Tra versamenti e dichiarazioni, รจ iniziato un mese ricco di date da non dimenticare, per partite Iva, professionisti, imprese, ma anche semplici cittadini
Quello di marzo รจ tradizionalmente uno dei mesi piรน importanti dellโanno per quanto riguarda gli adempimenti fiscali, tra dichiarazioni da presentare o inviare e versamenti da effettuare. Uno scadenzario che riguarda soprattutto le imprese, i professionisti e le partite Iva. Ma ci sono importanti date da segnare in agenda anche per i privati e le famiglie. Anzi, a onor del vero, i primi 2 โappauntamentiโ per i cittadini sono giร passati, tra lโ1 e il 3 marzo. Ma, insieme a un promemoria da segnarsi in agenda per le prossime settimane, puรฒ essere utile ricordare alcuni aspetti anche relativamente alle scadenze che qualcuno si fosse dimenticato di rispettare.
Scadenze non rispettate: qualche utile consiglio
Quella di sabato 1ยฐ marzo era la data fissata per lโaggiornamento dellโIsee ai fini del calcolo dellโassegno unico.
La conseguenza per chi non avesse comunicato entro la scadenza il valore dellโindicatore per il 2025 sarร , proprio a partire dal mese di marzo, lโaccredito dellโimporto minimo dellโassegno anche qualora la reale condizione economica desse diritto a ricevere somme piรน alte. Cโรจ perรฒ ancora una possibilitร , per evitare la riduzione dellโerogazione. Se lโIsee sarร comunque aggiornato entro il 30 giugno, si conserverร il diritto a ricevere gli arretrati.
In caso invece di presentazione dopo questa ulteriore data, lโimporto maggiore varrร per i mesi a venire, ma non potranno essere recuperate le somme perse. Entro lunedรฌ 3 marzo andavano invece registrati i contratti di locazione e versata lโimposta di registro per i contratti stipulati o rinnovati a febbraio, nel caso in cui il locatore non abbia optato per il regime fiscale agevolato della cedolare secca. Una soluzione, esente da imposte di bollo e di registro, che puรฒ risultare conveniente a seconda del reddito del locatore e delle aspettative di inflazione.
Il grande appuntamento del 17 marzo
Lโultima scadenza fiscale di marzo che riguarda i privati, ma in questo caso anche i sostituti di imposta, รจ quella di lunedรฌ 17 marzo, quando sono fissati anche altri termini per le imprese e i professionisti. Entro questa data, datori di lavoro, Inps, banche e altri enti previdenziali (che trattengono le imposte sui redditi di dipendenti e collaboratori per versarle direttamente allo Stato) dovranno infatti mettere a disposizione di lavoratori e pensionati la Certificazione Unica (CU) 2025. La ricezione del documento che certifica redditi e ritenute fiscali e previdenziali รจ fondamentale non solo per il controllo del corretto versamento delle imposte, ma anche perchรฉ la CU รจ indispensabile per il modulo 730 precompilato. Nella stessa data รจ previsto inoltre, per chi รจ tenuto a questo adempimento, il versamento dellโIva annuale, delle ritenute e dei contributi Inps. Le istituzioni finanziarie dovranno poi versare la Tobin Tax, ovvero lโimposta sulle transazioni effettuate nel mese precedente e le societร di capitali dovranno pagare la tassa annuale per la vidimazione dei libri sociali.
Gli altri principali adempimenti di marzo
Il calendario delle scadenze proseguirร il 20 marzo con il versamento dovuto da imprese di spedizione e agenzie marittime dei contributi mensili allโapposito fondo Fasc; il 25 andrร presentato da chi emette fatture il modello Intra con gli elenchi riepilogativi degli acquisti e cessioni intracomunitarie di febbraio; entro il 31 dovrร avvenire lโinvio telematico dei dati delle vendite di carburante per distributori automatizzati, il versamento dellโIva intracomunitaria da parte di enti non commerciali e agricoltori esonerati, la compilazione e stampa del Libro unico del lavoro con registrazione obbligatoria dei dati relativi alle retribuzioni e alle presenze dei dipendenti e il versamento dellโimposta di bollo sulle fatture elettroniche, con saldo del primo trimestre in caso di importo complessivo inferiore a 5 mila euro. Infine, sempre lโultimo giorno del mese, gli autonomi che hanno aderito al concordato preventivo biennale dovranno versare lโimposta sostitutiva delle imposte sui redditi e le relative addizionali.
Alberto Minazzi
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