Fondi Ue, 500 milioni in più sul programma complementare, nel 2025 pagamenti per 830 milioni e a fine mese arriva Fitto – BlogSicilia

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Saranno completate entro la fine del 2026 le spese complementari della programmazione 2014/2020. la regione siciliana è impegnata a finanziare il fondo complementare per completare le opere in corso. Cresce, così, di oltre 488 milioni la dotazione finanziaria del Programma operativo complementare della Regione. La giunta regionale, su proposta del presidente Renato Schifani, ha approvato ieri la richiesta di riprogrammazione del Poc 2014-2020, incrementando il budget che sale così a 2,56 miliardi di euro.

Gli incrementi di spesa su quattro assi

Nel dettaglio, aumentano le risorse dell’asse 1 “Sostenere la competitività e la trasformazione digitale, sostenibile e innovativa”, che passano da 368 a 373 milioni di euro, mentre l’asse 2 “Sostenere l’attuazione del green deal europeo” cresce da 642 a 808 milioni. Cresce anche la dotazione dell’asse 4 “Migliorare le condizioni di contesto sociale ed economico nei sistemi urbani e territoriali siciliani”, che da 146 milioni arriva a 319 milioni. Lo stesso per gli interventi finanziati nell’ambito dell’asse 5 “Rafforzare il capitale umano, promuovere l’occupazione e l’inclusione sociale”, i cui fondi da 352 milioni salgono a 498 milioni. Restano invariate le somme previste per l’asse 3 “Sostenere la connessione regionale attraverso il rafforzamento della mobilità e delle infrastrutture di trasporto”, che sfiorano quota 515 milioni. Il Programma prevede inoltre 48 milioni per interventi di assistenza tecnica e rafforzamento della capacità amministrativa.

A cosa serviranno le risorse aggiuntive

Le risorse aggiuntive stanziate dalla giunta saranno destinate prioritariamente: alla copertura di operazioni inizialmente finanziate con il Piano di sviluppo e coesione (Psc) e in particolare a interventi di competenza dei dipartimenti Ambiente (importo aggiornato, 77,6 milioni di euro) e Beni culturali (10,7 milioni) e a progetti relativi alle politiche territoriali (per complessivi 113 milioni); al completamento delle operazioni del Po Fesr 2014-2020 (oltre 150 milioni); al ripristino di risorse pari a 37,8 milioni (derivanti da precedenti rimodulazioni), relative a progetti dei dipartimenti Acqua e rifiuti (22,2 milioni), Beni culturali (14,7 milioni) e Turismo (825 mila euro).

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Due miliardi di pagamenti in due anni

Nel corso di quest’anno sono previsti pagamenti per circa 830 milioni, mentre le stime per l’anno prossimo ammontano a oltre 1 miliardo di euro. Le spese degli interventi finanziati con le risorse del Poc 2014-2020 potranno essere rendicontate fino al 31 dicembre 2026.

Diverse le tipologie di beneficiari del Programma, tra cui imprese, enti pubblici, cooperative sociali, istituti scolastici, università, distretti tecnologici, centri di ricerca, enti di formazione, servizi per l’impiego, asili nido pubblici e privati, servizi sociali dei comuni, servizi di cura e assistenza, associazioni del terzo settore, aziende sanitarie, distretti sociosanitari, Gal, enti locali, scuole pubbliche e paritarie.

La riprogrammazione approvata dalla giunta

La proposta di riprogrammazione approvata dalla giunta segue la precedente deliberazione del dicembre 2024, quando il governo regionale aveva apprezzato le richieste di rimodulazione delle risorse pervenute dalle strutture regionali responsabili dell’attuazione degli interventi finanziati, dando mandato al dipartimento Programmazione (l’Autorità di gestione) di elaborare il nuovo Poc 2014-2020 della Regione con l’allocazione delle somme aggiuntive stabilite da Palazzo d’Orleans.

Il presidente Schifani

“Incrementando le risorse del Programma operativo complementare – commenta Schifani – forniamo gli strumenti ad enti pubblici, associazioni e imprese per completare interventi già avviati nel ciclo 2007-2013 e avviare nuove azioni, con un forte impulso finanziario ai settori della nostra economia dedicati alla sostenibilità e all’inclusione. Abbiamo adeguato le risorse privilegiando investimenti che segnino un cambio di passo nella trasformazione digitale, nella riduzione delle emissioni e nel miglioramento climatico, nella crescita dei territori, in linea con gli obiettivi europei. Come già apprezzato da diversi indicatori economici – conclude il presidente della Regione – garantiamo il massimo impegno nella spesa di ogni risorsa disponibile per dare solide basi e rafforzare il tessuto economico dell’isola”.

Aspettando il vice presidente della Commissione europea Fitto

Tutto questo aspettando l’arrivo del vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Raffaele Fitto, che sarà a Palermo su invito del presidente della Regione, Renato Schifani il prossimo 20 marzo. Per il commissario per la politica regionale di coesione si tratta di una delle prime uscite ufficiali pubbliche in Italia dopo la sua elezione nel secondo esecutivo guidato dalla presidente Ursula von der Leyen.

Per l’occasione, verranno presentate le iniziative e le opportunità di sviluppo del territorio già avviate e da avviare all’interno del Programma regionale Fesr Sicilia 2012/2027. La giornata di lavori vedrà interventi di esperti nazionali sui fondi europei, economisti, rappresentanti di altre Regioni e del partenariato economico-sociale, per affrontare e analizzare gli scenari e l’impatto degli interventi comunitari nel territorio.





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