Per molti appassionati e tra gli addetti ai lavori alterare in qualsiasi modo una BMW M3 di prima generazione, la 4 cilindri della serie E30, è un sacrilegio. Chi scrive è tra i critici di ogni elaborazione della 2 porte di Monaco di Baviera, ma non può che registrare l’esistenza di una restomod allestita Oltremanica dalla Redux per farne una sorta di M3 CSL ante-litteram. Avrete già capito che la trasformazione inglese ha alzato l’asticella ben oltre i limiti raggiunti a fine carriera commerciale (e sportiva) dalla M3 Sport Evolution da 235 CV.
FINO A 300 CV. La M3 Enhanced & Evolved by Redux rivela una maniacale attenzione ai dettagli e mette su strada un notevole incremento delle prestazioni, sempre a partire dal 4 cilindri Motorsport da 2,5 litri di cilindrata, quello della Sport Evolution appunto, portato però a 300 CV di potenza massima. Per ottenere il risultato l’azienda britannica prende una M3 E30 la “denuda” di interni e meccanica e salda la scocca per aumentarne la rigidità. A parte le portiere e il tetto, vengono montati nuovi pannelli di carrozzeria in fibra di carbonio (con motivo a spina di pesce) e sono adottati i caratteristici archi scatolati anteriori e posteriori allargati. Questa operazione, tra l’altro, consente di montare le ruote in lega da 18 pollici, come quelle delle auto del DTM di quel periodo, dietro cui occhieggiano pinze e dischi dei freni potenziati, forniti dalla AP Racing. Una rielaborazione completa del motore restituisce 300 CV dal 4 cilindri da 2494 centimetri cubici, segnando un passo in avanti significativo rispetto ai 235 CV offerti dalla più potente Sport Evolution originale. La potenza arriva alle ruote posteriori attraverso un cambio manuale Getrag a cinque rapporti ravvicinati, con selettore a “H” e prima in basso a sinistra.
SPESI 567MILA DOLLARI. Redux Leichtbau prevede di completare solo 30 esemplari di questa splendida celebrazione di una leggenda dell’omologazione. Nell’asta di RM Sotheby’s viene offerto il secondo esemplare finito, la prima auto stradale costruita dopo l’originale essendo stata riservata al solo impiego in pista. Realizzata attorno a una BMW M3 nera del 1987, questa gloriosa “restomod” è stata rielaborata da Redux tra il 2019 e il 2021, con un processo che ha richiesto ben 4000 ore di lavoro. Il proprietario ha speso circa 567.000 dollari per creare la sua M3 perfetta. Di conseguenza, la carrozzeria si presenta in uno splendido Verde Smeraldo Mezzanotte, preservata da una pellicola protettiva, su un interno rivestito in pelle Nappa Rovere Bruciato e Alcantara. Al momento della catalogazione, questa E30 aveva percorso circa 340 miglia dal completamento della sua trasformazione.
SALTARE LA LISTA D’ATTESA. Pochi mesi fa su veloce.it scrivevamo: “La bestiola della Redux è stata presentata nel 2019 e già all’epoca l’azienda chiedeva 350.000 euro, da sommarsi, naturalmente, alla già costosa auto donatrice. Ottenerne una non è per nulla facile: i trenta esemplari sono stati tutti venduti, e dubitiamo che qualcuno se ne separerà a breve…” Bene, adesso la prima Redux M3 è in vendita, forse prima di quanto si sarebbe potuto prevedere. Perché non approfittarne? Del resto, con Redux Leichtbau che sta lavorando su ulteriori commissioni, questa è un’opportunità difficilmente ripetibile per evitare una lista d’attesa e acquistare immediatamente quella che è sicuramente l’ultima interpretazione moderna di un’auto M davvero iconica. Resta da verificare poi il reale valore collezionistico della Redux M3, che la stima d’asta pone tra 250mila e 300mila dollari: delle tre BMW M3 Sport Evolution originali aggiudicate da RM Sotheby’s negli ultimi anni, due hanno raggiunto una quotazione di 212.000 euro e dollari, mentre una terza si è fermata a poco più della metà.
UN INVESTIMENTO? La domanda, quindi, è la seguente: è il caso di investire in una somma che supera il valore dell’auto originale per una restomod, certamente più rara, più raffinata e potente, ma non autentica? La risposta di chi scrive è negativa ma il gusto individuale è padrone delle proprie scelte, soprattutto quello degli appassionati yankee, in un Paese senza storia e senza il culto per le auto davvero storiche…
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