Caro-bollette, da Governo 200 euro (una tantum) per famiglie e misure per Pmi. Boschi (Iv): «Scherzo di Carnevale»

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Conti alla mano, ci si pagherà a stento una bolletta o poco più. Difficile chiamarlo “aiuto” coi tempi e i costi che corrono. Eppure dal Governo esultano, mentre le opposizioni si scaldano. «Dopo il pacco di Natale arriva lo scherzo di Carnevale», riassume la deputata di Italia viva Maria Elena Boschi al Tg2 Post.

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera – nella giornata di ieri – al Decreto Bollette, contenente un pacchetto di misure a sostegno di famiglie e imprese. «È una risposta immediata alla necessità del momento, ma anche scelte di lungo periodo: è l’impegno che abbiamo assunto con gli italiani ed è l’impegno che intendiamo rispettare», dice la premier Giorgia Meloni in un video trasmesso a scavalco della conferenza stampa, organizzata per fare il punto sul provvedimento, dei ministri dell’Economia Giancarlo Giorgetti e dell’Ambiente Gilberto Pichetto. In sintesi il Governo ha stanziato 3 miliardi per fronteggiare il caro bollette: circa 1,6 miliardi per le famiglie e 1,4 miliardi per le imprese. Se i numeri appaiono importanti, è però stringendo l’obiettivo che si fatica a percepire il peso della misura.

Chi ha un Isee fino a 25.000 euro, potrà beneficiare – solo per il 2025 – dell’aiuto stabilito nel Decreto Bollette. Ma attenzione: l’aiuto è una tantum, ossia il Governo mette a disposizione per ogni nucleo familiare con requisiti un solo bonus economico. Nulla più. E il bonus ammonta a 200 euro. Praticamente ci si potrà pagare una bolletta. Questo bonus sarà percepibile anche da chi beneficia del bonus sociale (e dunque lo sconto in bolletta) perché ha un Isee sotto i 9.530 euro. Il bonus arriverà nel secondo trimestre per chi l’ha già presentato (più avanti per i nuovi modelli) e sarà concentrato sulla bolletta della luce per una questione di semplicità.

Con il Decreto Bollette slitta al 2027 la fine del mercato libero tutela per i clienti vulnerabili. Per le piccole e medie imprese vengono tagliati gli onori di sistema: in questo modo, sottolinea Meloni, si assicura «una riduzione delle prossime bollette intorno al 20%». Per le piccole imprese, inoltre c’è un fondo da 600 milioni per le agevolazioni per la fornitura di luce e gas; agli energivori vengono anticipati i 600 milioni derivanti dalle aste Ets.
Il decreto, di cui circola una bozza in 7 articoli ancora non definitiva, prevede anche norme per la trasparenza delle offerte, con multe fino a 155 milioni, e il rafforzamento delle sanzioni dell’autorità di vigilanza.

Rivendica il provvedimento Giorgia Meloni, fanno lo stesso i ministri Giorgetti e Pichetto Fratin. Pure il vicepremier Matteo Salvini parla di «risultato importante». Ma dalle opposizioni e pure da qualche associazione di consumatori si levano cori di disappunto. «Il decreto fa pochissimo per le famiglie mentre sulle imprese sconfina nella presa in giro – dice Raffaella Paita, senatrice e coordinatrice nazionale di Italia viva -. Il bonus a sostegno delle famiglie riguarda un numero ristrettissimo di beneficiari. Il grosso del ceto medio, martoriato da tre anni da costi energetici in continuo aumento e danneggiato dal taglio del bonus Renzi, dovrà semplicemente arrangiarsi. Quanto alle imprese, il dl redistribuisce poche risorse tra tantissime aziende, non affronta il disallineamento né si occupa del tema idroelettrico. Insomma, ancora una volta, sotto la propaganda, nulla». Matteo Renzi è scettico: «Tre miliardi di euro messi con tre mesi di ritardo. Speriamo che siano sufficienti. Nel frattempo la Meloni scappa anche dalle conferenze stampa, non solo dal Parlamento. Doveva essere una lady di ferro, è sempre più ‘l’omino di burro’ di Pinocchio».

Più duro Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 stelle: «Mentre apprendiamo che Meloni lavora per spendere altri 20 miliardi in armi e spese militari con l’ok dell’Europa, il governo partorisce – dopo oltre due anni – un decretino da circa 3 miliardi per 3 mesi, che è una goccia nel mare di guai del caro Bollette a carico di famiglie e imprese lasciate sole». Per Elly Schlein si tratta di «bonus ancora di emergenza e quindi insufficienti». «Dopo settimane di latitanza – commenta la segretaria del Pd – Giorgia Meloni ricompare in uno dei suoi video dal palazzo per dirci che avevamo ragione: da tempo denunciavamo che il caro Bollette per famiglie e imprese è ormai insostenibile e per due anni non hanno combinato nulla». «E una truffa», «tardivo e insufficiente», dicono da Alleanza verdi e sinistra.

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sabato, 1 Marzo 2025 – 18:56
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