A San Benedetto Fratelli d’Italia traccia la via marchigiana allo sviluppo

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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un confronto tra esponenti di spicco di Fratelli d’Italia, rappresentanti delle principali associazioni di categoria, docenti universitari ed istituzioni, volto a promuovere lo scambio di idee e approfondire temi cruciali come la finanza e la crescita sostenibile.

È quello che si è tenuto al PalaRiviera di San Benedetto del Tronto con l’evento “Costruiamo insieme il futuro dell’Italia – La via marchigiana allo sviluppo”.

Un appuntamento promosso dal Dipartimento nazionale Economia
di Fratelli d’Italia. I lavori sono stati aperti dai saluti istituzionali del Sindaco di San
Benedetto del Tronto, Antonio Spazzafumo.

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A seguire gli interventi del Consigliere comunale Andrea Traini, capogruppo di Fratelli d’Italia al Comune di San Benedetto, del Coordinatore comunale FDI San Benedetto del Tronto Luigi Cava, del Consigliere regionale Andrea Putzu, responsabile organizzazione FDI Marche, dell’Europarlamentare Carlo Ciccioli, e della Senatrice Elena Leonardi, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Marche.

L’incontro, moderato dal direttore di Vera Tv Gloria Caioni, è stato l’occasione per mettere in campo idee e strategie concrete per la crescita della regione, puntando su investimenti, innovazione e collaborazione tra pubblico e privato. Ed anche l’opportunità per presentare la visione del Governo Meloni in termini politica economica, le misure adottate e i risultati raggiunti.

“Ciò che abbiamo fatto in questi due anni di governo è stato quello di adottare una
profonda discontinuità con il passato – ha sottolineato Lucia Albano, sottosegretario
di Stato al Ministero dell’Economia e Finanze
-. Abbiamo portato avanti le nostre
politiche grazie alla compattezza della nostra maggioranza. Una compattezza che ha
contribuito a garantire la stabilità che, a sua volta, ha dato credibilità all’Italia a
livello internazionale. Tutto questo è stato possibile perché c’è una visione di
governo che fa interventi di sistema e non provvedimenti spot”.

Nel primo panel di discussione del convegno, intitolato “La via italiana alla crescita”,
il Consigliere Regionale Andrea Assenti ha inteso rimarcare come la Regione
Marche abbia già quattro anni fa abbia perseguito con il governatore Francesco
Acquaroli una visione nuova: “È iniziata una nuova storia e i risultati si iniziano a
vedere – ha detto Assenti -. È stato svolto un lavoro egregio, soprattutto per quanto
riguarda tre aspetti: le infrastrutture, il territorio e la sanità. Aeroporto, porto e
Interporto sono vie di comunicazione per troppo tempo negate. Inoltre, è stato
introdotto un concetto molto chiaro di territorio puntando sulle capacità di sviluppo
delle aree interne. Infine, per quanto riguarda la sanità, dobbiamo capire da dove
siamo partiti: abbiamo pensato a più ospedali, abbandonando l’idea dell’ospedale
unico. In questa ottica, c’è stata l’implementazione di tre nuovi nosocomi: quello di
Pesaro, quello di Macerata e, con l’approvazione del Dip prevista per la prossima
settimana, anche di quello di San Benedetto”.

Il dibattito è proseguito con gli interventi di Domenico Lombardi, professore della
LUISS School of Government, Stefano Piccaluga, Responsabile Grandi Investimenti
Invitalia e del Sen. Guido Castelli, Commissario Straordinario alla Ricostruzione
Sisma 2016.

Il presidente della Commissione Finanze della Camera e responsabile
nazionale del Dipartimento Economia e Finanze di FDI, l’On. Marco Osnato ha
rivendicato i successi ottenuti dal governo che ha portato avanti una politica in
grado di garantire supporto a capacità di azione e sviluppo: “Il primo supporto è
stata la Riforma fiscale giunta ormai in via di conclusione – ha detto Osnato -. Il
Presidente Meloni, al momento del suo insediamento espresse un concetto molto
chiaro: non disturbare chi ha voglia di fare. Questo atteggiamento che ha posto il
fisco più vicino alle imprese, ha consentito, evitando metodi coercitivi e non troppo
penalizzanti, di recuperare 33,4 miliardi di euro e ha visto aumentare anche i
versamenti diretti. Un Fisco più vicino ai contribuenti in grado di attrarre
investimenti stranieri. Questa è stata la prima grande svolta del governo Meloni e i
risultati si vedono”.

Ad aprire il secondo panel, dal titolo “Finanza e imprese insieme per crescere”,
dedicato alle opportunità di collaborazione tra il settore imprenditoriale e il mondo
finanziario, è stato Marco Fioravanti, sindaco di Ascoli Piceno, Presidente ANCI
Marche e Presidente del Consiglio Nazionale ANCI. “I comuni italiani hanno
appaltato 44 miliardi di euro dei fondi del Pnrr – ha detto Fioravanti -. I sindaci sono
degli imprenditori che creano sviluppo economico. E se gli imprenditori producono
fatturato, i sindaci generano benessere. Noi abbiamo una grande sfida davanti che è
quella della filiera istituzionale in grado di proporre un nuovo modello economico
pubblico in grado di favorire il benessere sociale”.

Dopo il saluto in videomessaggio da parte di Marco Granelli, presidente nazionale
Confartigianato Imprese, il dibattito ha visto poi la partecipazione di Moira
Amaranti, presidente di Confartigianato Imprese Marche, Donatella Prampolini,
vicepresidente nazionale di Confcommercio, Otello Gregorini, segretario generale
CNA, Augusto dell’Erba, presidente di Federcasse-BCC, Ferruccio Ferranti,
presidente di Mediocredito Centrale, e Sen. Giorgio Salvitti, della Commissione
Finanze del Senato.

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È stato il Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, a concludere
l’incontro rivendicando il frutto del lavoro svolto sin dal momento della sua elezione
per rendere le Marche una regione più competitiva e al passo con i tempi. “Di strada
ne abbiamo fatta tanta, sono stati quattro anni e mezzo intensi e di soddisfazione –
ha sottolineato il Governatore -. Ci siamo impegnati nella concertazione per cercare
di far uscire la nostra regione dalla fase di transizione generata dalla gestione
precedente e che rappresentava un elemento preoccupante per le 130mila imprese
che costituiscono il tessuto produttivo marchigiano.

Siamo usciti dalla transizione puntando sulle infrastrutture materiali e digitali; sul cofinanziamento che ci ha permesso di garantire 132 milioni di euro; abbiamo puntato sull’innovazione, sulla formazione incentivando le imprese in settori che riguardano eccellenze globali.

A cominciare dalla cantieristica navale per la quale mi auguro si riesca a portare a
termine il progetto di organizzare nelle Marche una fiera di livello internazionale”. Il
presidente della Regione Marche si è soffermato sulla sanità: “Potrei rivendicare i
successi ottenuti evidenziando che sono in crescita i Lea oppure che abbiamo il
l’ospedale pubblico migliore d’Italia – ha detto Acquaroli – ma la vera sfida si gioca
sulla programmazione. Quella programmazione che è mancata fino ad ora e che ci
ha portato in questi ultimi quattro anni a perdere ben 200 medici di medicina
generale perché non riusciamo a garantire il turn over di coloro che vanno in
pensione. Ma il turn over del 2024 andava programmato nel 2013 e non poteva
certo farlo Acquaroli né la Meloni e il ministro Schillaci”.



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