mozione della Lista Cambia contro l’aumento delle rette in RSA approvata all’unanimità

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Nella seduta del 27 Febbraio 2025 il Consiglio comunale di Monte San Vito ha approvato all’unanimità la mozione presentata dal gruppo di maggioranza “Lista civica Monte San Vito Cambia” contro l’aumento delle rette nelle strutture residenziali per anziani.

Tale mozione, si è resa necessaria a seguito di quanto sta accadendo negli ultimi mesi dove sono stati richiesti robusti aumenti, che oscillano fra i 3 e i 5 euro al giorno, ovvero fra 100 e 150 euro al mese, aumenti molto importanti che avranno ricadute rilevanti su ospiti, famiglie e Enti.

Tali aumenti sono in parte dovuti ai costi del personale, poichérecentemente è stato rinnovato il contratto collettivo di lavoro delle cooperative che gestiscono moltissime strutture residenziali. Il Contratto delle cooperative prevede, nel biennio 2024-2025, un aumento degli stipendi del 15%.

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In parte gli aumenti derivano dal fatto che la Regione Marche ha approvato i nuovi manuali di autorizzazione e di accreditamento delle strutture per anziani che prevedono nuovi requisiti cui occorre obbligatoriamente far fronte. I nuovi manuali prevedono per esempio che ogni struttura deve dotarsi della nuova figura del risk manager. Inoltre, i manuali prevedono, per esempio, l’adeguamento sismico delle strutture e la dotazione di impianti di climatizzazione. Previsioni più che legittime da parte della Regione ma che sono impegnative dal punto di vista economico. L’impatto del costo del risk manager sulle rette dipende dalla dimensione della struttura residenziale e dal tipo di contratto ed orario dello stesso; si può andare da un euro fino a tre euro al giorno per ospite.

La legge (DPCM 12/1/2017) dispone che i costi delle residenze protette per anziani devono essere ripartiti equamente: il 50% dovrebbe essere pagato dal Servizio sanitario regionale (su disposizione regionale) e il 50% dovrebbe essere pagato dall’anziano accolto nella struttura, con un intervento del Comune di residenza in caso di insufficienza della pensione.

Secondo la normativa vigente, dunque, la Regione Marche dovrebbe fare una verifica relativa alla dimensione dell’aumento dei costi dei posti letto convenzionati delle Residenze protette e, immediatamente dopo, provvedere a riconoscere alle strutture residenziali per anziani il 50% dei maggiori costi rilevati. Ma alla data odierna la Regione Marche non ha ancora definito nulla in merito alla compartecipazione della retta che in caso ricadrebbe su ospiti, famiglie e Enti.

L’azione politica del Consiglio comunale di Monte San Vito è quella di sollecitare Governo e Regione a intervenire immediatamente per definire e stanziare somme che non abbiano ricadute con effetti disastrosi sulla collettività.

Durante la discussione il gruppo di minoranza “Mirco Anselmi Sindaco” ha presentato degli emendamenti atti a impegnare Sindaco e Giunta a scongiurare aumenti sulle rette “in misura diversa da quella obbligatoria prevista per legge” della nostra Residenza Protetta “E.Medi” e, sin da ora, a predisporre il bando di gestione prevedendo che eventuali interventi sulla struttura siano posti a carico del futuro gestore.

Tali emendamenti sono stati recepiti dalla maggioranza proponente della mozione che però li ha modificati confermando l’impegno a valutare e ridurre gli aumenti (che l’attuale gestore ha già richiesto) e a impegnarsi, in occasione del bando di gara (la cui modalità di gestione futura verrà definita successivamente) di prevedere che eventuali lavori sulla struttura, utili alla riautorizzazione e ai nuovi manuali di riaccreditamento previsti dalla norma, possano essere posti a carico del gestore.

Tali emendamenti quindi sono stati recepiti ma modificati perché oltre a quanto sopra, debbono tenere in considerazione attività che sono state già avviate dall’Amministrazione comunale (nel rispetto della convenzione e della carta dei servizi) e per le procedure delle istanze di Autorizzazione all’esercizio già valutate e presentate entro il termine originario del 31/12/2024 (termine che nel frattempo è stato prorogato al 31 dicembre 2025 con il “Decreto Milleproroghe” del 27 dicembre 2024) e che, alla data odierna, non si prevede di dover effettuare lavori sulla struttura per ottenere la riautorizzazione. Attività che si sono esplicitate anche con il recente conferimento dell’incarico per effettuare la verifica di vulnerabilità sul corpo di fabbrica B della Residenza Protetta,edificio che non era stato oggetto di interventi nel 2017.

La mozione così emendata è stata quindi votata all’unanimità e auspichiamo che anche altri Comuni seguano questo indirizzo che interessa e colpisce tutti.

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