L’AQUILA – È il sorteggio la soluzione della Regione Abruzzo per stabilire quali associazioni culturali potranno ricevere i finanziamenti destinati ai Grandi Eventi per il 2025. Una misura estrema, determinata dalla riduzione delle risorse previste nel bilancio regionale. Decisione che ha suscitato immediate polemiche e preoccupazioni tra le associazioni coinvolte, generando un acceso dibattito politico e istituzionale.
Tagli ai finanziamenti: sorteggio per risolvere la parità di punteggio
La comunicazione ufficiale inviata dalla Regione Abruzzo alle associazioni ha un sapore amaro: “Considerato che codeste associazioni hanno avuto tutte assegnato il medesimo punteggio, occorre procedere ad una nuova graduatoria tramite sorteggio fino al raggiungimento del nuovo stanziamento”.
Il taglio è significativo: da un originario stanziamento previsto di 278.871,20 euro, ridotto a 181.678,91 euro. Di conseguenza, il sorteggio sarà l’unica via per decidere chi, tra le associazioni vincitrici del bando, potrà realmente ottenere i fondi già impegnati per l’organizzazione di manifestazioni importanti sul territorio abruzzese.
Le reazioni del mondo politico e culturale
La decisione ha scatenato un acceso dibattito, con dure reazioni dalle opposizioni e la pronta replica della Giunta regionale. I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Erika Alessandrini e Francesco Taglieri denunciano una scelta che definiscono “di una gravità senza precedenti”. L’accusa è chiara: “La Regione Abruzzo governata da Marsilio, nella sua incapacità e approssimazione, ha deciso di affidare ad un sorteggio la sopravvivenza economica di importanti realtà culturali”. E ancora: “I fondi sono stati tagliati a causa del disavanzo economico creato nella sanità pubblica dal malgoverno di Marsilio e del suo centrodestra”. Secondo Alessandrini e Taglieri, è assurdo costringere associazioni che hanno già sostenuto spese considerevoli per gli eventi, a rischiare la loro stessa esistenza per colpa di “una decisione assurda e ingiusta”. Annunciato, quindi, un emendamento per ripristinare integralmente i finanziamenti già assegnati attraverso procedure competitive.
Di fronte alle polemiche, il Presidente della Regione, Marco Marsilio, e l’assessore alla Cultura, Roberto Santangelo, hanno respinto le accuse, definendo l’allarme sollevato dalle associazioni come “infondato e allarmistico”. Marsilio parla apertamente di una “questione tecnica e temporanea”, definendo il sorteggio “una questione tecnica obbligata dalla legge regionale, senza alcuna discrezionalità politica”. Santangelo, entrando nel dettaglio, spiega: “Con la riduzione delle risorse di bilancio abbiamo dovuto procedere a una rideterminazione della graduatoria. Non potendo scegliere arbitrariamente chi escludere, il sorteggio era inevitabile”. Entrambi hanno assicurato l’intenzione di ripristinare la dotazione originaria: “Abbiamo già individuato soluzioni per ripristinare integralmente i contributi e finanziare anche le realtà escluse attraverso un emendamento che approveremo già nel prossimo consiglio regionale”. La copertura necessaria per ripristinare la dotazione originaria del fondo sarà garantita, dunque, attraverso un emendamento di legge che sarà depositato lunedì ed approvato nel primo consiglio utile. “Si è trattato esclusivamente – ha ribadito Santangelo – di una questione tecnica e temporanea, e l’allarmismo lanciato dell’associazione Harmonia Novissima è risultato infondato, dal momento che sarebbe bastato confrontarsi con l’Assessorato per avere rassicurazioni sulle soluzioni già in corso di definizione”.
Le associazioni coinvolte e i rischi concreti
Al centro della disputa ci sono associazioni di grande rilevanza culturale e sociale per il territorio abruzzese, tra cui l’Associazione culturale Ennio Flaiano, Harmonia Novissima, Muntagninjazz, Accademia Musicale Marino da Caramanico e molte altre. Come accusa il vice presidente del Consiglio regionale, Antonio Blasioli. La situazione è particolarmente critica perché queste associazioni avevano già speso i contributi previsti. Una scelta che rischia di provocare gravi conseguenze economiche: se escluse dal sorteggio, alcune realtà potrebbero addirittura chiudere. Un esempio emblematico è il caso dell’associazione “Indierocket”, del Festival di musica indipendente, o ancora “Muntagninjazz”, eventi che ogni estate attraggono migliaia di persone e hanno ormai una solida tradizione culturale.
La situazione risulta ancora più controversa alla luce della recente proposta di legge avanzata da Lega, Forza Italia e Noi moderati, che prevederebbe un finanziamento discrezionale di 150.000 euro per alcune realtà culturali selezionate, fra le quali alcune appartenenti proprio al bacino che oggi rischiano di essere escluse dal sorteggio. In questo senso, le critiche politiche si fanno più pungenti: “La Giostra Cavalleresca di Sulmona rischia da un lato di venire de-finanziata, mentre dall’altro potrebbe ottenere fondi grazie a un provvedimento ad hoc della maggioranza. Una coincidenza davvero curiosa”, è il commento ironico che emerge da alcune delle associazioni coinvolte.
L’impegno per una soluzione condivisa
Nelle ultime ore, tuttavia, arriva l’impegno dichiarato dalla Giunta regionale: “Stiamo già individuando soluzioni che permettano di ripristinare il contributo originario e procedere con lo scorrimento della graduatoria”. Marsilio conferma l’importanza della cultura, dichiarando: “Si è trattato esclusivamente di una questione tecnica e temporanea, e l’allarmismo è risultato infondato. Il nostro impegno verso il settore culturale rimane prioritario”.
In attesa del sorteggio previsto per l’11 marzo ad Avezzano, rimangono dubbi e preoccupazioni. L’eventuale esclusione potrebbe significare, per alcune realtà, la fine delle attività o la riduzione drastica della loro proposta culturale. Marsilio e Santangelo promettono un tempestivo intervento legislativo, ma resta l’incertezza delle associazioni che, intanto, attendono martedì prossimo per conoscere il loro destino. Un quadro complesso, dunque, che mette in luce sia le criticità economiche e finanziarie della Regione Abruzzo, sia il peso fondamentale della cultura per l’identità e l’economia territoriale.
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