di Daniele Bovi
Dopo il restyling che ha riguardato mesi fa la facciata di Palazzo Cesaroni, ora è tempo di quello interno. Martedì ha fatto il suo esordio Dante De Paolis, nuovo segretario generale del consiglio regionale dell’Umbria al posto di Juri Rosi. Accanto a lui, per una conferenza stampa di presentazione, la presidente dell’Assemblea legislativa Sarah Bistocchi.
Restyling Bistocchi ha in primis ringraziato l’ex segretario, che «ha ricoperto questo incarico fino all’ultimo – ha detto – con attenzione, passione e dedizione. Lo ringrazio perché nei miei primi giorni e nelle mie prime settimane da presidente mi ha accolto e mi ha orientato con grande serietà, grande disponibilità e grande competenza». Ora però è tempo di voltare pagina. La presidente ha parlato infatti della necessità di un «restyling» del Palazzo, spiegando di aver chiesto a De Paolis «di mettere mano alla macchina per efficientare, razionalizzare e – perché no – anche rivitalizzare il palazzo, che deve tornare a essere la casa di tutte e di tutti; anche di chi si è dimenticato delle istituzioni perché le istituzioni si sono dimenticate di loro».
Lo stato dell’arte De Paolis e Bistocchi hanno sottolineato che in primis sarà fatta un’analisi della situazione, cercando di capire quali sono i punti di forza e di debolezza. Il tutto avverrà anche in stretto contatto con le organizzazioni sindacali e con i dipendenti. «Occorre un restyling amministrativo – ha detto il neo segretario – dal punto di vista organizzativo con il coinvolgimento del personale dell’Assemblea, attraverso un processo di condivisione e partecipazione che parta dal basso, quindi anche con i dipendenti, non solo gli apicali, fare cose ponderate e riuscire ad apportare innovazione». Il tutto con l’obiettivo di far funzionare le cose, ha aggiunto la presidente, «in modo efficiente, lineare e armonioso», anche perché quello che viene deciso a Palazzo ha conseguenze sulle vite dei cittadini.
Le misure Rispondendo alle domande dei giornalisti Bistocchi ha detto che «a volte si vedono gli uffici in affanno, perciò vedremo se c’è la possibilità di integrare l’organico. In generale trovo poca connessione o rete fra gli uffici; bisogna riaprire anche la buvette per garantire un servizio all’esterno e anche per le relazioni interne all’ente». Più in generale il palazzo – non certo da oggi – sembra lontano dai cittadini come testimoniato anche dall’affluenza alle regionali di novembre: «Metà degli umbri – ha risposto Bistocchi sul punto – non ha idea di cosa sia Palazzo Cesaroni e cosa possa fare per loro, dato che sono alle prese con gli altri problemi di tutti i giorni. Non c’è percezione del lavoro competente e professionale che viene fatto qui dentro, perciò la prima cosa sarà rafforzare questo legame».
Costi e vitalizi Riguardo alle opposizioni che hanno criticato la scelta non tanto per il nome quanto per i costi, la presidente ha risposto che «il nuovo segretario prende lo stesso compenso del predecessore; in generale mi spenderò in prima persona per far capire a chi sta fuori che la democrazia non è un costo ma un investimento». Troppo presto invece per affrontare il tema dei vitalizi che vanno pagati agli ex consiglieri e che pesano notevolmente sul bilancio; altre Regioni, come la Toscana, hanno vagliato soluzioni come quella di mitigare gli effetti dell’indicizzazione. Di sicuro il tema nei prossimi mesi sarà affrontato.
Chi è De Paolis, tornato da qualche mese al Comune di Perugia con il ruolo di dirigente del settore Risorse umane, è certamente un volto noto nell’ambiente. Classe ‘68, il dirigente aveva lasciato nel 2021 Palazzo dei Priori per diventare direttore amministrativo dell’Istituto zooprofilattico Umbria-Marche «Togo Rosati». In Comune De Paolis è stato anche, per giunte di diversi colori, l’uomo chiamato a sbrogliare matasse intricate. Nel 2010, ad esempio, l’allora sindaco Wladimiro Boccali lo sceglie per gestire insieme agli avvocati Daniele Spinelli e Luciano Ghirga, un dossier assai delicato come quello che si è aperto dopo il fallimento del Perugia calcio. Nel 2012, nel pieno della crisi dell’allora azienda unica dei trasporti, è inserito nel cda di Umbria mobilità mentre la giunta di Andrea Romizi, nel novembre 2015, dopo lo scoppio dell’inchiesta su Gesenu lo indica come amministratore delegato. Negli anni passati De Paolis è stato anche dg dell’Università. «Le mie esperienze professionali in organizzazioni complesse – ha detto De Paolis – possono essere replicate nell’Assemblea legislativa».
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