L’Oro Verde dell’Umbria lancia l’Ercole Olivario: ecco le migliori produzioni regionali

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di Danilo Nardoni

Il Premio Oro Verde dell’Umbria ha celebrato i suoi vincitori in una cerimonia che ha riunito istituzioni e tutta la filiera olivicola umbra. L’evento ha confermato il valore strategico dell’olio extravergine umbro per l’economia e il turismo. È partita quindi dall’Umbria anche la “Stagione delle selezioni regionali” dell’Ercole Olivario con lo svelamento dei 17 oli finalisti umbri che si contenderanno il prestigioso Tempietto di Ercole Olivario. Saranno quindi questi oli e le rispettive aziende a rappresentare la regione al concorso nazionale. Cresce inoltre l’interesse dei turisti per l’olio: il 13,9% visita frantoi e percorsi dedicati, con l’Umbria che punta sempre più su qualità, sostenibilità e innovazione per consolidare il settore e affrontare le sfide future.

 A Perugia, nel Centro Congressi della Camera di Commercio dell’Umbria, si è svolta così la cerimonia di premiazione della XXVI edizione del Premio Regionale “Oro Verde dell’Umbria”, organizzato dall’Ente Camerale e da Promocamera, Azienda speciale della Camera di Commercio dell’Umbria e che valorizza le migliori produzioni di olio extravergine della regione, selezionando le aziende che rappresenteranno l’Umbria al concorso nazionale Ercole Olivario. L’incontro, molto affollato, ha visto la partecipazione di istituzioni e di tutta la filiera dell’olio: produttori, operatori del settore, ed esperti confermando il ruolo centrale dell’olio d’oliva nel tessuto economico e culturale dell’Umbria.

A coordinare gli interventi Federico Sisti, segretario Generale dell’Ente camerale umbro, che in ogni passaggio della cerimonia ha tenuto stretto il “fil rouge” dell’evento, rendendo l’evento armonioso e consequenziale. Ad aprire è stato Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di Commercio dell’Umbria, che ha sottolineato “come il Premio ‘Oro Verde dell’Umbria’ rappresenti un pilastro per la valorizzazione dell’olio extravergine umbro, un’eccellenza che incarna storia, qualità e tradizione”. Mencaroni, evidenziando come il premio apra le porte del Concorso nazionale “Ercole Olivario”, ormai un vero cult per l’olivicoltura italiana di qualità, ha affermato che “il settore olivicolo è un asset strategico per l’economia regionale e dobbiamo continuare a sostenerlo con iniziative come questa”.

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L’assessore comunale di Perugia all’Ambiente, le aree verdi e le politiche del cibo, David Grohmann, ha detto che “l’olio umbro è sinonimo di autenticità e qualità. È nostro compito promuoverlo e difenderlo, affinché continui a essere un simbolo del nostro territorio nel mondo”. Grohmann ha poi reso noto che sta lavorando a un progetto per la creazione di un’azienda agricola olivicola con i terreni del Comune di Perugia, dove insiste un numero molto grande di olivi, sulla stregua di quello che ha già fatto il Comune di Roma.

Il presidente della Strada dell’Olio DOP Umbria, Paolo Morbidoni, ha presentato un video-racconto dedicato al mondo dell’olio umbro, incitando i produttori a migliorare continuamente la qualità. “L’olio umbro – ha detto – rappresenta l’1% del totale italiano, ma in termini di rinomanza e fama conta ben più dell’1% proprio perché mantiene alta la sua qualità e su questa strada occorre continuare e anzi accelerare ancora di più”.

L’edizione 2025 del Premio ha così assegnato numerosi riconoscimenti a produttori che si sono distinti per qualità, innovazione e sostenibilità. Il Premio Slow Food è stato assegnato alla Azienda Decimi. Quest’anno per la prima volta infatti Slow Food Umbria è stata invitata a dare il suo apporto alla manifestazione, con l’individuazione di un premio ad hoc “che ci rende davvero orgogliosi – ha dichiarato la presidente Monica Petronio – perché sottolinea l’importanza del recupero di oliveti in stato di abbandono, contribuendo con i fatti alla costruzione di quel paesaggio culturale, armonico e piacevole che è tutelato dall’articolo 9 della Costituzione”. Questo apre il mondo olivicolo umbro ad una nuova volontà di rinnovamento, basato su solide radici come quelle degli Oliveti storici e del recupero delle varietà locali, per creare un’economia circolare che coniughi il turismo al paesaggio e alle produzioni di qualità. Il Premio Slow Food è stato assegnato a Decimi, per il suo impegno nella cura di oliveti secolari e per la produzione di un olio extravergine Presidio Slow Food da varietà secolari ancora ignote, come hanno spiegato Roberto Mariotti (referente Olio Slow Food Umbria) e Saverio Pandolfi (referente della guida all’Olio Evo, Slow Food Editore). “La nostra prima partecipazione ad un evento di tale portata – sottolinea Mariotti – ci fa ben sperare e fa di Camera di Commercio Umbria un collettore fidato per costruire un tavolo di discussione e crescita che sappia coniugare giusto profitto e rispetto del territorio”.

Il Premio Goccia d’Ercole – Selezione Umbria è stato invece assegnato a tre produttori: Terzo classificato l’olio extravergine MonteMelino dell’Azienda Agricola Montemelino; Secondo classificato l’olio extravergine Moraiolo dell’Azienda Agricola Locci; Primo classificato l’olio DOP Umbria Colli Martani del Frantoio Filippi.

Poi la Menzione di merito Impresa donna. L’azienda femminile che ha ottenuto con il proprio olio il punteggio più alto è ancora l’olio Decimi DOP Umbria Colli Martani dell’Azienda Agricola Decimi  di Bettona. Invece la Menzione di merito Giovane imprenditore, per l’azienda giovane che ha ottenuto il punteggio più alto con il proprio olio, è per l’olio prodotto dalla Società Agricola Stoica.

Il Premio Qualità ed Immagine in ricordo del prof. Montedoro ha visto vincente la Società Agricola Stoica. Il Premio speciale della giuria per il miglior design di etichetta assegnato a Frantoio Loreti di Rodolfo Loreti per l’olio “Sesto”.

La Menzione speciale Olio Monocultivar è andata a “Il Notturno di San Francesco DOP Umbria Colli Assisi Spoleto” dell’Azienda Agraria Ciarletti Simona, mentre la Menzione speciale Olio da Agricoltura Biologica è andata a CM – Centumbrie Centoleum dell’Azienda CM srl.

A vincere per la categoria Olio extravergine sono: 1° classificato Olio Extra Vergine di Oliva Italiano Biologico del Frantoio di Spello UCCD; 2° classificato Moraiolo Monocultivar dell’Azienda Agraria Bacci Noemio; 3° classificato Viola Costa del Riparo dell’Azienda Agraria Viola Srl. Per la categoria Olio DOP Umbria: 1° classificato Riserva DOP Umbria Colli Assisi Spoleto dell’Azienda Agraria Marfuga; 2° classificato Batta DOP Umbria Colli del Trasimeno del Frantoio Giovanni Batta; 3° classificato Colleruita – Olio DOP Umbria Colli Assisi Spoleto.

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A rappresentare l’Umbria alle finali nazionali dell’Ercole Olivario, sono infine i seguenti 17 oli selezionati. Per la categoria DOP/IGP: l’Azienda Agraria Marfuga di Campello sul Clitunno (PG) con l’olio “Riserva Marfuga” Dop Umbria Colli Assisi Spoleto, il Frantoio Giovanni Batta di Perugia con l’Olio Dop Umbria Colli del Trasimeno, l’Azienda Agraria Viola srl di Foligno (PG) con l’olio “Colle Ruita” Dop Umbria Colli Assisi Spoleto, il Frantoio di Spello uccd di Spello (PG) con l’Olio Dop Umbria Colli Assisi Spoleto, il Frantoio CM srl di Magione (PG) con l’Olio Dop Umbria Colli del Trasimeno, l’Azienda Agricola Decimi di Bettona (PG) con l’Olio Decimi Dop Umbria Colli Martani, l’Azienda Agraria Bacci Noemio di Gualdo Cattaneo (PG) con l’olio “Terre di Capitani” Dop Umbria Colli Martani, il Frantoio Ranchino di Porano (TR) con l’olio “Poggio Amante” Dop Umbria Colli Orvietani, l’Azienda Agraria Ciarletti Simona di Trevi (PG) con l’olio “Il Notturno di San Francesco” Dop Umbria Colli Assisi Spoleto ed il Frantoio Gaudenzi di Trevi (PG) con l’olio “Casa Lontana” Dop Umbria Colli Assisi Spoleto. Mentre per la categoria Extravergine saranno: il Frantoio di Spello uccd di Spello (PG) con l’olio e.v.o. Biologico, l’Azienda Agraria Bacci Noemio di Gualdo Cattaneo (PG) con l’olio Moraiolo Monocultivar; l’Azienda Agraria Viola srl di Foligno (PG) con l’olio “Costa del Riparo”, il Frantoio CM srl di Magione (PG) con l’olio “Centoleum”; La Fonte Azienda Agricola di Bevagna (PG) con l’olio “Nostrum”, l’Azienda Agraria Marfuga di Campello sul Clitunno (PG) con l’olio “L’Affiorante” Monocultivar Moraiolo e la Società Agricola Moretti Omero ss di Giano dell’Umbria (PG) con l’olio e.v.o. Biologico.

Dopo l’Umbria il calendario di appuntamenti per le regioni d’Italia di questa 33esima edizione dell’Ercole Olivario proseguirà in Toscana, Basilicata, Abruzzo, Sicilia, Lazio, Puglia, Sardegna. Un tour per i territori italiani che sta portando allo svelamento degli oli finalisti selezionati, che si contenderanno il podio del prestigioso “Oscar dell’Olio Italiano”. Gli oli vincitori d’Italia della 33esima edizione dell’Ercole Olivario verranno proclamati e premiati il 19 e 20 maggio p.v. durante i due giorni di cerimonia che si terrà a Perugia.

L’appuntamento umbro di selezione regionale, è stato anche una importante occasione promozionale delle eccellenze olearie regionali: infatti a prendere parte alla cerimonia di svelamento dei finalisti umbri Ercole Olivario, anche un gruppo di buyers stranieri, provenienti da Colombia, Cina, New York, Shanghai, Brasile, Giappone, che hanno potuto assaggiare gli oli in gara e incontrare i produttori. L’iniziativa – che nasce dalla collaborazione tra il Concorso nazionale Ercole Olivario, promotore e collante della task force, e una serie di realtà rappresentative del mondo produttivo e del settore oleario italiano – s’inserisce nel progetto di più ampio respiro “Italian EVO Experience – Alla scoperta delle eccellenze olearie italiane”, finalizzato a coinvolgere gruppi selezionati di buyers stranieri in un’esperienza completa incentrata sull’olio e.v.o. di qualità italiano, comprendente incontri B2B con le aziende olearie del Concorso nazionale Ercole Olivario, ma anche degustazioni guidate, visite in frantoio, cooking class e itinerari negli oliveti e nei territori ad alta vocazione olivicola d’Italia.

Per tale ragione il gruppo di buyers, al termine dell’incontro con i produttori, è stato accompagnato a vivere una delle “Evo&Art Experience” in Umbria, proposte di oleoturismo ideate dall’Associazione Strada dell’Olio e.v.o. Dop Umbria, presentate alla stampa in occasione dell’Anteprima Olio Dop Umbria di gennaio 2025 e che saranno aperte al pubblico in occasione di Frantoi Aperti in Umbria 2025, evento iconico per l’oleoturismo italiano, che si terrà dal 18 ottobre al 16 novembre 2025. Ai buyer è stato proposto il tour nei Colli Orvietani tra Orvieto e Castel Viscardo seguendo l’itinerario della ceramica, che li ha portati a visitare il castello di Monterubiaglio nel comune di Castel Viscardo (TR), una fornace di mattoni in terracotta ancora realizzati a mano e la piccola Cantina Le Terrazza di Spazzavento. Il tour è presoguito presso il Frantoio Cecci, con una degustazione di oli monocultivar condotta da Maurizio Cecci, agronomo dell’azienda; seguita dall’incontro con l’agronoma Angela Canale che ha illustrato ai buyer, le caratteristiche del territorio orvietano e della Dop dei Colli Orvietani e Daniela Tabarrini, direttrice della Strada dell’Olio e.v.o. Dop Umbria che ha raccontato le diverse proposte di oleturismo offerte dall’Associazione. L’itinerario si è concluso con una cena a base di piatti locali in abbinamento agli oli del Frantoio Cecci, realizzati dallo chef del Ristorante La Pergola di Orvieto, entrambe aziende che fanno parte del circuito della Strada dell’Olio.

La Strada dell’Olio e.v.o. Dop Umbria si conferma quindi al fianco della Camera di Commercio dell’Umbria nella promozione dell’olio e.v.o. e dei territori ad alta vocazione olivicola. La cerimonia di premiazione dei vincitori è stata inoltre preceduta da un incontro organizzato in collaborazione con ISNART – Istituto Nazionale Ricerche Turistiche, durante il quale sono stati presentati i dati dell’indagine con focus sull’Olio Extravergine di Oliva, dal titolo “Le eccellenze della filiera agro-alimentare umbra come giacimenti di un nuovo turismo esperienziale: il caso dell’olio extra vergine d’oliva”; a seguire è stato chiamato ad intervenire Paolo Morbidoni, presidente dell’Associazione Strada dell’Olio e.v.o. Dop Umbria, che ha riferito del ruolo che l’associazione svolge da 20 anni, per l’oleoturismo in Umbria, oltre che raccontare l’iniziativa “Anteprima olio Dop Umbria” realizzata in collaborazione con la Camera di Commercio dell’Umbria.

L’olio extravergine d’oliva umbro non è solo un prodotto di qualità, ma anche un elemento chiave per lo sviluppo turistico ed economico della regione, secondo quanto è emerso anche dallo studio condotto da Isnart. L’indagine, condotta su 1.000 turisti e 500 imprese locali, ha rivelato dati significativi: il 13,9% dei turisti ha visitato frantoi, cantine e strade dell’olio; più di un turista su cinque ha scelto l’Umbria per la sua offerta enogastronomica; la spesa media per prodotti tipici è di 24,40 euro al giorno per turista; il 69,4% dei visitatori acquista olio extravergine come ricordo del soggiorno. Le esperienze legate alla degustazione e alla scoperta dei processi produttivi dell’olio sono sempre più richieste. Un numero crescente di agriturismi e frantoi offre visite guidate e degustazioni, arricchendo l’esperienza turistica e promuovendo il territorio attraverso le sue eccellenze gastronomiche.

Oltre alla qualità dell’olio extravergine, è fondamentale il contesto in cui questo prodotto viene scoperto e apprezzato. L’indagine Isnart mostra che sempre più turisti cercano esperienze immersive che li avvicinino al mondo dell’olio. Tra le attività più richieste: 8,8% dei visitatori acquista prodotti tipici direttamente nei luoghi di produzione o nei mercati locali. Questo dimostra che i turisti non vogliono solo assaggiare, ma anche portare con sé un pezzo dell’esperienza umbra; 6,1% partecipa a eventi enogastronomici, come fiere, sagre e degustazioni guidate. La possibilità di incontrare direttamente i produttori e conoscere le diverse sfumature dell’olio extravergine rende l’esperienza più autentica e coinvolgente; 13,9% visita frantoi e percorsi dell’olio, segno che c’è un crescente interesse per la scoperta della filiera produttiva. La visita ai frantoi è un’esperienza che permette di comprendere il lavoro artigianale dietro ogni bottiglia di olio di qualità; 8,9% prende parte a una o più fasi della produzione, come la raccolta delle olive o la molitura. Questa esperienza diretta è particolarmente apprezzata dai turisti che vogliono vivere in prima persona la tradizione olivicola umbra.

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L’enogastronomia è uno degli asset principali del turismo in Umbria, eppure, secondo i dati Isnart, molte strutture ricettive non sfruttano ancora appieno il potenziale legato all’olio extravergine. Il 31,6% delle strutture ricettive umbre ospita regolarmente turisti motivati dall’enogastronomia. Questo dato conferma che il territorio è già un punto di riferimento per chi cerca esperienze legate al buon cibo e ai prodotti tipici. Tuttavia, c’è ancora margine di crescita; solo il 30,2% delle strutture offre la vendita diretta di prodotti del territorio o informazioni dettagliate su dove acquistarli. Questa percentuale evidenzia che molte realtà non hanno ancora implementato strategie efficaci per promuovere il prodotto olivicolo e renderlo un elemento centrale dell’esperienza di soggiorno; il 24,4% delle strutture organizza degustazioni di prodotti tipici, sia all’interno delle proprie sedi che in collaborazione con aziende locali. Questo tipo di attività rappresenta un valore aggiunto per il turista e un’opportunità di business per gli operatori del settore; nonostante la crescente domanda di esperienze legate all’olio, quasi la metà delle strutture ricettive umbre non offre servizi mirati in questo settore, dimostrando che esiste ancora un grande potenziale da sviluppare.

Guardando al futuro, il comparto olivicolo umbro si trova di fronte a diverse sfide e opportunità. L’adozione di tecniche agricole sostenibili, la valorizzazione delle varietà autoctone e l’uso di tecnologie innovative nella produzione rappresentano alcune delle strategie per mantenere alta la competitività del settore. Inoltre, il crescente interesse per la qualità e la tracciabilità dei prodotti spinge i produttori a investire in certificazioni e nella promozione del marchio DOP Umbria. Eventi come il “Premio Oro Verde dell’Umbria” giocano un ruolo cruciale nel consolidare l’identità dell’olio umbro e nel favorirne la diffusione a livello nazionale e internazionale. L’Umbria, con il suo olio di qualità e la forte specializzazione produttiva, si conferma dunque una destinazione d’eccellenza per il turismo esperienziale legato all’enogastronomia.

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