Tutti i problemi e limiti della consulenza finanziaria indipendente

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La consulenza finanziaria indipendente รจ un modello straordinario. Permette di servire il cliente senza conflitti di interesse, con trasparenza e senza pressioni commerciali per vendere prodotti finanziari. รˆ, senza dubbio, la forma piรน pura di consulenza, ed รจ per questo che ho scelto di fondare Athena SCF, una societร  di consulenza finanziaria indipendente.

Tuttavia, come ogni settore, anche questo ha le sue difficoltร . E non parlarne sarebbe poco onesto. Se da un lato il modello di consulenza indipendente offre enormi vantaggi agli investitori, dallโ€™altro presenta una serie di problemi strutturali che ne limitano la crescita e lโ€™efficienza.

Alcuni di questi problemi derivano da un quadro normativo obsoleto e soffocante, altri da limitazioni operative e altri ancora dalla mancanza di strumenti adeguati per lavorare con efficienza. Il risultato? Un mercato che fatica a scalare e una professione che potrebbe essere molto piรน accessibile e sostenibile di quanto lo sia oggi.

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Perchรฉ questo articolo?

Non voglio che questo articolo venga visto come una lamentela o una critica fine a sรฉ stessa. Al contrario, il mio obiettivo รจ portare consapevolezza e, soprattutto, stimolare un dibattito costruttivo su come la consulenza finanziaria indipendente possa evolversi e superare i suoi limiti attuali.

Quali sono i problemi?

Vediamoli insieme.

Problema Nยฐ1: Software (da qui si creano e propagano a cascata altri problemi)

Attualmente esiste un enorme vuoto di mercato che genera unโ€™inefficienza colossale, di dimensioni bibliche.

Premessa: Questa non รจ una critica fine a sรฉ stessa, nรฉ unโ€™accusa ai fornitori di software. Al massimo, รจ una critica costruttiva. Una semplice constatazione oggettiva, con la consapevolezza che lโ€™innovazione richiede tempo.

I software utilizzati dai consulenti finanziari indipendenti โ€“ per obblighi normativi e burocratici โ€“ non sono realmente innovativi. Non creano un vero valore per il consulente, ma al contrario, gli fanno perdere unโ€™infinitร  di tempo. Tempo che potrebbe essere risparmiato grazie allโ€™automazione, riducendo cosรฌ anche i costi diretti e indiretti.

ok lโ€™ho detto :D.

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Scena corazzata

A parte gli scherzi, non voglio offendere nessuno con questa affermazione, ma la realtร  รจ questa.

Il problema, a mio avviso, nasce da due fattori:

1. La professione รจ ancora giovane, quindi il settore non ha ancora raggiunto una maturitร  tecnologica.

2. Il mercato รจ dominato da pochi fornitori di software, che di fatto operano in una situazione simile a un oligopolio.

In un contesto del genere, non ci sono stati veri incentivi a innovare. Probabilmente, si รจ preferito incamerare i profitti senza restituire reale valore ai clienti, come accade spesso nei monopoli, oligopoli o cartelli.

Non sto giudicando: forse, se fossi stato nella stessa posizione, avrei fatto lo stesso.

Ma il problema esiste.

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Gran parte dei flussi operativi dei software attualmente disponibili sono sbagliati e inefficienti (a livello di flow e processo logico).

A dimostrazione di ciรฒ, cโ€™รจ chi ha creato un software innovativo per automatizzare processi inutili e ha fatto unโ€™exit da 1,3 milioni di euro in pochi mesi. Questo dimostra che il problema รจ reale e che cโ€™era unโ€™enorme domanda per soluzioni piรน efficienti.

Non รจ unโ€™opinione personale: รจ la realtร  confermata dal libero mercato.

Le inefficienze lato software generano a cascata i seguenti problemi:

1. Gli indipendenti (soprattutto SCF) non riescono a servire clienti con piccoli capitali.

2. Gestione complicata delle operazioni e degli eseguiti.

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3. Troppe attivitร  manuali che fanno perdere tempo ai consulenti.

4. Anche i clienti finiscono per perdere tempo.

5. Piรน tempo perso dal consulente = costi piรน alti per i clienti.

Fortunatamente, stanno emergendo nuovi attori nel settore software. La concorrenza porta competizione e la competizione porta innovazione.

Alcuni miglioramenti stanno giร  arrivando: un recente aggiornamento di un software ha permesso di risparmiare almeno 30 minuti di lavoro per consulente. (Davvero ottimo)

Non รจ un caso.

Ma siamo ancora lontani da soluzioni veramente efficienti e su misura per la nostra professione. Cโ€™รจ ancora molta strada da fare.

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Problema N2: Target (quasi) impossibile da servire

Ad oggi, strutturalmente, un consulente finanziario indipendente fa fatica a seguire clienti con capitali inferiori a 200.000 euro.

Questo problema riguarda soprattutto le SCF (Societร  di Consulenza Finanziaria) piรน che i singoli consulenti autonomi.

E il motivo รจ semplice: software inefficienti, normative e burocrazia rendono impossibile (o comunque sconveniente) seguire target con patrimoni ridotti.

Vuoi sapere il paradosso?

Credo seriamente che chi disponga di capitali inferiori ai 200k dovrebbe affidarsi ai promotori finanziariโ€ฆ

(coltellata alla gola per me ๐Ÿ˜…, si scherza)

Ovviamente, se la persona interessata non opta per:

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โœ” Investimento in autonomia (previa formazione).

โœ” Robo-advisor.

โœ” Portafogli modello.

โœ” Consulenze orarie o una tantum.

Ma il paradosso รจ che oggi chi ha grandi capitali continua a rivolgersi alle banche, mentre chi ha pochi soldi sta iniziando a valutare gli indipendenti.

Crazy world. Dovrebbe essere il contrario.

(Ovviamente, ci sono delle eccezioni. Ma ancora il grosso รจ in mano delle banche.)

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Per cercare di limare questo problema, ho creato:

โœ… Formazione sul PAC in ETF per chi parte da zero e deve costruire il capitale.

โœ… Portafogli modello.

โœ… Consulenze orarie.

โœ… Consulenze una tantum.

Ma non รจ la stessa cosa. E, soprattutto, le consulenze orarie e una tantum MIFID non sono sostenibili per una SCF o un CFA.

Quelle generiche possono funzionare, ma le consulenze MIFIDโ€ฆ no.

Prendiamo la consulenza una tantum MIFID.

Noi di Athena SCF attualmente la offriamo a 500โ‚ฌ + IVA, ma chi ha patrimoni ridotti spesso la percepisce come troppo costosa (a meno che non gli venga spiegato bene il valore aggiunto che offre).

Ma la realtร  รจ questa:

๐Ÿ”น Una parte va via in IVA.

๐Ÿ”น Una parte in tasse.

๐Ÿ”น Una parte in costi operativi.

๐Ÿ”น Una parte va al CFA.

๐Ÿ”น Una parte allโ€™SCF.

E se calcoliamo onestamente tutte le ore impiegate (anche solo per la burocrazia)โ€ฆ non ha senso.

Non รจ colpa del cliente, รจ semplicemente una questione strutturale: al momento non ci sono le condizioni per servire questo segmento di mercato in modo sostenibile.

Chi puรฒ riuscirci?

Al momento, servire clienti con patrimoni ridotti รจ possibile solo per:

โœ… Singoli CFA in fase di startup.

โœ… Chi dispone e disporrร  di software davvero innovativi e ha processi altamente automatizzati.

Per tutti gli altri? Mission impossible.

Il mercato cambierร ? Probabilmente sรฌ, ma per ora, queste sono le regole del gioco.

Problema N3: Operativitร  ed eseguiti

Uno dei limiti piรน evidenti della consulenza finanziaria indipendente รจ che il consulente non puรฒ operare direttamente sul conto del cliente.

Non fraintendermi: รจ giusto che sia il cliente a confermare e approvare le operazioni. Ma nella pratica, questo sistema รจ estremamente scomodo per il cliente.

Oggi il consulente non acquista nรฉ vende direttamente gli strumenti finanziari per conto del cliente. Il cliente deve eseguire le operazioni in autonomia, seguendo le indicazioni del consulente, oppure โ€“ ed รจ qui che emerge un paradosso โ€“ con lโ€™aiuto di un consulente della banca.

Sรฌ, hai letto bene: ci sono clienti che si affidano a un consulente indipendente per la strategia di investimento, ma poi si rivolgono al consulente bancario per eseguire le operazioni.

Lโ€™ideale per il cliente sarebbe un processo fluido e automatizzato, come avviene con i promotori finanziari.

Ma con la consulenza indipendente le cose funzionano diversamente:

โ€ข Il consulente non ha accesso diretto agli eseguiti del cliente.

โ€ข Se il cliente non invia gli eseguiti, il consulente non puรฒ monitorare correttamente il portafoglio.

โ€ข Senza un portafoglio aggiornato con prezzi e quantitร , il lavoro del consulente diventa piรน complesso.

Il vero problema?

Molti clienti non inviano gli eseguiti al consulente.

Non lo fanno di proposito, semplicemente รจ una procedura scomoda. Hanno la loro vita, i loro impegni, ed รจ comprensibile che non abbiano voglia di gestire questa ulteriore attivitร  manuale.

Ma senza eseguiti aggiornati, il consulente perde una visione chiara della situazione finanziaria del cliente.

E anche quando il cliente segue le raccomandazioni, il processo rimane lungo e dispendioso in termini di tempo, sia per il cliente che per il consulente.

Probabilmente sarร  la concorrenza e lโ€™innovazione tecnologica a risolvere questo problema.

Oggi esistono giร  connessioni tra alcuni software e intermediari come Banca Sella e Directa, che semplificano il processo: il cliente riceve un link via email, clicca, e tutto si sincronizza automaticamente.

Ma siamo ancora lontani da una soluzione realmente efficiente. Servirebbe estendere questa integrazione ad altri intermediari per rendere il sistema davvero fluido.

Una delega sarebbe una soluzione?

Per legge, il consulente finanziario indipendente non puรฒ accedere direttamente al conto del cliente. Lโ€™unica possibilitร  รจ una delega one-time, dopo la quale il cliente dovrebbe cambiare credenziali per motivi di sicurezza.

Anche questa soluzione, perรฒ, risulta poco pratica.

E questo, a mio avviso, non รจ un problema da poco.

Problema Nยฐ4: Burocrazia, burocrazia e ancora burocrazia

Uno dei problemi piรน grandi per i consulenti finanziari indipendenti รจ la quantitร  di incombenze burocratiche da gestire.

Non voglio annoiarti con dettagli inutili, ma la realtร  รจ questa: solo per rimanere compliant, un consulente deve affrontare un lavoro enorme.

Tra le attivitร  richieste ci sono:

โ€ข Gestire lโ€™anagrafica clienti.

โ€ข Richiedere, archiviare e aggiornare tutta la documentazione.

โ€ข Caricare ogni eseguito nel database inviolabile senza perdere nulla.

โ€ข Monitorare tutto costantemente, senza commettere errori. E tanto altro ancora.

E con i software attualmente disponibili sul mercato, tutto questo รจ complicato. Davvero complicato.

Oltre a gestire questa burocrazia, un consulente deve anche:

โœ” Seguire i clienti.

โœ” Fare attivitร  di marketing e promozione per acquisirne di nuovi.

โœ” Occuparsi di formazione e aggiornamento continuo.

รˆ normale che, con cosรฌ tante responsabilitร , qualcosa possa sfuggire.

E il rischio รจ concreto: in caso di controlli OCF, un consulente potrebbe trovarsi non perfettamente in regola, non per dolo o negligenza, ma per la difficoltร  oggettiva di tenere tutto sotto controllo.

Parlando con Massimo Scolari, ho avuto uno spunto di riflessione interessante su questo tema.

Mi ha fatto notare che la sezione SCF e CFA comporta unโ€™attenzione maggiore per lโ€™OCF, proprio per il livello di burocrazia che devono monitorare e controllare.

Il punto รจ che questa complessitร  non รจ adeguatamente coperta dalle quote di iscrizione che SCF e CFA pagano allโ€™albo.

Paradossalmente, sono i promotori finanziari a mantenere in piedi la sezione indipendenti.

Se dovessimo coprire lโ€™intero costo della burocrazia che grava sia su di noi che sullโ€™OCF, le quote di iscrizione per SCF e CFA sarebbero proibitive.

Questo รจ un altro esempio di quanto il sistema attuale sia strutturato male e poco efficiente.

La soluzione? Piรน personale o software migliori

Se i software non migliorano, SCF e CFA devono assumere personale amministrativo dedicato solo alla compliance.

Ma qui nasce un altro problema: questo รจ un costo che non genera valore.

โ€ข Non aumenta il fatturato.

โ€ข Non migliora la qualitร  della consulenza.

โ€ข Serve solo a rimanere in regola con la burocrazia.

Tutta questa inefficienza lato software e questo enorme dispendio di tempo e denaro scoraggia i giovani consulenti indipendenti dal mettersi in proprio.

Non รจ un settore in cui รจ facile partire da zero.

Meglio diventare promotore finanziario?

Onestamente, sono poche le persone a cui consiglierei di lanciarsi da subito come consulente finanziario indipendente senza una struttura solida alle spalle.

La realtร  รจ che collaborare con una SCF diventa quasi obbligatorio.

Ma come in ogni scelta finanziaria, esiste un trade-off:

โ€ข Entrare in una SCF significa cedere una parte importante della parcella pagata dal cliente.

โ€ข Le SCF, perรฒ, non hanno la struttura di una banca o di una rete commerciale.

โ€ข Non possono permettersi di pagare per tre anni di stipendio fisso un giovane consulente.

โ€ข Non riescono a formarlo e supportarlo adeguatamente nei primi anni di carriera.

Risultato? Per un giovane, รจ molto piรน semplice partire come promotore finanziario allโ€™interno di una banca o di una rete, piuttosto che tentare da subito la via della consulenza indipendente.

Problema Nยฐ5: Marketing insufficiente e mancanza di consapevolezza

Molti investitori non sanno nemmeno che esiste la consulenza finanziaria indipendente, semplicemente perchรฉ il modello bancario e assicurativo domina il mercato.

Anche se alcune SCF โ€“ in particolare 2-3 โ€“ hanno fatto un buon lavoro di marketing per diffondere questa figura professionale, la strada da percorrere รจ ancora lunga.

La buona notizia? Non รจ piรน tutta in salita.

SCF e singoli CFA non potranno mai competere โ€“ almeno per ora โ€“ con il budget che banche e reti commerciali investono nel marketing.

Passeggiando per Milano, mi รจ venuto naturale rifletterci.

Le banche fanno marketing ovunque: spot TV, pubblicitร  digitali, sponsorizzazioni, e persino enormi cartelloni pubblicitari in giro per la cittร .

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Possono permetterselo senza problemi.

Nessuna SCF o CFA puรฒ competere con questa potenza di fuoco.

Ed รจ del tutto normale che sia cosรฌ.

Certo, man mano che SCF e CFA cresceranno, i budget per il marketing aumenteranno di conseguenza.

Ma, realisticamente, non arriveremo mai ai livelli delle banche.

Il vero ostacolo, perรฒ, non รจ solo una questione di visibilitร .

La maggior parte dei clienti รจ abituata a ricevere โ€œconsigli gratuitiโ€ da banche e promotori, senza rendersi conto che in realtร  stanno pagando attraverso commissioni elevate sui prodotti venduti.

Il consulente finanziario indipendente, invece, viene percepito come un costo aggiuntivo, senza che il cliente colga realmente il valore della consulenza personalizzata.

Questa รจ la sfida piรน grande da superare: educare il mercato. Far capire che la vera consulenza finanziaria non รจ quella โ€œgratuitaโ€ delle banche, ma quella che tutela davvero gli interessi del cliente.

Problema Nยฐ6: Diffidenza da parte del pubblico

Negli ultimi anni la situazione sta cambiando, ma ancora molti potenziali clienti scelgono la โ€œsoliditร โ€ della banca, percependola come unโ€™istituzione sicura e affidabile, presente da sempre nel sistema finanziario.

รˆ una questione di fiducia e abitudine: la banca รจ un punto di riferimento, qualcosa che esiste da generazioni e che viene percepita come stabile e garantita dallo Stato.

Ma questa percezione รจ corretta?

Molti clienti vedono la banca come un luogo sicuro solo perchรฉ esiste da sempre e perchรฉ gestisce direttamente i loro soldi.

Ma questo ragionamento รจ parziale:

โ€ข La soliditร  di una banca dipende dal suo bilancio e dalla sua gestione interna. Non tutte le banche sono uguali e nel tempo diverse hanno avuto problemi (fallimenti, crisi, salvataggi statali, fusioni forzate).

โ€ข La vera sicurezza non viene solo da un nome storico, ma dalla qualitร  della gestione finanziaria e della tutela dei clienti.

A differenza delle banche, una SCF o un consulente finanziario indipendente non gestisce direttamente il denaro del cliente.

Ecco perchรฉ non ha senso valutare la soliditร  di una SCF o di un CFA basandosi sui bilanci, come si farebbe con una banca.

Nel settore della consulenza finanziaria indipendente, la tutela del cliente รจ garantita da:

โœ” Assicurazioni obbligatorie che coprono eventuali danni da negligenza professionale.

โœ” Modelli di consulenza senza conflitti di interesse, che mettono al primo posto il benessere finanziario del cliente.

Quindi, da un punto di vista pratico, il patrimonio della SCF o del CFA non รจ un fattore rilevante per il cliente, perchรฉ non esiste il rischio che il consulente โ€œfalliscaโ€ con i suoi soldi.

Perchรฉ la banca continua a vincere?

Nonostante queste differenze, molti clienti preferiscono ancora la banca per due motivi principali:

1. Fiducia storica: la banca รจ unโ€™istituzione consolidata, presente da sempre nella loro vita.

2. Semplicitร  operativa: chi si affida alla banca non deve preoccuparsi di eseguire operazioni, riceve consulenza โ€œgratuitaโ€ e non si pone troppe domande sui costi nascosti.

Il problema รจ che questa fiducia spesso non รจ ben riposta.

Problema N7: Pagare la parcella per un cliente che pensa che la consulenza sia gratuita, + iva al 22%

Uno dei principali svantaggi competitivi della consulenza finanziaria indipendente รจ la disparitร  fiscale rispetto alle banche, alle reti commerciali e ai promotori finanziari.

Un CFA o una SCF, nel momento in cui fattura la parcella al cliente, deve applicare il 22% di IVA.

Le banche e i promotori, invece, non hanno questo obbligo.

รˆ evidente che non si tratta di una competizione ad armi pari. รˆ come confrontare unโ€™azienda che fattura dallโ€™Italia con una che opera da una giurisdizione a fiscalitร  agevolata.

Chi ha un carico fiscale inferiore puรฒ permettersi di:

โ€ข Reinvestire maggiormente nel proprio business.

โ€ข Abbassare i costi per acquisire piรน clienti.

Non รจ esattamente ciรฒ che accade nel settore della consulenza finanziaria indipendente, ma il concetto รจ lo stesso: partire con un handicap fiscale rende piรน difficile competere sul mercato.

Oltre al problema fiscale, cโ€™รจ un altro ostacolo fondamentale: molti investitori ancora oggi credono che la consulenza in banca sia gratuita.

Nel 2025, questa convinzione รจ ancora diffusa, eppure รจ un concetto facilmente smontabile.

Il punto รจ che il costo della consulenza bancaria รจ nascosto allโ€™interno dei prodotti venduti.

Le commissioni vengono prelevate giornalmente dal valore della quota (NAV) del fondo o del prodotto finanziario, rendendo il costo quasi impercettibile nel breve termine.

Il cliente non si accorge di nulla, perchรฉ non deve scrivere un assegno o fare un bonifico: semplicemente, il rendimento che ottiene รจ inferiore a quello che avrebbe avuto senza quei costi.

La parcella del consulente finanziario indipendente, al contrario, รจ un costo chiaro, trasparente e visibile. Il cliente la vede immediatamente, sa quanto paga e per quale servizio.

Questo รจ un enorme vantaggio in termini di etica e trasparenza, ma rappresenta anche un ostacolo psicologico per molti potenziali clienti.

Pagare una parcella in modo esplicito richiede una consapevolezza finanziaria che non tutti hanno. Molti investitori preferiscono un costo nascosto, anche se nel lungo termine puรฒ essere molto piรน alto, piuttosto che una parcella evidente e definita.

Questa situazione pone unโ€™ulteriore sfida per i consulenti indipendenti: devono spiegare al cliente, con prove e dati oggettivi, perchรฉ pagare una parcella รจ piรน conveniente rispetto ai costi occulti delle banche.

Devono far comprendere che:

โ€ข Il costo della parcella รจ un investimento per ricevere una consulenza senza conflitti di interesse.

โ€ข La consulenza bancaria non รจ gratuita, ma il costo รจ mascherato dalle commissioni sui prodotti.

โ€ข Con una consulenza indipendente, il cliente ha maggiore controllo e trasparenza sui costi.

Questo รจ un compito aggiuntivo che un promotore finanziario non deve affrontare. Chi lavora per una banca non deve giustificare nulla: il cliente accetta il modello senza nemmeno metterlo in discussione.

Fortunatamente, grazie al lavoro di formatori finanziari, divulgatori e YouTuber, sempre piรน persone stanno aprendo gli occhi su queste dinamiche.

Cresce la consapevolezza che la consulenza in banca non รจ affatto gratuita e che il costo della trasparenza รจ inferiore al costo dellโ€™ignoranza.

Dalle mie parti si dice che da quando รจ morto San Francesco, nessuno fa piรน nulla gratis.

E nel mondo della finanza, questa regola vale ancora di piรน.

Problema Nยฐ8: Partire da 0 รจ difficilissimo, soprattutto per i giovani

Ne ho parlato recentemente con Massimo Scolari, durante un incontro a Milano.

La realtร  รจ semplice: iniziare da zero in questo settore รจ estremamente difficile, soprattutto per chi รจ giovane o per chi proviene da un ambito completamente diverso.

Diffidate da chiunque presenti questa professione come accessibile a tutti o facilmente scalabile.

(Nota: non รจ unโ€™accusa verso qualcuno in particolare, ma un dato di fatto.)

Perchรฉ รจ cosรฌ complicato?

โ€ข Senza una rete di contatti solida, acquisire clienti รจ un percorso lungo e complesso.

โ€ข Chi non ha esperienza pregressa in banche o reti, spesso si trova impreparato ad affrontare la realtร  del settore.

โ€ข Il mercato รจ ancora dominato dal modello bancario, e far comprendere il valore della consulenza indipendente richiede tempo, pazienza e strategia.

Se qualcuno mi chiedesse un consiglio su questa carriera, gli direi di non lanciarsi in autonomia senza una base solida.

E per i promotori vicini alla pensione?

Unโ€™altra riflessione riguarda i promotori finanziari prossimi alla pensione.

Per loro, il passaggio alla consulenza indipendente ha poco senso.

Entrare in questo mondo significherebbe rimettersi totalmente in gioco, affrontare una burocrazia piรน complessa e ripensare il proprio modello di business.

Chi รจ a pochi anni dalla pensione, a meno che non voglia intraprendere un nuovo percorso a lungo termine, farebbe meglio a rimanere nel sistema bancario o nelle reti.

Ci sarebbe molto altro da dire su questi aspetti, ma non voglio dilungarmi troppo qui.

Approfondirรฒ meglio il tema nelle prossime newsletter, dove analizzerรฒ nel dettaglio le difficoltร  di avviare una carriera nella consulenza indipendente e quali strategie possono rendere questo percorso piรน sostenibile.

Problema Nยฐ9: Only ETF

Gli ETF sono strumenti finanziari straordinari, con lโ€™unico limite โ€“ a mio avviso โ€“ della fiscalitร  (su cui ho anche una mia teoria complottista).

Negli anni ho letteralmente bombardato i social con contenuti sugli ETF:

โ€ข Ho realizzato corsi a cui hanno partecipato anche promotori finanziari.

โ€ข Ho organizzato eventi dedicati.

โ€ข Ho portato avanti una comunicazione continua sul tema.

In realtร , lโ€™uso degli ETF non รจ un problema in sรฉ.

Il vero punto critico รจ un altro: la stragrande maggioranza dei consulenti indipendenti utilizza e promuove esclusivamente gli ETF, senza valutare altre soluzioni finanziarie.

Eppure, proprio perchรฉ indipendenti, dovrebbero sfruttare lโ€™intero ventaglio di strumenti finanziari disponibili, scegliendo quelli piรน adatti alle esigenze specifiche di ogni cliente.

Esistono CFA autonomi e SCF che utilizzano anche fondi a gestione attiva e altri strumenti, quando appropriato. Tuttavia, molti consulenti indipendenti restano ancorati solo agli ETF.

Non รจ un problema reale, ma รจ una tendenza che potrebbe essere rivista per garantire una consulenza piรน ampia e flessibile.

Problema Nยฐ10: Attacchi continui ad altri consulenti

Faccio mea culpa e ammetto la mia parte di responsabilitร .

Sono stato tra i principali promotori โ€“ almeno via social โ€“ di critiche anche molto forti non tanto verso i singoli promotori finanziari, ma verso il sistema della consulenza finanziaria tradizionale: banche, reti, promotori e tutto ciรฒ che ne deriva.

Ho attaccato ripetutamente:

โ€ข I costi elevati e poco trasparenti.

โ€ข Il modello basato sulla vendita di strumenti, anzichรฉ sulla consulenza reale.

โ€ข I conflitti di interesse latenti.

โ€ข Le rendicontazioni dove i costi sono scritti in carattere minuscolo.

โ€ข Lโ€™uso improprio della parola โ€œindipendenteโ€ da parte di chi indipendente non รจ.

โ€ข Il far credere ai clienti che la consulenza bancaria sia gratuita.

โ€ข La demonizzazione degli ETF da parte di alcuni operatori tradizionali.

Sono tutti aspetti che ancora oggi reputo gravi e che mi fanno arrabbiare, ma con il tempo ho iniziato a maturare una riflessione diversa.

Attaccare di continuo la consulenza tradizionale รจ controproducente

Oggi mi rendo conto che non รจ etico, nรฉ professionale, nรฉ deontologicamente corretto impostare la comunicazione basandosi solo sulla critica agli altri.

Se mi conosci, probabilmente questa affermazione ti farร  sorridere, ma credimi: sto cambiando idea su questo punto.

Non sopporto piรน il continuo attacco ai promotori finanziari.

Non avrei mai pensato di arrivare a questa conclusione, ma stare a martellare sempre sullo stesso tema, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, รจ diventato semplicemente pesante e ripetitivo.

Tutti gli indipendenti lo fanno. E francamente, ha stancato.

Cโ€™รจ una grande differenza tra affrontare il problema in modo oggettivo, come ho fatto recentemente parlando della consulenza evoluta offerta da alcune banche, e passare il tempo a screditare unโ€™intera categoria.

Fare leva sui difetti del sistema tradizionale per promuovere la consulenza indipendente รจ una strategia ormai abusata.

Paragonarsi costantemente ai promotori e cercare di sminuire il loro ruolo non aggiunge valore alla professione di consulente indipendente.

Credo che tutti i consulenti finanziari โ€“ e in particolare gli indipendenti โ€“ dovrebbero seguire un corso di etica professionale.

รˆ un peccato che questo tema non sia incluso nรฉ tra le materie dโ€™esame, nรฉ tra le ore formative obbligatorie annuali.

Ho suggerito a Massimo Scolari di introdurre qualche ora di etica nella formazione obbligatoria per i consulenti finanziari indipendenti. Spero che questa proposta venga presa in considerazione.

Perchรฉ il settore ha bisogno di elevare la qualitร  della sua comunicazione e smettere di basarla solo sul confronto con il modello tradizionale.

Problema Nยฐ11: Costi e posizionamento sbagliato

Questo punto รจ strettamente legato al precedente.

Per anni, la comunicazione della consulenza finanziaria indipendente รจ stata fortemente incentrata sul risparmio dei costi. Io stesso, lo ammetto, ho contribuito a questo messaggio.

Abbiamo posizionato la consulenza indipendente come unโ€™alternativa ai portafogli bancari con costi insostenibili del 3%, puntando sulla riduzione delle spese per il cliente.

Il risultato? Molti investitori ci vedono principalmente come un modo per abbattere i costi, piuttosto che come veri e propri pianificatori finanziari.

Non cโ€™รจ nulla di sbagliato nel far risparmiare sui costi di investimento โ€“ anzi, รจ un vantaggio enorme โ€“ ma la consulenza finanziaria indipendente รจ molto piรน di questo.

โ€ข Non รจ solo una questione di ridurre le commissioni.

โ€ข Non si limita a selezionare strumenti finanziari piรน efficienti.

โ€ข รˆ un servizio completamente diverso dalla vendita di prodotti finanziari.

La vera consulenza finanziaria indipendente รจ pianificazione finanziaria a 360 gradi, e in teoria, il cliente dovrebbe essere disposto a pagarla molto di piรน di quanto giร  paga (spesso senza saperlo) in banca.

La comunicazione del settore avrebbe potuto essere impostata in modo diverso, soprattutto da chi รจ presente sul mercato da piรน tempo.

Abbiamo posizionato il nostro servizio enfatizzando il prezzo piรน basso, senza considerare che in marketing questa leva ha senso solo se si offre lo stesso prodotto o servizio.

Ma qui il servizio รจ totalmente differente.

Avremmo potuto sfruttare altre leve di marketing per comunicare il vero valore della consulenza indipendente, senza focalizzarci solo sul risparmio.

Il cliente che arriva da un consulente indipendente รจ spesso giร  informato, consapevole di come funzionano i costi e gli investimenti.

A differenza di chi si affida a un promotore finanziario tradizionale senza farsi troppe domande, il cliente che cerca un CFA o una SCF รจ molto piรน attento ai costi e tende a trattare sul prezzo del servizio.

Questo ha creato un effetto boomerang: da un lato, abbiamo educato il cliente a non farsi fregare dalle banche, dallโ€™altro abbiamo abbassato la percezione del valore del nostro lavoro.

Chi mi segue da tempo forse si starร  chiedendo se sono impazzito.

No, semplicemente faccio mea culpa. Sono stato uno dei principali promotori di questa comunicazione โ€“ almeno sui social e sui blog โ€“ e riconosco che sia stato un errore strategico.

Ora il settore deve ripensare il proprio posizionamento: il valore della consulenza indipendente non รจ solo nel risparmio, ma nella qualitร  del servizio e nella tutela degli interessi del cliente.

Problema Nยฐ12: Formazione obbligatoria totalmente inutile

I consulenti finanziari devono completare 30 ore di formazione obbligatoria ogni anno, e la maggior parte degli indipendenti si affida a piattaforme come Abilearning o Assoreti per ottemperare a questo requisito.

Ma questa formazione รจ davvero utile?

Premessa: posso essere criticato su molti aspetti, ma non su quello della formazione finanziaria.

Vengo da questo mondo.

โ€ข Ho creato e tenuto corsi per anni, testando quasi tutti i metodi di insegnamento disponibili.

โ€ข Ho formato migliaia di persone, inclusi consulenti indipendenti e promotori finanziari.

โ€ข Sono sia docente che studente: investo cifre importanti nella mia formazione, spaziando dalla finanza al marketing, dallโ€™AI alla SEO.

Sono il primo a credere nellโ€™importanza della formazione e sono disposto a pagare per corsi di valore.

Ma la realtร  รจ che, ad oggi, la formazione obbligatoria per i consulenti รจ totalmente inutile.

Anche se gratuita (o quasi), non offre alcun valore reale.

Non voglio offendere nessuno con questa affermazione, anzi: spero che possa essere vista come una critica costruttiva. Se puรฒ servire da spunto per migliorare, tanto meglio.

Per darti un minimo di contesto:

Abilearning รจ gestita da ABIServizi S.p.A., societร  controllata dallโ€™Associazione Bancaria Italiana (ABI).

Assoreti, invece, รจ unโ€™associazione che rappresenta le principali societร  di consulenza finanziaria in Italia. Ha creato Assoreti Formazione Studi e Ricerche S.r.l., societร  dedicata alla formazione dei consulenti finanziari.

Alcune delle societร  associate ad Assoreti includono:

โœ… Allianz Bank Financial Advisors

โœ… Banca Generali

โœ… Banca Mediolanum

โœ… FinecoBank

โœ… Fideuram โ€“ Intesa Sanpaolo Private Banking

Quindi, possiamo davvero considerarle indipendenti?

Di fatto, chi si forma tramite questi percorsi rischia di essere influenzato dalla visione e dalle logiche del mondo delle banche e delle reti di promotori. Un bel paradosso per un consulente finanziario indipendente, no?

Dopo anni di corsi, ho individuato diverse criticitร  che rendono questa formazione piรน un obbligo da assolvere che unโ€™opportunitร  di crescita:

1๏ธโƒฃ Metodologia didattica inefficace

โ€ข Lezioni composte esclusivamente da slide o video + slide, senza alcuna interattivitร .

โ€ข Nessun coinvolgimento, nessun caso studio reale, nessun esercizio pratico. (N.B. cโ€™รจ qualche case study ma nulla di interessante)

2๏ธโƒฃ Esami a crocette: un sistema obsoleto e facilmente aggirabile

โ€ข I test di valutazione sono banalmente superabili con strumenti come ChatGPT o simili.

โ€ข Questo metodo non misura realmente le competenze, rende lโ€™esame una pura formalitร .

3๏ธโƒฃ Presenza certificata, ma falsificabile

โ€ข Le piattaforme devono verificare le 30 ore di formazione richieste per legge.

โ€ข Almeno su Abilearning, il sistema รจ facilmente falsificabile con software di autoclick, che permettono di risultare presenti senza effettivamente seguire le lezioni. (la veritร  รจ che tanti consulenti lo fanno)

4๏ธโƒฃ Contenuti influenzati dalle reti e dal mondo dei promotori

โ€ข Gli indipendenti si formano su corsi pensati per i promotori finanziari, assimilando logiche e idee che spesso non sono adatte al loro modello di consulenza.

โ€ข Non dico che sia sempre cosรฌ, ma il rischio รจ concreto.

5๏ธโƒฃ Programmi e metodi di insegnamento poco coinvolgenti

โ€ข I contenuti non sono pensati per essere realmente utili ai consulenti, ma solo per rispettare i requisiti normativi.

โ€ข Non cโ€™รจ un vero interesse a creare un percorso di valore.

6๏ธโƒฃ Formazione obbligatoria vissuta come un peso

โ€ข Questo, probabilmente, vale per il 99% dei consulenti finanziari. (fammelo sapere nei commenti)

โ€ข Personalmente, ogni anno ho sempre percepito queste 30 ore come una perdita di tempo.

โ€ข Le ho completate solo perchรฉ obbligatorie per legge, senza trarne alcun beneficio concreto.

Dopo anni di corsi inutili, sono passato alla formazione offerta da ASCOFIND, guidata da Massimo Scolari.

E qui il discorso cambia radicalmente.

Cosa la rende diversa?

โœ… Lezioni LIVE, con docenti competenti e argomenti realmente utili per un consulente finanziario.

โœ… Networking post-lezione, dove i consulenti possono confrontarsi, scambiarsi idee e creare connessioni professionali.

โœ… Formazione realmente indipendente, senza influenze di banche o reti.

Partecipare a questi corsi non รจ piรน un peso, ma unโ€™opportunitร .

Ovviamente, anche qui ci sono margini di miglioramento, ma non cโ€™รจ paragone con Abilearning.

Su Assoreti, invece, non ho ancora unโ€™esperienza diretta, ma i feedback ricevuti da altri consulenti non sono stati positivi.

Al di lร  dellโ€™obbligo normativo, la formazione dovrebbe davvero servire ai consulenti, non essere un passaggio burocratico senza valore.

Se fatta bene, puรฒ essere un enorme vantaggio competitivo.

Ma cosรฌ comโ€™รจ strutturata oggi, nella maggior parte dei casi, non aggiunge alcun valore reale alla professione.

Serve un cambiamento.

Ripeto spero di non offendere nessuno, ma credo fermamente che gli indipendenti debbano sostenere una formazione realmente indipendente.

Problema Nยฐ13: Accesso al mercato dei capitali per le SCF

La consulenza finanziaria indipendente rappresenta un modello di eccellenza per la tutela degli investitori, garantendo lโ€™assenza di conflitti di interesse e una pianificazione basata esclusivamente sulle necessitร  del cliente. Tuttavia, il disegno istituzionale che ne regola lโ€™attivitร  in Italia, e in particolare la normativa che disciplina le Societร  di Consulenza Finanziaria (SCF), ha creato un ambiente ostile alla crescita di queste realtร .

Il Decreto Ministeriale 66 del 2012 ha introdotto restrizioni significative che limitano la capacitร  delle SCF di attrarre capitali.

Questo rappresenta un problema cruciale, poichรฉ impedisce loro di finanziare progetti di sviluppo a lungo termine, costringendo i consulenti a sostenere direttamente la crescita delle societร  con risorse proprie.

Uno dei principali vincoli imposti dalla normativa riguarda i requisiti per soci e amministratori. Le regole attuali stabiliscono che i soci e i membri del consiglio di amministrazione debbano essere esclusivamente persone fisiche e, in molti casi, direttamente coinvolte nellโ€™attivitร  di consulenza. Questo impedisce lโ€™ingresso di investitori esterni, privando le SCF della possibilitร  di ottenere finanziamenti necessari per migliorare le proprie infrastrutture, ampliare il personale o adottare nuove tecnologie.

Inoltre, questa impostazione limita la possibilitร  di una gestione manageriale efficiente. In una normale societร  di capitali, la separazione tra proprietร  e gestione consente ai manager di concentrarsi sullo sviluppo strategico dellโ€™azienda, mentre gli investitori forniscono i capitali necessari.

Nel caso delle SCF, invece, i consulenti si trovano costretti a ricoprire piรน ruoli contemporaneamente: non solo quello di professionisti della consulenza, ma anche di azionisti, finanziatori e dirigenti. Questo comporta unโ€™inefficienza gestionale che rallenta la crescita del settore e riduce lโ€™attrattivitร  della consulenza finanziaria indipendente come opportunitร  imprenditoriale.

Il principio dellโ€™indipendenza รจ stato giustamente posto al centro della normativa sulle SCF per proteggere i clienti da possibili conflitti di interesse. Tuttavia, questa scelta si รจ trasformata in un vincolo eccessivo che penalizza la crescita di queste societร , invece di favorirne lo sviluppo. Lโ€™assenza di flessibilitร  nella struttura societaria impedisce alle SCF di evolversi, mentre altri attori del mercato, come le banche e le SIM, godono di una maggiore libertร  operativa e finanziaria.

In un contesto in cui la consulenza finanziaria indipendente sta acquisendo sempre piรน rilevanza a livello internazionale, il perimetro istituzionale imposto dal DM 66/2012 risulta anacronistico e soffocante. Se lโ€™obiettivo del legislatore era quello di garantire trasparenza e protezione degli investitori, il risultato ottenuto รจ invece un freno alla competitivitร  delle SCF, ostacolando lโ€™accesso a risorse finanziarie indispensabili per competere con le grandi realtร  del settore finanziario.

Per permettere alle SCF di svilupparsi in modo sostenibile, รจ necessario rivedere la normativa in alcuni punti chiave:

  1. Apertura ai capitali esterni โ€“ Consentire lโ€™ingresso di investitori non consulenti, pur mantenendo adeguate garanzie di indipendenza.
  2. Separazione tra gestione e proprietร  โ€“ Permettere lโ€™adozione di modelli manageriali piรน efficienti, dove i consulenti non siano obbligati a ricoprire ruoli gestionali e finanziari.
  3. Maggiore flessibilitร  nei requisiti per gli amministratori โ€“ Permettere lโ€™ingresso di figure professionali con competenze manageriali per favorire lo sviluppo strategico delle SCF.

Senza una riforma di questi aspetti, le SCF continueranno a essere penalizzate rispetto agli altri attori del settore finanziario, con il rischio di limitare il potenziale di un modello che invece rappresenta unโ€™alternativa virtuosa per gli investitori.

La consulenza finanziaria indipendente รจ una scelta coraggiosa per chi vuole operare senza conflitti di interesse.

Conclusione: La Consulenza Finanziaria Indipendente Deve Evolversi per Espandersi

La consulenza finanziaria indipendente รจ, senza dubbio, il modello piรน etico e trasparente per servire gli investitori. Permette di operare senza conflitti di interesse, con un approccio personalizzato e focalizzato esclusivamente sulle esigenze del cliente. Ma, come abbiamo visto, non รจ un modello perfetto.

I problemi che ho evidenziato in questo articolo โ€“ dai software inadeguati alla burocrazia eccessiva, dal disegno normativo soffocante alla difficoltร  di servire clienti con capitali ridotti โ€“ sono ostacoli reali che rallentano la crescita del settore e limitano lโ€™accesso a questa forma di consulenza per una fascia piรน ampia di investitori.

Cosa deve cambiare?

Se vogliamo che la consulenza finanziaria indipendente diventi una vera alternativa mainstream e non resti un servizio per pochi, รจ necessario affrontare queste criticitร  con un approccio pragmatico. Alcuni punti su cui bisogna lavorare:

  • Innovazione nei software โ†’ Servono strumenti piรน efficienti per gestire il lavoro del consulente e ridurre la componente manuale, cosรฌ da poter servire piรน clienti senza sacrificare la qualitร  del servizio.
  • Riforma del quadro normativo โ†’ Le SCF devono poter accedere ai capitali e adottare modelli di gestione piรน flessibili, senza essere limitate da regole obsolete.
  • Meno burocrazia, piรน efficienza โ†’ Le normative devono garantire trasparenza e protezione per gli investitori, ma senza soffocare lโ€™operativitร  dei consulenti con adempimenti inutilmente complessi.
  • Piรน educazione finanziaria โ†’ La percezione che la consulenza finanziaria indipendente sia โ€œcaraโ€ o โ€œun lussoโ€ deve essere ribaltata. Il vero costo รจ quello nascosto nelle commissioni bancarie, non una parcella trasparente.
  • Migliore accessibilitร  โ†’ Con modelli piรน flessibili, automazione e un quadro fiscale piรน equo, anche chi ha patrimoni inferiori dovrebbe poter accedere alla consulenza indipendente senza barriere insormontabili.

Verso il futuro: un settore in trasformazione

Nonostante le difficoltร , il mercato sta cambiando. La richiesta di consulenza indipendente cresce, le persone sono piรน consapevoli dei costi nascosti degli intermediari tradizionali, e nuovi strumenti stanno emergendo per rendere piรน efficiente il lavoro dei consulenti.

Chi sceglie di operare in questo settore oggi sta contribuendo a una rivoluzione che cambierร  il modo in cui le persone gestiscono i loro investimenti. Il cambiamento รจ giร  in atto, ma per renderlo davvero efficace servono innovazione, miglioramenti strutturali e la volontร  di superare i limiti attuali.

La consulenza finanziaria indipendente รจ il futuro, ma solo se sapremo renderla piรน efficiente, accessibile e scalabile.



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