reclutati 300 ragazzi per evitare la fuga di cervelli

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A Gizzeria Lido la Demo Day promossa dal consorzio che integra anche le tre università calabresi. Tra gli stakeholders imprenditori, investitori ed istituzioni

Promuovere il trasferimento tecnologico ed i risultati della ricerca alle imprese e al territorio, al fine di creare soluzioni innovative che producano sviluppo e che mitighino i cambiamenti climatici. È lo scopo del consorzio Tech4You, un ecosistema che conta 14 soci, tra i quali i tre atenei calabresi, Università della Calabria, Università Magna Graecia, Università Mediterranea, l’Università della Basilicata ed il Consiglio Nazionale delle ricerche.

Sfida tecnologica diretta agli ecosistemi

Il progetto di Tech4You nasce per rispondere alle sfide della sostenibilità e dello sviluppo tecnologico. Gli obiettivi principali sono quelli di trasformare i risultati della ricerca in applicazioni concrete, promuovendo la creazione di startup, il potenziamento della open innovation, il trasferimento tecnologico e la crescita di imprese e servizi, favorendo la trasformazione ecologica, energetica e tecnologica della Calabria e della Basilicata. Attraverso soluzioni innovative, dunque, la ricerca si apre alle aziende e al territorio per il miglioramento della qualità della vita delle comunità, in un’ottica di sostenibilità economica ed ambientale e di impatto sociale sul territorio, partendo dalla consapevolezza della necessità di dover contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici.

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La Demo Day

In collaborazione con Entopan Innovation, tra i soci del consorzio, l’ecosistema per l’innovazione di Tech4You ha organizzato una giornata dimostrativa dedicata ai progetti del “programma di accelerazione Tech4You Accelerating growth”, che si è tenuta oggi in una nota struttura di Gizzeria Lido, sul Tirreno catanzarese.

L’evento ha costituito un prezioso momento di confronto e sinergia tra ricercatori e professionisti dell’innovazione e della trasformazione digitale, imprenditori, investitori e istituzioni, sarà un’occasione unica per conoscere i progetti che hanno completato con successo il percorso di accelerazione, con l’obiettivo di trasferire l’innovazione alle imprese calabresi e lucane e renderle maggiormente competitive sui mercati. Nel corso della giornata di lavori, si sono analizzati i progetti di ricerca che puntano a costruire un’economia a impatto zero, basata su un uso sostenibile e rinnovabile delle risorse naturali, potenziando la bio-economia e promuovendo la tutela e la valorizzazione dell’ambiente, al fine di generare un impatto positivo sul tessuto economico e sociale delle due regioni.

L’impegno per gli ecosistemi calabresi

«Il Tech4You è l’ecosistema di innovazione della Calabria e della Basilicata che appunto ha vinto un contributo importante Pnrr da parte del Ministero dell’Università e della Ricerca e che è ormai al suo ultimo anno di compimento – ha detto il presidente del Consorzio Maurizio Muzzupappa – 

Stiamo lavorando cercando di tirare fuori dai laboratori delle nostre università tutte le ricerche più avanzate nell’ambito degli impatti che hanno i cambiamenti climatici sul territorio. Quindi immaginatevi erosione costiera, incendi boschivi ed esondazioni e quant’altro e stiamo cercando di produrre dei progetti pilota, dei prototipi che poi possano avere un impatto positivo sul territorio».

Fuga cervelli? Per 300 giovani risorse sono qui

Premesso che si è sulla buona strada, quale può essere il prossimo step per frenarla finalmente questa fuga dei cervelli?
«Ecco, questo è un tema molto importante – ha risposto a LaCnetwork Aleardo Furlani, Program Manager di Tech4You –.  In questo consorzio, nell’ecosistema, noi abbiamo 300 ragazzi reclutati e questi 300 ragazzi sono risorse intellettuali importantissime per le regioni. Bisogna assicurare che questi ragazzi restino ancorati al territorio e stiamo attuando azioni per assicurare che il loro dialogo con le industrie possa generare ulteriori occasioni di scambio e di trasferimento tecnologico, che si fa non trasferendo un oggetto o una tecnologia, si fa soprattutto con le persone».

Il bando regionale da 15 mln

Tra gli interventi di saluti quello dell’assessore regionale calabrese allo Sviluppo: “Il Governo regionale è molto impegnato a incentivare la ricerca – ha detto Rosario Varì – Abbiamo messo a disposizione 15 milioni di euro su due linee con un fondo perduto del 75 per cento per progetti che vanno da 70 a 400 mila euro. Riteniamo che ciò significhi per un verso trattenere i nostri giovani sul territorio e per altro verso accrescere la competitività delle nostre imprese.”



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