Isola di sapori: la Sicilia inaugura il suo 2025 da Regione Europ

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In Sicilia, ogni ingrediente è un tassello di una storia millenaria, ogni ricetta è il risultato di secoli di scambi, contaminazioni e saperi. Il miele che gli antichi Greci consideravano un dono degli dei, la cannella e il sesamo portati dagli Arabi, il cioccolato lavorato secondo il metodo azteco ereditato dagli Spagnoli. Poi, dopo la Rivoluzione francese, arrivarono i monsù, i cuochi francesi che nelle cucine dell’aristocrazia siciliana trasformarono la tradizione popolare in alta gastronomia, creando piatti raffinati come il Timballo di maccheroni, reso celebre da Giuseppe Tomasi di Lampedusa ne Il Gattopardo. Un’eredità di profumi e sapori che è tra i motivi dell’assegnazione alla Sicilia del titolo di Regione Europea della Gastronomia 2025 conferito dall’IGCAT (International Institute of Gastronomy, Culture, Arts and Tourism). Un titolo che non è solo un riconoscimento, ma l’inizio di un percorso che darà voce alla ricchezza agroalimentare siciliana con eventi e iniziative lungo tutto l’anno. Il primo vagito ufficiale di un anno che, sulla carta, si preannuncia straordinario si è levato venerdì 7 marzo, all’Hub Identità Milano di via Romagnosi, dove è stato tagliato ufficialmente il nastro delle iniziative.

Un momento della conferenza stampa nella sala ovale dell'hub Identità Milano di via Romagnosi

Un momento della conferenza stampa nella sala ovale dell’hub Identità Milano di via Romagnosi

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Un progetto che unisce agricoltura e turismo. Il riconoscimento della Sicilia come Regione Europea della Gastronomia 2025 non è solo una celebrazione della sua cucina, ma un’occasione concreta per un rinnovato legame tra due settori strategici, l’agricoltura e il turismo, «entrambi pilastri della nostra splendida isola», ha detto Salvatore Barbagallo, assessore all’Agricoltura, sviluppo rurale e pesca mediterranea della Regione Siciliana, ricordando come il settore «da solo rappresenta il 4% del Pil, e con l’indotto arriva al 10%». Un concetto ribadito anche dall’assessora al Turismo, Elvira Amata, che vede nel riconoscimento assegnato un’opportunità per allargare la conoscenza dell’Isola. «Abbiamo chiuso il 2024 con 22 milioni e mezzo di presenze – sottolinea – ma la vera sfida non è il numero, bensì la capacità di far scoprire anche le destinazioni meno note, accendendo i riflettori su un patrimonio autentico, fatto di cibo, tradizioni e persone».

Per dare corpo al titolo di Sicilia Regione Europea della Gastronomia 2025, i due assessorati hanno elaborato un programma che, da maggio a ottobre, coinvolgerà venti comuni siciliani, trasformandoli in palcoscenici di un viaggio lungo i sentieri del gusto. Si tratta di Corleone, Castelvetrano, Piraino, Castellammare del Golfo, Nicosia, Agrigento, Piazza Armerina, Serradifalco, Caltagirone, Aci Bonaccorsi, Scicli, Galati Mamertino, Gioiosa Marea, Modica, Gela, Pachino, Randazzo, Menfi, Palazzolo Acreide e Cefalù. «Abbiamo scelto in maniera strategica venti comuni, distribuiti in tutta la Sicilia, tra mare e montagna, per valorizzare ogni angolo della nostra Isola», ha spiegato Barbagallo sottolineando la necessità di non concentrare la promozione solo sulle mete più battute.

Foto di gruppo con i cuochi e i rappresentanti dei Consorzi impegnati nella tre giorni d'apertura di Sicilia Regione europea della gastronomia 2025

Foto di gruppo con i cuochi e i rappresentanti dei Consorzi impegnati nella tre giorni d’apertura di Sicilia Regione europea della gastronomia 2025

I Consorzi di tutela protagonisti. Tra gli attori principali di un 2025 che è un’opportunità concreta per rafforzare il legame tra chi produce e chi racconta la Sicilia attraverso il viaggio e l’esperienza, ci saranno 21 Consorzi di tutela, che con la loro presenza garantiranno un palinsesto di eventi volto a esaltare la biodiversità agroalimentare dell’isola. Dai prodotti Dop e Igp fino ai Pat e alle specialità meno conosciute, la strategia di comunicazione punta a rafforzare il valore dell’enogastronomia siciliana, non solo come elemento culturale, ma come motore di sviluppo economico.

Oltre alle manifestazioni sul territorio, sono previste iniziative di respiro internazionale: un concorso per i migliori siti web dedicati al turismo enogastronomico, un forum sulle buone pratiche tra le altre Regioni Europee della Gastronomia, e alcuni convegni. Tra questi un convegno scientifico sui cambiamenti climatici e il loro impatto sulle produzioni agricole che prevede un confronto con la Catalogna, «con cui condividiamo problemi simili», e uno sulla valorizzazione del carrubo, coltivazione storica della tradizione siciliana che sta conoscendo una nuova vita nel settore dolciario e gastronomico.

L'intervento in videoconferenza del sottosegretario di Stato dell’Agricoltura della Sovranità alimentare e delle Foreste Luigi D'Eramo

L’intervento in videoconferenza del sottosegretario di Stato dell’Agricoltura della Sovranità alimentare e delle Foreste Luigi D’Eramo

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Un weekend di incontri e cucina. «Questa giornata è solo l’inizio di un lungo viaggio», ha sottolineato Elvira Amata, assessore al Turismo, parlando del calendario di appuntamenti che accompagneranno la Sicilia nel suo anno da Regione Europea della Gastronomia. «La Sicilia è da sempre un punto di riferimento per l’agroalimentare di alta qualità», ha ricordato Luigi D’Eramo, sottosegretario per l’Agricoltura, la sovranità alimentare e le foreste intervenuto in videoconferenza. «Questo riconoscimento non è solo un tributo alla tradizione, ma un’opportunità concreta per rafforzare la crescita del settore e valorizzare il legame tra cibo, turismo e territorio». Il primo passo è proprio la tre giorni all’Hub Identità Milano, che proseguirà fino a domenica 9 con incontri, degustazioni e showcooking. A portare in scena la cucina siciliana saranno gli chef selezionati grazie alla collaborazione con l’Unione Regionale Cuochi Siciliani, l’Associazione Italiana Cuochi Germania e la Sicilia di Ulisse, che cureranno showcooking dedicati alla colazione siciliana, al brunch, alla merenda e alla tavola della festa. Per tutti i giorni saranno attive due bouvette dedicate ai vini della DOC Sicilia, raccontati dall’enologo Gianni Giardina (IRVOS), in un viaggio sensoriale tra vitigni autoctoni e terroir d’eccellenza.

Il Premio Giornalistico Sicilia Regione Europea della Gastronomia. Raccontare la gastronomia significa anche darle valore. Per questo è stato consegnato il Premio Giornalistico Sicilia Regione Europea della Gastronomia 2025, un riconoscimento dedicato a chi, con articoli e reportage, ha saputo trasformare il cibo in cultura. Tra i premiati, Anna Scafuri (Tg1 Rai), Andrea Amadei (Decanter, Radio Rai 2), Maddalena Fossati (La Cucina Italiana), Eleonora Cozzella (Il Gusto de La Repubblica), Alessia Peraldo Eusebias (Studio Aperto Italia Uno), Gabriele Principato (Cook del Corriere della Sera), Elisa Isoardi (Linea Verde, Rai 1) e Christian Schubert (Frankfurter Allgemeine Zeitung).



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