Un Giubileo per la pace in Ucraina. È l’ora del coraggio!

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 


Nell’incontro online avvenuto agli inizi di febbraio tra il Santo Padre e duecentocinquanta giovani ucraini, il Papa ha ascoltato, in due ore serrate di dialogo, le domande di  futuro dei ragazzi, le loro paure, i loro desideri. Nel corso della conversazione una giovane di Donetsk ha sintetizzato  la richiesta più profonda “Mi rivolgo a lei – ha detto al Papa – a nome di tutti i giovani di Donetsk. Noi vogliamo la pace, una pace giusta e duratura, che ci permetterà di tornare alle nostre città e ai nostri sogni. Crediamo che il bene è più forte del male”. E subito dopo è intervenuta una diciassettenne di Karkhiv “molti muoiono…il nemico cerca di distruggere le città ma anche la fede nel futuro”.

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Francesco ha ascoltato tutti con la passione pastorale di sempre ed alla fine ha esortato i giovani ad agire in due direzioni che sono apparentemente contrapposte ma che la prospettiva della fede sa unire in una coerente narrazione di vita: essere patrioti, fino a saper donare la vita per la difesa della propria terra, e perdonare sempre, essere sempre pronti al dialogo in tutte le dimensioni della vita, personale, famigliare e della società. 

Come cristiani adulti, chiamati a vivere il nostro tempo in un’Europa così ferita dalla guerra, non possiamo sentirci esonerati dall’essere accanto a quegli adolescenti nella nostra vita di fede, giovani che si chiedono da che parte stanno i credenti. Come cittadini e laici europei, figlie e figli dell’illuminismo kantiano e delle costituzioni liberali e sociali del secondo dopoguerra, non possiamo non sentirci coinvolti dalle richieste di giustizia di questa popolazione aggredita che vive nel cuore del vecchio continente. Anche perché il male della guerra, se non viene fermato, diventa una specie di scandalo per tutti, e rischia di inghiottire nelle tenaglie della guerra, uno ad uno, progressivamente, anche molti altri.

Viviamo un periodo storico inedito in cui nè il diritto internazionale sembra avere più la forza e l’autorevolezza per imporsi nella gestione dei conflitti armati nè la forza militare può essere una risposta valida ai soprusi di ogni tipo, dentro uno scenario da guerra nucleare. Non possiamo attenderci in futuro risposte esaustive nè dalla forza del diritto nè dal diritto della forza, eppure siamo chiamati come credenti a non perdere la speranza.

Per non arrenderci al male e provare a provocare l’amore, dobbiamo muovere altre leve rispetto a quelle fin qui note, dobbiamo unire ed invocare lo Spirito, perché aiuti i popoli a ritrovare una strada di senso fuori dai binari conosciuti, dobbiamo lasciare agire l’arte, la musica, l’amicizia, perché quei giovani ucraini sentano che non tutto è perduto e che ancora si può costruire una storia diversa, nonostante il buio di questi giorni.

Per queste ragioni la nunziatura apostolica in Ucraina insieme alla società civile ucraina ed al Movimento Europeo di Azione Nonviolenta stanno studiando insieme le opzioni di una manifestazione di solidarietà e di preghiera in Ucraina, nel segno dell’anno giubilare, intitolata “In pellegrinaggio di pace per l’Ucraina”.

Invitiamo tutta la comunità dei fedeli europei, degli artisti, dei musicisti, dei poeti e dei cittadini comuni, ad essere presenti fisicamente il 28 e 29 agosto in Ucraina, per chiedere insieme la cessazione dell’aggressione ed una pace giusta e duratura. Il luogo o i luoghi più precisi verranno scelti in base alla situazione.

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Una risposta forte, nonviolenta, visibile, della società europea e della comunità dei fedeli può essere il vero antidoto non solo all’impotenza ed all’irrilevanza, ma anche al veleno della guerra e dell’inimicizia.

Solo la presenza di chi crede in una fede incarnata e non teoretica, può essere una risposta accettabile a quei giovani di Karkhiv, di Donetsk, di Zaporizhia, di Kyiv, che si chiedono a ragione “dove sia Dio” in questo dolore ingiusto che colpisce le loro esistenze.

Mentre supplichiamo il Signore di fermare le guerre con una sua parola, sappiamo di doverci impegnare anche noi attivamente, lavorando per far avanzare la pace, la speranza ed un futuro di riconciliazione. Per questo ci attendiamo che i popoli europei prendano seriamente in considerazione questo nostro invito e decidano di non delegare ad altri la richiesta della pace giusta, ma di assumersi in prima persona il compito di perseguirla. Per chi ha una fede nell’umanità questa è l’ora del coraggio dei gesti forti, non solo delle buone parole.

Visvaldas Kulbokas

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

Nunzio apostolico di Kyiv

Angelo Moretti

Portavoce del Mean, Movimento Europeo di Azione Nonviolenta



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link