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Un’alleanza strategica per il futuro dei più piccoli e delle loro famiglie: il Centro Calabrese di Solidarietà e la cooperativa sociale Kyosei hanno siglato un accordo per rafforzare i servizi educativi destinati all’infanzia e all’adolescenza. L’obiettivo è contrastare la povertà educativa e promuovere interventi di supporto per i bambini, gli adolescenti e le famiglie in condizioni di fragilità a Catanzaro.
Durante la conferenza stampa, ospitata nella sala concerti di Palazzo De Nobili, il sindaco Nicola Fiorita ha definito l’accordo come un “matrimonio” tra due realtà di grande valore, guidate rispettivamente da Isolina Mantelli e Giancarlo Rafele.
All’incontro era presente anche l’Assessore alle Politiche sociali del Comune di Catanzaro, Nunzio Belcaro, che ha sottolineato la necessità di tradurre le parole in azioni concrete: “Viviamo un periodo storico difficile per i più giovani. La collaborazione tra istituzioni e realtà del Terzo Settore è fondamentale per affrontare con determinazione le sfide sociali, come la dispersione scolastica e il disagio adolescenziale”.
Isolina Mantelli, presidente del Centro Calabrese di Solidarietà, ha evidenziato l’importanza dell’iniziativa: “Abbiamo sempre lavorato in contesti diversi, ma il tema della povertà educativa è un filo conduttore che non possiamo ignorare. Unire le nostre forze significa mettere in campo competenze, operatori e strutture per rispondere in modo efficace alle esigenze del territorio”.
Per Giancarlo Rafele, presidente della cooperativa Kyosei, questa alleanza rappresenta un modello di Terzo Settore basato sulla collaborazione e sulla visione comune: “Non siamo concorrenti, ma compagni di viaggio. Questo non è solo un accordo per un progetto, ma un impegno duraturo per costruire insieme un futuro migliore. In un mondo che esalta l’individualismo, noi scegliamo il ‘noi’. È una scelta coraggiosa e necessaria”.
“Questa iniziativa rappresenta una vera novità, un autentico matrimonio tra realtà diverse, unite da un obiettivo comune – ha aggiunto la presidente del Centro calabrese di solidarietà Ets, Isolina Mantelli -. Pur lavorando insieme da anni, ci siamo sempre mossi da prospettive differenti. Noi, ad esempio, ci occupiamo di tossicodipendenze e sappiamo bene che una delle radici profonde di questo problema è la povertà educativa.
“Successivamente, ci siamo dedicati alla lotta contro altre forme di disagio, e anche lì la povertà educativa ha avuto un ruolo centrale. A un certo punto, abbiamo iniziato a occuparci direttamente proprio di questo tema, perché non potevamo ignorarlo. “Mondo Rosa” invece, lavora con i bambini maltrattati, che spesso sono anch’essi vittime della povertà educativa. Oggi finalmente abbiamo l’opportunità di mettere insieme tutto ciò che sappiamo fare, unendo competenze, operatori formati e strutture già esistenti. Abbiamo risorse e strumenti, e possiamo costruire qualcosa di significativo al di là delle sole possibilità economiche di un singolo progetto”.
“Crediamo in una missione condivisa, in obiettivi comuni e nella responsabilità di prenderci cura del futuro, che appartiene ai giovani ma riguarda tutti noi. Personalmente, mi sento parte di questo futuro: ho sempre creduto nella costruzione di nuovi percorsi, anche affrontando sconfitte – ha aggiunto il Presidente della cooperativa sociale Kyosei, Giancarlo Rafele -. Oggi creiamo un’alleanza per il futuro.
Rafele si chiede: “Quanto durerà questo ‘matrimonio’? Per sempre. Non c’è tradimento tra chi condivide valori e obiettivi. Ci saranno confronti e difficoltà, ma insieme siamo più forti e possiamo davvero cambiare le nostre città. Sono emozionato per questa unione con Isa e per la presenza di tanti amici e professionisti. Non siamo concorrenti, ma compagni di viaggio. Di solito il Terzo Settore si unisce solo per bandi e progetti. Qui nasce invece un’alleanza vera, che va oltre ATS o ATI: un impegno concreto per il territorio. Esistono due tipi di Terzo Settore: chi lavora per il bene comune, mettendo al centro le persone, e chi si muove per sopravvivere. Il Centro Calabrese condivide la nostra visione: prima la persona, poi il servizio, infine la struttura. In un mondo che esalta l’individuo, noi scegliamo il ‘noi’. È una scelta controcorrente, ma anche un atto politico di grande valore”.
L’Alleanza per l’infanzia e l’adolescenza nasce dunque con un orizzonte a lungo termine, con la volontà di generare un impatto concreto sulla comunità, offrendo ai più giovani le opportunità e il sostegno di cui hanno bisogno per crescere con dignità e speranza.
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