Ferrari, Exor ha venduto il 4% delle azioni per 3 miliardi di euro

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 


Ferrari, fanalino di coda oggi a Piazza Affari. La holding della famiglia Agnelli ha annunciato la vendita di una quota pari al 4% del capitale. Gli introiti si aggirano attorno ai 3 miliardi di euro e saranno impiegati per una prossima “significativa acquisizione”

Il cavallino rampante di Maranello proseguirà la sua corsa ininterrotta sui circuiti mondiali, ma sarà in grado di farlo anche in borsa? Prima del tonfo di queste ultime ore sul listino italiano le azioni erano molto vicine ai massimi storici.

I numeri

La storica holding degli Agnelli ha annunciato di voler vendere un quinto della quota detenuta in Ferrari e scendere così al 20%. Sul piatto finiscono circa 7 milioni di azioni ordinarie che costituiscono il 4% del capitale di Ferrari. L’operazione dovrebbe concludersi in tempi strettissimi – si legge nel comunicato di Exor – e cioè entro lunedì prossimo 3 marzo. È previsto che le azioni finiscano in mano ad alcuni investitori istituzionali, ma non tutte: l’azienda di Maranello infatti si è detta disposta a coprire fino al 10% dell’offerta per un ammontare pari a 300 milioni di euro. Un esborso, questo, – spiega Ferrari nella sua nota stampa – che rientra nel piano di buyback (riacquisto di azioni proprie da parte della società stessa) già annunciato e parzialmente avviato dal valore complessivo di 2 miliardi di euro.

Microcredito

per le aziende

 




Approfondimento

F1 2025, test in Bahrain: Hamilton e Leclerc in pista con le Ferrari

Exor verso una maxi acquisizione 

Diversificazione, ridurre la concentrazione del portafoglio e avviarsi speditamente verso nuove opportunità di acquisto. Ecco le ragioni della scelta di Exor di concludere entro il primo trimestre una operazione che gli permetterà di fare cassa per 3 miliardi di euro. 1 miliardo di euro verrà destinato a riacquistare azioni della holding stessa e darle così nuovo slancio in borsa con migliori ritorni per gli azionisti; i restanti 2 miliardi di euro avranno invece una finalità ben diversa e – stando alle dichiarazioni dell’amministratore delegato John Elkann – probabilmente l’obiettivo è già individuato. “Questa operazione – ha detto il numero uno di Exor – ci permetterà di ridurre la concentrazione del nostro portafoglio, favorendo una maggiore diversificazione attraverso una nuova acquisizione significativa. Il nostro supporto a Ferrari e la nostra fiducia nel suo futuro rimangono invariati. Il nostro impegno a rimanere il principale azionista di Ferrari nel lungo termine è più forte che mai”.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 




Approfondimento

Modena, al Museo Enzo Ferrari la nuova mostra “Supercars”. FOTO

Ferrari, governance invariata 

Nonostante la velocità e l’entità dell’operazione, poco o nulla cambierà nella governance di Ferrari e quindi negli equilibri tra i principali soci chiamati a decidere sul futuro del gruppo. Exor resterà un azionista di riferimento con una quota del 20% del capitale e del 30% in termini di diritti di voto (questo è importante nelle occasioni di convocazione delle assemblee e di rinnovo del consiglio di amministrazione). Inoltre, la famiglia Agnelli si è impegnata a non vendere altri pacchetti azionari per almeno un anno con l’obiettivo di confermare al mercato di essere ancora un investitore di Ferrari, convinto e di lungo periodo. 

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 




Approfondimento

Ferrari, premio di 14.400 euro a dipendenti per utili record del 2024

Il punto dell’esperto

“L’operazione non cambia la direzione strategica e il controllo di Ferrari, ma ha sicuramente colto di sorpresa il mercato che di conseguenza oggi vende una azione che è arrivata a valere moltissimo rispetto ad un anno fa. Ferrari è un titolo a sé ed è considerato a metà tra il lusso e l’automotive, pensate che la sua valutazione in borsa è da sola superiore a quelle di Volkswagen e Stellantis messe assieme”. Commenta così Pier Luigi Bellini, senior financial advisor di ITARE ed esperto del settore auto. “La tempistica dell’operazione di Exor invece è perfetta: se l’obiettivo è fare cassa per buttarsi su nuove acquisizioni, vendere con mercati ai massimi è l’ideale”.

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link