Turismo, Enit: “Germania, Francia, Regno Unito e USA i mercati principali che scelgono l’Italia per le vacanze” – Economia e Finanza

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(Teleborsa) – Enit partecipa all’ITB di Berlino, il piĆ¹ importante appuntamento globale per l’industria del turismo. In seguito all’inaugurazione dello stand Italia, alla presenza dell’ad Enit Ivana Jelinic, della presidente Alessandra Priante, della ministra del Turismo Daniela SantanchĆØ e dell’ambasciatore d’Italia a Berlino Fabrizio Bucci, Enit ha deciso di presentare gli ultimi dati sui trend e gli stili del turismo in Italia.

Gli arrivi 2024 risultano in crescita rispetto al 2023. Al primo posto tra i turisti esteri che scelgono l’Italia c’ĆØ la Germania (14,8% nei primi 9 mesi dello scorso anno), poi Francia(13,2%), Regno Unito (7,5%) e USA (circa 5%). Tra le motivazioni per le quali i viaggiatori stranieri scelgono di trascorrere la vacanza in Italia (oltre alle classiche legate ad arte e cultura) significativo il dato relativo ai soggiorni enogastronomici che crescono del +176%. Da esperienze di nicchia a inizi anni 2000, oggi rappresentano un trend affermato. Il solo turismo internazionale ha speso nell’enogastronomia nostrana 363 milioni di euro nell’ultimo anno; un comparto che valorizza non solo le “classiche” mete turistiche ma che porta alla scoperta delle aree interne del Paese, delle tradizioni e dei sapori italiani. In termini di volumi si tratta di 1,1 milioni di visitatori stranieri che scelgono questa tipologia di soggiorno e che trascorrono all’insegna dell’enogastronomia 1,8 milioni di pernottamenti. Anche per il turismo enogastronomico la Germania si posiziona tra i mercati in testa al rating per pernottamenti turistici con oltre 100 mila viaggiatori che soggiornano per 361 mila notti, per un totale di oltre 58 milioni di euro di spesa solo per questa vacanza. Da qui emerge una correlazione diretta tra l’export dei nostri prodotti ed il turismo in arrivo. Le eccellenze del Made in Italy esportate rappresentano, infatti, il primo “biglietto da visita” del nostro Paese all’estero e attraggono turisti in arrivo. Primeggia il settore dei prodotti agroalimentari: nei primi 6 mesi del 2024 l’export di questi ĆØ risultato pari a circa 34 miliardi di euro (+7,1% su gennaio-giugno 2023, con una previsione di chiusura ’24 a 70 miliardi). I principali Paesi destinatari delle esportazioni agroalimentari nostrane sono Germania(15,4% sul totale), Stati Uniti (11%), Francia (11%) e Regno Unito (6,8%), che si ritrovano per l’appunto tra le nazioni che maggiormente scelgono l’Italia.

C’ĆØ poi il capitolo dedicato al turismo rigenerativo ossia una nuova modalitĆ  di vacanza sostenibile contribuisce attivamente alla valorizzazione dell’ecosistema naturale e sociale del territorio, con iniziative condivise con i turisti di recupero ambientale e di raccolta dei rifiuti in mare, sulle coste, nei parchi naturali, ma anche di apprendimento e condivisione con i compagni di viaggio di tecniche produttive, di raccolta e di trasformazione agricola, artigianali e di cucina locale. Secondo ultimi dati Booking, il 44% dei consumatori alto-spendenti in Europa, Asia e Nord America sarebbe disposto ad aumentare del 10% la propria spesa per i viaggi se ciĆ² contribuisse alla protezione dell’ambiente; il 39% di loro sarebbe addirittura disposto a spendere di piĆ¹. Un concetto che trova d’accordo anche gli italiani: il 64% considera l’ambiente e la sostenibilitĆ  come fattori influenti nelle proprie decisioni di viaggio, un dato che sale al 71% tra gli under 35. Inoltre, secondo dati ENIT, il 75% degli italiani ritiene che la crescita del turismo sostenibile sia fondamentale per la transizione ecologica del Paese, mentre il 63% preferisce destinazioni turistiche locali per promuovere il turismo di prossimitĆ  e valorizzare i borghi italiani.

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Proseguendo con i nuovi stili turistici, merita attenzione quello open air. Ultimo dato disponibile, in Italia si contano circa 20mila esercizi agrituristici con oltre 295 mila posti letto. Si tratta di una modalitĆ  di vacanza in piena natura per cui gli arrivi turistici superano i 4,5 milioni, con un trend di aumento costante dal 2018 (ancora +11% nel 2023). Quella all’aria aperta ĆØ una scelta di vacanza che attrae nello specifico i turisti internazionali, ben nel 51% dei casi. Complessivamente si contano 16,6 milioni di pernottamenti con un’incidenza dei mercati internazionali superiore al 60% del totale. Negli ultimi 9 anni la crescita di questo comparto all’aria aperta raggiunge il +62,7% per gli arrivi e il +47,2% per i pernottamenti. I primi 5 paesi di provenienza sono la Germania, con un’incidenza del 41% sul totale internazionale, i Paesi Bassi (8%), gli Stati Uniti (6,5%), Francia (4,5%), Svizzera e Liechtenstein (4,8%).

C’ĆØ poi un focus dedicato alla Germania che ospita l’ITB. Dall’analisi di ENIT delle percezioni e delle motivazioni di viaggio del mercato tedesco, emerge che l’Italia viene particolarmente apprezzata per il suo paesaggio naturale ā€” montagne, coste, campagna (circa 68%), per l’enogastronomia (56,7%) e per la storia e il patrimonio culturale (50,8%). L’83,2% degli intervistati tedeschi ha giĆ  viaggiato in Italia per vacanza, di cui il 43,2% piĆ¹ di tre volte. Le localitĆ  piĆ¹ visitate includono le cittĆ  d’arte (67,4%), le aree rurali e collinari (45,2%) e quelle montane (39,4%). Circa il 44% di chi ha partecipato al sondaggio prevede di tornare in vacanza in Italia nei prossimi 3 anni, come confermato anche se si guarda alle prenotazioniaeroportuali giĆ  effettuate per questo 2025. Si segnala un forte interesse da parte del mercato tedesco: nei primi 6 mesi dell’anno si prevede l’arrivo di circa 1,2 milioni di viaggiatori dalla Germania, con gli aeroporti di Francoforte (oltre 567.000 passeggeri), Berlino (oltre 437.000) e Monaco (343.000) come principali hub di partenza.

“Il turismo ĆØ in continua evoluzione. Di anno in anno ā€“ commenta Jelinic ā€“ mutano i trend e dobbiamo essere in grado di adattarci prontamente a questi cambiamenti. Notiamo che i giovani mettono al primo posto la sostenibilitĆ  del viaggio, numerosi turisti internazionali prediligono nuove esperienze all’aria aperta ed alla scoperta di mete alternative alle grandi cittĆ . Ritengo che siamo sulla strada giusta, la promozione delle nostre eccellenze all’estero funziona, come dimostra la correlazione tra l’export e gli arrivi in Italia. Facciamo conoscere le nostre offerte e da qui innestiamo una filiera produttiva che crea valore ed investimenti in Italia, grazie al ritorno in termini di spesa e soggiorni dei turisti internazionali nel nostro Paese”.

“Le relazioni tra Italia e Germania ā€“ dichiara SantanchĆØ ā€“ rappresentano un pilastro fondamentale per la nostra economia e, in particolare, per il settore turistico. La Germania ĆØ il primo mercato di provenienza per i viaggiatori che scelgono l’Italia come meta, e questo ĆØ un segno tangibile della fiducia e dell’apprezzamento che i tedeschi hanno per la nostra cultura, la nostra storia e le nostre bellezze naturali. Nel 2024 abbiamo registrato un incremento significativo nel numero di visitatori tedeschi, e la nostra intenzione ĆØ quella di continuare a sviluppare iniziative che possano attrarre sempre piĆ¹ turisti. Investire nel turismo significa investire nel futuro, e il nostro impegno ĆØ quello di promuovere sempre di piĆ¹ un’Italia accogliente, innovativa e pronta a soddisfare in ogni periodo dell’anno le aspettative dei viaggiatori tedeschi. ƈ fondamentale rafforzare questi legami, non solo per il turismo, ma anche per le opportunitĆ  commerciali che ne derivano, creando un circolo virtuoso che porterĆ  benefici a entrambi i Paesi”.

“Il turismo ĆØ una fonte di ricchezza imprescindibile per il nostro Pese, non solo in termini economici, ma anche ā€“ afferma Bucci ā€“ culturali e di immagine. L’Italia ĆØ infatti tra i primi dieci Paesi al mondo per numero di turisti stranieri, e tra questi a fare da traino ĆØ proprio la Germania, da cui proviene la maggior parte dei visitatori, con il 14% degli arrivi totali nel 2024. Nei prossimi anni ci aspettiamo una presenza ancora maggiore di turisti tedeschi, anche grazie ai Giochi olimpici invernali Milano Cortina 2026, che vedranno piĆ¹ di 3.500 atleti da 93 Paesi contendersi 195 medaglie nella splendida cornice delle Dolomiti, dichiarate patrimonio materiale dell’umanitĆ  dell’UNESCO”.



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