossimi tre anni.
NON FEMMINILI
Primo report sull’Imprenditoria Femminile nelle province di Frosinone e Latina
CON IL CONTRIBUTO TECNICO-SCIENTIFICO
Gli investimenti digitali migliorano
l’organizzazione delle imprese
PRINCIPALI CONSEGUENZE DEGLI INVESTIMENTI DIGITALI SULLA GESTIONE DELL’IMPRESA
(VALORI PERCENTUALI SULLE IMPRESE “INVESTITRICI”, DOMANDA A RISPOSTA MULTIPLA)
Miglioramento
Ottimizzazione delle modalità Miglioramento dei rapporti
di vendite e
dell’organizzazione interna
esterni dell’impresa, maggiore
dell’impresa
collaborazione tra fornitori e
commercializzazione di
/o clienti
prodotti/servizi
FEMMINILI
Maggiore efficienza dei
proces si produttivi
NON FEMMINILI
Nessun impatto significativo
Secondo l’opinione delle imprese «investitrici»,
l’adozione di nuovi strumenti digitali ha un impatto
significativo sul business. Non è così solamente
per l’8% delle imprese femminili e per i 6,5% delle
non femminili. Gli investimenti effettuati a favore
di una maggiore digitalizzazione hanno portato ad
una efficienza organizzativa più marcata per il 53%
delle imprese femminili (58% nel caso delle imprese
non femminili) ed hanno potenziato la funzione
commerciale e di vendita per il 41% delle imprese
femminili (31% nel caso delle non femminili).
Gli investimenti digitali hanno migliorato i rapporti con
i clienti e i fornitori per il 29% delle imprese femminili
e per il 18% delle non femminili e portato ad un
miglioramento dei processi produttivi (rispettivamente
per il 18% e 23% delle imprese).
Primo report sull’Imprenditoria Femminile nelle province di Frosinone e Latina
CON IL CONTRIBUTO TECNICO-SCIENTIFICO
I costi delle tecnologie e la mancanza di
competenze frenano gli investimenti digitali
Aspetti economici
PRINCIPALI OSTACOLI AGLI INVESTIMENTI DIGITALI
(VALORI PERCENTUALI, DOMANDA A RISPOSTA MULTIPLA)
Competenze specifiche
Visione strategica
17,6 18,4
Costi delle tecnologie
troppo elevati
Risorse economiche
insufficienti
Difficoltà ad ottenere Finanziamenti esterni Poca conoscenza su
incentivi e agevolazioni (bancari, venture capital, agevolazioni pubbliche a
supporto degli
pubbliche
ecc.) insufficienti o
investimenti
assenti
FEMMINILI
Mancanza di
competenze digitali
interne
Difficoltà a trovare Scarsa conoscenza sugli
professionalità con
effetti positivi delle
competenze digitali sul tecnologie digitali sulla
mercato del lavoro
competitività
dell’impresa
NON FEMMINILI
Primo report sull’Imprenditoria Femminile nelle province di Frosinone e Latina
CON IL CONTRIBUTO TECNICO-SCIENTIFICO
Una impresa femminile su tre
investirà nel green
IMPRESE CHE INVESTONO NEL GREEN
(VALORI PERCENTUALI)
2022-2024
FEMMINILI
2025-2027
Poco più di un quinto delle imprese femminili del territorio ha investito nella
sostenibilità ambientale nel triennio 2022-24 e un terzo prevede di investirvi
nel triennio 2025-2027.
Meno sensibili alle tematiche green si dimostrano le imprese non femminili:
il 20% ha investito in sostenibilità ambientale e il 28% vi investirà nel
prossimo futuro.
Le imprese femminili green sono anche più competitive. Il 35% delle imprese
femminili che hanno effettuato investimenti in sostenibilità ambientale,
infatti, ha dichiarato un incremento di fatturato nel 2024 rispetto all’anno
precedente, a fronte del più contenuto 19% rilevato per le imprese femminili
che non hanno investito nella transizione ecologica, e si aspettano altresì
un miglior posizionamento sul mercato del lavoro: il 26% delle imprese
femminili green prevede di incrementare il numero dei propri occupati (vs
il 6% delle imprese femminili non green).
NON FEMMINILI
Primo report sull’Imprenditoria Femminile nelle province di Frosinone e Latina
CON IL CONTRIBUTO TECNICO-SCIENTIFICO
Efficienza energetica e rinnovabili
tra le priorità delle imprese
SOLUZIONI GREEN ADOTTATE DALLE IMPRESE
(VALORI PERCENTUALI SULLE IMPRESE “INVESTRITRICI”, DOMANDA A RISPOSTA MULTIPLA)
Efficienza energetica
Efficienza energetica
Utilizzo energie rinnovabili61,8
Utilizzo energie rinnovabili
Riduzione emissioni CO2
Riduzione emissioni CO2
Riduzione
rifiuti
e scarti di produzione
13,5 delle materie prime seconde
Aumento dell’impiego
Riduzione dei rifiuti e scarti di produzione
(riciclate) 23,5
e/o rinnovabili
Aumento dell’impiego delle materie prime seconde
(riciclate) e/o rinnovabili
Adozione di imballaggi sostenibili
10,8chimiche nocive, sostituzione di
Riduzione sostanze
Adozione di imballaggi sostenibili
– tradizionali con prodotti bio o naturali
sostanze
Riduzione sostanze chimiche nocive, sostituzione
di di prodotti
5,4 usati e riconversioni in prodotti nuovi
Recupero
sostanze tradizionali con prodotti bio o naturali da immettere8,8
sul mercato (remanifacturing)
Recupero di prodotti usati e riconversioni in prodotti nuovi
da immettere sul mercato (remanifacturing)
Riuso dei rifiuti e degli scarti di produzione
FEMMINILI
Riuso
2,9 dei rifiuti e degli scarti di produzione
NON FEMMINILI
FEMMINILI
Tra le imprese femminili
del territorio che hanno
investito nel green, il 73% lo ha fatto per raggiungere
51,4efficienza energetica (62% nel caso
una maggiore
delle imprese non femminili) e il 51% ha investito
per la produzione di energie rinnovabili (56% nel
caso delle imprese non femminili).
Il 27% delle imprese femminili (e il 12% delle non
femminili) ha investito per ridurre le emissioni di CO2
mentre si riduce notevolmente la quota di imprese
che hanno investito sull’adozione di materiali riciclati,
bio/naturali o frutto di processi di remanifacturing,
rispetto ai quali le imprese non femminili mostrano
una, seppur lieve, maggiore sensibilità.
NON FEMMINILI
Primo report sull’Imprenditoria Femminile nelle province di Frosinone e Latina
CON IL CONTRIBUTO TECNICO-SCIENTIFICO
Investire nel green:
sostenibilità e competizione
PRINCIPALI MOTIVAZIONI PER CUI SI INVESTE NEL GREEN
(VALORI PERCENTUALI SULLE IMPRESE “INVESTITRICI”,
DOMANDA A RISPOSTA MULTIPLA)
2,7 2,9
Opportunità
economica /
vantaggio
competitivo
Riduzione
Osservazione delle Miglioramento Miglioramento del
rating bancario
l’inquinamento e regole imposte a dell’immagine e
rallentamento livello nazionale ed della reputazione
cambiamento
europeo
dell’azienda
climatico
FEMMINILI
NON FEMMINILI
Le ragioni che spingono le imprese del territorio ad investire nel green sono
diverse. La motivazione più sentita è quella economica: si investe nel green
perché questo comporta un ritorno economico e quindi una maggiore
competitività delle imprese (40% delle imprese femminili e 50% delle imprese
femminili). Vi è anche una quota di imprese che investe per motivi «etici»
e per scongiurare i rischi derivanti dall’inquinamento e dal cambiamento
climatico (40% delle imprese femminili e 15% delle non femminili).
Residuale la percentuale di imprese che investono per migliorare il proprio rating bancario. D’altro canto,
l’Unione Europea ha fortemente accelerato le politiche per la transizione sostenibile con il Green Deal, il Next
Generation EU e le conseguenti regole che specificano metriche della creazione di valore da parte delle imprese
rispettose non solo della dimensione economico-finanziaria ma anche degli impatti sociali e ambientali. Tali
metriche vengono di solito sintetizzate con la sigla ESG, cioè Ambientale (E), Sociale (S) e Governance (G).
In teoria, la regolamentazione UE connessa agli ESG potrebbe apparire incentrata solo sul binomio grandi
banche e grandi imprese ma, con il passare del tempo i requisiti ESG riguarderanno tutte le banche e quasi
tutte le imprese. Pertanto, acquisire livelli ESG espliciti e adeguati diviene necessario per tutte le imprese per
ottenere sia il credito bancario che le commesse lungo le loro filiere produttive.
Primo report sull’Imprenditoria Femminile nelle province di Frosinone e Latina
CON IL CONTRIBUTO TECNICO-SCIENTIFICO
I costi rallentano gli investimenti
in sostenibilità ambientale
PRINCIPALI OSTACOLI AGLI INVESTIMENTI GREEN
(VALORI PERCENTUALI, DOMANDA A RISPOSTA MULTIPLA)
Aspetti economici
Competenze specifiche
Visione strategica
Risorse economiche
insufficienti
Finanziamenti esterni
Costi dei
(bancari, venture
prodotti/materie prime
capital, ecc.)
green troppo alti
insufficienti o assenti
Difficoltà a trovare
Scarsa conoscenza Difficoltà ad ottenere
delle agevolazioni incentivi e agevolazioni professionalità esterne
pubbliche a supporto pubbliche (eccessiva con competenze green
burocrazia, ecc.)
degli investimenti
FEMMINILI
Mancanza di
competenze green
interne
Scarsa conoscenza
degli effetti positivi degli
investimenti nella
sostenibilità
NON FEMMINILI
Primo report sull’Imprenditoria Femminile nelle province di Frosinone e Latina
CON IL CONTRIBUTO TECNICO-SCIENTIFICO
La formazione non è una priorità
né per la governance…
Il 58% delle imprenditrici e il 62% degli
imprenditori non svolge e non svolgerà
attività formativa nei prossimi tre anni.
Chi punta alla formazione lo fa soprattutto
per acquisire competenze manageriali
e sulla gestione d’impresa (28% delle
imprese femminili e 24% delle imprese
non femminili) e per l’acquisizione di
competenze digitali (rispettivamente 22%
vs 13%.). Meno sentita la formazione
finalizzata all’acquisizione di competenze
green (8% e 7% rispettivamente per
imprese femminili e non) e in materia di
credito (4% vs 7%).
TIPOLOGIA DI FORMAZIONE REALIZZATA/DA REALIZZARE DALLE IMPRENDITRICI/DAGLI IMPRENDITORI NEL PERIODO 2024-2027
(VALORI PERCENTUALI, DOMANDA A RISPOSTA MULTIPLA)
7,8 6,8
3,9 6,8
Formazione sulle Formazione sulle Formazione sulle Formazione sulle
competenze digitali competenze green competenze in
competenze
materia di credito e
manageriali
finanza
FEMMINILI
2,0 1,0
Formazione su
competenze
tecniche
NON FEMMINILI
Primo report sull’Imprenditoria Femminile nelle province di Frosinone e Latina
CON IL CONTRIBUTO TECNICO-SCIENTIFICO
… né per i dipendenti
Il 51% delle imprenditrici e il 47% degli
imprenditori non svolge e non svolgerà
attività formativa per i propri dipendenti
(diversa da quella obbligatoria prevista
dalla legge).
Si investe di più per la formazione
finalizzata all’acquisizione di competenze
tecnico-professionali (39% delle imprese
femminili e 45% delle imprese non
femminili) e digitali (25% e 19%).
L’8% circa delle imprese investe per far
acquisire ai propri dipendenti competenze
legate al green e alla sostenibilità
ambientale.
TIPOLOGIA DI FORMAZIONE REALIZZATA/DA REALIZZARE A FAVORE DEI DIPENDENTI NEL PERIODO 2024-2027
(VALORI PERCENTUALI, DOMANDA A RISPOSTA MULTIPLA)
Formazione su
specifiche competenze
tecnico-professionali
Formazione sulle
competenze digitali
Formazione sulle
competenze green
FEMMINILI
Nessuna formazione, Nessuna formazione
ma ingresso di nuovi
lavoratori con specifiche
specializzazioni
NON FEMMINILI
Primo report sull’Imprenditoria Femminile nelle province di Frosinone e Latina
imprese femminili dinamiche
di genere, identità fabbisogni:
UNA RIFLESSIONE QUALITATIVA
Primo report sull’Imprenditoria Femminile nelle province di Frosinone e Latina
CON IL CONTRIBUTO TECNICO-SCIENTIFICO
Come le questioni di genere, gli stereotipi,
i gap informativi e formativi influiscono sull’esistenza
e lo sviluppo delle imprese femminili
Una riflessione sul territorio di Frosinone Latina
IL CONTESTO
Gli studi sull’identità imprenditoriale suggeriscono che le donne imprenditrici sono
portate a fare uno sforzo maggiore per legittimarsi ed affermarsi nel mondo del
business.
La prospettiva di genere offre una lettura del fare impresa condizionata da stereotipi,
ma anche resa difficoltosa da oggettive carenze: nelle politiche che possono
favorire maggiore protagonismo delle donne nell’attività di impresa e nelle prassi
di facilitazione e di liberazione del tempo delle donne. L’impatto di tali carenze non
rende giustizia all’insieme di doti umane, relazionali e di competenze che vi sono
nell’impresa femminile ed a quanto essa può rappresentare.
—>
Primo report sull’Imprenditoria Femminile nelle province di Frosinone e Latina
CON IL CONTRIBUTO TECNICO-SCIENTIFICO
Come le questioni di genere, gli stereotipi,
i gap informativi e formativi influiscono sull’esistenza
e lo sviluppo delle imprese femminili
Una riflessione sul territorio di Frosinone Latina
I dati a nostra disposizione ci confermano una maggiore fragilità per le iniziative imprenditoriali femminili: per esse la probabilità di sopravvivenza a 5
anni è del 68,1% mentre è del 70,9% per le imprese non femminili1. Come già detto, anche il PNRR avverte l’esigenza di dover intervenire con azioni
specifiche e prevede un ampio ventaglio di iniziative a sostegno dell’imprenditoria femminile che è considerata un aspetto di fondamentale importanza
per la crescita nel lungo termine dell’economia italiana.
Nei focus di indagine qualitativa che sono stati realizzati2, le imprenditrici in prima persona raccontano il “valore” oltre che il business ma anche
individuano i bisogni di informazione, di formazione, di sostegno alle scelte ambientali e di innovazione e tracciano la via per la progettazione di servizi
conformi alle esigenze delle imprese femminili e non solo.
Attraverso la dimensione qualitativa, si intende far emergere una narrazione di genere con l’obiettivo di indurre ad una riflessione sugli aspetti
dell’esperienza di vita e professionale delle imprenditrici, che includono a volte percorsi di emancipazione, a volte di necessità, a volte di pura vocazione
per il business in un determinato settore. Tutto quel che osserviamo nel Paese in tal senso, implica una nuova riflessione culturale ma anche una nuova
dotazione strumentale per esse ed i territori di Latina e Frosinone ne sono una valida esemplificazione.
V Rapporto IF, Unioncamere – Si.Camera – Centro Studi Guglielmo Tagliacarne
I due focus group si sono tenuti presso le sedi della Camera di commercio di Frosinone e di Latina, nel mese di dicembre 2024. Ad essi hanno preso parte complessivamente 14 imprenditrici in rappresentanza dei principali settori produttivi dei
territori, che hanno dialogato tra loro e con le ricercatrici del Centro Studi su tre specifici macro temi: le dinamiche di genere; i gap formativi ed informativi; la doppia transizione. L’esito di tali riflessioni è riportato in queste pagine, in base alle evidenze
più significative per ciascun macro tema ed attraverso specifiche domanda di ricerca. Sono, altresì, riportate in queste pagine le principali evidenze emerse nei focus e sono riassunte per punti alcune indicazioni e raccomandazioni per gli stakeholder
ed i decisori dei territori interessati, la Camera di commercio ed il Comitato per l’imprenditoria femminile istituito presso la Camera. I testi che seguono sono una rielaborazione complessiva delle risposte e delle conversazioni tra le imprenditrici,
riordinati secondo categorie di analisi e temi ricorrenti, tra virgolette ed in corsivo sono riportate citazioni dalle conversazioni di cui sopra.
Primo report sull’Imprenditoria Femminile nelle province di Frosinone e Latina
CON IL CONTRIBUTO TECNICO-SCIENTIFICO
PRIMO TEMA
Ci si interroga sull’esistenza di un modo al femminile di fare impresa, di
esercitare una leadership, di costruire la propria immagine pubblica, se
l’essere una impresa femminile rappresenta di per sé un valore perché
facilita la diffusione della cultura della parità e può incidere sulla vita della
comunità.
CAMPO DI RICERCA
In che modo le dinamiche di genere, gli stereotipi influenzano la
leadership delle donne imprenditrici e quali altri fattori concorrono
alla caratterizzazione dell’impresa femminile ?
Primo report sull’Imprenditoria Femminile nelle province di Frosinone e Latina
CON IL CONTRIBUTO TECNICO-SCIENTIFICO
L’ANALISI
La leadership femminile si distingue per alcune caratteristiche uniche, le donne tendono ad adottare uno
stile basato sull’ascolto, l’empatia e la capacità di valorizzare i punti di forza delle persone, promuovendo una
collaborazione inclusiva ed orientata al “lungo termine”.
Un elemento distintivo della leadership femminile è l’essere accompagnata da un forte “senso di
responsabilità verso il territorio e la comunità”. Molte leader donne scelgono di restituire al territorio
attraverso iniziative culturali, sportive e sociali, contribuendo non solo allo sviluppo economico ma anche
al benessere collettivo. Tuttavia, le donne affrontano ancora sfide significative, tra cui il dover dimostrare la
propria competenza e capacità, specialmente in settori tradizionalmente dominati dagli uomini “questa roba
pesa di più nell’edilizia e nell’azienda metalmeccanica rispetto all’azienda di informatica
e nella consulenza”
“Stereotipi e pregiudizi persistono”, rendendo necessario un cambiamento culturale che inizi dalla
scuola e dalla famiglia. È fondamentale educare le nuove generazioni a riconoscere che non esistono limiti di
genere nel seguire le proprie aspirazioni. Le imprenditrici che riescono a superare queste difficoltà offrono un
modello alternativo e ispiratore. Dimostrano che è possibile affermarsi professionalmente “senza rinunciare
alla propria identità e sensibilità”, sfidando gli stereotipi e creando nuovi percorsi di emancipazione
per sé e per le generazioni future.
Primo report sull’Imprenditoria Femminile nelle province di Frosinone e Latina
CON IL CONTRIBUTO TECNICO-SCIENTIFICO
L’impresa femminile: interazione con l’esterno,
valore, reputazione e conciliazione
Le imprese femminili si distinguono per la loro capacità di creare valore non solo economico, ma anche sociale,

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link