Chi l’ha detto che le città di provincia non sono accessibili? In Piemonte alcuni esempi virtuosi

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Il nostro “test di accessibilità” di uno degli itinerari promossi da Visit Piemonte, attraverso il progetto Turismabile

Chi l’ha detto che le città di provincia non sono accessibili? I borghi (piccoli, medi o grandi che siano) sono, da sempre, una delle peculiarità turistiche dell’Italia: ricchi di storia e tradizione, negli ultimi anni sono stati promossi anche attraverso la valorizzazione dell’enogastronomia. Oltre a quelli più noti e frequentati, inoltre, non è raro trovare delle “gemme nascoste” che, grazie al lavoro di istituzioni e associazioni sono state in grado di allargare i propri confini anche alle persone disabili.

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Uno degli esempi più virtuosi è quello rappresentato dal Piemonte, che attraverso l’agenzia turistica regionale Visit Piemonte promuove itinerari per tutti alla scoperta di angoli più o meno nascosti ma non per questo meno suggestivi del territorio: ed è proprio grazie a questo approccio che, in collaborazione con la CPD Consulta Persone in Difficoltà di Torino, è nato il progetto Turismabile che si è poi concretizzato nel catalogo Piemonte for All.

Disabili.com ha “testato” per voi, ospite di Visit Piemonte e con la guida di Valeria Primo (consorzio Conitours-Cuneo Alps), l’accessibilità alle persone con disabilità motoria di uno di questi itinerari, andando alla scoperta dei centri storici di Cuneo e Savigliano con una compagna di viaggio d’eccezione: la giornalista e attivista Valentina Tomirotti.

Alla scoperta di Cuneo

Il tour è partito da Cuneo, capoluogo della cosiddetta “Provincia Granda” (ribattezzata così per la sua notevole estensione), raggiunta in treno dalla stazione di Torino Porta Nuova. Dopo l’arrivo a destinazione accolti dal personale di Trenitalia, un montacarichi ci ha consentito di usufruire del sottopassaggio e di raggiungere il piazzale antistante: qui, un mezzo attrezzato messo a disposizione dall’organizzazione ci ha consentito di raggiungere l’hotel situato nel centro storico della città.

valentina Tomirotti viene fatta salire abordo di un veicolo allestito con rampa

Dopo il pranzo e il saluto da parte dello staff dell’Ufficio Turistico locale, la visita si è snodata lungo le due arterie principali, Via Roma e Piazza Galimberti. La prima è la strada del “passeggio” per eccellenza: interamente pedonalizzata nel 2014 e arricchita da portici, lungo il suo tragitto si snodano palazzi medievali ricchi di fascino (tra cui la Torre Civica e la Cattedrale di Santa Maria del Bosco) e botteghe storiche ancora perfettamente conservate, alternate a negozi di diverse tipologie. Essendo molto larga e avendo una pavimentazione con cubetti in porfido alternati a lastricati in pietra sufficientemente lisci, la circolazione in carrozzina (sia manuale che elettrica) risulta scorrevole.

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Cuneo via Roma

La seconda è la piazza più grande e famosa della città, punto di incontro per tutti i cuneesi e teatro di molti eventi storici: pur non essendo pedonale, gli ampi e alti portici e gli attraversamenti pedonali semaforizzati permettono di attraversarla in relativa sicurezza; per quanto riguarda la pavimentazione, vale invece lo stesso discorso di via Roma. In piazza Galimberti trovano posto anche alcuni tra gli esercizi commerciali più rinomati di Cuneo: primo tra tutti la Pasticceria Arione, famosa per aver brevettato i “Cunnesi al Rum”, il cui salone principale risulta accessibile alle persone in carrozzina.

Pasticceria Arione Cuneo

Alla scoperta di Savigliano

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Il giorno successivo, il tour è proseguito a Savigliano con trasferimento mediante mezzo attrezzato: qui, dopo la consueta accoglienza presso l’Ufficio Turistico, siamo partiti per scoprire il suo centro storico e alcuni tra i palazzi più importanti e ricchi di storia. Piazza Santarosa è il vero e proprio nucleo della cittadina: quasi interamente porticata, come a Cuneo ha una pavimentazione in cui si alternano cubetti in porfido e lastre in pietra consentendo una buona accessibilità alle persone in carrozzina.

Valentina Tomirotti tra due guide passeggia con la sua carrozzina per la cittadina di Savigliano

postazioni dedicate a spettatori con disabilità al Teatro Civico Milanollo di Savigliano

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La situazione è positiva anche per quanto riguarda i palazzi storici: primo tra tutti il Teatro Civico Milanollo, la cui platea è accessibile attraverso un sistema di rampe e in cui – a fondo sala – trovano posto addirittura quattro postazioni riservate a persone con disabilità motoria.

Valentina Tomrotti accede al teatro di Savigliano utilizzando una rampa

La visita ha poi toccato Palazzo Muratori Cravetta, con la sala dove morì Carlo Emanuele I di Savoia, e Palazzo Taffini d’Acceglio, dove trova posto il MUSES – Accademia Europea delle Essenze: entrambe le location risultano accessibili attraverso un sistema di rampe, con il secondo dotato anche di un ascensore per accedere ai piani superiori e ai percorsi di visita.

sala interna del Palazzo Muratori Cravetta

Unica “nota stonata” è quella riguardante l’installazione di arte contemporanea interattiva e sensoriale presente al MUSES, dotata di piedistalli che la rendono non fruibile alle persone in carrozzina; per ovviare alla problematica sono state messe a disposizione alcune essenze, posizionate però ad un’altezza troppo elevata; molto suggestiva, infine, l’esperienza laboratoriale di creazione del proprio profumo, fattibile con assistenza del personale del Museo.

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Palazzo Muratori Cravetta MUSES disabili2

Alla scoperta di Racconigi

Valentina Tomirotti nell'ascensore del castello di RacconigiIl tour si è concluso con la visita al Castello di Racconigi, residenza reale dei Savoia situata al confine con la provincia di Torino: l’unica parte attualmente accessibile alle persone in carrozzina è il primo piano, comodamente raggiungibile attraverso un apposito ascensore; anche il percorso tra le sale risulta privo di sostanziali barriere architettoniche e semplice da effettuare.

Discorso diverso per quanto riguarda l’accesso al castello dal cortile antistante: nonostante la presenza di rampe che permettono il passaggio dalla biglietteria principale, infatti, la sua pavimentazione in ghiaia rende difficoltoso il passaggio per diverse tipologie di carrozzine.

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facciata del Castello Reale di Racconigi

Il nostro commento

Anche se non mancano alcuni ostacoli come piccoli dislivelli e gradini, a livello generale entrambe le città sono risultate discretamente accessibili. Un discorso più approfondito andrebbe invece fatto per i servizi igienici: in assenza di informazioni precise, consigliamo di verificare in anticipo la loro accessibilità o meno.

Riassumendo, gli sforzi fatti da tutti gli interlocutori sono da ammirare ed elogiare, convinti che la strada verso un’accessibilità universale (non dobbiamo infatti dimenticare anche le disabilità sensoriali e cognitive) sia ancora lunga e debba richiedere ulteriori sforzi da parte di tutti. La sinergia tra istituzioni, associazioni e persone con disabilità è certo fondamentale per raggiungere l’obiettivo di eliminare le barriere che ostacolano la fruizione del patrimonio culturale.

Marco Berton

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