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La filiera della moda italiana va in scena in Kazakistan.
Si terrà dal 5 al 7 marzo 2025 il consueto appuntamento La Moda Italiana@Almaty. L’evento è organizzato da Assocalzaturifici ed Ente Moda Italia, con la collaborazione di ICE Agenzia e promosso da Confindustria Moda e Confindustria Accessori Moda, con il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia ad Astana e il contributo di Regione Marche e Regione Campania e Sviluppo Campania spa (azienda speciale della regione).
Per gli oltre 400 buyer provenienti da tutte le province del Kazakistan, Uzbekistan, Tagikistan e Kirghizistan un’occasione unica. Scoprire le collezioni di oltre 100 brand, che segnano un record di partecipazione alla kermesse, in rappresentanza di tutti i settori, dalle calzature alla pelletteria, passando per l’abbigliamento e gli accessori.
A rafforzare gli scambi commerciali, l’importante contributo di ICE Agenzia che realizza un incoming program alla manifestazione e seleziona 90 buyer interessati alle produzioni Made in Italy.
“I mercati di quest’area sono importanti per le nostre aziende e rappresentano opportunità sempre più significative in termini economici per i nostri interscambi – evidenzia Giovanna Ceolini Presidente di Assocalzaturifici e Confindustria Accessori Moda – D’altronde sono i dati economici a parlare. Se consideriamo il macro comparto degli accessori moda, verso l’intera area, Kazakistan e Uzbekistan, le esportazioni nei primi 10 mesi del 2024 hanno raggiunto 71,48 milioni di euro, con un incremento del +6,8% rispetto al 2023. Il settore calzaturiero ha rappresentato il 65,8% delle esportazioni totali, seguito dalla pelletteria con il 26,8%, la pellicceria con il 6,9% e la concia con lo 0,5%. L’incremento diventa esponenziale se paragonato al periodo precovid, segnando globalmente un aumento del +138,2%. La domanda di beni moda italiani dunque si conferma assai dinamica, nonostante la debolezza cronica delle valute locali, rispetto ad euro e dollaro.”
“Il Kazakistan è un mercato strategico per le nostre aziende” – sottolinea Davide Favrin, Vice Presidente di Confindustria Moda per l’Internazionalizzazione – “Da gennaio a novembre 2024, l’export di abbigliamento italiano verso questo Paese ha raggiunto i 138 milioni di euro, con una crescita del 3,4% rispetto allo stesso periodo del 2023. Questi dati confermano il potenziale del Kazakistan come sbocco commerciale per il Made in Italy. In un contesto geopolitico incerto, con le incognite legate alla Russia, diventa ancora più cruciale poter contare su un mercato stabile e in espansione come quello kazako, che offre reali opportunità alle nostre imprese.”
In occasione della manifestazione, l’Ambasciata d’Italia, ICE Almaty e l’Istituto Italiano di Cultura organizzeranno il seminario “come si crea una scarpa: dall’idea al prodotto finito” cui Assocalzaturifici contribuirà con la testimonianza dei suoi imprenditori che illustreranno a designer, retailer e k.o.l. il processo creativo e manifatturiero dell’eccellenza italiana.
Aniello Petito, incaricato d’affari presso l’Ambasciata d’Italia ad Astana: “L’Ambasciata d’Italia ad Astana è lieta di concedere il proprio patrocinio alla Fiera La Moda Italiana @ Almaty. Siamo felici che quest’anno sia stato raggiunto il record di espositori italiani alla fiera, segnale inequivocabile dell’interesse crescente del popolo kazako in uno dei settori di eccellenza del Made in Italy. Il sistema moda italiano continua a distinguersi per la qualità dei prodotti, ma anche per la sua sostenibilità e innovazione. Questa importante iniziativa si inserisce nel quadro di una fruttuosa collaborazione commerciale fra Italia e Kazakistan, e rafforza i nostri rapporti bilaterali.”
“La Moda Italiana ad Almaty registra anche a questa edizione di marzo 2025 un nuovo record di presenza di aziende italiane che arrivano a ben 86 con 100 marchi. Edizione dopo edizione l’iniziativa raccoglie record dopo record. – commenta Martino Castellani, Direttore dell’Ufficio ICE di Almaty – Tali risultati non posso che farci molto piacere, specie considerando che solo pochi anni fa la partecipazione italiana era di 30-40 aziende in tutto. La moda italiana ha raccolto in Asia Centrale risultati lusinghieri in questi anni. Risultati che sono da un lato il frutto del grande gradimento incontrato tra i buyer kazaki del prodotto italiano, infatti anche i buyer sono saliti da circa 220 a circa 500, e dall’altro della collaborazione tra imprese, associazioni ed enti pubblici. Il nostro prodotto è noto per bellezza, qualità, eleganza, caratteristiche che illustreremo nel seminario del 4 marzo.”
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