Catanzaro Capitale. Inchiesta, candidature, sanità e Comune: parla Sergio Costanzo

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 


Sergio Costanzo


  06 marzo 2025 16:46

Conto e carta

difficile da pignorare

 

di MARCO VALLONE

L’ultima puntata di “Catanzaro Capitale”, la trasmissione di approfondimento politico de La Nuova Calabria condotta da Gabriele Rubino, ha avuto come protagonista il consigliere comunale di Forza Italia Sergio Costanzo. Si è discusso, in primo luogo, dell’inchiesta giudiziaria sulla gestione degli alloggi Aterp a Catanzaro che ha coinvolto Costanzo, imponendogli una pausa forzata attraverso la misura cautelare degli arresti domiciliari. La misura è stata successivamente annullata dal Tribunale del Riesame di Catanzaro, benché il procedimento giudiziario stia comunque facendo il suo corso, e questo ha dunque permesso al consigliere di tornare attualmente con rinnovata carica nell’agone politico. Si sono poi approfonditi ulteriori temi, tra cui il mancato rinnovo della concessione demaniale marittima alla ditta che ha avuto in gestione i due specchi d’acqua dove erano installati i pontili nel porto di Catanzaro, le mancate dimissioni di almeno 17 consiglieri comunali entro il 24 febbraio (ultima data utile per poter poi tornare ad elezioni comunali in primavera), una possibile candidatura alle elezioni provinciali, a quelle regionali, il recente attivismo di Domenico Tallini, arrivando finanche a toccare il tasto cardiochirurgia, particolarmente spinoso durante gli ultimi tempi nel capoluogo di regione calabrese.

Banner

Banner

Una delle affermazioni più forti di Sergio Costanzo, nello specifico durante l’interrogatorio di garanzia davanti al giudice delle indagini preliminari, è stata quella secondo la quale, avendo fatto nello stesso modo politica per 25 anni, se questo per la procura è da considerarsi come un reato “allora è 25 anni che commetto reati, essendomi sempre speso per i più deboli”. Dopo questa inchiesta, però, probabilmente il consigliere avrà ricevuto nuovamente chiamate per effettuare la sua attività politica. E dunque, l’inchiesta ha limitato l’attività politica di Sergio Costanzo in queste settimane in cui è tornato, più o meno, alla normalità? “No, non l’ha assolutamente limitata perché andrei contro me stesso – ha detto Costanzo -. Io ho sempre pensato che quando uno non chiede soldi, e non chiede voti, in cambio del suo portare avanti le battaglie per i cittadini, io penso che può fare tutto. Non c’è niente che possa dimostrare il contrario di quello che sto dicendo. Non ci sono gli atti, non c’è nulla in questo senso. E’ normale, io sono stato eletto per portare avanti le battaglie dei miei concittadini, e continuerò a farlo finché me ne daranno la possibilità”.

Microcredito

per le aziende

 

Banner

E se non ci fosse stata la revoca degli arresti domiciliari da parte del Tribunale del Riesame, cosa avrebbe fatto Sergio Costanzo? “Mah, avrei fatto sicuramente uno sciopero della fame – ha affermato con schiettezza il consigliere di Forza Italia -. Perché secondo me era una cosa ingiusta: lo devo alle miei figlie, lo devo alla mia famiglia. Se io fossi stato passivo sicuramente avrebbero detto che allora ‘veramente ha commesso questi reati’. In qualche modo dovevo reagire, e sarei andato oltre ogni limite. Lo dovevo alle mie figlie, non poteva passare che io avessi fatto delle cose che non potevo fare. Sarebbe stato veramente una pagina triste della mia vita”. Del sostegno ricevuto sui social Costanzo si è accorto subito o dopo? “No, l’ho visto dopo – ha raccontato Sergio Costanzo -, perché in quel momento non potevo utilizzare i social, non li ho utilizzati, e non ho utilizzato alcun mezzo che mi potesse mettere in comunicazione con l’esterno perché, in quel momento, c’era quella misura detentiva ed era giusto che io rispettassi la legge come dovrebbero fare tutti quanti i cittadini. Quindi l’ho saputo dopo. Naturalmente sui telefoni di mia moglie arrivavano le chiamate di tutte le persone che mi manifestavano la loro solidarietà e vicinanza. Sono state davvero tantissime, e colgo oggi l’occasione per ringraziarle”.

Quanto è stato difficile come momento, essendosi verificato l’arresto il 20 dicembre (quindi durante il periodo natalizio, mentre intorno c’è un clima di festa), e quanto è stato impattante sia a livello umano che da un punto di vista politico, visto che poi è stata messa in discussione la tipologia di politica di un consigliere comunale come Sergio Costanzo? “Diciamo che per fortuna la città ha reagito in un certo modo – ha evidenziato il consigliere -. Perché penso che nemmeno i miei più grandi avversari abbiano pensato mai che io potessi aver fatto una cosa del genere. Però in quei giorni, come ho già scritto il primo giorno di libertà su facebook, c’erano persone che stavano peggio di me. E il mio pensiero andava a chi stava peggio di me, perché per fortuna ancora ero a casa, avevo mia moglie e le mie figlie insieme a me. In quei giorni c’è chi ha perso dei figli, essendoci stati tre incidenti mortali, due a Lamezia e uno a Catanzaro, e quindi io pensavo a quei genitori e a quelle famiglie, e perciò non potevo lamentarmi io dello stato in cui vivevo. Ma era giusto pensare e pregare per quei genitori: penso che il loro dolore immane non sia mai più recuperabile, perché è innaturale che un figlio muoia prima dei genitori. E quindi il pensiero di quelle famiglie, e di quella sofferenza, sicuramente ha alleviato la mia che era una cosa molto banale rispetto a queste cose più grandi”.

Quindi questa esperienza, sicuramente non positiva, rafforza la tipologia di attività portata avanti da Sergio Costanzo? “Penso di sì. Penso che mi ha rafforzato perché tutte quante le esperienze negative, alla fine, se tu sai trarre il meglio ti portano sicuramente ad avere miglioramenti nella tua vita quotidiana. E quindi penso di sì. Poi vediamo, gli eletti sono sempre in mano ai cittadini: i cittadini decidono del mio futuro o no. Se dovrò continuare a fare politica, lo decideranno loro. Altrimenti è giusto che io faccia altro”.

In un’altra fase della trasmissione ci si è poi domandati se, tenuto conto di come si è evoluto ad ora il quadro politico, con una consiliatura destinata a proseguire il suo cammino visto che le dimissioni di almeno 17 consiglieri comunali entro il 24 febbraio non si sono verificate, e con un nuovo perimetro politico tracciato dopo il voto sul bilancio della seduta consiliare del 27 febbraio, il consigliere Costanzo ritenga che si arriverà in Comune alla scadenza naturale della legislatura: “Sì, ormai penso di sì – ha rilevato Sergio Costanzo -. Anche perché io sono il primo a non essere più disposto a fare un passo indietro, perché, se si doveva fare, si doveva fare entro il 24 febbraio, in modo tale da poter dare la possibilità ai cittadini di rivotare a giugno. Stabilito questo, noi abbiamo già avuto l’esperienza dei commissari in città, ad esempio quando Traversa si dimise e per un certo periodo ci fu il commissario. Ci fu il commissario anche quando, durante il mandato Abramo, si rivotò per 8 sezioni e quindi non abbiamo avuto grande speranza nei commissari, le cose sono andate sempre peggio. Più di così è difficile onestamente, per come stanno amministrando la città, però sicuramente preferisco sempre confrontarmi con un politico che confrontarmi con un commissario”.

Quindi tra circa un anno, se si dovesse ripresentare più o meno la stessa situazione, ormai sarebbe troppo vicina la competizione regionale? “Spiego quale sarebbe il problema. I consiglieri che giornalmente vengono attaccati da tutti – ha evidenziato il consigliere comunale di Forza Italia – non è che possono aspettare o dimettersi perché poi ci sono le strategie politiche dietro, perché qualcuno magari spera di non candidarsi alla Regione, e di essere candidato a sindaco. Alla fine, poi, il finale è sempre il consigliere comunale. Quindi non penso, già ci sarebbe stata difficoltà a dimettersi ora. E questo sarebbe stato il momento più giusto, entro il 24 febbraio. Poi non penso che, ad un anno dalla fine della legislatura, qualcuno accetterà queste condizioni. Lo potremo fare noi che siamo i partiti, ma chi ha un’estrazione civica sicuramente ha difficoltà ad approvare progetti che non lo vedono coinvolto. Lo possiamo fare noi che siamo referenti dei partiti nazionali, e quindi è giusto avere una linea politica, ma quei consiglieri che sono sempre più defraudati, decantati, sicuramente non penso che accetteranno di buon grado un’imposizione dall’alto”.

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Se si tornasse all’elezione diretta della provincia, di presidenti e consiglieri provinciali, con il voto popolare, sarebbe interessante per Costanzo una nuova esperienza da consigliere provinciale? “Bisogna valutare nel tempo – ha affermato Sergio Costanzo -. Se non conosciamo la riforma, come viene effettuata… Poi dipende dal partito, dipende dalle scelte, tante scelte che non posso fare da solo”. E invece c’è un pensierino sulle regionali? “Non penso, non penso di essere interessato alle regionali. Ho avuto la mia possibilità: non è andata bene, anche se ho avuto un grande risultato elettorale, però in questo momento non penso di essere interessato alle regionali. Sicuramente mi rimetterò nelle mani del partito, alle decisioni del partito”.

Questione cardiochirurgia. La Regione ha indicato alla azienda ospedaliera di Cosenza “Annunziata” di prevedere nel suo atto aziendale, prevedendo una modifica della programmazione regionale, l’attivazione della cardiochirurgia a Cosenza con 14 posti letto. Questo cozzerebbe evidentemente con quella attualmente nella programmazione regionale: cioè la clinica privata “S.Anna hospital” di Catanzaro che attualmente ha un contenzioso con la Regione. Si deciderà il 26 marzo al Tar, nel merito, sul mancato rinnovo dell’accreditamento dei posti letto di cardiochirurgia. I posti totali sono 49: 14 nella azienda ospedaliero universitaria “Dulbecco” di Catanzaro, 15 per il Gom (Grande Ospedale Metropolitano) di Reggio Calabria e poi i 20 del S.Anna. Però se la Regione decide che devono essere attivati all’Annunziata di Cosenza c’è il rischio per S.Anna. Qual è la proposta di Costanzo? “Innanzitutto bisogna fare un breve excursus sulla storia del S.Anna – ha sottolineato Sergio Costanzo -. Prima di ogni cosa Catanzaro, visto che molti hanno fatto un’operazione di sciacallaggio negli ultimi giorni dicendo che sarebbe scippata a Catanzaro quest’altra struttura… Noi dobbiamo ricordare questo: Catanzaro ha già cardiochirurgia nella struttura di Germaneto, la struttura Dulbecco di Germaneto. Quindi la cardiochirurgia a Catanzaro ci sarà in ogni caso. Poi il secondo punto da considerare è che la chiusura del S.Anna non era riconducibile sicuramente alla politica: né al governatore regionale, né alla politica provinciale, né alla politica del capoluogo di regione. La c’è stato un eccesso di ingordigia da parte dei proprietari. Non solo era stata chiusa una prima volta, ma è stata data anche una seconda possibilità per poter poi ripartire. Durante questa seconda possibilità, loro hanno pensato bene di estromettere dal consiglio d’amministrazione persone che potevano garantire la ripresa e lo sviluppo della struttura. E si sono dimessi loro, di nuovo, a capo del consiglio d’amministrazione. Quindi quella è stata la fine del S.Anna”.

E dunque, adesso, qual è la situazione? “Sicuramente, a breve, noi usciremo dal commissariamento della sanità – ha indicato Costanzo -. Quindi il commissario sarà Occhiuto, E’ normale che Cosenza, una volta che è stata accreditata la facoltà di medicina all’università, dovesse avere anche cardiochirurgia all’Annunziata. E quindi era una cosa fisiologica. Ora, noi non dobbiamo fare guerra di campanile contro Cosenza. Noi dobbiamo batterci per fare riaprire il S.Anna, anche alla luce dell’importante investimento che ha fatto il privato per accreditare questa struttura. Il 26 ci sarà la sentenza del Tar, e noi sapremo di che cosa stiamo parlando. Però questo importante investimento non può essere disperso, anche perché l’investitore è un imprenditore importante (il gruppo Citrigno ndr) che penso abbia già avuto le garanzie da parte della Regione per l’accreditamento della struttura. Non penso che si sia avventurato così. E poi, anche sulla polemica montata su Maselli, Maselli non operava a Catanzaro: operava a Bari e a Napoli. E quindi non è che Maselli è stato scippato a Catanzaro. Sicuramente è una figura importante, ma anche le figure che dovrebbero rivestire il ruolo nel S.Anna sono figure d’eccellenza”.

Da un punto di vista tecnico il minimo per poter attivare una cardiochirurgia è una popolazione di 600mila abitanti. Con la popolazione attualmente residente in Calabria già con 3 cardiochirurgie si rientra giusti giusti nel numero di abitanti necessari da considerare per l’attivazione di questo genere di specialità ospedaliere. L’eventuale quarta, il S.Anna, quindi non può che passare da una decisione politica forte: “Infatti, noi dobbiamo batterci per fare riaprire il S.Anna – ha chiosato Sergio Costanzo -. Anche perché all’Annunziata sono stati destinati 14 posti letto e quindi ne rimangono già 6. Ma si potrebbe fare 10 e 10, magari per fare un equilibrio. Quindi aspettiamo il 26, e poi vediamo le iniziative che intenderemo intraprendere per cercare di difendere questa realtà, che veramente è una realtà storica per tutto il sud Italia. Un punto di riferimento importante per tutto il sud Italia per quel che riguarda la cardiochirurgia. Attendiamo il 26 e poi decideremo cosa bisogna fare. Io sono pronto a scendere in piazza – ha concluso, combattivo, il consigliere di Forza Italia – come ho fatto, perché ho già fatto le mozioni in consiglio comunale, le manifestazioni con tutto il consiglio comunale sotto l’Asp di Catanzaro. Era il tempo del Covid e ci siamo sempre battuti. Purtroppo, ripeto, l’ingordigia dei privati ha privato la città di questa importante struttura”.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Microcredito

per le aziende

 

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link