L’Ospedale di Lecco compie 25 anni: “Tecnologia, innovazione ed eccellenza della cura”

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Il Governatore Fontana: “La Regione Lombardia sarà sempre al fianco dell’ospedale di Lecco per dare risposte alle necessità”

Il sindaco Gattinoni ricorda i volti che hanno fatto parte della storia dell’ospedale e commenta: “La città è cresciuta grazie al Manzoni. L’evoluzione è continua”

LECCO –  L’ospedale Manzoni è un punto di riferimento: dalla diagnostica all’emergenza, attraverso tutte le specialità mediche e chirurgiche, lungo sinergie tessute sul territorio. Il 5 febbraio del 2000 l’inaugurazione della struttura segnava l’ingresso nel nuovo millennio di un modello innovativo di assistenza ospedaliera, focalizzata sulle tecnologie all’avanguardia e un nuovo paradigma di cura. Il 1° marzo dello stesso anno, in un via-vai logistico che coinvolse l’intera città, i pazienti fecero ingresso nel complesso di oltre 536 mila metri cubi, su una superficie di più di 137 mila metri quadrati.

Oggi, 25 anni più tardi, l’ospedale di Lecco celebra il suo primo quarto di secolo, ripercorrendo le tappe della sua storia: dal 1958 – anno in cui il Comune concesse l’immenso prato nella zona Eremo di Germanedo-, al 1991 quando il cantiere prese avvio, fino all’emergenza Covid che segnò il 2020 e ad oggi, in cui si traccia il solco per il futuro.

La consapevolezza, ripetuta dalle voci istituzionali susseguitesi nella mattina di celebrazioni, è soprattutto una: la risorsa più preziosa per l’ospedale sono i suoi 2.100 professionisti – fra medici, infermieri, tecnici e personale amministrativo.

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L’evento per celebrare il traguardo dei 25 anni

“Continuiamo a costruire salute” è lo slogan scelto dall’ospedale per l’anniversario: evocativo di concretezza e cura. E’ il Direttore Generale, alla guida dell’ASST di Lecco, Marco Trivelli ad aprire la mattinata nell’aula magna del Manzoni. “Questa è una festa, 25 anni sono importanti, per il territorio lecchese portare a termine la costruzione dell’ospedale è stato un grande passo – commenta -. E’ stata una gestazione lunga, una convergenza di elementi che si integrano in un’opera corale. I soggetti sono moltissimi: il reparto tecnico, i progettisti, le maestranze, gli amministrazioni locali e regionali, la finanza statale. Il presente e il futuro della sanità non sono scontati, sono ancora oggi un’opera corale, non solitaria”.

Direttore Generale, alla guida dell’ASST di Lecco, Marco Trivelli

All’inizio del millennio il Manzoni era un baluardo d’innovazione: “Per tutti questi anni l’ospedale ha continuato ad aggiornarsi, oggi occorre però fare altri passi in avanti – dice Trivelli – c’è necessità di investimento. La terza Tac ci è stata consegnata in queste settimane, ma avremmo bisogno di un nuovo sviluppo tecnologico, di aggiornamento logistico, e poi c’è un sogno: villa Eremo. Vorremmo dare il via alla ristrutturazione e creare un’area per il disagio giovanile e per l’attività diurna della Neuropsichiatria”. Di qui l’appello al Governatore della Lombardia, Attilio Fontana, seduto in prima fila: “Complessivamente, Presidente, l’investimento è importante, ma sono sicuro che la Regione sarà presente”, conclude il Dg.

Mattia Micheli, vicepresidente della Provincia di Lecco

Mentre Mattia Micheli, vicepresidente della Provincia di Lecco, sottolinea “l’importanza della collaborazioni fra enti del territorio” e anticipa un altro anniversario – quello dei 30 anni della Provincia – che ricorrerà il prossimo maggio; è il sindaco Mauro Gattinoni a soffermarsi sui volti lecchesi che hanno fatto la storia dell’ospedale Manzoni. “Nel 2000 facevo il giornalista – spiega il primo cittadino – e scrivevo dell’architetto Aurelio Gorgerino, progettista dell’ospedale. Ci portava in cantiere ed era fissato dalla forma quadrangolare – dalla piastrella, alle piazze interne, fino al quadratone dell’intero stabile -, era fissato con il colore della roccia della montagna. E’ una cura spettacolare quella che ha dedicato a questa struttura. L’altro nome è sicuramente Roberto Rotasperti, il primo Direttore generale, studiò i migliori esempi della sanità europea per dare a Lecco l’eccellenza. L’ultima persona che voglio citare è monsignor Busti, che insistette per avere la cappella nel centro dell’ospedale, voleva che la struttura  oltre a tecnologia e cura, fosse centro di umanità”.

Il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni

Dalla storia all’oggi: “Le funzioni dell’ospedale sono in evoluzione – continua Gattinoni – la connessione con le Case di comunità ci imporne di riflettere sulle dimensioni sociali e sanitarie di cui l’azienda ospedaliera si fa carico. L’evoluzione del Manzoni è avvenuta instancabilmente e anche la città è cambiata grazie all’ospedale. Qui, nei miei ricordi di bambino c’era un pratone, ora c’è l’ospedale. Dove c’era l’ospedale, ora c’è un’università (la sede cittadina del Politecnico ndr). Inevitabilmente in 25 anni Lecco è migliorata, è diventata capoluogo, diventando attrattiva e complessa. Ricordo il mio primo colloquio con il Direttore generale Trivelli, in cui ho posto la necessità del Mobility manager, perché la logistica è complessa; si aggiunge il tema della ricettività per i dipendenti dell’ospedale e delle famiglie dei degenti”.

Gattinoni per sottolineare l’importanza del personale dell’ospedale – “le persone che si prendono cura delle persone” – cita I Promessi Sposi, con il passo del monatto. “Rinnovo gli auguri per l’importante traguardo”, dice il sindaco, sugellando il momento con la consegna dell’edizione speciale per il 150esimo dei Promessi Sposi.

L’intervento del Presidente della Regione

“Deduciamo l’eccellenza dell’ospedale Manzoni dalle classifiche – commenta il Presidente della Regione, Attilio Fontana -, in cui la struttura veleggia nelle parti alte sia a livello nazionale che internazionale”

Il Presidente della Regione, Attilio Fontana

Con 25 nuove assunzioni di medici soltanto nell’ultimo mese, “questo ospedale riesce ad essere attrattivo anche nei confronti dei medici e del personale sanitario – continua Fontana – uno dei problemi maggiori che affrontiamo nel resto della Lombardia. E’ ovvio che per poter mantenere l’alta qualità bisogna continuare ad investire in tecnologie e risorse. So che il livello di qualità della sanità lombarda è superiore, sono convinto che la qualità del nostro capitale umano è migliore di ogni classifica, perché unisce capacità scientifiche e umane, ciò induce le persone a venire in Lombardia a curarsi. Ogni anno contiamo quasi 200mila prestazioni che offriamo a persone che non sono cittadini lombardi. Di questo siamo orgogliosi, perché noi lombardi per quanto riguarda la solidarietà non dobbiamo imparare niente da nessuno. La Regione Lombardia sarà sempre al fianco dell’ospedale di Lecco per dare risposte alle necessità”.

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I lavori della mattinata

A seguire i saluti istituzionali, i momenti di approfondimento organizzati per ripercorrere la storia dell’ospedale Manzoni: dall’intervento del direttore Generale dell’ATS Brianza, Michele Brait; al dialogo fra il Dg Trivelli e Francesco Locatelli, già Direttore della Nefrologia e Dialisi dell’ospedale di Lecco. Poi l’intervento del Direttore Sanitario dell’ASST, Alessandra Grappiolo e del Professore ordinario di Organizzazione Aziendale dell’Università Cattolica, Domenico Bodega.



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