La relazione del Procuratore Pino Zingale

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Maggiori controlli e criticità persistenti nella gestione dei fondi pubblici

Palermo, 28 febbraio 2025 – La relazione del Procuratore Regionale della Corte dei Conti per la Sicilia, Pino Zingale, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2025, offre un’analisi approfondita della gestione finanziaria pubblica dell’isola nel 2024.

Il documento evidenzia progressi nei controlli sugli sprechi e sull’uso illecito delle risorse pubbliche, grazie anche al rafforzamento della collaborazione con la Guardia di Finanza e la Procura Europea (EPPO). Tuttavia, permangono gravi criticità legate a malasanità, sprechi amministrativi, indebita percezione di fondi pubblici e difficoltà nella riscossione tributaria.

I progressi segnalati dalla Procura Regionale

Nonostante le difficoltà strutturali, alcuni settori della gestione pubblica siciliana hanno mostrato segnali di miglioramento, in particolare grazie all’aumento delle segnalazioni e dei controlli sugli illeciti finanziari.

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

1. Rafforzamento della Procura e collaborazione con forze dell’ordine

Nel 2024, il numero dei magistrati della Procura è aumentato, riducendo il tasso di scopertura delle posizioni. Inoltre, l’attività investigativa si è intensificata grazie al supporto della Guardia di Finanza e dell’Arma dei Carabinieri, che hanno collaborato alle indagini su truffe e abusi di fondi pubblici.

2. Maggiori controlli sulle frodi nei fondi europei e nazionali

La Procura Europea (EPPO) ha segnalato un aumento delle irregolarità nell’uso dei finanziamenti PNRR, ma anche un miglioramento nella capacità di intercettare frodi prima che le risorse venissero completamente disperse.

Fondi PNRR: alcuni progetti hanno rispettato le tempistiche, come interventi di riqualificazione urbana e infrastrutturale in alcuni comuni siciliani. Tuttavia, in altri casi si sono verificati abusi e ritardi.

3. Crescita delle segnalazioni di malasanità

Grazie a una maggiore sensibilizzazione, le Aziende Sanitarie Provinciali (ASP) hanno iniziato a denunciare più casi di malasanità, migliorando il livello di controllo interno nel settore sanitario regionale.

4. Nuove strategie per migliorare la riscossione dei tributi

Alcuni comuni siciliani hanno iniziato a implementare strategie di riscossione più efficaci, riducendo l’evasione fiscale e migliorando il recupero delle entrate. Tuttavia, il problema rimane significativo in molte amministrazioni locali.

Le criticità più gravi segnalate dalla Procura Regionale

Nonostante i progressi, la relazione del Procuratore Zingale evidenzia una serie di problemi strutturali e illeciti che continuano a pesare sulla gestione finanziaria della Sicilia.

1. Sprechi e inefficienze negli enti locali: il caso dei Comuni siciliani

53 Comuni siciliani sono in dissesto finanziario negli ultimi cinque anni. Il problema è aggravato da una gestione inefficiente delle risorse e da scelte amministrative che hanno portato a eccessivi debiti fuori bilancio.

Carenza di controlli interni: molte amministrazioni non denunciano tempestivamente le situazioni di danno erariale, obbligando la Corte dei Conti a intervenire solo in fase avanzata.

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2. Frodi sui fondi pubblici e criminalità organizzata

La criminalità organizzata continua a infiltrarsi nella gestione dei fondi europei, in particolare quelli destinati al settore agricolo.

Caso Mafia dei Nebrodi: la Corte ha riscontrato numerosi casi di indebita percezione di finanziamenti comunitari da parte di soggetti legati a organizzazioni mafiose, confermando il pericolo dell’infiltrazione criminale nell’economia pubblica.

Fondi PNRR a rischio: se da un lato i controlli sono aumentati, dall’altro si segnalano numerose frodi e progetti con gravi irregolarità, in particolare nel settore delle infrastrutture e dell’innovazione digitale.

3. Malasanità e risarcimenti per errori medici

Aziende Sanitarie sotto pressione: nel 2024 sono state avviate numerose istruttorie per casi di malasanità, con un impatto diretto sulle casse pubbliche.

Danni milionari: alcuni ospedali siciliani sono stati costretti a risarcire pazienti per errori medici, come nel caso di un parto plurigemellare con morte di un neonato e gravi lesioni per un altro bambino, con un risarcimento di oltre 2 milioni di euro.

Errori diagnostici e negligenze: diversi medici sono stati citati a giudizio per condotte omissive o errate, che hanno causato danni permanenti ai pazienti.


4. Mancata riscossione delle entrate pubbliche

1.275 miliardi di crediti tributari non riscossi a livello nazionale, con la Sicilia che rappresenta una delle regioni più colpite dal fenomeno.

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Prestiti immediati

 

Comune di Palermo in difficoltà: il capoluogo siciliano registra ritardi e inefficienze nella riscossione delle tasse locali, con impatti negativi sul bilancio comunale.

Nuove norme sulla riscossione: il Decreto Legislativo 110/2024 ha introdotto cambiamenti nella gestione della riscossione dei tributi, ma con limitazioni di responsabilità che potrebbero ridurre l’efficacia del recupero delle somme.

5. Lo “scudo erariale” e il rischio di minori controlli

Lo “scudo erariale” prorogato fino al 30 aprile 2025 continua a limitare la responsabilità per colpa grave nelle decisioni amministrative, rendendo più difficile sanzionare chi utilizza male i fondi pubblici.

La Corte dei Conti segnala che questa norma potrebbe incentivare comportamenti poco responsabili, minando la trasparenza e il rigore nella gestione amministrativa.

Un bilancio tra luci e ombre

La relazione del Procuratore Pino Zingale mette in evidenza un quadro complesso:

Aspetti positivi:

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  • Maggiore collaborazione tra Procura, Guardia di Finanza e Procura Europea.
  • Aumento delle segnalazioni di malasanità.
  • Migliori strategie di riscossione dei tributi in alcuni comuni.
  • Maggiori controlli sui fondi pubblici per prevenire frodi.

Problemi persistenti:

  • Sprechi e debiti fuori bilancio nei Comuni.
  • Frodi nei fondi PNRR e comunitari.
  • Malasanità con alti costi per i risarcimenti.
  • Mancata riscossione delle entrate pubbliche.
  • Rischio di riduzione dei controlli per via dello scudo erariale.

Le azioni della Procura Regionale nel 2024

La relazione del Procuratore Pino Zingale evidenzia un incremento significativo dell’attività della Procura Regionale nel contrasto agli illeciti finanziari. Durante il 2024, sono state condotte numerose indagini su sprechi, abusi di fondi pubblici e responsabilità amministrative.

Principali interventi della Procura:

  • Aumento delle istruttorie per danno erariale, con procedimenti per oltre 70 milioni di euro.
  • Collaborazione con la Procura Europea (EPPO) per il contrasto alle frodi sui fondi comunitari e PNRR.
  • Incremento delle richieste di risarcimento per danni causati da mala gestione negli enti pubblici e sanità.
  • Maggiori controlli sulla spesa sanitaria e sugli investimenti pubblici.

Questi interventi hanno consentito di fermare o ridurre diversi sprechi, ma resta ancora molto da fare per garantire una gestione più trasparente e responsabile delle risorse pubbliche.


Dati statistici sulle frodi accertate nel 2024

Il 2024 ha registrato un aumento delle segnalazioni di illeciti finanziari, con nuove indagini su utilizzo improprio di fondi pubblici.

Ecco i numeri chiave dell’anno:

  • 80 procedimenti per danno erariale aperti dalla Procura della Corte dei Conti Sicilia.
  • Oltre 70 milioni di euro di danno stimato per sprechi e mala gestione.
  • Frodi sui fondi PNRR in crescita, con 22 indagini avviate in settori chiave come infrastrutture e digitale.
  • Sanità sotto osservazione: 18 procedimenti su errori medici e mala gestione delle risorse ospedaliere.
  • 53 Comuni siciliani in dissesto finanziario, con criticità legate a bilanci poco trasparenti e mancata riscossione delle entrate.

Questi dati confermano che la Procura ha intensificato i controlli, portando a numerose contestazioni di responsabilità amministrativa nei confronti di funzionari pubblici e amministratori.

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Sentenze rilevanti emesse nel 2024

Durante il 2024, la Corte dei Conti per la Sicilia ha emesso sentenze importanti su casi di sprechi, frodi e mala gestione delle risorse pubbliche.

1. Il caso della “Mafia dei Nebrodi” e le truffe sui fondi agricoli

Importo contestato: 4 milioni di euro
Coinvolti: 135 soggetti, tra imprenditori e funzionari pubblici
Sentenza: Condanna per frode ai danni dello Stato e indebita percezione di contributi UE

La Corte ha confermato che gruppi criminali organizzati hanno falsificato documenti per ottenere milioni di euro in finanziamenti comunitari, destinati a terreni inesistenti o gestiti da prestanome.


2. Sprechi nella sanità e maxi risarcimenti per errori medici

Importo contestato: Oltre 5 milioni di euro in risarcimenti
Caso più eclatante: Un ospedale siciliano è stato condannato a risarcire 2 milioni di euro per un errore medico in un parto plurigemellare.

L’indagine ha rivelato gravi carenze nella gestione del personale sanitario e nelle procedure mediche, evidenziando la necessità di migliorare la formazione e il controllo sulla qualità delle prestazioni sanitarie.

3. Il mancato pagamento dei canoni per lo stadio “Renzo Barbera”

Importo contestato: 1,5 milioni di euro di mancati incassi
Coinvolti: Comune di Palermo e U.S. Città di Palermo S.p.A.
Sentenza: Condanna del Comune per negligenza nella gestione patrimoniale

La Corte ha accertato che il Comune di Palermo non ha riscosso per anni il canone dovuto per l’uso dello stadio da parte della società calcistica, causando un danno economico significativo per l’ente locale.

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4. Indebita percezione del Reddito di Cittadinanza

Importo contestato: Oltre 3 milioni di euro
Indagati: 150 soggetti, alcuni legati alla criminalità organizzata
Sentenza: Conferma di responsabilità amministrativa per danno erariale e truffa aggravata

Le indagini hanno evidenziato l’uso fraudolento del sussidio, con alcune famiglie che percepivano il Reddito di Cittadinanza senza averne diritto, grazie a dichiarazioni false.


Un bilancio del bilancio tra progressi e criticità

Aspetti positivi del 2024
Aumento delle indagini e dei controlli → La Procura ha intensificato le verifiche sugli illeciti finanziari.
Collaborazione più stretta con Guardia di Finanza e Procura Europea → Maggiore efficacia nel contrastare le frodi sui fondi UE.
Sentenze importanti per danno erariale → Condanne per frodi nel settore agricolo, sanitario e assistenziale.

Criticità ancora presenti
Sprechi pubblici elevati → Più di 70 milioni di euro di danno stimato nel 2024.
Sanità e malasanità → Risarcimenti milionari per errori medici.
PNRR a rischio frodi → 22 indagini su fondi comunitari utilizzati in modo illecito.
Dissesto finanziario nei Comuni → 53 enti locali siciliani con problemi di bilancio.

Il quadro generale: La relazione del Procuratore Pino Zingale conferma che la lotta contro gli sprechi e la cattiva gestione dei fondi pubblici è ancora aperta, ma che nel 2024 ci sono stati passi avanti nei controlli e nell’azione della giustizia contabile.

Corte dei Conti Sicilia: bilancio 2024 tra criticità e miglioramenti nella gestione pubblica

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