In Umbria il mutuo medio richiesto online dura 24 anni e vale 116 mila euro

di Elle Biscarini

La quasi totalità degli umbri che hanno richiesto un mutuo online nel 2024 si affida al tasso fisso. Secondo l’analisi dell’osservatorio MutuiOnline.it, si avvertono segnali di ripresa dal mercato dei mutui in Italia grazie ai tagli dei tassi d’interesse da parte della Bce. In Umbria, tuttavia, è il tasso fisso a farla da padrone. Aumenta l’importo medio richiesto per i mutui, sebbene rimanga inferiore alla media nazionale, così come il valore medio degli immobili. L’età media dei richiedenti in Umbria, invece, risulta di poco superiore alla media nazionale, con una tendenza alla diminuzione nel 2025.

In l’Umbria, la quasi totalità dei clienti che hanno richiesto un mutuo su piattaforme online, il 99,4 per cento nel 2024 e il 99,7 per cento a gennaio 2025, ha optato per il tasso fisso. Dato questo in salita rispetto al 93,3 del 2023 e al 71,5 del 2022, quando il tasso variabile era più conveniente. Le richieste di surroga, ovvero di trasferimento del finanziamento da una banca a un’altra per beneficiare delle condizioni più vantaggiose offerte dal nuovo istituto, rimangono inferiori alla media nazionale, con il 25,9 per cento di richieste effettuate in Umbria contro il 34,4 a livello nazionale nel 2024. Per quanto riguarda le finalità, è l’acquisto della prima casa a rimane prevalente nelle richieste di finanziamenti: il 58,2 alla data di gennaio 2025, sebbene in calo dal 62,2 del 2024.

La durata media dei finanziamenti in Umbria si conferma in leggera flessione, passando dai 23 anni e 11 mesi del 2022 e del 2023, ai 23 anni e 7 del 2024, con il dato che si alza a 24 anni e un mese a gennaio del nuovo anno. L’importo medio richiesto nella nostra regione, invece, risulta inferiore alla media nazionale, 116.990 euro contro 140.463 richiesti mediamente dai contraenti italiani nel 2024, sebbene in aumento del 3,9 per cento rispetto all’anno precedente.

A Perugia, l’importo medio risulta leggermente superiore rispetto a Terni, con 117.648 euro contro i 114.651 della città dell’acciaio. Inferiore è anche il valore medio degli immobili per i quali si richiede il mutuo: 183.058 euro contro i 225.151 della media nazionale. Valore anche questo che differisce leggermente tra le due province: Terni più economica con 178.979 euro di valore medio, contro i 184.207 di Perugia. Leggermente superiore, ma in calo, è invece l’età media dei richiedenti umbri: nel 2024 si attestava sui 40 anni, in diminuzione a 39 anni e 5 mesi a gennaio 2025.

Per quanto riguarda il mercato in generale, il 2024 è stato un anno incoraggiante, secondo il report, con una chiara ripresa dopo un 2023 particolarmente difficile, che lascia ben sperare per il 2025. Le ragioni derivano dall’effetto dei tagli operati dalla Banca centrale europea sul costo del denaro. Le cinque riduzioni hanno abbassato il Tan medio dei mutui a tasso variabile di oltre un punto percentuale rispetto a gennaio 2024 (da 4,94 per cento a 3,71 per cento).

Questo ha comportato una riduzione delle rate mensili per i consumatori con mutui a tasso variabile di circa 99 euro rispetto a un anno fa, con un potenziale risparmio di 23.701 euro sugli interessi per un mutuo a 20 anni da 150 mila euro, rendendo l’accesso al credito più conveniente e stimolando la domanda. Ma non sarebbe finita qui: si ipotizzano, infatti, ulteriori due tagli entro giugno, che potrebbero portare il Tan medio dei mutui a tasso variabile al 3,21 per cento, con un ulteriore risparmio sugli interessi. Allo stesso tempo, il mercato si aspetta un riequilibrio tra i tassi fissi e variabili entro la fine del 2025, con l’Euribor a 1 e 3 mesi previsto sotto il 2 per cento nella seconda metà dell’anno. Questo, secondo Nicoletta Papucci, portavoce di MutuiOnline.it, «permetterà ai consumatori di avere a disposizione una gamma sempre più ampia di opzioni tra cui scegliere».