“ci sospendiamo da gruppo S&D”

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 


LA DECISIONE DI MORETTI E GUALMINI DOPO LE ULTIME CLAMOROSE NOVITÀ DALL’INCHIESTA QATARGATE

Estranee all’indagine, colpite dalla notizia della Procura belga ma da oggi autosospese dal gruppo dei Socialisti in Europarlamento: è questa la decisione presa dalle due eurodeputate Pd Elisabetta Gualmini e Alessandra Moretti, come prima risposta alla clamorosa richiesta – mesi dopo le ultime novità sul fronte Qatargate – dei giudici di Bruxelles. Secondo la nota diffusa in serata, le due europarlamentari sottolineano di aver appreso da giornali e social la richiesta delle autorità giudiziarie del Belgio.



Al di là della richiesta o meno di revoca dell’immunità, per le due importanti esponenti Dem, non vi sarebbe alcun coinvolgimento nelle accuse: nonostante ciò, la scelta è quella di auto sospendersi direttamente dal gruppo parlamentare S&D per poter essere «pienamente a disposizione della magistratura per qualsiasi esigenza istruttoria».

Conto e carta

difficile da pignorare

 



Moretti e Gualmini ribadiscono di non avere a che fare con la presunta corruzione dal Qatar verso funzionari e parlamentari europei: hanno ricevuto il plauso e la solidarietà politica del Pd e dello stesso gruppo dei Socialisti e Democratici, ma al momento ancora non è dato sapere per quale motivo i giudici possano aver richiesto la revoca dell’immunità parlamentare alle due esponenti Dem.

NUOVO CAOS PD NELL’INCHIESTA QATARGATE: CHIESE REVOCHE IMMUNITÀ PER DUE EUROPARLAMENTARI

Quando sembrava che l’inchiesta, come lo scandalo iniziale, del Qatargate potesse sostanzialmente esaurirsi a Bruxelles, ecco la notizia “bomba” in arrivo dal quotidiano belga “Le Soir” che rischia di fa riesplodere la miccia tanto all’interno del Pd quanto nell’intero Europarlamento: in poche parole, questa mattina la Procura federale ha richiesto la revoca dell’immunità parlamentare per altre due esponenti del gruppo S&D (il partito più coinvolto dall’iniziale scandalo sul presunto giro di mazzette e corruzione sull’asse Qatar-Marocco-UE) attualmente eurodeputate.



I nomi in un primo momento non diffusi, sono poi stati confermati dallo stesso quotidiano belga: si tratterebbe di Elisabetta Gualmini e Alessandra Moretti, entrambe europarlamentari Pd elette alle ultime Elezioni Europee dello scorso giugno 2024. Secondo quanto conferma anche l’ANSA citando fonti giudiziarie dirette, le due politiche dem si vedrebbero ora la richiesta di revoca per l’immunità che copre gli attivi parlamentari in Unione Europea.

Se già in un primo momento nell’inchiesta Qatargate si era fatto il loro nome, nel prosieguo della lunga indagine scattata il 9 dicembre 2023 erano poi state le figure di Antonio Panzeri, Eva Kaili, Andrea Cozzolino e Francesco Giorgi a prendere la centralità di inchieste e interesse mediatico, viste le gravi accuse di corruzione, associazione a delinquere e riciclaggio. La richiesta giunta oggi per Gualmini e Moretti presso l’ufficio di Presidenza del Parlamento Europeo sarà al centro della sessione plenaria in programma il prossimo 10 marzo 2025, ma prima sarà sottoposta all’esame accurato della Commissione Affari Giuridici.

IL QATARGATE ALL’ATTUALE “STATO DELL’ARTE”: COSA SAPPIAMO FINORA

Sempre secondo quanto confermato da “Le Soir” e dall’ANSA, la richiesta di revoca delle immunità parlamentari per le due deputate Pd verrà presa in considerazione dalla Presidenza di Roberta Metsola solo dopo il quadro emerso dalla verifica in commissione. Ingerenza straniera e corruzione presunta, erano queste le accuse che gravitavano su diversi esponenti del Parlamento Ue precedente a questa legislatura, tra cui molti nel gruppo dei socialisti europei: i nomi di Gualmini e Moretti comparvero proprio in quelle prime fasi di indagine, salvo poi non rientrare più nelle cronache giudiziarie.

Le due europarlamentari Pd non risultano indagate né ora né in passato per il Qatargate, ma è certo che una notizia come la richiesta di revoca dell’immunità parlamentare possa generare potenziali prossimi scenari di ulteriori svolte nell’ambito di indagine, passata di mano già da tre giudici dopo gli addii di Claire e Dejaiffe in due anni. Finora le varie accuse sulla presenza di tangenti da Marocco e Qatar verso funzionari e politici Ue non hanno retto agli iniziali quadri indiziari, tanto che anche gli arrestati preventivi – da Kaili a Panzeri – sono poi tutti stati rilasciati dopo qualche mese di detenzione.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Con le potenziali novità in arrivo da Bruxelles è possibile che un ulteriore capitolo della lunga vicenda Qatargate sia pronto a riaprirsi all’orizzonte, sebbene ancora non sia chiaro il quadro per cui le due esponenti Pd siano al centro della richiesta della Procura presso l’Europarlamento di Strasburgo.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link