i dati, le emozioni e i ricordi a 5 anni dalla pandemia che ha stravolto le nostre vite – LaVocedelNordEst

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Sono passati 5 anni da quando siamo stati catapultati nell’incubo peggiore che potessimo immaginare. L’analisi dei dati di quel periodo in provincia e nel territorio di Primiero Vanoi Mis ma anche i video e le foto dei nostri paesi deserti

In piazza le proteste silenziose. Di notte per le vie, le jeep dei vigili del fuoco che ci invitavano a rimanere a casa (nel video in basso)

di Ervino Filippi Gilli

Primiero/VanoiMis (Trento) – Questo incubo, come tanti altri, era stato già anticipato da Charles Eric Maine nel 1962 quando scrisse il libro di fantascienza (ma lo era poi?) intitolato: “The Darkest of Nights”, tradotto in italiano con il titolo “Il Grande Contagio” in cui si descrive una epidemia scoppiata non in Cina come il Covid, ma in Giappone e che provocherà milioni di morti ed uno sconvolgimento sociale e psicologico a livello planetario. Quello dell’anticipazione degli eventi è sicuramente un filone della fantascienza che mi piacerebbe approfondire con Voi lettori – basti ricordare Ballard con i suoi “Vento dal Nulla” (tempesta Vaia) o “Deserto d’acqua” in cui si racconta di una terra tropicalizzata ed in cui gli oceani sono saliti di livello di decine di metri ed hanno sommerso tutte le città (che è poi la fine che farà Venezia tra non molto) – ma al momento non è l’oggetto del contendere.


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Per poter arrivare a comporre questo articolo mi sono riletto il diario che avevo scritto in quei giorni del covid 19 – che poi sono due anni abbondanti – ed allora mi sono tornati alla mente quelle giornate di indubbia sofferenza e di mancanza di certezze nel futuro in cui scrivevamo e ci auguravamo: “Andrà tutto bene”. Ma è poi stato così? Nessuna polemica, non mi interessa la diatriba Vax – No Vax, mi interessa scrivere quello che è successo o meglio quello che sono riuscito a ricostruire tra comunicati stampa, articoli, ricerche su internet.



Il 17 novembre 2019 viene registrato il primo caso di Covid 19 nella regione cinese di Hubei. La notizia viene diffusa dal Governo Cinese solo il 13 gennaio 2020.

Il 12 dicembre 2019 l’emittente televisiva cinese CCTV parla di un focolaio registrato nella città di Wuhan; il governo cinese mette la città in quarantena il 22 gennaio 2020.

Il 30 gennaio 2020 l’Italia blocca tutti i voli diretti da e verso la Cina. Questa scelta si rivela probabilmente un errore in quanto i viaggiatori rientrano dall’Oriente facendo scali intermedi. Si proclama l’emergenza sanitaria; due turisti cinesi risultano positivi e vengono ricoverati all’Ospedale Spallanzani di Roma.

Il 17 febbraio il Paziente UNO viene ricoverato all’ospedale di Codogno: si tratta di un uomo che alcuni giorni prima era andato a cena con un amico tornato dalla Cina. Da qui ad avere quattro ondate pandemiche con migliaia di morti il passo non è breve ma sicuramente doloroso.

Alla fine i dati sono quelli di un gran numero di infettati, il 31 marzo 2022 erano 149.605 ovvero il 26.7% circa della popolazione che contava su 542.158 residenti al 31/12/2021.

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La prima ondata ha avuto un picco massimo di 2.082 contagiati giornalieri il 12/04/2020 e, sempre qual giorno, un numero totale dei contagiati pari a 3.053; i decessi ammontavano a 293.

La seconda ondata ha avuto un picco massimo di 2.962 contagiati giornalieri il 15/11/2020 e, sempre qual giorno, un numero totale dei contagiati pari a 12.568; i decessi ammontavano a 524.

La terza ondata ha avuto un picco massimo di 4.379 contagiati giornalieri il 14/03/2021 e, sempre qual giorno, un numero totale dei contagiati pari a 37.790; i decessi ammontavano a 1237.

La quarta ondata ha avuto un picco massimo di 27.839 contagiati giornalieri il 20/01/2022 e, sempre qual giorno, un numero totale dei contagiati pari a 103.618; i decessi ammontavano a 1460. Come si può notare dall’incremento nei numeri, il virus con il tempo è mutato verso varianti sempre più contagiose nonostante le misure introdotte per contenerlo.



Iniziamo col dire che nel grafico non ho inserito i dati giornalieri della prima ondata in quanto non disponibili giorno per giorno. In totale, però, possiamo affermare che i casi registrati nella primavera 2020 furono in totale 76 con 7 decessi ufficiali, così distribuiti (tabella in basso).

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Il numero dei deceduti, può non essere corretto, poichè le persone spirate all’Ospedale di Feltre o in quello di Belluno (fuori Provincia), sono state registrate in Veneto. Questi numeri venivano poi trasmessi a Trento, da dove sarebbero passati ai Sindaci. Penso, ma da nessuna parte mi è stato fornito un dato ufficiale, che un numero più realistico si aggiri sui 10-15 decessi totali, ma questa è solo una mera supposizione.

Comune

Contagiati

Deceduti

Primiero San Martino di Castrozza

18

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1

Sagron – Mis

0

0

Mezzano

12

0

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Procedura celere

 

Imèr

2

0

Canal San Bovo

44

6

Un fatto curioso è che la Comunità di Primiero risponde con un certo ritardo all’infezione rispetto al resto della Provincia: se la seconda ondata in Trentino ha picco il 15 novembre 2020, da noi il numero massimo di contagi si registra un mese dopo (in ciò confermato anche dall’elevato numero di decessi in dicembre rispetto alla media +18). Analogo discorso vale per la terza ondata che in Provincia ha il picco in primavera (il 14 marzo 2021) mentre in Comunità di Primiero in autunno (il 21 ottobre 2021).

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E questa ultima traslazione temporale è abbastanza strana. E’ probabilmente possibile spiegare l’anomalia (ma è solo una ipotesi), con la DAD primaverile dei nostri ragazzi che andavano a Feltre a studiare o di quelli che dal Bellunese venivano da noi. Bloccata (si fa per dire) l’epidemia legata al movimento degli studenti, la primavera è passata quasi tranquilla mentre quando il trasporto studenti è ripreso in autunno, guarda caso, sono aumentati progressivamente i contagi.

Tornando ai numeri della Comunità di Primiero:

La seconda ondata ha avuto un picco massimo di 123 contagiati giornalieri il 17 dicembre 2020.

La terza ondata ha avuto un picco massimo di 61 contagiati giornalieri il 21 ottobre 2021.

La quarta ondata ha avuto un picco massimo di 434 contagiati giornalieri il 20 gennaio 2022.



Alla stessa stregua di come risponde la Comunità, anche il Comune di Primiero San Martino di Castrozza vede spostate nel tempo la seconda e terza ondata che si collocano rispettivamente il 17 dicembre 2020 (66 contagiati) ed il 21 ottobre 2021 (48 contagiati); la quarta ondata coincide con quella provinciale del 20 gennaio 2022 (252 contagiati).

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I numeri riassuntivi per tutti i comuni (è indicato il numero massimo di contagiati giornalieri)

Comune

Seconda ondata 17/12/20

Terza ondata 21/10/21

Quarta ondata 20/01/22

Totale positivi 31/03/2022

Primiero San Martino di Castrozza

66

48

252

1077

Sagron – Mis

0

0

2

19

Mezzano

17

7

80

346

Imer

21

1

43

278

Canal San Bovo

19

5

57

354

In definitiva se la PAT ha avuto il 27.6% di positivi sulla popolazione complessiva, in Comunità di Primiero le persone contagiate sono state il 21%.



Per finire alcune date del 2020 da ricordare (o meglio per non dimenticare).

 

4 marzo

Le Case di riposo si isolano dal resto del mondo

10 marzo

Il governo provinciale chiude gli impianti di risalita e contemporaneamente inizia in tutt’Italia il lock down

18 marzo

Autocertificazione. L’uscita è permessa solo per motivi di lavoro, per fare la spesa, rientrare al proprio domicilio, per motivi di salute.

20 marzo

Rimanete in casa. Oggi i pompieri percorrono le vie dei paesi invitando con gli altoparlanti la popolazione a rimanere chiusa in casa.

21 marzo

Chiusi i parchi pubblici, non vi si può accedere neanche con il cane

31 marzo

Viene stabilito il lutto nazionale in memoria delle vittime del Covid.
10 aprile.

Scoppiano le polemiche sui costi e sull’impossibilità di trovare in vendita le mascherine chirurgiche a 50 centesimi. La Provincia interviene distribuendone due a persona gratuitamente

10 maggio

Processione per le strade di Mezzano senza i fedeli

15 maggio

Le misure vengono allentate: riaprono finalmente i negozi di categoria merceologica differente dalle quattro che sono comunque rimaste operative.

17 maggio Da oggi è consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio o con asporto.
18 maggio

Riaprono la Cesa Nova e gli altri edifici di culto.

4 giugno

Si fanno i test sierologici a campione (ma pochi ci vanno per paura di essere posti in lockdown)

14 settembre

Riprendono le lezioni in presenza (e nel caos – ve li ricordate i banchi a rotelle?)

20-21 settembre

Si vota per le elezioni comunali

20 ottobre

Nuovo DPCM Chiuse le scuole superiori (75% didattica a distanza ma non in PAT), chiusi bar e ristoranti alle 18 (ma in Alto Adige rispettivamente alle 20 ed alle 22), chiuse piscine e palestre, chiusi gli impianti di risalita, chiusi cinema e teatri.

1 novembre

Chiusi i cimiteri per la prima volta a mia memoria

8 novembre

Viene celebrata oggi la ricorrenza dei caduti in guerra e dei morti durante l’alluvione del 1966. Niente banda, pochi partecipanti, quasi solo le autorità.

27 novembre

È operativo il nuovo punto tamponi al parcheggio del Parco Vallombrosa

Dicembre

Tira e molla sull’’apertura degli impianti di risalita che alla fine rimarranno chiusi




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