Il mio quad per disabili Zoom. Instancabile e affidabile, come Bruno!

Il nuovo zoomer Giorgio Saccaro si racconta. Ecco come il quad per persone con disabilità Zoom Uphill ha ampliato la sua autonomia per un tempo libero a tutto sport: tra sentieri e natura insieme al suo inseparabile cane Bruno

Fisioterapista, sportivo e amante della natura, Giorgio Saccaro ha sempre vissuto il movimento come sinonimo di libertà. Poi, nel 2009, un incidente ha cambiato radicalmente il suo modo di esplorare il mondo. Ma, anziché fermarsi, ha trovato un nuovo modo di continuare a vivere le sue passioni. Oggi, grazie al quad per persone disabili Zoom Uphill, è tornato a percorrere sentieri sterrati, affrontare terreni difficili e condividere ogni avventura con il suo inseparabile Golden Retriever, Bruno.

Abbiamo incontrato Giorgio per farci raccontare come Zoom Uphill gli abbia restituito non solo indipendenza, ma anche quella gioia di vivere che il destino sembrava avergli portato via.

Giorgio, ci racconti la sua storia. Chi era prima dell’incidente?
“Sono laureato in fisioterapia, e lo sport è sempre stato una parte fondamentale della mia vita. Prima del 2009 partecipavo a maratone, correvo regolarmente e insegnavo nordic walking. Percorrevo fino a 100 km a settimana, amavo la sensazione di libertà che solo il movimento può dare. Inoltre, condividere queste esperienze con i miei cani, in particolare con Bruno, era una gioia indescrivibile. Poi, un incidente stradale ha cambiato tutto. Ho riportato una lesione midollare che ha compromesso la mia mobilità, rendendo estremamente difficile camminare e muovermi in autonomia”.

Come ha affrontato questa sfida?
“È stato un periodo molto difficile, ma non volevo arrendermi all’idea di dover rinunciare alla mia indipendenza e alle passeggiate con i miei cani. Bruno non è solo il mio compagno di avventure, è un cane da soccorso in acque libere, in via di certificazione presso “Professione Cane” (Istituto Nazionale Formazione Unità Cinofile da Soccorso, ndr), un centro di eccellenza specializzato nella formazione di cani bagnino. È addestrato per intervenire in scenari di emergenza e ha una grande capacità di lettura delle diverse situazioni. È incredibile vedere come riesca a comprendere l’ambiente intorno a noi e ad adattarsi: sempre pronto ad aiutarmi e a sostenermi nelle mie uscite con Zoom. Prima di Zoom Uphill ho provato diversi ausili, come handbike e ruotini elettrici per carrozzina, ma nessuno mi restituiva quella libertà che cercavo. Poi, un giorno, ho visto un video del campione paralimpico Oscar De Pellegrin che affrontava i sentieri delle Tre Cime di Lavaredo con questo mezzo, e ho capito che dovevo provarlo”.

E com’è stato il primo impatto con Zoom?
“Incredibile. Sin dal primo utilizzo ho sentito che qualcosa era cambiato. Zoom Uphill è un quad elettrico 4×4 progettato per garantire mobilità anche su terreni difficili a persone con disabilità o difficoltà motorie.
Grazie alla sua struttura robusta, alla trazione integrale e all’autonomia fino a 40 km, permette di affrontare percorsi sterrati, neve, sabbia e pendenze impegnative in totale sicurezza.
Sono tornato a passeggiare con Bruno nei boschi, raggiungere sentieri sterrati e perfino muovermi sulla neve e sulla sabbia. È stato come riappropriarmi della mia vita. Grazie alla sua potenza e stabilità, posso affrontare anche terreni difficili con pendenze importanti, senza bisogno di aiuto. Si ricarica semplicemente con una normale presa elettrica domestica, quindi posso usarlo senza problemi per lunghe escursioni”.

Quindi Zoom non ha solo migliorato la sua mobilità, ma ha anche rafforzato il suo legame con Bruno?
“Esattamente. Con Zoom sono tornato a muovermi in autonomia e affrontare anche terreni impegnativi.
Questo significa che posso portare Bruno ovunque e continuare a condividere con lui le esperienze che amavamo fare prima dell’incidente.
In un certo senso, Zoom ha ampliato i nostri orizzonti: ci ha permesso di esplorare di più, di vivere la natura senza barriere e di mantenere attivo il nostro spirito di squadra. Avere un cane da soccorso al mio fianco è una grande sicurezza, ma è anche una fonte inesauribile di energia e affetto. Vederlo correre libero, accompagnarmi nei sentieri o anche solo sentire la sua presenza vicino a me mentre guido Zoom, mi fa capire che la libertà non è solo un concetto astratto, ma qualcosa che possiamo riconquistare, con la tecnologia giusta e con i compagni di viaggio giusti”.

 
Cosa direbbe a chi, come lei, cerca una soluzione per riacquistare autonomia?
“Direi di provarlo senza esitazioni. Zoom mi ha restituito la libertà di esplorare, di stare all’aria aperta e di vivere senza limiti. La possibilità di trasportarlo comodamente nel bagagliaio dell’auto lo rende ancora più versatile. Ma più di tutto, mi ha permesso di continuare a vivere senza rinunce, di poter esplorare la natura, di sentire il vento in faccia, di seguire Bruno nei suoi percorsi preferiti. Credo che chiunque abbia difficoltà motorie, meriti di avere una soluzione che restituisca indipendenza e dignità. Zoom è questo per me: non solo un mezzo di trasporto, ma una porta verso una vita piena e attiva”.

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Redazione