CREMONA – Il QrCode per accedere, la Sala Arturo Lazzari destinata alla lettura dei giornali e alla consultazione dei libri negli scaffali, senza il bisogno di compilare moduli o prenotarli. La Biblioteca Statale cerca di proiettarsi sempre più verso una public library. «Ce lo impongono i tempi, ma soprattutto la nostra utenza — spiega Raffaella Barbierato, direttrice dell’istituzione che afferisce al Ministero della Cultura insieme all’Archivio di Stato —. I tanti universitari e studenti richiedono una maggiore flessibilità nei servizi e nei tempi, ma anche la possibilità di fare comunità attraverso l’utilizzo dei social e della rete come veicolo di consultazione e di informazione. Questa sensibilità, maturata negli anni post pandemici, ha portato i suoi frutti».
«Nel 2024 i frequentatori della Biblioteca sono stati in tutto 47.725 con un aumento di quasi 10.000 utenti rispetto al 2023, quando erano stati 38.004 — prosegue Barbierato -. Ma forse il dato più significativo riguarda le opere date in lettura, per un totale di 94.861 volumi (erano 39.109 lo scorso anno), frutto di una politica di acquisti volta a rinnovare profondamente il catalogo, anche grazie ad una aumentata interlocuzione con gli utenti. Ciò è testimoniato dalle 83.924 interazioni son il sito e ad una maggiore diversificazione nelle scelte per categorie di utenti». Tutto ciò per la direttrice è stato il positivo effetto di aver ascoltato e recepito le necessità dei giovani e giovanissimi frequentatori delle sale della biblioteca, usate come sale studio. «Ci siamo resi conto che venivano richiesti i manuali per affrontare i test di ingresso alle diverse università oppure manuale legati a concorsi, insomma quella saggistica grigia che ha una finalità concreta e non solo speculativa — prosegue —. Siamo venuti incontro alle esigenze dei nostri giovani utenti. È anche questo un modo per offrire un servizio».
«Per quanto riguarda il prestito, continua ad essere vitale il servizio gestito con SBN: 2.602 prestiti nel 2024, così come è attivo il prestito interbibliotecario, sia nazionale e internazionale che quello legato alla Rete Bibliotecaria Bresciana e Cremonese, che porta il totale a 3.308 prestiti all’anno — spiega —. Nel 2024 le iscrizioni al prestito sono aumentate di 923 unità nella quali sono da conteggiare anche le iscrizioni alla Sala dei Ragazzi che dal 2024 vengono gestite insieme a quelle degli adulti».
Non meno interessante è la consultazione che riguarda le opere rare chieste in lettura: un totale di 475 volumi preziosi, l’anno scorso erano solo 293. «Questo è il risultato diretto diretto del completamento dell’inserimento nei cataloghi online di tutte le opere precedenti al 1830 e degli incunaboli, così come del continuo inserimento dei manoscritti in Manus-Online, il portale nazionale dei manoscritti — entra nel dettaglio Barbierato —. Inoltre, sono aumentate le consultazioni del materiale digitalizzato e consultabile online: buona parte del materiale antico e di pregio (oltre 53.000 volumi), oggetto in passato di ricerche e consultazione, digitalizzato nell’ambito del progetto Google Books».
«Le visualizzazioni sul canale YouTube della Biblioteca sono quasi triplicate rispetto al 2023, premiando la scelta di salvare e trasmettere quasi tutti gli incontri e gli eventi. Abbiamo raggiunto 15.343 visualizzazioni — spiega la direttrice—. Determinante, per la spinta della comunicazione tramite social, è stata l’assunzione di personale giovane con competenze nella creazione di contenuti e abituato a questo tipo di comunicazione che, soprattutto attraverso Instagram, permette di raggiungere soprattutto le fasce più giovani dell’utenza. Instagram ha ottenuto 2.066 clic di copertura, e 8.749 visualizzazioni, solo per fare qualche esempio. È una via che abbiamo intrapreso e che sta dando i suoi frutti e rende i nostri servizi più interattivi e veloci».
Nel 2024 è stato costante l’incremento del patrimonio bibliografico, sia grazie al normale canale degli acquisti sia «per gli importanti apporti in donazioni di librerie private di significativi personaggi locali che, venuti a mancare, hanno legato i propri patrimoni librari alla Biblioteca, per un totale di 3.873 beni, segno di come l’istituto venga comunque riconosciuto all’interno del contesto culturale locale – tiene a specificare Barbierato nel concludere l’analisi di un anno particolarmente positivo —. Nel 2024 si sono effettuati importanti acquisti in antiquariato, coerenti con le raccolte della Biblioteca: in particolare si è incrementato il patrimonio di autografi musicali di autori lombardi e cremonesi, tanto che la Biblioteca Statale può essere considerata la maggior depositaria, a livello internazionale, della produzione musicale autografa di Amilcare Ponchielli».
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