PRO VITA E FAMIGLIA * “MIO FIGLIO NO”:«LA PIÙ GRANDE MOBILITAZIONE NAZIONALE CONTRO L’IDEOLOGIA GENDER NELLE SCUOLE» (PETIZIONE)

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17.01 – martedì 25 febbraio 2025

Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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E se domani toccasse a tuo figlio o tuo nipote? È successo di nuovo. Mi ha scritto una mamma. L’ennesima. Era sconvolta. Suo figlio, 8 anni, è tornato da scuola e le ha domandato con voce esitante: “Mamma, ma io sono davvero un maschietto? E se fossi una femminuccia?”.

CLICCA QUI PER AGGIUNGERE IL TUO NOME ALLA PETIZIONE!.

Quel giorno, senza alcun preavviso e senza il suo consenso, nella classe di suo figlio sono entrati attivisti dei collettivi politici LGBTQ. Hanno letto ai bambini “fiabe” che negano la realtà biologica, affermando che non esistono differenze tra maschio e femmina, che l’identità di genere è fluida e che si può “scegliere” chi essere, indipendentemente dal proprio corpo. Non è un caso isolato.

Ogni giorno, migliaia di bambini vengono esposti a contenuti ideologici mascherati da corsi “educativi”, mentre attivisti LGBTQ entrano nelle scuole per plagiare le menti dei più piccoli e imporre la loro agenda politica.

La cosa gravissima è che tutto questo sta accadendo senza il consenso dei genitori. Per quanto ancora dovremo tollerare il lavaggio del cervello arcobaleno dei nostri figli e nipoti nelle scuole?

Per quanto ancora dovremo permettere ad attivisti politici LGBTQ di entrare nelle classi per manipolare le menti dei bambini, calpestando il primato educativo dei genitori? Per quanto ancora dovremo accettare che il Governo ignori la volontà della maggioranza degli italiani, non rispettando le promesse fatte alle famiglie?

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NON UN MINUTO DI PIÙ!

 

Unisciti ora alla campagna “MIO FIGLIO NO”, la più grande mobilitazione nazionale contro l’ideologia gender nelle scuole. Firma ora la petizione per chiedere al Ministro Valditara e al Governo Meloni di rispettare le promesse fatte e di approvare una legge che tuteli la libertà educativa delle famiglie.

Era il 2022. Lo ricordo come se fosse ieri. Milioni di italiani hanno votato per mandare a casa la sinistra e i radicali LGBTQ, per dire basta all’ideologia gender nelle scuole e restituire ai genitori il diritto di educare i propri figli. Era questa una delle promesse dei partiti di centrodestra. Eppure, due anni dopo, nulla è cambiato.

Abbiamo un Governo di centrodestra, ma gli attivisti LGBTQ scorrazzano ancora più numerosi nelle scuole. Abbiamo un ministro dell’Istruzione in quota Lega, ma gli uffici scolastici regionali continuano a patrocinare corsi su gender e carriera alias. Abbiamo un Parlamento a maggioranza conservatrice, ma la propaganda arcobaleno avanza indisturbata e i genitori continuano a essere esclusi. Meloni, Salvini, Tajani avevano promesso di vietare l’indottrinamento gender nelle scuole.

Hanno parlato di difesa della famiglia. Hanno promesso di garantire la libertà educativa. Hanno detto che avrebbero impedito la diffusione della teoria gender nelle classi. Ma la realtà è sotto gli occhi di tutti: non solo non hanno fatto nulla, ma i casi gender nelle scuole stanno aumentando!

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Non basta dire “no” all’ideologia gender, ma bisogna contrastarla con atti concreti. Firma ora la petizione per chiedere al Governo di rispettare le promesse fatte alle famiglie e agli elettori prima, durante e dopo la loro campagna elettorale: scuole libere dal gender ora! Non è una questione di tempo. È una questione di volontà. Negli Stati Uniti, Donald Trump ha dimostrato che se c’è la volontà politica, le cose possono cambiare subito.

In soli tre giorni, Trump ha eliminato il gender dalle istituzioni: via dai siti governativi, stop alla propaganda nell’esercito, fine ai finanziamenti pubblici ai programmi LGBTQ nelle scuole. Se Trump ha potuto agire subito, perché il nostro Governo non lo sta facendo? Il problema non è il tempo, ma il coraggio di prendere una posizione chiara. E con il nostro sondaggio, siamo riusciti a dimostrare che il popolo italiano ha già scelto da che parte stare:

L’83% chiede che i genitori siano informati prima che la scuola parli di sessualità e affettività ai figli.
Il 76% dice che l’educazione su questi temi spetta alla famiglia, non alla scuola.
Il 62% vuole il diritto di ritirare i figli dai corsi gender.
Il 50% si oppone alla presenza di attivisti LGBT nelle scuole.
Il Governo ha avuto più di due anni per agire, ed ora il popolo si è espresso. , fai rispettare la volontà delle famiglie, degli elettori e degli italiani al Governo e al Ministro dell’Istruzione. Clicca qui sotto per firmare la petizione.

Sarò estremamente sincero con te: per vincere questa battaglia, abbiamo bisogno di migliaia di firme. Non basteranno poche voci isolate. Non basteranno poche famiglie coraggiose. Non basterà qualche protesta sui social. Serve un movimento nazionale. Serve ognuno di noi. Tu sei fondamentale per mettere un fine a questa guerra di libertà e buon senso. Il tempo è scaduto. Il Governo deve agire. E solo tu puoi fare in modo che questo avvenga. In alto i cuori,

 

*
Jacopo Coghe
Portavoce
Pro Vita & Famiglia Onlus

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