Genova. Un ambiente stimolante e inclusivo favorisce l’apprendimento e il recupero delle abilità comunicative, migliorando la qualità della vita delle persone con difficoltà di parola. È il tema della Giornata europea della logopedia di quest’anno, che si celebra il 6 marzo, il cui slogan è “Ambiente e linguaggio vincono insieme!”.
Ad accendere i riflettori su questa ricorrenza nella nostra Regione è la commissione di albo dei logopedisti dell’Ordine delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione (Ordine Tsrm e Pstrp) di Genova, Imperia e Savona. “Un’occasione per sottolineare l’importanza straordinaria della comunicazione e del ruolo del logopedisti”, commenta la presidente della commissione, Paola Maccagno.
Secondo la letteratura scientifica, un bambino su dieci in età scolare presenta difficoltà linguistiche, che possono manifestarsi come un semplice ritardo del linguaggio o evolversi in disturbi dell’apprendimento più complessi. “La situazione si complica ulteriormente in contesti di svantaggio socio-culturale – aggiunge Maccagno – Ignorare o tardare l’intervento può compromettere lo sviluppo comunicativo-relazionale dei bambini, con ripercussioni sul percorso scolastico e sulla vita futura”.
Negli ultimi anni, il servizio sanitario nazionale ha progressivamente ridotto gli investimenti e le energie sulla prevenzione in età evolutiva. Eppure, i logopedisti giocano una partita determinante nella promozione della salute e nella prevenzione delle difficoltà di linguaggio. Continua Maccagno: “Intervenire precocemente – per esempio, attraverso attività di screening, collaborazione con le scuole dell’infanzia e quelle della primaria, interventi mirati e attività ludiche specifiche – potrebbe evitare che i problemi iniziali, se trascurati, si trasformino in veri e propri disturbi dell’apprendimento o peggio ancora in difficoltà psicologiche legate alla frequentazione scolastica”.
Nel frattempo, la richiesta di assistenza continua a crescere in modo esponenziale, mettendo a dura prova il sistema sanitario, che fatica a rispondere in maniera tempestiva ed efficace. “Le liste d’attesa per la riabilitazione del linguaggio e per il trattamento di altri disturbi correlati si allungano sempre di più – dice Maccagno – creando disagi significativi ritardando interventi fondamentali per il benessere dei bambini. Nonostante gli sforzi del governo centrale di ridurre i tempi di accesso alle cure e a potenziare l’offerta dei servizi sanitari, la situazione resta critica”.
Le risorse disponibili non sempre riescono a soddisfare la crescente domanda, e il rischio è che molti bambini debbano attendere troppo a lungo prima di ricevere il supporto necessario, e spesso potrebbe essere troppo tardi. In questo scenario, l’adozione di strategie di prevenzione efficaci diventa non solo una necessità, ma una priorità assoluta per garantire a ogni bambino il supporto di cui ha bisogno nel momento più opportuno.
Per l’occasione, la commissione di albo dei logopedisti invita a riflettere su diversi aspetti fondamentali per il benessere comunicativo della persona. Uno di questi è l’importanza del setting terapeutico: creare un ambiente adeguato ai bisogni comunicativi di ciascuno è essenziale per personalizzare il percorso terapeutico e favorire la generalizzazione delle competenze nei vari contesti della vita quotidiana, dalla scuola al lavoro fino alla casa. Un ruolo chiave è svolto dagli strumenti facilitanti, come lab e i comunicatori, che possono offrire un supporto prezioso per chi non riesce a comunicare in altro modo.
Fondamentale è inoltre l‘interazione adulto-bambino: promuovere il dialogo e l’interazione sin dai primi anni di vita aiuta a stimolare lo sviluppo del linguaggio in modo naturale e spontaneo. Sul fronte della prevenzione, è importante adottare buone pratiche come la riduzione dell’uso eccessivo di cellulari, tablet e computer, nei più piccoli, favorendo invece attività esperienziali e momenti di condivisione che arricchiscano la comunicazione e l’acquisizione di nuove parole e competenze extralinguistiche.
La voce è uno strumento essenziale nella comunicazione quotidiana, ma spesso viene sottoposta a sforzi e abitudini scorrette che, nel lungo periodo, possono causare affaticamento, disfonie o vere e proprie patologie vocali. Per questo motivo – fanno sapere i logopedisti liguri – è importante adottare strategie di prevenzione, come una corretta idratazione, il riscaldamento vocale per chi utilizza la voce in modo intensivo (insegnanti, speaker, attori, cantanti), il controllo della postura e della respirazione, oltre alla riduzione di fattori irritanti come il fumo o l’abuso della voce in ambienti rumorosi.
Infine, è cruciale ripensare gli spazi per renderli più inclusivi e accessibili, garantendo un ambiente che possa rispondere alle diverse esigenze di tutte le persone, in particolare di coloro che affrontano disturbi acquisiti di natura neurologica, oncologica o di altro tipo. Ciò significa adottare soluzioni che favoriscano la mobilità, la fruibilità e il comfort, eliminando le barriere fisiche e sensoriali, nonché promuovendo un design universale che valorizzi il benessere e l’autonomia di ciascun individuo.
“Comunicare significa partecipare, apprendere, costruire relazioni. Garantire a tutti la possibilità di esprimersi al meglio è un diritto, e noi logopedisti siamo in prima linea a garantirlo”, conclude Paola Maccagno.
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