MESSINA – Al carnevale No ponte, più tensioni che colori

Il corteo No ponte sotto forma di sfilata di carnevale a Messina, partito da Piazza Antonello e conclusosi a Piazza Casa Pia, si è svolto all’insegna di una forte protesta, tra colori e slogan, ma soprattutto con momenti di tensione. Su viale Boccetta si sono verificati scontri tra polizia e manifestanti. Conclusa la manifestazione, in tarda serata, ancora momenti di tensione e scontri si sono registrati nella Galleria Vittorio Emanuele.

“Contro cemento e devastazione, carnevale in azione…”

Riportava il primo striscione del carnevale No ponte, una manifestazione dai connotati forti, che pur non annoverando alcuna sigla, si è rivelata più “politica”, di quanto si potesse immaginare alla vigilia, all’insegna dell’antagonismo.

Nelle strade si respirava aria di autonomia, accompagnata da tanta determinazione e senso della protesta tra maschere, slogan, costumi bizzarri e colori che andavano man mano “sbiadendo” dinanzi alla forte tensione registratasi sin dal primo momento.

Il corteo, partito da Piazza Antonello, ha percorso via Sant’Agostino, via XXIV Maggio, per poi articolarsi lungo i viali Boccetta e Garibaldi, prima di risalire verso Piazza Casa Pia.

Il percorso della manifestazione, previsto in un primo momento con transito lungo la via Mons. D’Arrigo, è stato modificato il giorno precedente su disposizione della questura. Circa duecento partecipanti, molti dei quali in maschera, hanno manifestato il proprio dissenso contro la realizzazione del ponte sullo Stretto, scegliendo la strada della goliardia, perché, in fondo, l’ironia è da sempre uno dei mezzi più efficaci e arguti per esprimere talune forme di lotta al fine di “capovolgere prospettive, ricontattare energie, immaginare mondi nuovi, creare relazioni differenti…” come riporta il post che promuoveva l’evento.

Messina, con snodo cruciale su viale Boccetta, dalle prime ore del pomeriggio si è ritrovata blindata con rilevanti spiegamenti di forze dell’ordine, carabinieri, polizia e guardia di Finanza, molte delle quali in assetto antisommossa: l’immagine più eloquente di una sfilata carnevalesca quantomeno anomala, che da queste parti non si era mai vista.

All’interno del corteo spiccava il “carro” con la gigantografia dei Flintstones: la risposta più provocatoria all’appellativo “cavernicoli” sbattuto addosso da qualche tempo a chi manifesta in piazza contro la mega opera più politica, divisiva e combattuta di sempre.

Particolarmente dissacranti e taglienti apparivano altre due mega foto, rispettivamente con il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e l’ad della Stretto di Messina Pietro Ciucci. Per loro, due frasi in clima carnevalesco, con gioco di parole: “smascheriamoli” e “Stretto Spa…Vento”. Un altro carro era sormontato da un ponte parzialmente crollato: un’avvisaglia per gli addetti ai lavori, rispetto alle garanzie di stabilità dell’opera?

Non sono mancati neppure slogan e maschere dai toni più moderati, in tema ambientale, come meduse che non intendono in nessun modo essere espropriate dallo splendido specchio di mare che separa Sicilia e Calabria e una farfalla che avvisava: “Lo stretto non si tocca”.

Fin qui, la parte “colorata” della manifestazione. Ma all’imbocco di viale Boccetta, il clima di tensione si è trasformato in scontri tra manifestanti e forze dell’ordine, con cariche verso la prima fila del corteo: da un lato fumi e qualche mortaretto, dall’altro, colpi di manganello per allontanare i manifestanti.

Questo non era uno scherzo.

Superato il momento più critico della sfilata, si è registrato un ulteriore contatto tra qualche attivista e le forze dell’ordine prima di raggiungere via Garibaldi. Dopodiché, quest’ultime, per tutto il resto del percorso hanno blindato i marciapiedi e fatto da apripista alla sfilata fino a Piazza Casa Pia.

Come bilancio si parla di un poliziotto ferito. A fine corteo, nel corso della serata, sono riprese le tensioni e si sono nuovamente verificati scontri tra polizia e manifestanti nella Galleria Vittorio Emanuele.

Dopodiché, i muri lungo le vie cittadine percorse dai manifestanti chissà per quanto tempo manterranno i segni di questo pomeriggio “mascherato”.

Corrado Speziale