dalla Corsica al Golfo Asinara la prima riserva Mab Unesco

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La valorizzazione ambientale di un territorio che si estende dal Golfo dell’Asinara sino alle Bocche di Bonifacio, dal versante sardo a quello della Corsica: questo l’obiettivo del Protocollo d’Intesa, diretto a costituire una riserva della biosfera secondo l’approccio del Programma Mab (Man and Biosphere) dell’Unesco.

Un accordo siglato il 25 gennaio 2024 tra la Regione Sardegna – assessorato per la Difesa Ambiente – guidato dall’allora assessore Marco Porcu, l’Ufficio Ambiente della Corsica, il Parco nazionale dell’Asinara, il Parco nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, la Riserva Naturale delle Bocche di Bonifacio e l’Area marina Protetta Capo Testa-Punta Falcone,  per  avviare l’iter di predisposizione degli atti necessari a presentare al Mase la candidatura.

La città di Castelsardo ha ospitato la prima conferenza dei tre incontri prossimi, in programma a Santa Teresa di Gallura, La Maddalena, e Bonifacio in Corsica che ha coinvolto le categorie interessate e la Lega Navale sezione di Castelsardo. Dopo i saluti del sindaco Maria Lucia Tirotto e l’assessore all’ambiente Christian Speziga sono intervenuti Giovanna Chessa dell’assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente, il direttore del Parco dell’Asinara, Vittorio Gazale, il direttore dell’Area Marina Protetta di Capo Testa-Punta Falcone, Yuri Donno; Giulio Plastina direttore del Parco dell’Arcipelago di La Maddalena, che hanno illustrato il modello di gestione dei parchi, Pier Paolo Spanedda funzionario del Comune di Sassari del settore ambiente, infine Domingo Dettori archeologo dell’ufficio del Piano Urbanistico del Comune di Castelsardo.

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«La strategia Mab è un programma dell’Unesco che mette al centro di tutto l’uomo e la biosfera – ha spiegato Giovanna Chessa – ovvero i nuclei sui quali si baserà il rapporto tra l’essere umano e l’ambiente, attraverso la tutela della biodiversità ma con una serie di buone pratiche che vengono attuate all’insegna dello sviluppo sostenibile».

Si tratta di un’area marina protetta che si estende per circa 87,500 km² tra Francia, Italia e Monaco. È stat« istituita nel 1999 attraverso un accordo tripartito tra questi paesi. Situata nel bacino nord-occidentale del Mediterraneo ed è uno degli habitat più ricchi e cruciali per la vita marina in Europa. Presenti anche le amministrazioni comunali coinvolte e le autorità militari dei territori interessati.

«Per Castelsardo è gratificante essere stata sede della prima conferenza per la costituzione, si spera nell’immediato futuro, della Riserva della Biosfera MAB (Man and the Biosphere) Unesco che promuove i principi a incentivare uno sviluppo sostenibile attento alle esigenze e specificità del territorio considerato. Castelsardo si trova al centro di quella che sarà la Riserva della Biosfera che va dalla Corsica fino a tutto il Golfo dell’Asinara», ha commentato il sindaco Maria Lucia Tirotto. L’evento ha voluto significare l’inossidabile rapporto tra uomo mare e terra, valori che la Lega Navale Italiana trasmette fin dalla nascita.

«Evento strettamente collegato al campionato itinerante di vela invernale lungo le coste dell’Asinara e le Bocche di Bonifacio, proprio perché i diportisti sono tra i più numerosi fruitori del mare, mentre i pescatori tramandano culture strettamente legate all’uso del mare. Salvaguardare culture con un occhio vigile alle problematiche ambientali sono principi fondamentali sanciti dalla carta dei valori della Lega Navale», ha commentato Emanuela Lupino presidente delle Lega Navale di Castelsardo.

«Sarà la prima Riserva della Biosfera MAB nel Mediterraneo  – ha aggiunto Christian Speziga, assessore all’ambiente del Comune di Castelsardo -. Le Riserve della Biosfera vanno oltre il semplice concetto della valorizzazione e protezione, sono concepite come laboratori territoriali in grado di favorire un equilibrio tra quelle che sono le necessità di conservazione della diversità biologica e di sviluppo economico e sociale, possono e devono rappresentare processi sostenibili ed economicamente produttivi. L’elemento distintivo delle Riserve della Biosfera è la cura del territorio che intende mettere in atto come buone pratiche delle attività di tutte le comunità che ne fanno parte» ha concluso Speziga.

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