‘Il valore dell’olio umbro nell’economia e nel turismo’ – Pianeta Camere

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L’olio extravergine d’oliva umbro
non è solo un prodotto di qualità, ma anche un elemento chiave
per lo sviluppo turistico ed economico della regione.

   
Secondo uno studio condotto da Isnart (società nata dal
Sistema camerale per supportare il comparto turistico italiano)
e che è stato presentato durante la cerimonia di premiazione
della 26/a edizione del Premio regionale “Oro Verde
dell’Umbria”, il turismo enogastronomico è in forte crescita e
l’olio ha un ruolo di primo piano.

   
L’indagine, condotta su 1.000 turisti e 500 imprese locali,
ha rivelato – sottolinea una nota della Camera di commercio –
dati significativi: il 13,9% dei turisti ha visitato frantoi,
cantine e strade dell’olio. Più di un turista su cinque ha
scelto l’Umbria per la sua offerta enogastronomica. La spesa
media per prodotti tipici è di 24,40 euro al giorno per turista.

   
Il 69,4% dei visitatori acquista olio extravergine come ricordo
del soggiorno. Le esperienze legate alla degustazione e alla
scoperta dei processi produttivi dell’olio sono sempre più
richieste. Un numero crescente di agriturismi e frantoi offre
visite guidate e degustazioni, arricchendo l’esperienza
turistica e promuovendo il territorio attraverso le sue
eccellenze gastronomiche.

   
Oltre alla qualità dell’olio extravergine, è fondamentale il
contesto in cui questo prodotto viene scoperto e apprezzato.

   
L’indagine Isnart mostra che sempre più turisti cercano
esperienze immersive che li avvicinino al mondo dell’olio. Tra
le attività più richieste: l’8,8% dei visitatori acquista
prodotti tipici direttamente nei luoghi di produzione o nei
mercati locali. Questo dimostra che i turisti non vogliono solo
assaggiare, ma anche portare con sé un pezzo dell’esperienza
umbra. Il 6,1% partecipa a eventi enogastronomici, come fiere,
sagre e degustazioni guidate. La possibilità di incontrare
direttamente i produttori e conoscere le diverse sfumature
dell’olio extravergine rende l’esperienza più autentica e
coinvolgente. Il 13,9% visita frantoi e percorsi dell’olio,
segno che c’è un crescente interesse per la scoperta della
filiera produttiva. La visita ai frantoi è un’esperienza che
permette di comprendere il lavoro artigianale dietro ogni
bottiglia di olio di qualità.

   
L’8,9% prende parte a una o più fasi della produzione, come
la raccolta delle olive o la molitura. Questa esperienza diretta
è particolarmente apprezzata dai turisti che vogliono vivere in
prima persona la tradizione olivicola umbra.

   
L’enogastronomia è uno degli asset principali del turismo in
Umbria, eppure, secondo i dati Isnart, molte strutture ricettive
non sfruttano ancora appieno il potenziale legato all’olio
extravergine. Il 31,6% delle strutture ricettive umbre ospita
regolarmente turisti motivati dall’enogastronomia. Questo dato
conferma che il territorio è già un punto di riferimento per chi
cerca esperienze legate al buon cibo e ai prodotti tipici.

   
Tuttavia, c’è ancora margine di crescita. Solo il 30,2% delle
strutture offre la vendita diretta di prodotti del territorio o
informazioni dettagliate su dove acquistarli. Questa percentuale
evidenzia che molte realtà non hanno ancora implementato
strategie efficaci per promuovere il prodotto olivicolo e
renderlo un elemento centrale dell’esperienza di soggiorno. Il
24,4% delle strutture organizza degustazioni di prodotti tipici,
sia all’interno delle proprie sedi che in collaborazione con
aziende locali. Questo tipo di attività rappresenta un valore
aggiunto per il turista e un’opportunità di business per gli
operatori del settore. Nonostante la crescente domanda di
esperienze legate all’olio, quasi la metà delle strutture
ricettive umbre non offre servizi mirati in questo settore,
dimostrando che esiste ancora un grande potenziale da
sviluppare.

   
Guardando al futuro, il comparto olivicolo umbro si trova di
fronte a diverse sfide e opportunità. L’adozione di tecniche
agricole sostenibili, la valorizzazione delle varietà autoctone
e l’uso di tecnologie innovative nella produzione rappresentano
alcune delle strategie per mantenere alta la competitività del
settore. Inoltre, il crescente interesse per la qualità e la
tracciabilità dei prodotti spinge i produttori a investire in
certificazioni e nella promozione del marchio Dop Umbria.

   

   

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