Scellerate. Storie di donne e paesaggi d’Abruzzo

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“Scellerate. Storie di donne e scintille nei paesaggi d’Abruzzo”, esordio letterario di Antonella Finucci, è un viaggio in Abruzzo attraverso la storia e l’anima femminile della regione. A L’Aquila sarà presentato il 28 marzo

Il libro “Scellerate. Storie di donne e scintille nei paesaggi d’Abruzzo” segna l’esordio letterario di Antonella Finucci, docente e giornalista di Celano, e si presenta come un itinerario appassionato e coinvolgente attraverso la storia e l’anima femminile della regione. Pubblicato da Radici Edizioni, il volume, la cui copertina è di Andrea Padovani, uscirà ufficialmente nelle librerie dal 12 marzo, a ridosso della festa della donna, sottolineando il valore del contributo femminile alla cultura, alla storia e all’identità abruzzese.

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Scellerate, storie di resistenza e bellezza

Scellerate, ma in senso buono. È più che un titolo provocatorio: è un omaggio a tutte quelle donne che hanno avuto il coraggio di deviare dai percorsi prestabiliti, che hanno seguito la loro natura più intima senza lasciarsi condizionare, che hanno sfidato norme sociali e aspettative culturali. Donne che hanno lasciato un’impronta indelebile nell’Abruzzo, terra di boschi sacri, montagne imponenti, valli e coste ricche di vita. Le protagoniste sono artiste, scrittrici, traduttrici, geologhe militari, guide escursionistiche e sante, che hanno trovato in questa terra un rifugio, un’esperienza di esilio o una fonte d’ispirazione per la loro arte e letteratura. Donne che hanno vissuto e lavorato per il mare, le montagne, i dialetti e la natura selvaggia dell’Abruzzo, lasciando un segno tangibile nella storia della regione.

La scrittura di Antonella Finucci ci porta per boschi sacri, attraverso i sentieri battuti dalle donne pastore, sulle linee di faglia che raccontano il passato sismico della regione e sulle sponde di laghi scomparsi, custodi di memorie sepolte. Il paesaggio abruzzese diventa così protagonista quanto le donne che lo abitano, offrendo un viaggio che è al contempo geografico e interiore. L’autrice attraversa i confini del tempo e dello spazio, muovendosi tra le radici storiche dell’Abruzzo e la sua contemporaneità. La narrazione tocca temi di grande attualità: la resilienza delle comunità interne, la preservazione della cultura locale, la valorizzazione della voce femminile in contesti spesso dominati da figure maschili.

Chi sono le protagoniste

Se è vero che la donna è dea, il libro si apre con la figura della dea Angizia, divinità venerata nell’antico territorio marsicano, simbolo del legame profondo tra il femminino sacro e le forze ancestrali della nostra terra. E prosegue con l’acqua di Daniela D’Arielli, il sottosuolo di Adele Garzarella, i colori di Annunziata Scipione e Chiara Villani, le lotte contadine di Mirka Liberale e il teatro di Stefania Evandro. E ancora, i terremoti di Tripolina Jatosti e di Virgilia D’Andrea, i viaggi lungo le parole di Lia Iovenitti, traduttrice del premio Nobel per la letteratura 2024 Han Kang, quella scintilla di resistenza culturale che è il dialetto nei romanzi di Donatella Di Pietrantonio e i sentieri e i paesi delle donne pastore di Anna Rizzo, custodi dalle chiome scapigliate di antiche tradizioni e di una conoscenza profonda del territorio, capaci di ritagliarsi – in simbiosi con la natura – un ruolo fondamentale in ambiti tradizionalmente maschili.

Il libro ricorda anche chi non c’è più, ma che ha fatto comunque dell’Abruzzo un luogo d’elezione, come l’esperienza di Santa Gemma, il Molise – che all’epoca era Abruzzo – di Amelia Rosselli, le cui poesie, con la loro intensità emotiva, rispecchiano le asperità e le bellezze della regione; l’esilio di Natalia Ginzburg, che trascorse un periodo di esilio in Abruzzo durante il fascismo. La sua esperienza in questa terra influenzò profondamente la sua scrittura, portandola a riflettere sulla resilienza e la forza delle donne abruzzesi.

I prossimi appuntamenti

Con “Scellerate”, l’autrice offre un’opera che è al tempo stesso un tributo alle donne e un invito a riscoprire il territorio abruzzese con occhi nuovi. Un libro che celebra la femminilità in tutte le sue forme e che restituisce alla Giornata internazionale della Donna un significato autentico, radicato nella storia e nell’identità di un popolo. E ne sentiremo delle belle, perché l’uscita del libro sarà accompagnata da una serie di presentazioni che attraverseranno l’Abruzzo. Un’opportunità per incontrare l’autrice e approfondire le tematiche del libro. Queste le prime date:

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  • 15 marzo – Celano
  • 22 marzo – Pescara
  • 28 marzo – L’Aquila

Le storie delle “scellerate” sono intrecciate con i paesaggi abruzzesi. Antonella ha raccontato l’Abruzzo attraverso gli occhi e il cuore di queste donne, regalando al lettore una visione inedita e affascinante della regione. Un libro che non è solo da leggere, ma da vivere, attraverso il paesaggio e la memoria delle sue protagoniste.

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