Iren, Torino scalza Genova e diventa il primo azionista: ecco cosa cambia per la multiutility

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A destra, il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo


Conto e carta

difficile da pignorare

 

Iren: adesso รจ ufficiale. Da oggi il Comune di Torino con un pacchetto azionario di oltre il 19% ha scalzato quello di Genova (18,85%), diventando il primo azionista della multiutility dellโ€™energia, dei servizi idrici e ambientali quotata a Piazza Affari. Una scalata sul filo dei decimali non solo dai risvolti squisitamente finanziari e industriali ma anche politici.

Investiti 83 milioni

La Cittร  metropolitana di Torino tramite la sua controllata MetroHolding srl (Mht) โ€œha acquistato 37.370.553 azioni Iren ad un prezzo per azione pari a euro 2,221 per un controvalore di 83 milioni di euroโ€, annuncia una nota dellโ€™Ente. โ€œMth possedeva giร  32.500.000 azioni pari al 2,498% di Iren. Con il nuovo acquisto, la quota di Cittร  metropolitana di Torino sale al 5,371%. Insieme alla Cittร  di Torino, la quota detenuta dai due Enti pubblici, guidati dal sindaco Stefano Lo Russo, nella multiutility รจ ora pari al 19,171%โ€. In tal modo โ€œTorino e il territorio metropolitano diventano ancora piรน centrali nel settore energetico, della transizione ecologica, dellโ€™innovazione e della ricercaโ€, commenta soddisfatto Lo Russo, indicato come deus ex machina della scalata.

Il business

Iren, prosegue la nota, โ€œopera in ambito multiregionale (Piemonte, Liguria, Emilia-Romagna); ha 10.583 dipendenti e serve 2,2 milioni di clienti nel settore energetico, 2,9 milioni di abitanti nel ciclo idrico integrato e oltre 3,8 milioni nei servizi ambientali. La Cittร  metropolitana di Torino rafforza cosรฌ la rappresentanza degli interessi della propria comunitร  nella definizione delle politiche industriali di Iren, contribuendo allโ€™impegno per favorire lo sviluppo e la diffusione dellโ€™uso delle energie rinnovabiliโ€.

Si tratta di politiche industriali di notevole valore economico e in gran parte garantite dagli stessi azionisti, tra i principali clienti di Iren. Infatti nei primi 9 mesi del 2024 il Gruppo ha fatto registrare ricavi consolidati per 4,156 miliardi di euro (-10,2% rispetto ai primi 9 mesi del 2023), con il margine operativo lordo (Ebitda) che รจ salito a 923,5 milioni di euro (+7,7%), e lโ€™utile netto di Gruppo, attribuibile agli azionisti, che si รจ attestato a 192,6 milioni di euro (+9%).

La governance

A seguito della scalata di Torino cambiano gli equilibri nel Comitato di sindacato dei soci pubblici di Iren, che controlla il Gruppo con oltre il 44% delle azioni. รˆ composto dal primo cittadino di Genova, ruolo ricoperto dal vicesindaco Pietro Piciocchi, in attesa delle elezioni comunali, dopo che Marco Bucci รจ diventato presidente della Regione Liguria; poi ci sono il sindaco di Torino, Lo Russo, e Marco Massari, primo cittadino di Reggio Emilia, Comune che ha in portafoglio un pacchetto di azioni Iren del 6,42%. Fuori dal Comitato di sindacato, la Compagnia di San Paolo (3,84%) il Comune di Parma (3,16%) e quello di Piacenza (1,37%).

Anche se in vista dellโ€™Assemblea degli azionisti del 24 aprile i vertici di Iren sono stati confermati dal Comitato di sindacato fino al 2027, Genova ha perso il diritto di proporre il nome dellโ€™amministratore delegato, ruolo rivestito attualmente da Gianluca Bufo. Unโ€™indicazione che adesso spetta a Torino in qualitร  di primo azionista. Al Comune del capoluogo ligure passa quella del presidente del Gruppo, funzione confermata a Luca Dal Fabbro, mentre a Reggio Emilia resta lโ€™indicazione del vicepresidente, incarico conferito a Moris Ferretti.

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Finanziamenti e contributi

 

Sul piano politico lโ€™operazione finanziaria in sostanza blinda il controllo di Iren nelle mani del centrosinistra sullโ€™asse Torino-Reggio Emilia. In attesa che a maggio si voti a Genova per il nuovo sindaco, elezioni dove Piciocchi, candidato del centrodestra, se la vedrร  con Silvia Salis in corsa per il centrosinistra.


Giovanni Volpi, giornalista professionista, รจ il direttore del Mio Giornale.net. Ha iniziato al Sole-24 Ore nel 1993. Dieci anni dopo รจ passato in Mondadori, a Tv Sorrisi e Canzoni, dove ha ricoperto anche il ruolo di vicedirettore. Ha diretto Guida Tv, TelePiรน e 2Tv; sempre in Mondadori รจ stato vicedirettore di Grazia. Ha collaborato con il Gruppo Espresso come consulente editoriale e giornalistico dei quotidiani locali Finegil.





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