Il Rapporto Clusit 2025 evidenzia un aumento degli incidenti cyber a livello globale e italiano, con attacchi piĆ¹ frequenti e gravi, soprattutto da parte di cybercrime e hacktivism. Urgono migliori strategie di cybersecurity.
Il Rapporto Clusit 2025 sullāandamento del cybercrime a livello globale e italiano mostra un aumento costante degli incidenti cyber, sia in termini di frequenza che di gravitĆ delle conseguenze.
Il Rapporto Clusit 2025: i numeri globali
A livello mondiale, nel 2024 sono stati rilevati ben 3.541 incidenti cyber significativi, con una crescita del 27,4% rispetto allāanno precedente. In media, si sono verificati 295 incidenti al mese, contro i 232 del 2023 e i 139 del 2019.
Non solo la frequenza ĆØ aumentata, ma anche la gravitĆ : il 79% degli incidenti ha avuto impatti gravi o gravissimi, confermando il trend giĆ osservato nel 2023 (80%) e in netto peggioramento rispetto al 2020 (50%). Gli incidenti di gravitĆ media sono cresciuti del 42%, mentre quelli a basso impatto sono praticamente scomparsi.
Il Rapporto Clusit 2025: lāItalia nel mirino +15,2%
Secondo il Rapporto Clusit 2025, lāItalia continua ad essere un bersaglio privilegiato dei cyber criminali. Nel 2024 gli incidenti sono aumentati del 15,2% rispetto al 2023, rappresentando il 10,1% del totale mondiale (in lieve calo rispetto allā11,2% del 2023).
Tra il 2020 e il 2024, i ricercatori hanno rilevato in Italia 973 incidenti di particolare gravitĆ , di cui ben 357 (quasi il 39%) solo nellāultimo anno. Sebbene la crescita sia stata meno marcata rispetto ai due anni precedenti, il trend rimane allarmante.
In Italia, il 53% degli incidenti ha avuto un alto impatto (contro il 50% a livello globale), mentre quelli di gravitĆ ācriticaā sono stati il 9% (vs 29% nel mondo). PiĆ¹ frequenti invece gli incidenti di media gravitĆ (38% vs 22% globale).
Cybercrime e Hacktivism dominano la scena
A livello mondiale, quasi 9 attacchi su 10 (86%) sono stati opera del cybercrime, con un aumento di 3 punti percentuali rispetto al 2023. Anche lāhacktivism ĆØ in netta crescita (+16 punti %), cosƬ come lāinformation warfare (quasi raddoppiata). Solo gli incidenti legati a spionaggio e sabotaggio sono diminuiti (-20 punti %).
Secondo il Rapporto Clusit 2025 in Italia, il 78% degli incidenti ĆØ stato causato da cybercriminali (+40,6% sul 2023), mentre il 29% ĆØ stato opera di hacktivist, soprattutto per motivi geopolitici legati ai conflitti in corso. Non sono stati rilevati incidenti significativi di spionaggio o information warfare.
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Obiettivi multipli e settori strategici nel mirino
A livello mondiale, quasi la metĆ degli incidenti (44%) ha colpito obiettivi multipli (+17%), il settore governativo/militare (+45%) e quello della sanitĆ (+19%). In forte crescita anche news/multimedia (+175%), commercio (+92%), scuole (+43%), manifatturiero (+38%) e servizi professionali/tecnici (+40%).
In controtendenza il settore finanziario/assicurativo (-16%), probabilmente grazie a maggiori regolamentazioni sulla sicurezza digitale, e lāICT (-10%), che ha rafforzato le difese. Il settore pubblico ha visto un aumento del 100% degli incidenti tra 2022 e 2024, spesso per attivitĆ dimostrative legate ai conflitti in corso.
Rapporto Clusit 2025: indicazioni
Il quadro dipinto dal Rapporto Clusit 2025 ĆØ allarmante: da un lato le difese delle organizzazioni appaiono ancora insufficienti, dallāaltro gli attacchi diventano sempre piĆ¹ sofisticati e facili da perpetrare, anche grazie allāIA e a modelli āas-a-serviceā.
Come sottolineato dalla presidente Clusit Anna Vaccarelli, in Italia gli incidenti critici sono meno frequenti ma quelli di media gravitĆ piĆ¹ numerosi, segno di attacchi forse meno evoluti ma piĆ¹ diffusi. Appare quindi urgente migliorare le strategie di cybersecurity per far fronte a minacce in continua evoluzione.
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