Oggi il Consiglio Europeo Strarodinario, si discute del piano di riarmo e della difesa dell’Ucraina

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Si apre oggi a Bruxelles il vertice europeo straordinario per valutare il piano di difesa comune, Rearm Europe, da 800 miliardi, proposto da Ursula Von der Leyen, a cui partecipa anche Volodymyr Zelensky. 

Pesano le posizioni di Ungheria e Slovacchia

Alla luce della nuova postura degli americani, non più al fianco degli ucraini, i 27 si preparano ad assumere un ruolo centrale sulle garanzie di sicurezza per Kiev. Ma non tutti i leader sono d’accordo.

Ungheria e Slovacchia, ad esempio, contestano la bozza delle conclusioni del vertice che, a loro dire, andra’ ulteriormente limata. 

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La proposta di Macron

La novità è che a sostegno del piano di riarmo europeo, Emmanuel Macron offra all’unione l’ombrello nucleare di Parigi.

 


Ore 20:55 –
Meloni, accolta proposta Italia scorporo difesa da deficit

“Hanno accolto una proposta dell’Italia di scorporare le spese difesa dal deficit-pil. Circa il debito ci sono dei rischi, stiamo pensando a strumenti di garanzie su investimenti privati sul modello di Invest Eu”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni al Consiglio Europeo straordinario. 


Ore 20:50 –
Meloni, ‘riarmo non è parola adatta, messaggio non chiaro’

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“Riarmo non è la parola adatta: il tema difesa riguarda materie prime e tantissimi altri domini. Stiamo dando messaggi non chiari ai cittadini”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni al Consiglio Europeo straordinario.


Ore 20:45 –
Meloni, ‘estendere l’articolo 5 della Nato all’Ucraina’

“Sulle truppe europee sono molto molto perplessa, non lo considero efficace. Escludo che possano essere inviati soldati italiani. Meglio pensare a soluzioni più durature. Estendere l’articolo 5 della Nato sarebbe una soluzione duratura“. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni al Consiglio Europeo straordinario. 

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Ore 19:30 –
Approvate le conclusioni sulla Difesa comune

I capi di Stato e di governo dell’Ue  hanno approvato le conclusioni sulla difesa comune, si apprende da  fonti comunitarie. E’ iniziata ora la discussione sull’Ucraina, il  punto più controverso tra i due all’ordine del giorno, a causa della  contrariet dell’Ungheria di Viktor Orban.


Ore 16:20 –
Tajani, ‘l’Italia deve raggiungere il 2% per la Difesa prima possibile’

L’Italia deve raggiungere “il prima possibile” l’obiettivo di spendere per la difesa ogni anno una somma pari al 2% del Pil, concordato nel 2014 in sede Nato, e il piano ReArmEu dovrebbe contribuire a raggiungerlo. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine del prevertice del Ppe a Bruxelles. La spesa militare al 2% del Pil, ha affermato, “è un impegno che abbiamo. Dobbiamo farlo il prima possibile, bisognerà trovare gli strumenti, uscendo ovviamente dal Patto di stabilità con le spese per la difesa. Mi pare che sia ormai assodato: dobbiamo andare avanti in questa direzione. Non possiamo non farlo, ne va della credibilità dell’Italia”.

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Ore 15:25 –
Bozza di intesa, revisione del Patto di Stabilità per investire in Difesa

Si va verso un accordo tra i 27 dell’Ue al Consiglio europeo, aprendo in a una possibile revisione o rivalutazione delle regole del Patto di stabilità per consentire maggiori spese pubbliche nella difesa, andando dunque oltre le deroghe già ipotizzate dalla Commissione europea.

L’intesa che sta emergendo tiene assieme sia la storica svolta della Germania, che per sbloccare gli investimenti non è più rigorista, sia l’esigenza dei frugali di avere garanzie: nell’ultima bozza delle conclusioni elaborata stamattina dagli ambasciatori Ue si segnala il “favore” per l’intenzione dell’esecutivo comunitario di raccomandare l’attivazione in modo coordinato delle clausole di salvaguardia nazionali del Patto.

Però si “invita la Commissione a valutare ulteriori misure, tenendo conto del parere del Consiglio” (e qui sembra si vada incontro alle richieste tedesche di intervenire con più incisività sul Patto), “garantendo nel contempo la sostenibilità del debito” (come chiesto dai frugali), per agevolare una spesa significativa per la difesa a livello nazionale in tutti gli Stati membri.

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Ore 14:45 –
Baltici, ‘servono decisioni, Ue bypassi chi fa ostracismo’

“Servono delle decisioni coraggiose per la nostra sicurezza ora. Non abbiamo più tempo, questa è l’ultima chiamata. E dobbiamo assolutamente trovare il modo per bypassare l’ostruzionismo dei Paesi che intendono fermare il processo decisionale dell’Ue”. Lo ha detto stamane a Bruxelles il presidente lituano, Gitanas Nauseda.

Nauseda ha sottolineato che l’urgenza del momento rende necessario per gli stati ricercare finanziamenti per il settore della difesa, mentre per il futuro dovranno essere ricercati degli strumenti che permettano di dare al comparto della difesa finanziamenti stabili e strutturati. In senso analogo sono andate le osservazioni della prima ministra lettone, Evika Silina, secondo cui la serietà del momento rende inevitabile una maggiore flessibilità di bilancio in tutta l’Unione europea.


Ore 12:55 –
Kallas: coalizione volenterosi per evitare veti qualcuno

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“E’ sempre piu’ difficile, ed e’ per questo abbiamo nelle nuove iniziative anche considerato la coalizione dei volenterosi, in modo che un Paese non possa bloccare tutti gli altri”. Lo ha dichiarato l’Alta rappresentante dell’Ue per gli Affari esteri, Kaja Kallas, al suo arrivo al Consiglio europeo straordinario, rispondendo a una domanda sul veto annunciato dal premier ungherese, Viktor Orban, sulle conclusioni sull’Ucraina. “Rimaniamo impegnati per raggiungere accordi a ventisette”, ha aggiunto


Ore 12:50 –
Scholz, bene apertura Zelensky a cessate il fuoco

 “E’ molto positivo che il presidente ucraino abbia chiaramente espresso la possibilita’ che le armi tacciano per il momento, al fine di gettare le basi per un cessate il fuoco e uno sviluppo pacifico”. Lo ha dichiarato il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, all’arrivo al Consiglio europeo. “E’ anche chiaro per noi che la cosa piu’ importante è che l’Ucraina continui a esistere come nazione sovrana, indipendente e democratica. Anche questo sara’ un compito centrale a cui dovremo dedicarci con determinazione, soprattutto ribadendo ancora una volta il nostro impegno a sostenerla”, ha
aggiunto.

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Ore 12:25 –
Costa, nuova geopolitica opportunita’ per difesa europea

 “Dobbiamo considerare gli attuali cambiamenti geopolitici come una grande opportunita’ per costruire l’Europa della difesa. Con nuove risorse, nuovi strumenti, nuovi investimenti. La Bei sara’ importante in questo. Il vostro ruolo e’ stato cruciale nelle transizioni digitale, energetica e climatica. E ora, avrete un ruolo critico da svolgere per la nostra sicurezza e difesa”. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, in un video al Forum della Bei, la Banca europea per gli investimenti.


Ore 12:25 –
Tusk, ‘l’Europa deve vincere la corsa agli armamenti’ ‘

 “Non c’è dubbio che la guerra in Ucraina, il nuovo approccio dell’amministrazione statunitense all’Europa e soprattutto la corsa agli armamenti della Russia ci pongono nuove sfide. L’Europa deve vincere questa corsa agli armamenti”. Lo ha detto il premier polacco e presidente di turno del Consiglio Ue Donald Tusk, arrivando al vertice dei leader europei. “L’Europa nel suo insieme – ha aggiunto – è in grado di vincere qualsiasi confronto: finanziario, economico e militare con la Russia. Siamo più forti, dovevamo solo iniziare a crederci. E sta accadendo oggi”


Ore 12:10 –
Von der Leyen a Zelensky: L’Ucraina è parte dell’Europa

E’ entrato in questi minuti a Bruxelles il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky insieme al presidente del Consiglio europeoAntonio Costa e la presidente della Commissione Ursula Von der Leyen


Ore 12:10 –
Costa a Zelensky, sempre benvenuto a Bruxelles

“Presidente Zelensky, caro Volodymyr, siete sempre il benvenuto qui a Bruxelles”. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio, Antonio Costa, in punto stampa congiunto con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, e la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen. 

 


Ore 12:05 –
Lituania, ombrello nucleare? Grandi aspettative fianco est

 “Penso che sia un’idea molto interessante e guardiamo a questa proposta con grandi aspettative. Perche’ l’ombrello nucleare fungerebbe da deterrente davvero molto serio nei confronti della Russia. Ed e’ molto importante sfruttare questa opportunita’, ogni opportunita’, per aumentare la nostra resilienza soprattutto sul fianco orientale. Perche’ il fianco orientale e’ esposto a diversi tipi di minacce”. Lo ha dichiarato il presidente lituano, Gitanas Nauseda, al suo arrivo al vertice straordinario dell’Ue commentando la proposta del presidente francese, Emmanuel Macron.  


Ore 12:00 –
Tajani vede von der Leyen, ‘le sue proposte sono priorità di Fi’

“A Bruxelles ho incontrato la Presidente von der Leyen. Le proposte della Commissione europea su difesa, automotive, sburocratizzazione sono fra le priorità di Forza Italia per l’Ue e vanno nella giusta direzione. Avanti insieme, per rafforzare la sicurezza e la competitività dell’Italia e dell’Europa” Lo ha scritto su X il vicepremier e inistro degli Esteri, Antonio Tajani. 


Ore 11:25 –
Tajani: ‘Impossibile garantire la sicurezza senza gli Usa’

Mi pare assolutamente impossibile pensare  di garantire la sicurezza dell’Ucraina e dell’Europa senza un solido  rapporto transatlantico, senza la Nato.  fondamentale: senza gli  Stati Uniti non si pu fare”. Lo dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine del prevertice del Ppe a Bruxelles.  “Detto questo – continua – significa anche che noi dobbiamo fare la  nostra parte, cio spendere pi per la nostra sicurezza. Sicurezza non  la guerra. Significa anche la sicurezza delle nostre strade, dei  nostri concittadini, l’impegno contro il terrorismo, significa la  sicurezza delle nostre frontiere. Significa molto, non bisogna  semplificare. La sicurezza  qualcosa di molto pi ampio della  guerra”, conclude.


Ore 11:20 –
Difesa, Tajani: ‘Non useremo i fondi di coesione Ue per l’aumento delle spese militari’

 Il governo italiano non intende usare  i fondi di coesione Ue per finanziare l’aumento delle spese per la  difesa nell’ambito del piano ReArmEu. Lo sottolinea il ministro degli  Esteri e vicepresidente del Consiglio Antonio Tajani, a Bruxelles. “Il messaggio – continua –  che siamo favorevoli al quadro disegnato  da Ursula von der Leyen per garantire la sicurezza dell’Europa. Ribadire che noi siamo sempre stati a favore della difesa europea, era il grande sogno di De Gasperi e poi di Berlusconi, quindi se adesso si concretizza questo sogno, non pu che essere un fatto positivo”.  “Per quanto riguarda poi la questione dei fondi di coesione – prosegue – noi non li useremo, perch devono essere destinati” ad altro. “Non  c’è alcuna preoccupazione da questo punto di vista – aggiunge – ma  oggi si tratta di affrontare la questione del quadro complessivo e non di entrare nei dettagli. Poi si vedranno quali saranno i dettagli, ma  certamente noi dobbiamo arrivare al 2%” del Pil nelle spese per la  difesa, “dobbiamo lavorare per garantire la nostra sicurezza”.


Ore 11:10 –
Schlein: ‘A Trump non interessa pace giusta, dobbiamo pretendere di sederci al tavolo dei negoziati

“A Trump non interessa la pace giusta ma  l’interesse economico. Noi dobbiamo pretendere di sederci al tavolo e  proporre una pace giusta europea. Trump ha deciso da che parte stare  macchiandosi di un falso storico”. Cos la segretaria del Pd Elly  Schlein che a Sky tg 24 aggiunge: “Non c’è nemmeno l’inizio di una discussione che sar coinvolta l’Ue. All’Ue un mandato chiaro per  essere al tavolo di pace”.


Ore 10:25 –
Liberali, se Orban e Fico dicono no faremo senza di loro

Sull’Ucraina, se il premier ungherese Viktor Orban e lo slovacco Robert Fico “non vogliono giocare la partita europea, ma preferiscono giocare la partita di Putin, faremo senza di loro”. Lo ha dichiarato la presidente del gruppo Renew al Parlamento europeo, Valerie Hayer, al suo arrivo alla riunione pre-vertice europeo di Renew Europe. “Vedremo che gioco faranno oggi. Penso che dobbiamo cercare di farlo a 27, ma possiamo farlo con 25 o meno Stati membri. Non e’ piu’ tempo di questioni legali e giuridiche. Dobbiamo muoverci in modo rapido”, ha aggiunto. “Questo puo’ essere anche con un nuovo formato, per esempio con alcuni Stati membri dell’Ue capaci e volenterosi, ma anche con il Regno Unito, il Canada e altri membri che vogliono proteggere la nostra democrazia, i nostri valori, per tenere conto della nuova realta’ del mondo”, ha concluso. 



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