Scontro tra Trump e Zelensky a Washington, Casa Bianca: non è stato firmato nessun accordo

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Trump e Zelensky hanno usato parole pesanti nello Studio Ovale. Si attendeva la firma di un accordo tra Stati Uniti e Ucraina: è finita con minacce tra i due. Cancellata la conferenza stampa

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L’incontro tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky alla Casa Bianca venerdì non ha avuto l’esito più atteso, con i due presidenti che, anziché arrivare alla firma dell’accordo sulle terre rare in cambio di garanzie di sicurezza, si sono scontrati duramente in diretta tv.

Trump ha accusato il presidente ucraino di “giocare con la Terza guerra mondiale” e di “mettersi in una pessima posizione”, prima di aggiungere “dovete essere riconoscenti”.

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Poi la minaccia a Zelensky: “O fai un accordo o noi siamo fuori!“, ha detto il presidente Usa. Il suo vice J.D. Vance ha rincarato la dose dando dell'”irrispettoso” al presidente ucraino. Il vicepresidente ha detto a Zelenskyy che l’Ucraina non ha abbastanza persone per continuare a combattere.

Il Presidente ucraino ha risposto che Vance non è stato in Ucraina per fare queste affermazioni, aggiungendo “venga a vedere”.

Lo scambio è avvenuto nello Studio Ovale di fronte ai giornalisti americani e internazionali. Anche i media ucraini danno conto dell’inatteso scontro verbale tra Zelensky, Trump e Vance. Secondo l’agenzia Unian, Zelensky ha detto che l’Ucraina è ancora in grado di difendersi e resistere alla Russia, mentre Vance ha replicato che il suo Paese ha molti problemi.

Trump è intervenuto commentando che l’Ucraina non può dire a Washington “voglio questo, voglio quello”. In risposta il numero uno di Kiev ha detto di non essere andato a Washington “per giocare a carte”.

Dopo il brusco epilogo la Casa Bianca ha confermato che l’accordo tra Washington e Kiev sullo sfruttamento delle risorse minerarie ucraine non è stato firmato.

Annullata anche la conferenza stampa congiunta in programma a seguito dei colloqui nello Studio Ovale. Donald Trump ha chiesto al suo segretario di Stato Marco Rubio e al suo consigliere per la Sicurezza nazionale Michael Waltz di comunicare agli ucraini presenti alla Casa Bianca, incluso Zelensky, di lasciare l’edificio. Lo riporta la Cnn.

Trump: Zelensky torni quando sarà pronto per la pace

“Abbiamo avuto un incontro molto significativo oggi alla Casa Bianca. Si è imparato molto” di ciò che “non si sarebbe mai potuto comprendere senza un dialogo”, ha scritto Trump in un post sul suo Truth Social dopo l’interruzione dei colloqui con Zelensky.

“È incredibile ciò che emerge dalle emozioni”, ha aggiunto Trump, “e ho concluso che il presidente Zelensky non è pronto per la pace se l’America è coinvolta, perché ritiene che il nostro coinvolgimento gli dia un grande vantaggio nei negoziati”.

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“Non voglio vantaggi, voglio la pace”, ha scritto Trump. Zelensky “ha mancato di rispetto agli Stati Uniti d’America nel loro amato Studio Ovale. Potrà tornare quando sarà pronto per la pace“.

Zelensky ringrazia Trump e Usa: serve pace giusta, duratura

Grazie America per il sostegno, grazie per questa visita. Grazie al presidente, al Congresso e agli americani”, ha scritto Volodymyr Zelensky su X dopo l’incontro con Donald Trump alla Casa Bianca. “L’Ucraina ha bisogno di una pace giusta e duratura, e stiamo lavorando esattamente per questo”, ha aggiunto il presidente ucraino.

Sulla stessa piattaforma, il proprietario di X Elon Musk ha scritto: “Zelensky si è distrutto da solo davanti agli occhi degli americani”.

L’incontro tra Zelensky e Trump si era aperto sotto altri auspici

Zelensky era stato invitato alla Casa Bianca da Trump che ne aveva sottolineato l’eleganza e la conclusione dell’accordo sui minerali in cambio di sicurezza.

“L’accordo sulla tregua in Ucraina è ragionevolmente vicino”, aveva dichiarato Trump pur specificando che l’Ucraina “dovrà fare compromessi” con la Russia per arrivare ad una tregua.

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Trump aveva poi detto che gli Stati Uniti invieranno altre armi in Ucraina ma “speriamo non molte perché la guerra finirà presto”. “Mi auguro che questo documento”, l’accordo sulle terre rare con gli Usa, sia un passo avanti, aveva detto invece il presidente ucraino.

“Putin è un killer, non voglio compromessi”, aveva aggiunto tuttavia Zelensky, esortando Trump a “fermare insieme” il leader russo. L’Ucraina “ha bisogno della difesa aerea statunitense, la migliore difesa aerea al mondo. Anche dopo la guerra, ci vorrà per mantenere la calma”, aveva concluso dopo avere mostrato anche a Trump foto di donne e uomini uccisi in guerra.

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I leader europei rinnovano la vicinanza all’Ucraina

Dopo lo scontro alla Casa bianca, non sono mancate le reazioni dei principali leader euopei.

La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha ricordato su X che l’Unione europea continuerà a lavorare con il presidente Zelensky “per una pace giusta e duratura”.

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“C’è un aggressore russo, bisogna rispettare chi lo combatte dall’inizio”: lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron. Secondo il Financial Times, Macron ha già parlato telefonicamente col presidente ucraino.

Il premier polacco e presidente di turno dell’Ue, Donald Tusk ha scritto su X rinnovando la vicinanza: “Caro Zelensky e cari amici ucraini, non siete soli”.

Parole simili anche dal premier spagnolo, Pedro Sánchez, che su X scrive “Ucraina, la Spagna è con te”.

Di tenore totalmente opposto le parole dell’ex presidente russo Dmitri Medvedev, che su X scrive: “Il porco insolente ha finalmente ricevuto una bella sberla nello Studio Ovale. E Donald Trump ha ragione: il regime di Kiev sta giocando con la Terza Guerra Mondiale”.

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Supporto per il presidente statunitense anche dal premier ungherese Viktor Orban. Con un post su X ha dichiarato che “oggi il Presidente Donald Trump si è schierato coraggiosamente per la pace. Anche se per molti è stato difficile da digerire.”

La premier Meloni non si esprime mentre Tajani chiede prudenza

In Italia, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni non ha al momento rilasciato dichiarazioni in merito al duro scontro di Washington.

Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani è intervenuto su Radio Uno sottolineando che “è un momento di grande tensione, per questo bisogna tenere i nervi saldi, reagire con grande calma e vedere quale sarà l’evoluzione dopo questo colloquio, che certamente non è andato bene“. Tajani ha ricordato che l’Europa deve essere unita e parlare con una voce sola. “È un passaggio delicato, dobbiamo essere molto prudenti”, ha concluso.

Dall’opposizione, la segretaria del Pd Elly Schlein ha dichiarato che “Trump ha scelto di stare con Putin, ha umiliato con violenza inaudita un popolo aggredito da un dittatore”, prima di interpellare direttamente la premier, affermando che “Giorgia Meloni non può più procrastinare la scelta: o con Trump, i suoi miliardi e i suoi interessi economici o con la democrazia e l’Europa”.

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