Bolzano Vicentino: una 7^ Bolzarun in crescita

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2 marzo – La citazione dello speaker Dario Bolognesi “Chi vuole far crescere una gara deve rischiare” esprime perfettamente l’idea che per portare una manifestazione a livelli più alti è necessario assumersi dei rischi.

Ho sentito questa frase da Dario sulla linea di partenza della Bolzarun, del resto lo storico speaker padovano in tema di manifestazioni la sa molto lunga, ma direi che questo concetto è ancora più significativo se si considera che la manifestazione alla 7^ edizione è riuscita a raggiungere il sold out con più di 500 atleti iscritti, assumendosi il rischio di qualche cambiamento.

La corsa che si sviluppava su un percorso di circa 10 Km è sorta nel 2017, grazie all’iniziativa dal comitato Palestra e dall’atletica Ardens, come manifestazione serale in occasione della sagra. Successivamente è stata spostata a giugno.

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Da qualche anno la gara è intitolata a Massimiliano Zoppello, runner e organizzatore instancabile molto conosciuto nel vicentino scomparso nel 2022. Un modo per rendere omaggio a una figura che ha dato tanto alla comunità sportiva si cui ho sentito sempre parlare con tanto affetto.

La mia prima esperienza alla gara a Bolzano Vicentino risale ad una caldissima sera di giugno del 2023. Rientravo da una corsa a tappe in montagna, decisamente in ambiente molto più fresco,  e l’escursione termica mi aveva davvero messo alla prova. Arrancavo, con fatica nelle ultime posizioni, ma Alessandra – la moglie di Max – mi ha sostenuta con un tifo caloroso fino agli ultimi metri.

Nel 2024 la corsa ha avuto un’importante passo avanti diventando una 10 Km omologata Fidal, una mossa che ha contribuito a conferirle maggior visibilità. Personalmente preferisco di gran lunga i percorsi omologati, perché permettono di confrontarmi con una distanza certa ed è per questo, oltre che per la buona organizzazione, che sono tornata. L’intento era anche di migliorare la prestazione dell’anno precedente ed effettivamente così è stato.

Quest’anno altra grande novità. La corsa è stata spostata alla mattina della prima domenica di marzo con partenza alle 10,30. Un orario pensato per consentire a tutti gli atleti di arrivare con tranquillità anche dalle altre province. Sebbene preferisca gareggiare alla sera, riconosco che la domenica mattina è più agevole per chi ha orari lavorativi diversi dai miei.

La giornata è stata splendida, soprattutto rispetto al freddo del giorno precedente, e si poteva correre con l’abbigliamento primaverile.

Parcheggi comodi, ritiro pettorali, spogliatoio organizzato in palestra e aria di festa. Ho incontrato parecchi atleti conosciuti tra cui alcuni da Verona che provavano per la prima volta il percorso. Quindi esauriti i preparativi pre-gara – che personalmente prevedono colazione in pasticceria: non sarebbero proprio da vero atleta, ma d’altronde non lo sono…- , piccolo riscaldamento, ultime chiacchere, pronti sulla linea di partenza.

Come in tutte le gare, in particolare quelle più corte, solita partenza di gruppo  “come non ci fosse un domani”.  E, ovviamente, anch’io mi faccio sempre intortare tanto che se avessi mantenuto il ritmo per tutti i 10 km avrei impiegato 4 minuti in meno.

Dopo l’entusiasmo iniziale ho cominciato a calare tanto che alla fine del primo giro mi ha superato Giovanni Sorgato, con cui spesso ho concluso gare, che era impegnato a fare la guida ad una ragazza con difficoltà visive; ho provato stargli dietro, ma il loro vantaggio km dopo km è sempre aumentato.

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Durante il percorso ho avuto il supporto di alcuni amici allenatori tra cui Minervino Beniamino che portava i ragazzi della Corradini calcestruzzi, Luca Solone dell’atletica Audace Noale e Orlando Pizzolato che accompagnava il suo pupillo Sartore Pietro.

La mia “prestazione” è risultata inferiore all’anno precedente, ma viste alcune circostanze esterne sfortunate posso solo esserne contenta.

Molto meglio è andata ad altri forti atleti veronesi. Daniel Turco che corre per la Vicenza marathon  ha vinto la gara in 31.16 davanti a Cristofori Nicola dell’Atletica Vicentina che ha concluso in 31.25 appena davanti a Forner Tommaso dell’Assindustria sport. Tra le donne la giovane veronese Carcano Agnese dell’Asd Pindemonte ha chiuso in 34.57 distaccando Elisa Presa di Km Sport, giunta in 37.32, e Maddalena  De Biasi.





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