Autonomia differenziata, il Governatore Attilio Fontana protagonista dell’incontro organizzato sul tema dalla sezione di Merate.
Cittadini, ma soprattutto militanti, si sono dati appuntamento nell’auditorium comunale “Giusi Spezzaferri” nella serata di giovedì 27 febbraio 2025.
Autonomia differenziata, il Governatore Fontana protagonista all’incontro organizzato dalla Lega a Merate
L’argomento è di quelli che più scaldano il Carroccio nelle viscere, dalla base fino ai vertici, e infatti il Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, ospite d’onore dell’incontro organizzato dalla sezione cittadina della Lega giovedì sera, si è dimostrato a tratti straripante nel ripercorrere le tappe che hanno portato nel giugno del 2024 all’approvazione del disegno di legge sull’autonomia (frenata però dalla Corte costituzionale che l’aveva dichiarata parzialmente illegittima a novembre, e da qui il senso di organizzare una conferenza per mantenere alta l’attenzione sul tema), rimarcando l’importanza della riforma definendola “l’essenza stessa del nostro movimento”, senza lesinare attacchi diretti agli avversari politici ed espressioni a dir poco colorite al pubblico in sala.
Ad aprire le danze della serata il vicesegretario dei leghisti meratesi Alessandro Vanotti, sottolineando che la Costituzione “riconosce le autonomie locali quali enti esponenziali preesistenti alla formazione della Repubblica”.
“Attuare l’autonomia – ha proseguito Vanotti – significa semplicemente applicare la Costituzione italiana e rispettare la volontarà dei lombardi (poco prima aveva infatti ricordato l’esito del referendum del 22 ottobre 2017, quando il 96,02% del 38,21% degli aventi diritto al voto che andarono alle urne si espresse favorevolmente, ndr). Chi è quindi contro l’autonomia è contro la nostra Costituzione, e ciò non va assolutamente dimenticato”.
Gli accordi del 2018 tra Governo e Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna
Il Governatore Fontana, poco dopo, ha definito l’autonomia differenziata “uno di quei cambiamenti necessari per svecchiare il nostro Paese e renderlo più efficiente”, ricordando sin da subito l’iter avviato nel 2018 dalle Regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna (all’epoca come oggi governata dal centrosinistra), che sottoscrissero gli “Accordi preliminari in merito all’Intesa prevista dall’articolo 116, terzo comma, della Costituzione, tra il Governo e le Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto”.
“In quell’accordo i tre presidenti, tra cui Stefano Bonaccini del Pd, avevano pattuito non solo di trasferire molte materie da Stato a Regioni, ma avevano trovato il modo per raggiungere l’autonomia in un modo estremamente semplice – le parole di Fontana – All’epoca bastava un accordo tra Regioni e Governo. Oggi invece si contesta la legge Calderoli e si dice che “spacca il Paese” quando il ministro ha fatto un lavoro enorme per inserire principi che siano più rispettosi del Parlamento. Ecco, io qui contesto la malafede, mi fa imbestialire. Rispetto molto di più chi è centralista sin dall’inizio che quei sepolcri imbiancati che nel 2018 hanno sottoscritto l’accordo e oggi invece contestano una legge che è molto più garantista di allora”.
Progetto arenato?
L’entusiasmo negli interventi non è arretrato di un millimetro nemmeno quando il giornalista Giancarlo Ferrario, moderatore della serata (ed ex direttore del Giornale di Merate), ha chiesto a Mauro Piazza, sottosegretario all’Autonomia di Regione Lombardia, l’altro ospite della serata, come abbia fatto il progetto ad arenarsi.
“Per Regione il progetto non si è arenato per nulla – le parole del sottosegretario – Certamente c’è stata una trasformazione del dibattito in sè. Ricordo quando nel 2019 il Consiglio votò all’unanimità , quindi anche il Pd, la richiesta per una maggiore autonomia. Allora parlavamo di trasferire 23 materie. Oggi ci stiamo invece concentrando solo su 9 trasferimenti. E’ quantomai necessario che il dibattito la smetta di essere condizionato da pregiudizi da bar, ma si vada nel merito della questione. Che per noi è questa: l’autonomia non è una delle questioni, è la risposta all’efficienza del nostro Paese”.
“Noi riteniamo che il denaro dei cittadini debba essere speso meglio di quanto si fa oggi” ha concluso Piazza portando alcuni esempi di servizi che Regione fornirebbe ad una minore spesa rispetto al Governo centrale.
Quindi la parola è tornata a Fontana, che si è tolto ancora qualche sassolino dalla scarpa parlando degli avversari politici: “Il centrosinistra contesta l’autonomia semplicemente perché a sostenerla sono la Lega e il centrodestra. Per noi l’autonomia è più che una riforma, è l’essenza stessa del nostro movimento”.
Tutti gli interventi sono stati accolti da lunghi applausi dei presenti, tra cui alcuni sindaci del territorio, la presidente della Provincia Alessandra Hoffman, l’ex borgomastro meratese Massimo Panzeri e l’attuale primo cittadino Mattia Salvioni (un tempo segretario del circolo Pd) salito sul palco per un breve saluto in cui ha sottolineato l’importanza di ragionare sull’argomento al di là delle posizioni di ciascuno.
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