Inaugurati gli Archivi Storici della CISL Umbria: un patrimonio documentale per il lavoro, la ricerca e la memoria collettiva

Un nuovo centro di documentazione per studiosi, studenti e cittadini, promosso dalla FNP (Federazione Nazionale Pensionati) CISL Umbria e realizzato in collaborazione con l’ISUC (Istituto per lo Studio dell’Umbria Contemporanea).

(UNWEB) L’iniziativa permette di recuperare e digitalizzare oltre sessant’anni di storia sindacale, rendendo accessibile un prezioso patrimonio di documenti. “Abbiamo voluto raccogliere e ordinare la nostra memoria per trasmetterla alle nuove generazioni”, ha dichiarato Luigi Fabiani, Segretario Generale FNP CISL Umbria. “Questo archivio è una testimonianza viva dell’impegno della CISL per i lavoratori e per la società”, ha aggiunto Angelo Manzotti, Segretario Generale CISL Umbria. Per Alberto Stramaccioni, Presidente ISUC, “la ricerca storica sul sindacato aiuta a comprendere il ruolo fondamentale che ha avuto nello sviluppo democratico del Paese”.

Bastia Umbra ha ospitato l’inaugurazione degli archivi storici della CISL Umbria, un evento che segna un momento cruciale nella conservazione della memoria sindacale della regione. L’iniziativa è stata accompagnata dal convegno “La CISL in Umbria tra storia e memoria”, promosso dalla FNP CISL Umbria con il patrocinio dell’ISUC e della CISL Nazionale, un’occasione di confronto sul valore della documentazione per la crescita e l’identità del movimento sindacale.

“Questo archivio è un riepilogo di 70 anni di storia della CISL in Umbria” ha dichiarato Angelo Manzotti, Segretario Generale CISL Umbria, nel suo intervento conclusivo, sottolineando come il sindacato abbia sempre posto al centro la persona, promuovendo strumenti di emancipazione come la formazione e l’istruzione. “Negli anni ’50 una delle azioni sindacali più significative fu la battaglia per le 150 ore, per garantire crescita culturale ai lavoratori“.

Luigi Fabiani, Segretario Generale FNP CISL Umbria, ha evidenziato il lungo lavoro di recupero e catalogazione dei documenti: “Abbiamo impiegato più di un anno per riportare alla luce materiali sparsi in varie sedi. Questo impegno collettivo è stato fondamentale e ha trasformato l’inaugurazione in una giornata formativa per la nostra organizzazione“. Fabiani ha inoltre sottolineato l’importanza dell’archivio come “cassetta degli attrezzi“ per affrontare le sfide future del sindacato, in un mondo del lavoro in continua evoluzione. Fabiani ha poi rimarcato che “l’archivio è uno strumento di conoscenza e crescita, utile a tutti, non solo al sindacato”.

Sul valore della ricerca storica si è soffermato Alberto Stramaccioni, presidente dell’ISUC: “Riflettere sulla storia delle organizzazioni sindacali significa dare voce ai lavoratori che hanno contribuito ad alfabetizzare, modernizzare e civilizzare la società italiana“. Un patrimonio, dunque, che non è solo testimonianza del passato, ma strumento di lettura del presente e del futuro.

L’importanza della memoria storica è stata ribadita anche da Vincenzo Silvestrelli del Dipartimento FNP CISL Umbria: “Recuperare e mantenere la memoria aiuta a costruire il futuro, evitando di ripetere gli errori del passato“.

Mario Squadroni, dell’Università di Perugia, ha invece ricordato il lavoro svolto negli anni per censire gli archivi sindacali umbri: “Oggi disponiamo di una documentazione preziosa, che potrà essere studiata da ricercatori, professori e studenti. La presenza di una sala studio dedicata rende questo archivio un punto di riferimento per chiunque voglia approfondire la storia del lavoro”.

A chiudere il cerchio degli interventi lo scrittore Massimo Gagliano, che ha posto l’attenzione sulla difficoltà di accesso alle fonti storiche per la ricerca: “Iniziative come questa sono fondamentali per conservare la memoria documentale, ma è altrettanto cruciale valorizzare e verificare le testimonianze orali”.

L’evento segna un passo fondamentale nella tutela della memoria sindacale e il nuovo archivio centrale della CISL Umbria, che raccoglie documenti dal 1945 al 2010, sarà interamente digitalizzato e reso accessibile in rete. “Questo progetto ci permette di evitare la dispersione di un patrimonio prezioso e di renderlo accessibile anche in digitale“, ha dichiarato Faliero Chiappini, responsabile della catalogazione degli archivi. Aggiungendo: “Questa iniziativa consente alle nuove generazioni di riscoprire il ruolo della CISL nella costruzione del tessuto sociale ed economico dell’Umbria”.

Un giorno importante, dunque, per la CISL e per l’intera comunità umbra, che vede ora aperte le porte di un archivio destinato a diventare un riferimento per la memoria del lavoro e dei lavoratori.