è la regione al top in Campania

Evasione fiscale delle imposte regionali, la provincia di Benevento è la più virtuosa in Campania. Lo rivelano i dati forniti dalla direzione generale per le risorse finanziarie di Palazzo Santa Lucia, che ha elaborato un’analisi dei gettiti derivanti dal recupero dell’evasione fiscale nel periodo 2010-2024 attribuiti alla Regione.

Nel 2024, l’importo recuperato nelle due direzioni rappresentate dall’Irap (imposta regionale sulle attività produttive) e dall’Addizionale regionale all’Irpef ha raggiunto per la provincia di Benevento una somma pari a 3,7 milioni di euro.

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Quello sannita è chiaramente l’importo più basso rilevato a livello regionale: Avellino è a quota 6,3 milioni, Caserta sfiora i 15 milioni, Salerno i 20 milioni e Napoli fa registrare 45,4 milioni di euro. Sviluppando questi importi sulla popolazione e ricavando l’incidenza pro capite, emerge che l’importo più alto è quello della provincia di Salerno (19 euro pro capite), seguito da Caserta (16,4 euro), Avellino (16), Napoli (15,3), mentre il Sannio fa registrare la quota più bassa, attestandosi a 14,3 euro pro capite. Estendendo l’analisi dei dati sul recupero dell’evasione fiscale in Campania nel periodo 2010-2024, si evidenziano tre fasi distinte nell’andamento del gettito complessivo: una crescita significativa fino al 2017, una contrazione nel periodo 2018-2021 e una marcata ripresa dal 2022 al 2024, che ha portato al raggiungimento del massimo storico di 100,4 milioni di euro.

Nel frattempo, la composizione del recupero fiscale mostra una netta predominanza dell’Irap, che rappresenta la componente principale con l’82% del totale nel 2024. In particolare, il codice tributo 9180 (Irap saldo – capitale) si conferma voce più rilevante, costituendo il 67% del totale recuperato. Dal punto di vista territoriale, i dati del 2024 mostrano quindi una concentrazione significativa nella provincia di Napoli, che rappresenta il 45,26% del totale, seguita da Salerno con il 19,91% e Caserta con il 14,86%.

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Più bassa, chiaramente, l’incidenza percentuale di Avellino (6,28%) e Benevento (3,71% del totale). Interessante, inoltre, notare nel report la presenza di un recupero extra-regionale del 6,11%, principalmente proveniente da Milano, Roma e Trieste, che testimonia l’esistenza di attività economiche collegate alla Campania in altre regioni. Una distribuzione extra-regionale particolarmente significativa in quanto evidenzia la presenza di attività economiche collegate alla Campania in altre regioni e quindi la mobilità dei contribuenti campani, ma anche l’efficacia dei meccanismi di recupero interregionali.

La scelta di questo ampio arco temporale consente non solo di valutare i trend di lungo periodo, ma offre anche l’opportunità di analizzare l’impatto di eventi straordinari come la pandemia da Covid-19, l’efficacia delle misure di digitalizzazione dei controlli fiscali e gli effetti dei principali provvedimenti normativi in materia di recupero dell’evasione fiscale. «Questo approccio – spiega il report – invita gli studiosi ad approfondire come tali circostanze abbiano influenzato le dinamiche fiscali e la conformità tributaria nel periodo considerato.

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I dati utilizzati nell’analisi provengono da due fonti principali. La prima è il Siatel, un servizio dell’Agenzia delle Entrate che consente alle Regioni e ad altri enti pubblici di accedere via web gratuitamente, previa stipula di apposita convenzione, ai dati anagrafici, alle dichiarazioni dei redditi e agli atti del registro dei contribuenti. La seconda fonte è il portale Open Data della Regione Campania, dove la direzione generale per le risorse finanziarie ha pubblicato una serie completa di dataset relativi ai gettiti derivanti dall’attività di recupero dell’evasione fiscale, disponibili in diversi formati (Csv, Json) e aggiornati annualmente dal 2010 al 2024».