Maxi-emendamento, si pensa alla proroga per enti e associazioni

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Contributi e agevolazioni

per le imprese

 


SICILIA – Una proroga per consentire, agli enti e alle associazioni che l’hanno ancora fatto del tutto, di spendere i soldi derivanti dai singoli emendamenti dei deputati, previsti dalla manovra finanziaria. Si può sintetizzare così il piano della commissione Bilancio dell’Ars, che sta correndo ai ripari per far sì che le opportunità offerte vengano sfruttate al massimo.

Microcredito

per le aziende

 

La proroga per enti e associazioni

Manca solo il voto finale dell’Aula, in programma per il prossimo 11 marzo, affinché l’approvazione della legge – un testo di poche righe – diventi definitiva.

Cosa prevede la legge

Qualora si ottenesse il via libera, verrebbe prorogata al 30 giugno 2025l’ammissibilità della spesa degli interventi finanziati con le leggi 31 gennaio 2024 numero 3 e 4 luglio 2024 numero 23“.

Il “no” del M5S: “Assolutamente contrario alla proroga”

Se da una parte c’è chi si ritrova d’accordo con la proposta di legge, dall’altra non manca la convinzione dell’opposizione di doverchiudere i rubinetti” a prescindere dalle somme non ancora spese.

È in questa seconda fazione che si schiera il Movimento 5 stelle, assolutamente contrario alla proroga che poco prima di metà marzo potrebbe ricevere l’ok definitivo.

È assolutamente vergognoso che si pensi a recuperare i soldi dei contributi a pioggia, quando la povera gente non ha i soldi per mangiare. Siamo assolutamente contrari a qualsiasi tipo di proroga dei contributi da parte della Regione e annunciamo da adesso il voto contrario del nostro gruppo a Sala d’Ercole”. Lo ha dichiarato il coordinatore regionale del M5S, Nuccio Di Paola.

Piuttosto il presidente Schifani impieghi i milioni di euro dei contributi non spesi per implementare il reddito di povertà che, come era prevedibile, si è esaurito immediatamente perché aveva un budget di appena 30 milioni, assolutamente iniquo rispetto al miliardo di euro che il Movimento 5 Stelle aveva garantito ai siciliani in difficoltà attraverso il reddito di cittadinanza. Soldi che peraltro – sottolinea Di Paola – ritornavano sul territorio perché spendibili in gran parte nelle imprese di prossimità”.

Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia – continua Di Paola – hanno dato uno schiaffo alle persone in difficoltà, togliendo il reddito di cittadinanza e proponendo una misura di inclusione che prevede la formazione ma non garantisce né un lavoro né un sostegno al reddito. Nel frattempo il presidente Schifani, in totale antitesi rispetto a Fratelli d’Italia, propone una misura analoga al RDC, ma stanziando una miseria. Il governo regionale a questo punto, prenda una posizione netta anziché scaricare sul parlamento e dimostrando una ignavia vergognosa: anziché prorogare mance e mancette – – conclude il vice presidente dell’ARS – si usino quei soldi per implementare il Reddito di Povertà”.

Boom di richieste

Restiamo proprio sul tema “Reddito di povertà“, ambito da un elevatissimo numero di siciliani. In appena sei ore sono già oltre 1.500 le richieste presentate all’Irfis per ottenere il contributo di solidarietà. Al momento le istanze pervenute ammontano a circa 4,5 milioni di euro, con una media di circa 3 mila euro a famiglia. Altre 5 mila sono, invece, le domande “in bozza”, in attesa di essere inviate. Non si tratta di un click day, ma verrà stilata un’apposita graduatoria: c’è tempo fino al 15 aprile.

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Un grande successo – dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – visto che in poche ore sono stati oltre 10 mila gli accessi alla piattaforma digitale gestita dalla nostra finanziaria, senza nessun problema. Dai primi dati, pensiamo di potere andare incontro alle richieste di 10 mila famiglie siciliane che vivono in condizioni di difficoltà economiche, garantendo loro un sostegno immediato per affrontare le spese essenziali. Vogliamo fornire un aiuto tangibile alle persone più vulnerabili, affinché nessuno si senta abbandonato in un momento così delicato“.

Procede a gonfie vele, a pochi giorni dalla chiusura, anche l’altra misura gestita dall’Irfis. Riguarda l’abbattimento degli interessi sui mutui per le medie e piccole imprese siciliane per cui il governo regionale ha stanziato 45 milioni di euro. Hanno già presentato richiesta 5.700 aziende per un ammontare di 46,5 milioni di euro. C’è tempo fino al 4 marzo. Nei successivi 30 giorni avverrà l’istruttoria e in altri 30 l’erogazione delle risorse.





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