Il Congresso Nazionale del CNIFP (Comitato Nazionale Italiano Fair Play, presieduto con successo dal 2005 da Ruggero Alcanterini) si sta svolgendo a Loreto Aprutino, in provincia di Pescara, nelle giornate 8 e 9 marzo 2025. La giornata inaugurale, come da programma, ha visto i coinvolti per un fantastico itinerario nel Borgo medievale. Prima tappa, la Chiesa di San Pietro: dalla parte opposta della via del Baio, praticamente contrapposta al Castello Chiola, si erge il complesso di San Pietro Apostolo, antica abbazia esistente già nel 1066, la quale si articola su una serie di volumi tra loro interconnessi che costituiscono e realizzano il luogo di culto più importante di Loreto Aprutino, ubicato nella parte più alta del centro storico. L’ingresso della chiesa è segnato da un portico cinquecentesco in laterizio diviso in tre campate coperte da volte crociera che conclude la prospettiva di Via del Baio. Il portico è ornato internamente da stemmi di vescovi e regnanti e, nel suo angolo estremo, da eleganti trifore con colonnine in pietra che permettono un delizioso affaccio sui tetti del centro storico. Un portale rinascimentale in pietra permette l’accesso alla chiesa che si articola in tre navate e termina con un’abside semicircolare. Le navate laterali sono poi ulteriormente ampliate da una teoria di cappelle laterali ricche di affreschi, tra cui la cinquecentesca cappella di San Tommaso D’Aquino e l’ottocentesca cappella di San Zopito (Santo Patrono di Loreto Aprutino), coperta da una cupola con lanterna.
A seguire, due musei davvero memorabili, spiegati superbamente dalla guida locale Nicoletta Di Fazio: il Museo Acerbo delle Ceramiche storiche di Castelli, e il Museo dell’Olio (Castelletto Amorotti). Il primo risiede in un angolo pittoresco ed appartato della sommità del centro storico. Il barone Giacomo Acerbo riunì, nel 1957 il meglio della produzione ceramista delle dinastie familiari di Castelli vissute tra il Quattrocento e i primi del Novecento. La splendida Collezione, esposta nelle sale progettate dall’architetto Leonardo Palladini, è composta di ben 570 pezzi ed è la più consistente e completa raccolta della raffinata arte della ceramica castellana a livello Europeo. Il secondo, è nato per riportare in vita un antico frantoio costruito nel 1880 che al suo interno ospita macchine lignee del 1600 oltre a macchine che testimoniano la modernizzazione dei primi del 1900. Questo museo oggi testimonia il grande impegno e l’infinita passione per la terra e l’olio di Loreto Aprutino, che spinsero Raffaele Baldini Palladini ad organizzare la sua linea di produzione, in modo decisamente all’avanguardia per il secolo XIX. Grazie alla maestria del suo amico pittore Francesco Paolo Michetti, realizzò il progetto della struttura in stile neogotico. Rappresenta un “unicum” in Abruzzo ed è un pregevole esempio di cultura applicata ad un’attività produttiva. Verso la conclusione della mattina di visite, infine, ed apprezzatissimo da tutti – in primis da Mr. Philippe Housiaux, l’atteso ospite dall’estero, attuale Presidente dell’European Fair Play Movement – ecco il Museo del Precinema (il Cinema prima del Cinema): una interessantissima mostra interattiva sulle macchine ottiche che hanno dato vita alle prime immagini in movimento. In pratica: il percorso storico che ha preceduto la nascita del Cinema. L’esposizione si compone di una serie di marchingegni ottocenteschi, ricostruiti su modelli d’epoca, perfettamente funzionanti e utilizzabili dal pubblico. E’ un’occasione per conoscere e sperimentare, in maniera tangibile, l’affascinante mondo del pre-Cinema e dei suoi pionieri: dal Teatro delle Ombre alla Camera Oscura, dalla Lanterna Magica al Proiettore Cinematografico. La mostra, corredata da una ricca serie di pannelli illustrati e da una saletta di videoproiezione, comprende inoltre delle postazioni monitor, dove il pubblico più interessato può visionare diversi video di approfondimento tematico. Squisita accoglienza e dettagliate spiegazioni da parte della guida locale, lo sceneggiatore Nicola Ioppolo, che collabora da circa un anno con la Fondazione Musei Civici di Loreto Aprutino presieduta da Mauro D’Amico. Verso l’ora di pranzo, una visita alla Mostra “100 anni dello Sport al Femminile” a cura dell’ International Football Museum, inaugurata nel giorno della Giornata Internazionale della Donna per la gioia di tutti i presenti.
Stop per il lunch con degustazione olio, vini e prodotti tipici in compagnia del “l’artigianato al femminile” presso l’Oleoteca Comunale, sita ai piedi del centro storico, accanto alla suggestiva Porta Palamolla e all’antica fontana. L’Oleoteca mostra i prodotti dei diversi frantoi locali. Passeggiando tra gli antichi macchinari, è possibile degustare l’olio nelle sue più pregiate varietà. Confronti, chiacchiere, risate, e poi l ‘incontro con il mondo dell’impresa al femminile di Loreto Aprutino, ed esattamente con le donne nel mondo del vino. Prima visitando il cantiere dei Palazzo Vicini-Zecca, con Antonella Di Tonno dell’azienda Talamonti, già Premio “Fair Play for life 2024”. Le prime notizie di questo Palazzo risalgono intorno al 1400, ed è oggetto di una radicale ristrutturazione intorno al 1700. Le cantine hanno ospitato tra il 1800 e i primi del 1900 una importante produzione e commercializzazione di vino ed olio che veniva esportato in tutta Italia. A seguire, la visita al cantiere del Palazzo Romano Talamonti, con Adriana Galasso dell’azienda Torre dei Beati. A metà pomeriggio, il momento più solenne della giornata: l’omaggio ad Ondina Valla, la prima atleta donna (negli 80 metri ostacoli) nell’albo d’oro dell’Italia olimpica, ai Giochi di Berlino del 1936. Una outsider di vent’anni, bolognese, per decretare la cui vittoria servì il fotofinish. Il tempo fu straordinario: 11”6. E le valse il record del mondo. Loreto Aprutino le intitola così’ la piazzetta del silenzio, alla presenza tra gli altri del Presidente Housiaux, del Presidente Alcanterini, del sindaco Mariotti, del vice sindaco Federico Acconciamessa e dell’ Assessore Geraldine Ferri, (Politiche Sociali e Pari Opportunità), ideatrice dell’iniziativa. La soprano Lucia Rubedo, recentemente special guest alla cerimonia di chiusura delle Universiadi a Torino, ha cantato per i presenti due pezzi molto commoventi: “La voce del silenzio” e “Who wants to live forever”. Il premio “Ondina” ideato dall’artista Ester Crocetta, eccellenza del territorio, è stato assegnato al figlio di ondina Valle, Luigi De Lucchi, presente alla cerimonia, che orgoglioso ha voluto donarlo all’Amministrazione Comunale di Loreto Aprutino come atto di stima e ringraziamento per il gesto dell’intitolazione di una piazza a sua madre.
Prima della cena, altre due visite museali: al Museo di Archeologia (Antiquarium Comunale) e all’ International Football Museum (Museo Istituzionale del Comitato Nazionale Fair Play). Il primo nato nel 1998, ospita principalmente reperti che vennero scoperti nel territorio nel XIX secolo durante varie campagne di scavo. Reperti paleolitici, romani e alto medievali. Nelle campagne di scavo in 37 siti diversi intorno a Loreto sono affiorati reperti archeologici che riguardano sepolture funebri vestini, arredi e ornamenti provenienti anche dalla cella santuario della dea Feronia. Il museo racconta la Storia del territorio di Loreto Aprutino dal Neolitico fino all’Alto Medioevo. Il secondo, infine, è di fatto una mostra permanente che comprende la esposizione di tutti i modelli originali di palloni e scarpini usati dalla nazionale italiana di calcio dalla sua nascita fino ai giorni nostri. In particolare tutti i cimeli usati dalla nazionale italiana di calcio nelle partite ufficiali giocate con tutte le nazionali del mondo tra il 1910 ed i giorni nostri: palloni, scarpini, giornali, guanti da portiere, biglietti di ingresso allo stadio, numerose maglie usate nelle partite della Nazionale di calcio.
Il giorno 9 marzo, presso il Teatro comunale “Luigi De Deo”, molto attesi i lavori della conferenza per decretare la proclamazione degli eletti. Davvero soddisfatto per questo appuntamento il Sindaco Renato Mariotti, perché il Congresso Nazionale ospitato mette riflettori internazionale sulla sua cittadina, dove sono già presenti cittadini stranieri di ben 53 nazionalità diverse.
Loreto Aprutino, posta ad un’altezza di 300 metri sul livello del mare, è un Comune di circa 7.200 abitanti, ed è localizzata all’interno della più ampia “Area Vestina” caratterizzata da una storia produttiva significativa, da una notevole qualità ambientale e densità di beni culturali e borghi rurali, da una storica produzione eno-gastronomica. Le aziende agricole del territorio sono, infatti, aziende che storicamente si dedicano a più colture: Vigneti, Uliveti (Loreto Aprutino è il Comune di Italia con la più alta densità di ulivi e “l’Olio Aprutino Pescarese” è stata la prima DOP europea), Seminativi, Legumi pregiati come il Tondino del Tavo e all’Allevamento di bestiame volto alla produzione casearia, oltre che una parte di natura ancora selvatica da preservare. Sono nove le cantine che producono un prestigioso vino conosciuto a livello internazionale: Valentini, Talamonti, Amorotti, Torre dei Beati, Ciavolich, De Fermo, Galasso, Torre Raone, Marchesi De Cordano; Sono inoltre dieci gli oleifici che producono olio extravergine d’oliva DOP APRUTINO-PESCARESE: Valentini-Cerretani, Candeloro Vittorio, Candeloro Artemio, Parlione, Lucciolini, Pace, Orsini, Soc. Coop. Agricola Lauretana (SCAL), Buccella. Si tratta dunque di un territorio che ha saputo dialogare storicamente tra conservazione di tradizioni rurali e di relazioni comunitarie, attivismo produttivo e cultura del lavoro. Lo sviluppo industriale degli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso, sviluppatasi nell’area costiera del Pescarese, ora in una fase di ridimensionamento, non ha avuto il tempo di obliterare la tradizione rurale e comunitaria di tipo tradizionale insita nel territorio Vestino, non ha scardinato l’insediamento diffuso storico che ha consentito la sopravvivenza di importanti contesti ambientali che hanno salvaguardato la concreta possibilità di uno sviluppo sostenibile. Le condizioni sociali ed economiche del territorio non hanno subito radicali trasformazioni e ciò ha salvaguardato il rapporto delle comunità locali con il proprio territorio e il paesaggio, che oggi, in una fase di rilancio dell’economia del Terziario avanzato e del Turismo culturale innovativo, assumono un ruolo e un peso strategico per lo sviluppo.
A Loreto Aprutino numerose sono le strutture presenti e di notevole interesse storico culturale: i tanti musei, i palazzi signorili, le chiese, le strutture culturali, i parchi e gli impianti sportivi. L’ affermazione di forme di turismo alternative in opposizione a quelle più massificate ha portato ad un ampliamento del segmento dell’ecoturismo, che comprende un’ampia gamma di attività ricreative e culturali legate, ad esempio, all’ambiente, alle tradizioni, all’enogastronomia e alla vita attiva all’aria aperta.
Lisa Bernardini
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link