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Riunione della IIIª Commissione Consiliare ad Agrigento: servizi pubblici, cimiteri e welfare al centro del dibattito
La IIIª Commissione Consiliare Permanente di Agrigento si è riunita oggi, 27 febbraio 2025, alle ore 9:00, presso gli Uffici della Presidenza del Consiglio Comunale, per discutere tre temi di rilevanza strategica per la città: la gestione dei servizi igienici pubblici, il futuro del Cimitero Piano Gatta e la selezione di nuove figure professionali nell’ambito del welfare.

La seduta odierna della IIIª Commissione Consiliare è stata convocata con carattere d’urgenza, segno della rilevanza dei punti all’ordine del giorno. La situazione dei servizi igienici pubblici continua a rappresentare una critica per la città, soprattutto in questi mesi in cui la città è Capitale della Cultura 2025.

La discussione sulla gestione del Cimitero Piano Gatta, invece, è al centro di un dibattito più ampio sulla privatizzazione dei servizi pubblici e sull’impatto economico per i cittadini. Infine, la selezione degli assistenti sociali riguarda opportunità lavorative per professionisti.

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Lo stato dei servizi igienici pubblici, tra emergenze e progetti futuri

Agrigento, soffre da anni di una cronica carenza di servizi igienici pubblici adeguati. La mancanza di bagni accessibili e funzionali è un problema per residenti e turisti, acuito dalla crescente affluenza prevista per il 2025. Il piano operativo per la realizzazione di nuove strutture, già avviato, prevede un intervento diretto da parte della Protezione Civile e del Dipartimento dello Sviluppo Rurale. Tuttavia, rimane da chiarire se si tratterà di soluzioni temporanee o di infrastrutture permanenti.

L’evento di Agrigento Capitale della Cultura rappresenta una spinta decisiva per migliorare i servizi pubblici, ma non può diventare l’unico motore delle politiche urbane. Servizi igienici ben progettati e accessibili sono una necessità costante, non un’esigenza straordinaria legata a un appuntamento annuale. Il rischio è che, una volta conclusa il 2025, le strutture diventino inutilizzate o lasciate al degrado. La Commissione dovrà quindi garantire una programmazione a lungo termine, evitando scelte emergenziali che non risolvono il problema in modo definitivo.

Un altro punto all’ordine del giorno ha riguardato la gestione del Cimitero di Piano Gatta, recentemente affidata attraverso un contratto di projectfinancing.

Il modello prevede che i costi di completamento e manutenzione siano coperti dalle tariffe applicate agli utenti, una soluzione che ha già generato timori di possibili rincari. In altre realtà italiane, l’affidamento ai privati ha comportato aumento nelle tariffe cimiteriali e riduzione della qualità dei servizi. A questo si aggiunge il rischio di perdita di posti di lavoro per i dipendenti comunali, con possibili ripercussioni sociali.

L’assenza di un piano chiaro per il controllo della qualità e per il monitoraggio delle tariffe rappresenta una delle maggiori criticità.

Un’opzione che la Commissione potrebbe prendere in considerazione è la creazione di un registro pubblico delle tariffe storiche, che consente di monitorare eventuali aumenti ingiustificati. Inoltre, un osservatorio civico con rappresentanti del quartiere potrebbe garantire una supervisione costante sulla qualità del servizio.

L’ultimo punto di discussione riguarda la selezione di sette nuovi assistenti sociali. Il bando chiuso a gennaio 2025 privilegia i candidati con esperienza pregressa nel Comune di Agrigento. Agrigento sta affrontando problematiche emergenti come il disagio abitativo, che richiedono competenze aggiornate e approcci innovativi.
L’assenza di corsi di aggiornamento obbligatori nel bando solleva ulteriori interrogativi sulla volontà di innovare il settore.

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Un elemento trasversale a tutte le questioni trattate è la necessità di garantire maggiore trasparenza e partecipazione civica nelle decisioni della Commissione. Un sistema efficace potrebbe essere l’introduzione di dashboard pubbliche online, dove i cittadini possano monitorare in tempo reale i costi ei tempi di realizzazione degli interventi.

Agrigento si trova in un momento cruciale: il 2025 impone decisioni rapide, ma la velocità non deve compromettere la qualità e la sostenibilità delle soluzioni adottate. La sfida principale sarà evitare che le risposte emergenziali diventino prassi strutturali, garantendo invece un equilibrio tra efficienza amministrativa e partecipazione democratica.

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