Le sex doll intelligenti di Wmdoll, le nuove mete del turismo cinese e l’ascesa di Mixue: le news dall’Asia

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Non solo semplici bambole in silicone, ma “partner” interattive grazie all’Ia. La sfida per un mercato che nel 2031 varrà 1,47 miliardi di dollari. E, ancora: addio Europa e Usa. Sempre più vacanzieri del Dragone scelgono come destinazioni il Medio Oriente e il Sudest asiatico. Intanto la catena dell’Henan supera per punti vendita globali colossi come McDonald’s e Starbucks.

Le sex doll intelligenti di Wmdoll, le nuove mete del turismo cinese e l’ascesa di Mixue: le news dall’Asia

Da anonime figure di silicone a vere e proprie partner interattive capaci di offrire «compagnia emotiva» e la sensazione di «intimità fisica». Il principale produttore cinese di sex doll, WMdoll, ha iniziato a integrare modelli di intelligenza artificiale all’interno dei suoi prodotti. La nuova serie di punta dell’azienda, MetaBox, è composta da bambole dotate di otto personalità diverse. Sono in grado di parlare, ricordare le conversazioni per giorni e persino di offrire parole di incoraggiamento ai partner umani. Il prezzo? Un modello costa tra i 1.600 e i 2.200 dollari. Gli utenti dovranno poi pagare una quota mensile di circa 100 dollari per usufruire delle funzionalità interattive dell’intelligenza artificiale. Grazie a questo modello di business – che ricalca quello adottato dal settore della telefonia mobile – WMdoll intende fidelizzare i clienti per ottenere ricavi a lungo termine. Secondo QYResearch, il mercato globale delle sex doll con intelligenza artificiale raggiungerà i 1,47 miliardi di dollari nel 2031, con un tasso di crescita annuale del 17,9 per cento. Nel 2024, solo in Cina, valeva 868 milioni. I margini di crescita sono dunque potenzialmente enormi anche se Liu Ding, direttore vendite di WMdoll, frena i facili entusiasmi: «C’è ancora un divario significativo tra queste bambole e la cyber fidanzata che molti immaginano. Dobbiamo concentrarci sulla tecnologia dei robot bipedi prima di perseguire progetti completamente umanoidi».

Le sex doll intelligenti di Wmdoll, le nuove mete del turismo cinese e l'ascesa di Mixue: le news dall'Asia
Uno stabilimento Wm Doll (dal sito ufficiale).

Né Usa, né Europa: quali sono le nuove mete dei turisti cinesi?

I turisti cinesi sono sempre meno interessati a visitare Europa e Stati Uniti. Adesso preferiscono i Paesi del Medio Oriente (Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Oman e Bahrein), del Sudest asiatico (Malesia, Singapore e Thailandia) e dell’America Latina (Perù, Messico, Brasile). La conferma di questa tendenza arriva dai dati dalla società di cambio valuta Travelex, che ha registrato un netto calo delle richieste di dollari statunitensi, euro e sterline provenienti dai suoi clienti cinesi. Nel 2019 il biglietto verde rappresentava il 27 per cento del volume dell’azienda mentre oggi è a 10 punti in meno. Nello stesso lasso di tempo le valute di Ue e Regno Unito sono passate dal 12 al 7 per cento, lasciando spazio a quelle di altri Stati. Cameron Hume, direttore globale dell’ingrosso di Travelex a Shanghai, è convinto che tutto ciò dipenda dalle rinnovate preferenze di viaggio dei turisti cinesi, a loro volta conseguenza delle ultime politiche turistiche attuate da Pechino. Negli ultimi anni la Cina ha stretto i legami con i Paesi del Medio Oriente e dell’America Latina, e ha concordato esenzioni reciproche dal visto con una serie di altri Stati. Sebbene i dati siano ancora poco chiari, la sensazione è che le tensioni geopolitiche abbiano raffreddato l’appeal delle mete europee e statunitensi agli occhi dei viaggiatori cinesi. Entro il 2030, il numero di turisti in partenza dalla Cina toccherà quota 200 milioni, in crescita rispetto ai 150 milioni del 2019.

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Turisti cinesi a Londra (Getty Images).

Il boom della catena di gelati cinese Mixue

Mixue, una catena cinese specializzata in gelati e tè alla frutta, è diventata la più grande catena di Food and Beverage al mondo per numero di negozi. Gestisce ben 45.302 punti vendita a livello globale – per lo più dislocati tra Cina e Indonesia – più dei 43 mila di McDonald’s e dei 40.199 di Starbucks. Fondata nel 1997 da Zhang Hongchao nella provincia dello Henan, l’azienda ha visto una crescita esplosiva a partire dal 2006, quando, oltre a offrire dessert a base di ghiaccio tritato, ha iniziato a vendere coni gelato a prezzi accessibili. Da quel momento, la sua ascesa è stata inarrestabile. Due i punti di forza: un catalogo diversificato e prodotti in vendita a un prezzo medio di circa 1 dollaro. Mixue ha raccolto quasi 444 milioni di dollari ed è pronta a debuttare alla Borsa di Hong Kong con una valutazione complessiva di circa 10 miliardi.

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